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Sent: Monday, February 22, 2010 9:33 AM
Subject: qui managua, Nicaragua e dintorni n° 32 - Associazione
Italia-Nicaragua
n. 32 |
qui
managua, nicaragua...e dintorni |
21 Febbraio
2010
|
agenzia stampa dell'associazione di
amicizia e solidarietà italia-nicaragua da una idea di cesare
ciacci collaborazione di
:giorgio trucchi, toni moreschi, federica comelli, massimo angelilli,
attilio folliero, fabrizio Lorusso corrispondenze e foto dal nicaragua e dintorni di giorgio
trucchi |
qui
managua, nicaragua è
supplemento ed integrazione on line del bollettino bimestrale "NICARAHUAC - Nicaragua e dintorni" edito
dall'Associazione di amicizia e solidarietà Italia-Nicaragua. Dir. resp.
Bruno Bravetti. Aut. Trib. di Bologna n.5289 del 5/9/1985. Come il
bollettino offre aggiornamenti periodici sul Nicaragua, analisi politiche,
attività e progetti dell'Associazione, oltre ad editoriali e notizie
brevi. Il bollettino stampato si può ricevere per posta attraverso il
tesseramento all'AIN, oppure contattandoci direttamente. I vari numeri
sono accessibili anche on-line in formato Acrobat PDF sul sito www.itanica.org nella voce "Boll.
Nicarahuac". |
in questo
numero |
Eduardo Galeano
- I peccati di Haiti / Un imprenditore
milionario alla testa del Cile - FRANCK GAUDICHAUD / Il Sisma della Storia
che condanna Haiti - Alma Giraudo / Il Messico condannato
per i feminicidios di Ciudad Juarez - Fabrizio Lorusso / La TV venezuelana
RCTV cessa le trasmissioni via cavo - Attilio Folliero e Cecilia Laya
/ “HAITI BASTA
DEBITO, ADESSO!” : Comunicato Stampa / TANTI POPOLI
UN'UNICA LOTTA / Raccolta Fondi Pro
Haiti 2010 / |
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Eduardo Galeano - I peccati di
Haiti La democrazia haitiana è nata da poco. Nel suo
breve periodo di vita, questa creatura affamata ed ammalata non ha
ricevuto altro che schiaffi. Era appena nata, nei giorni di festa del
1991, quando fu assassinata dal colpo di Stato del generale Raoul Cedras.
Tre anni dopo, resuscitò. Dopo aver messo e tolto così tanti dittatori
militari, gli Stati Uniti misero e tolsero il presidente Jean-Bertrand
Aristide, che era stato il primo governante ad essere eletto dal voto
popolare in tutta la storia di Haiti e che aveva avuto la folle idea di
volere un paese meno ingiusto.
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Un
imprenditore milionario alla testa del Cile - FRANCK
GAUDICHAUD Dopo la seconda tornata elettorale delle
elezioni presidenziali del 17 gennaio, il Cile ha vissuto una svolta
storica. La destra conquista il governo attraverso un processo elettorale
per la prima volta dopo cinquant’anni: l’ultimo presidente di destra
eletto era stato Jorge Alessandri nel 1958. Riferendosi alla transizione
democratica che pose fine alla dittatura del generale Augusto Pinochet
(1973 – 1989), alcuni analisti parlano di una “seconda transizione”; la
prima alternanza dalla fine della dittatura sarebbe la prova della buona
salute della democrazia. Dopo 17 anni di un terrorismo di stato che aveva
posto fine all’esperienza di Unidad Popular di Salvador Allende e a due
decenni di democrazia sotto tutela uscita da una “transizione contrattata”
diretta dalla Concertazione dei partiti per la democrazia, una coalizione
tra il Partito Socialista, Ps e il Partito Democrata Cristiano, Pdc, il
popolo cileno può apprezzare i vantaggi di un’alternanza.
