Rom - domani a Roma, in contemporanea con altre città europee, sit-in a piazza Campo de'Fiori ore 15



 da PEACE REPORTER
".....La questione che riguarda l'espulsione dei rom (il rimpatrio volontario, secondo il governo) è composta da diversi altri fattori: Sarkozy, il 28 luglio, ha dichiarato guerra ai rom e ai nomadi accomunando i primi ai secondi. Sorvolando in questa sede sulla secolare attribuzione di una natura criminogena al popolo rom  - riaffermata implicitamente oggi da Sarkozy, ma ci piace ricordare che anche il nostro Presidente del consiglio Silvio Berlusconi nella campagna del 2008 prometteva tolleranza zero nei confronti di "delinquenti, clandestini e rom"- ciò che conta sottolineare è che il 95 per cento dei nomadi in Francia sono francesi: i padri e i nonni di queste persone hanno combattuto per difendere il territorio all'ombra dell'Eliseo. Che farne di loro? Questi non possono essere cacciati, neanche con un contributo di 300 euro a persona. Ma c'è un effetto: nonostante Sarkozy sia stato costretto a rettificare e a operare una distinzione tra rom e nomadi, nelle menti dei francesi "stanziali" - che considerano un disvalore l'ancestrale elemento del libero movimento in questo mondo - il sillogismo rom-nomade-delinquente si è già consolidato. E per questo motivo, non c'è da indignarsi se a una donna o a un uomo inquadrati in questo profilo viene interdetto l'ingresso in un grande supermercato francese, che, se lasciati entrare, li si pedini tra gli scaffali o li si perquisisca prima dell'uscita: su di loro è impresso l'indelebile marchio della presunzione di delinquenza"            

 Nicola Sessa