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Appello per Fulvio Grimaldi: contro una sentenza iniqua e una censura inaccettabile
- Subject: Appello per Fulvio Grimaldi: contro una sentenza iniqua e una censura inaccettabile
- From: annalisa melandri <annalisamelandri at yahoo.it>
- Date: Sat, 8 May 2010 20:33:01 +0000 (GMT)
| Appello per Fulvio Grimaldi: contro una sentenza 
iniqua e una censura inaccettabile A: Quotidiano Liberazione e Partito della Rifondazione Comunista CONTRO UNA SENTENZA INIQUA E UNA CENSURA INACCETTABILE Vogliamo che la voce 
del giornalista e documentarista Fulvio Grimaldi non 
venga spenta, come avverrebbe se “Liberazione”, 
giornale comunista, insistesse nell’esecuzione della sentenza d’appello 
che ha condannato Grimaldi a restituire a “Liberazione” i 100mila euro 
avuti in primo grado come risarcimento del danno subito dall’editto 
bulgaro di Bertinotti che ne ha determinato il licenziamento su due 
piedi in occasione della pubblicazione di un suo articolo su Cuba
 nel 2003, non gradito all’allora segretario del PRC. Di quel licenziamento 
Grimaldi non ha mai ricevuto né comunicazione né motivazione ufficiali. 
Alla reazione di protesta di oltre duemila lettori, il giornale ha 
risposto con spiegazioni non veritiere, negando a Grimaldi il diritto di
 replica. Grimaldi è un giornalista controverso le cui posizioni a volte
 non sono condivise da molti, ma volterianamente ne affermiamo il 
diritto ad esprimerle, oggi come quando le illustrava nel TG3 o le 
pubblicava sul giornale di un partito che in gran parte le condivideva e
 che, comunque, affermava nei suoi principi costitutivi la libertà di 
espressione, il pluralismo delle opinioni, il diritto di critica. Da 
molti anni questa voce di un’informazione non in linea con il “senso 
comune” dominante ci ha fatto conoscere realtà di conflitti e popoli in 
lotta contro l’imperialismo, dal Medioriente all’America
 Latina, dai Balcani all’Africa
 e all’Asia, dal terrorismo di Stato a quello 
ingannevolmente attribuito agli aggrediti e demonizzati, realtà che non 
avevano diritto di presenza nei media ufficiali. Andando contro una 
giurisprudenza consolidata, che raramente rovescia una sentenza in 
materia di diritto di lavoro, il giudice d’appello ha annullato una 
condanna a chi lo aveva estromesso da “Liberazione”, per cui da cinque 
anni lavorava con rubriche e reportage dalle aree di crisi, sostenendo 
in prima persona le spese di quegli impegni. I firmatari di questo 
appello vogliono continuare a leggere e a vedere i reportage di Grimaldi
 sulle lotte dei palestinesi, iracheni, jugoslavi, latinoamericani, già 
visti da migliaia di persone in Italia e fuori. Grimaldi ha proposto una
 soluzione transattiva che il giornale ha respinto. Ciò significa 
inesorabilmente la fine di una voce che riteniamo preziosa e 
insostituibile. Chiediamo
 a “Liberazione” e al PRC, che tanto si sono spesi per l’articolo 18 e 
contro ogni censura, a partire da Santoro, Luttazzi e Biagi, di recedere
 da un accanimento rivendicativo che ha il sapore della rappresaglia 
padronale, incompatibile tra soggetti che si definiscono compagni. (per i particolari della vicendawww.fulviogrimaldicontroblog.info) Chi lo 
desidera può inviare il testo della petizione al quotidiano Liberazione 
all'indirizzo segreteria at liberazione.it. per firmare l'appello: qui su Facebook Annalisa Melandri www.annalisamelandri.it http://boicottaisraele.wordpress.com La rivoluzione è un fiore che non muore La revolución es una flor que no muere L'uomo è nato libero ed è ovunque in catene J.J. Rousseau | 
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