Desaparecidos in America Latina: una ferita ancora aperta



Sala della Chiesa Valdese
Via Marianna Dionigi, 59 (Piazza Cavour) - Roma
Mercoledì 19.5.2010 - ore 17.30

 



Desaparecidos in America Latina: una ferita ancora aperta
Ricordando il cileno Omar Venturelli mentre si celebra in

Corte d’Assise a Roma il processo per il suo omicidio

Parole di benvenuto:
Pastore Antonio Adamo

Intervengono:
Paz Venturelli,

figlia del desaparecido Omar Venturelli

Maria Ines Bussi,

nipote del Presidente Salvador Allende
Massimo Rendina,

Presidente dell’ANPI di Roma e del Lazio

Marcello Gentili,

avvocato di parte civiledella famiglia Venturelli
Martin Almada,

Associazione Americana di Giuristi (AAJ)

Cecilia Rinaldini,

giornalista di Radio RAI - Esteri
Fabio Porta,

Deputato PD eletto in America Latina

Paolo Cento,

Sinistra Ecologia Libertà

Modera:
Paolo Brogi

Musica e canzoni:
Gabriel Aguilera

Un incontro per ricordare una vittima dei golpisti cileni e per sapere che fine abbia fatto nell’ottobre del 1973 Omar Venturelli, di 33 anni nato da una famiglia emigrata dal modenese e detenuto nel carcere di Temuco. L’incontro si tiene mentre si celebra in Corte d’assise a Roma il processo all’ex Procuratore militare di Temuco, Alfonso Podlech, sotto la cui giurisdizione è scomparso Venturelli, che era stato arrestato dai militari golpisti nel settembre del ’73  e di cui si sono perse notizie dal 4 ottobre di quell’anno.

Omar Venturelli, sacerdote, poi sospeso “a divinis”,  si era impegnato a fianco dei contadini Mapuche contro il latifondismo, docente di pedagogia presso l’Università Cattolica di Temuco e militante nel movimento “cristiani per il socialismo”, è uno dei 3.000 desaparecidos cileni eliminati dai golpisti della giunta Pinochet, aderente al famigerato Piano Condor che vide impegnati sullo stesso fronte di sterminio anche i militari argentini, paraguaiani, brasiliani e uruguaiani.

Il processo Venturelli  è un momento importante per la ricerca della verità su quegli anni terribili vissuti dal Cono Sud dell’America Latina, qualcosa che ci riguarda da vicino e che chiede una mobilitazione solidale e democratica.

Il processo è anche la sede in cui la sete di giustizia di Paz Venturelli, rimasta orfana all’età di due anni e in seguito tornata in Italia, sta cercando una risposta. Una risposta non solo sua.

Info: 3357350855


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