CORTE PENALE INTERNAZIONALE
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- Date: Wed, 25 Aug 2010 21:42:11 +0200 (CEST)
Corte Penale Internazionale
Corte Penale Internazionale | |
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(EN) International Criminal Court (FR) Cour Pénale Internationale |
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Bandiera dell'ICC-CPI | |
Abbreviazione | ICC-CPI |
Tipo | tribunale per crimini internazionali |
Fondazione | 1º luglio 2002 |
Sede | L'Aia |
Area d'operatività | 111 Paesi |
Presidente | Sang-Hyun Song |
Lingue ufficiali | inglese, francese |
Sito ufficiale |
La Corte Penale Internazionale (in inglese: International Criminal Court - ICC) è un tribunale per crimini internazionali che ha sede all'Aia. La competenza del Tribunale è limitata ai crimini più seri che riguardano la comunità internazionale nel suo insieme, come il genocidio, i crimini contro l'umanità i crimini di guerra (cosiddetti crimina iuris gentium) e il crimine di aggressione (art. 5, par. 1).
La Corte ha una competenza complementare a quella dei singoli Stati, dunque può intervenire solo se e solo quando gli Stati non vogliono o non possono agire per punire crimini internazionali.
La giurisdizione della Corte si esercita nel caso di crimini commessi sul territorio di uno Stato parte o da un cittadino di uno Stato parte alla Corte. Ne consegue che quindi anche i crimini commessi sul territorio di uno Stato parte, da parte di un cittadino di uno Stato non parte, rientrano nella giurisdizione della Corte.
Uno Stato non parte non è tenuto ad estradare propri cittadini che abbiano commesso tali crimini in un paese parte ed al giorno d'oggi non esistono mezzi di coercizione internazionali per spingere gli stati non parte a cedere alle richieste della Corte Internazionale.
Indice |
Legittimazione e giurisdizione
Lo Statuto di Roma del Tribunale Penale Internazionale è stato stipulato il 17 luglio del 1998 e definisce in dettaglio la giurisdizione ed il funzionamento dell'ente.
Lo Statuto è entrato in vigore il 1º luglio 2002 alla ratifica dello Statuto di Roma da parte del sessantesimo stato.
Al 1º gennaio 2007 gli stati membri sono 104, poco più della metà dei 192 stati membri dell'ONU. Il primo Procuratore generale della Corte è dal 16 giugno 2003 Luis Moreno-Ocampo.
Cenni storici
Le origini della Corte penale internazionale sono da imputare al periodo della seconda guerra mondiale, quando vennero istituiti dei tribunali Militari internazionali. Il primo era quello di Norimberga e il secondo era quello di Tokyo. Come tribunali militari, la loro competenza giurisdizionale si limitava ai crimini di guerra. Il tribunale di Norimberga durante gli anni ha formulato diverse sentenze e ampliò l'ambito dei crimini, inserendo oltre ai crimini di guerra, i crimini contro l'umanità e contro la pace.
La campagna per l'istituzione della Corte Penale Internazionale fu poi ripresa e rilanciata negli anni novanta soprattutto dall'organizzazione Non C'è Pace Senza Giustizia di Emma Bonino e dal Partito Radicale Transnazionale[1].
Contestualmente l'iniziativa dell'ONU e dell'Assemblea Generale varò il progetto di formulare un codice sui crimini e uno Statuto per la Corte penale internazionale. Il 9 dicembre 1994, l’Assemblea generale creava un apposito Comitato preparatorio che riprese il progetto elaborato precedentemente dalla Commissione di diritto internazionale, approfondendone gli aspetti più controversi e sviluppandone i profili più complessi anche alla luce della codificazione dei crimini internazionali avvenuta negli statuti dei primi due Tribunali ad hoc. Le pressioni da parte dell'ONU di terminare il progetto di realizzazione, infatti, si fecero più pesanti durante il 1993-1994, proprio perché erano stati istituiti dei Tribunali ad hoc per la questione di ex-Jugoslavia e Ruanda.
Nel 1996, conclusi i lavori della commissione, l'Assemblea delle nazioni unite convocava a Roma una conferenza diplomatica dei plenipotenziari degli Stati per l'istituzione di una corte penale internazionale.