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Il Sisma della
Storia che condanna Haiti - Alma Giraudo Passeranno
pochi giorni, e i media sostituiranno il terremoto di Haiti con altre
notizie: bisogna trovare altro per attirare l'attenzione e Haiti
ripiomberà nel buco nero del silenzio totale come avviene da sempre. Fino
a quando ci sono state persone intrappolate (soprattutto stranieri) di cui
occuparsi, o le faccine sperse di bambini che potessero attirare
l'attenzione, allora tutte le prime pagine dei giornali e telegiornali
hanno invaso le nostre case, ma ormai è stabilito che non interessa più.
Abbiamo inviato i nostri due euro con il telefonino, o qualcosa di più con
la carta di credito, e ci sentiamo tranquilli con la nostra coscienza:
abbiamo fatto il nostro dovere di solidarietà verso queste persone così
tragicamente colpite!
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Il Messico
condannato per i feminicidios di Ciudad Juarez - Fabrizio
Lorusso
Con una storica e attesa sentenza, l'11 dicembre
scorso, la Corte Interamericana dei Diritti Umani, composta da sei
magistrati e inserita nel sistema dell'Organizzazione degli Stati
Americani (OSA), ha condannato lo Stato messicano per avere violato il
diritto alla vita, all'integrità fisica e alla libertà personale dato che
non ha indagato adeguatamente e ha discriminato attivamente i diritti di 3
vittime d'omicidio, Esmeralda Herrera, 15 anni all'epoca dell'assassinio,
Claudia Gonzalez, di 20, e Berenice Ramos di 17, e dei loro familiari.
Seguendo questa linea la Corte ha emesso il 16 dicembre un'altra sentenza
emblematica relativa ai crimini statali commessi durante la guerra sporca
degli anni settanta contro la popolazione.
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La TV venezuelana
RCTV cessa le trasmissioni via cavo - Attilio Folliero e Cecilia
Laya
Alla mezzanotte e un secondo in punto del 24 gennaio 2010, la
televisione venezuelana RCTV Internacional ha cessato di trasmettere anche
via cavo, dopo che nel 2007 era stata costretta a cessare le trasmissioni
in chiaro, per il mancato rinnovo, da parte dello Stato, del contratto che
concedeva le frequenze. Tutti gli operatori che in Venezuela offrono
servizi televisivi via cavo (DirecTv, Supercable, Intercable, NetUno e
Movistar TV), hanno cessato di ritrasmettere il segnale di questa TV, per
ordine di CONATEL, l'organismo statale che sovrintende alle
telecomunicazioni. In Venezuela esiste una legge, secondo la quale tutti i
canali televisivi che operano in chiaro e quelli che operano via cavo,
producendo più del 30% della loro programmazione in Venezuela, sono
obbligati a rispettare la legge venezuelana in materia radiotelevisiva,
conosciuta come "Ley Resorte", ossia la Legge di "Responsabilità sociale
nelle trasmissioni radiofoniche e televisive", del
28/10/2005.
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“HAITI BASTA DEBITO, ADESSO!” : Comunicato
Stampa
Roma, Lunedì
25 gennaio 2010
con l’invio
di una lettera indirizzata al Ministro Giulio Tremonti - Ministero delle
Finanze e al Ministro Franco Frattini - Ministero degli Affari
Esteri,
e in
concomitanza con la Conferenza Internazionale dei Paesi
Donatori
che si sta
svolgendo in queste ore a Montreal, in Canada,
è stata
lanciata la Campagna nazionale
“HAITI BASTA
DEBITO, ADESSO!”
che sostiene
la “Cancellazione immediata e incondizionata del debito
bilaterale e
multilaterale di Haiti”.
La Campagna
nazionale che ha tra i suoi promotori, Mani Tese, Campagna Riforma Banca
Mondiale, Osservatorio Selvas.org, Coordinamento Italia Nicaragua e SdL
Intercategoriale, chiama a raccolta tutte le Associazioni, ONG e
Istituzioni che operano nel mondo della Cooperazione Internazionale,
chiedendo al Governo italiano, già impegnato nell’opera degli aiuti
internazionali in soccorso delle vittime del terremoto del 12 gennaio ad
Haiti, di sostenere una posizione di rilievo internazionale
nell’estinzione incondizionato del debito della nazione caraibica.