In esecuzione della risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite 51/207 del 17 dicembre 1996, il progetto finale (la cui redazione si protrasse sino al 3 aprile 1998) fu rimesso ad una Conferenza diplomatica di plenipotenziari, convocati a Roma – nella sede della F.A.O. all’Aventino – dal 15 giugno al 17 luglio 1998. Dopo intense discussioni (cui contribuirono anche molteplici organizzazioni non governative che avevano sostenuto la campagna d’opinione pubblica per la giurisdizione universale sui crimini internazionali), la Conferenza si concludeva con l’approvazione dello Statuto (120 i voti favorevoli, 7 i contrari, 21 gli astenuti) e con la firma dell’Atto finale, aperto a tutte le delegazioni partecipanti (160).
Le progressive ratifiche dello statuto hanno consentito di raggiungere il quorum fissato dall'Art. 126 (60 Ratifiche) quattro anni dopo la conferenza di Roma: in virtù di questa norma il testo è quindi entrato in vigore il 1º luglio del 2002.
Il primo imputato di questa organo giudiziario è stato il congolese Thomas Lubanga il cui processo è iniziato il 26 gennaio del 2009.
C'è la possibilità che in marzo-aprile o nei mesi successivi a questi possano apparire nuovi imputati israeliani e palestinesi legati ad Hamas grazie al Rapporto Goldstone, il quale potrà far crollare quel muro di immunità che hanno i paesi legati agli USA, alla Russia e alla Cina.
Paesi membri [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Paesi che aderiscono allo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale. |
Dal 24 Marzo 2010 i paesi che aderiscono allo Statuto di Roma sono 111. Altri 40 paesi hanno firmato ma non ratificato il trattato. Fra questi, Israele e Stati Uniti hanno dichiarato di non avere intenzione di ratificarlo. Tra i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU (Francia, Inghilterra, USA, Cina, Russia) Russia e Cina, oltre agli USA, non hanno aderito alla Corte Penale Internazionale.
Gli organi e le loro competenze [modifica]
Gli organi della Corte Penale internazionale sono quattro:
- Ufficio del Procuratore - Il procuratore viene eletto dagli stati membri ed agisce in modo indipendente, indaga sui casi sottopostogli dagli stati e dal Consiglio di Sicurezza ONU. Può iniziare le indagini di propria iniziativa, ma deve chiedere autorizzazione alla camera per le indagini preliminari. Può ricevere informazioni da qualsiasi fonte, incluse Ong e vittime. L'ufficio del procuratore sostiene l'accusa durante il processo.
- Consiglio di Sicurezza delle NU - Non è un organo della Corte Penale, ma ha poteri di attivazione e di sospensione dell'attività giurisdizionale della Corte. Il Cds può richiedere al procuratore di indagare su determinati fatti, può sospendere una procedura di istruttoria se questa appare intralciare la sua azione per la pace e la sicurezza interna e può intervenire in mancanza di collaborazione con gli stati.
- Cancelleria (Registry) - Il cancelliere è responsabile amministrativo della corte. Nella cancelleria è compresa un'unità di protezione per vittime e testimoni. Amministra lo staff della Corte e gli investigatori dell'ufficio del procuratore, organizza udienze e assiste i difensori. La corte è formata da 18 giudici, eletti dagli stati membri per un mandato di 9 anni, che eleggono tra di loro il presidente della corte e adottano il regolamento interno della corte e procedurale. La corte è composta in divisioni.
- Divisione per le indagini preliminari, composta da 6 giudici divisi in camere. Divisione Giudicante, composta da 6 giudici divisi in camere da 3, presso le quali si svolge il processo di primo grado. Divisione D'appello - Composta dal Presidente e 4 giudici, decide sui ricorsi in secondo grado ed emette sentenze definitive.
Procedimento
L'avvio del procedimento è una fase molto delicata potendo essere attuata da tre fonti diverse: il Procuratore, che agisce motu proprio, o un referral che può provenire da uno Stato che ha firmato il Trattato o dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU. I referral degli Stati sono molto più liberi, non avendo limiti, mentre il Consiglio di Sicurezza deve far rientrare il suo atto in casi di violazione della pace, minaccia della pace o aggressione. Il Consiglio ha tuttavia un potere molto criticato dalla dottrina di diritto internazionale, ovvero la possibilità di bloccare le indagini del Procuratore per un anno qualora queste rientrino in un quadro complessivo sotto esame nello stesso Consiglio. La sospensione deve essere effettuata con un parere quantomeno non contrario all'unanimità dei membri permanenti del Consiglio.
Inchieste in corso
La corte ha ricevuto denunce per crimini di sua competenza da 139 diversi paesi. A novembre 2008 il Procuratore ha aperto ufficialmente solo 4 inchieste su: Nord Uganda, Repubblica democratica del Congo, Repubblica centrafricana e Darfur (Sudan).
Di seguito l'elenco dei ricercati e arrestati aggiornato al gennaio del 2009.
Nord Uganda
- Joseph Kony: fuggitivo.
- Vincent Otti: morto nel 2007.
- Raska Lukwiya: morto il 12 agosto del 2006
- Okot Odhiambo: fuggitivo.
- Dominic Ongwen: fuggitivo.
Repubblica democratica del Congo
- Thomas Lubanga: in custodia, il processo è cominciato il 26 gennaio del 2009.
- Germain Katanga: in custodia dal 17 ottobre 2007,il processo è cominciato il 24 novembre 2009.
- Mathieu Ngudjolo Chui: in custodia dal 6 febbraio 2008,il processo è cominciato il 24 novembre 2009.
- Bosco Ntaganda: fuggitivo .
Repubblica centrafricana
- Jean-Pierre Bemba: in custodia,il processo comincerà il 14 luglio 2010.
Darfur, Sudan
- Ahmed Haroun: fuggitivo.
- Ali Kushayb: fuggitivo.
- Abdallah Banda Abaker Nourain la fase pre-processuale comincerà il 22 Novembre del 2010.
- Saleh Mohammed Jerbo Jamus la fase pre-processuale comincerà il 22 Novembre del 2010.
- Omar Hasan Ahmad al-Bashir: presidente in carica.
- Bahr Idriss Abu Garda:arreso volontariamente,trasferito il 17 maggio del 2009 alla Corte penale internazionale.
Note
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Corte Penale Internazionale
Bibliografia
- Roy S. Lee (ed.), The International Criminal Court: The Making of the Rome Statute. The Hague: Kluwer Law International (1999). ISBN 90-411-1212-X.
- Roy S. Lee & Hakan Friman (eds.), The International Criminal Court: Elements of Crimes and Rules of Procedure and Evidence. Ardsley, NY: Transnational Publishers (2001). ISBN 1-57105-209-7.
- William A. Schabas, Flavia Lattanzi (eds.), Essays on the Rome Statute of the International Criminal Court Volume I. Fagnano Alto: il Sirente (1999). ISBN 8887847001
- Claus Kress, Flavia Lattanzi (eds.), The Rome Statute and Domestic Legal Orders Volume I. Fagnano Alto: il Sirente (2000). ISBN 88-87847-01-0
- Antonio Cassese, Paola Gaeta & John R.W.D. Jones (eds.), The Rome Statute of the International Criminal Court: A Commentary. Oxford: Oxford University Press (2002). ISBN 978-0-19-829862-5.
- William A. Schabas, Flavia Lattanzi (eds.), Essays on the Rome Statute of the International Criminal Court Volume II. Fagnano Alto: il Sirente (2004). ISBN 88-87847-02-9
- William A Schabas, An Introduction to the International Criminal Court (2nd ed.). Cambridge: Cambridge University Press (2004). ISBN 0-521-01149-3.
- Claus Kress, Flavia Lattanzi (eds.), The Rome Statute and Domestic Legal Orders Volume II. Fagnano Alto: il Sirente (2005). ISBN 978-88-87847-03-1
Voci correlate
- Organizzazione delle Nazioni Unite
- Sistema Nazioni Unite
- Tribunali internazionali
- Non C'è Pace Senza Giustizia
Giudici e procuratori [modifica]
- Carla Del Ponte, procuratore dal 1999 al 2007
- Flavia Lattanzi
- Mauro Politi
- Cuno Tarfusser
Collegamenti esterni [modifica]
- (EN, FR) Il sito ufficiale
- Legge 12 luglio 1999, n. 232 Ratifica italiana
- (EN) Coalition for the ICC coalizione di più di 2000 organizzazioni non governative (ONG) per un Tribunale Penale Internazionale equo, efficace ed indipendente
- (EN) Npwj.org - Non C'è Pace Senza Giustizia
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