“Il governo e'
pronto a cancellare i 40 milioni di euro di debito estero di Haiti verso
l'Italia”: lo ha annunciato il ministro degli Esteri Franco Frattini, il
17 gennaio 2010, quando ancora le prime pagine dei quotidiani mondiali
aprivano con le prime drammatiche immagini e notizie dalla nazione
caraibica.
Nel giugno del 2009,
Haiti aveva ottenuto la cancellazione di 1,2 miliardi di dollari di debito
dai suoi principali creditori nell'ambito dell'iniziativa HIPC (Heavily
Indebted Poor Countries) rivolta a quelle nazioni, che come Haiti hanno un
tasso di povertà estremo. Nonostante questo passo in avanti molto
importante, il debito estero di Haiti ammonta ancora a più di 800 milioni
di dollari. Il terremoto della settimana scorsa e i tre uragani devastanti
che hanno colpito l'isola nel corso del 2008 hanno distrutto l'economia
del Paese, incapace, adesso più che mai, di generare le entrate necessarie
a servire il debito estero sia oggi che nel prossimo futuro. Risorse che a
parere della Campagna, qualora e non appena l'economia del Paese
riprendesse a funzionare, dovrebbero essere investite in via prioritaria
nella ricostruzione interna, delle infrastrutture di base e nella
fornitura dei servizi di base per i milioni di senzatetto prima che al
servizio del debito.
La storia recente di
Haiti ha dimostrato che sono grandi le responsabilità del mondo, verso la
condizione attuale di Haiti: trent’anni di dittatura di Duvalier padre
(François Duvalier) e poi il figlio (Jean-Claude Duvalier), e i successivi
colpi di mano militare diretti dall’estero, trasformarono quest’angolo
dell’isola Hispaniola in un inferno di violenza e terrore, con decine di
migliaia di morti e desaparecidos, nell’ambito dello schieramento
sostenuto dapprima dalla Guerra Fredda e successivamente dall’applicazione
selvaggia delle regole della competizione economica. Solo ad esempio
trent’anni fa Haiti coltivava tutto il riso di cui aveva bisogno, ora il
Dipartimento dell'agricoltura Statunitense indica Haiti come tra i primi
importatori del riso prodotto negli U.S.A..
Alla luce del grave
disastro umanitario, aggravato dal terremoto del 12 gennaio 2010, la
Campagna HAITI BASTA DEBITO, ADESSO! Chiede al Governo italiano
-
di contribuire
alla ricostruzione di Haiti attraverso la concessione di aiuti a perdere
(Grants) e non attraverso la concessione di crediti di aiuto che il
governo di Haiti dovrebbe poi restituire;
-
Usare la propria
rappresentanza e il proprio voto nel Board dei Direttori Esecutivi del
Fondo Monetario e della Banca Interamericana di Sviluppo per assicurare
la cancellazione immediata e incondizionata del debito rimanente di
Haiti verso queste istituzioni e contemporaneamente di spendersi per
ottenere una moratoria immediata sul servizio dei pagamenti del debito
da parte di Haiti verso le stesse istituzioni, congelando anche il
maturare degli interessi;
-
Chiedere al FMI di
mobilitare risorse interne per pagare il servizio del debito di Haiti
con risorse proprie nel momento in cui le rate dei pagamenti verrebbero
a scadenza.
La Campagna HAITI
BASTA DEBITO, ADESSO! Ha deciso di mantenere attivo un Osservatorio di
controllo della società civile affinché dopo gli annunci da parte del
nostro Governo si concretizzino azioni decisive e immediate.
Si attendono nelle
prossime ore numerose adesioni di associazioni e anche di singole persone
attraverso il Blog internet: http://haitiadesso.ning.com
e la campagna in Face
Book: http://www.facebook.com/#/pages/HAITI-BASTA-DEBITO-ADESSO/269574699762?ref=nf
Le Associazioni
Promotrici.
Comunicato
Stampa a cura di: ufficiostampa at comunicatorevisivo.com
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TANTI POPOLI UN'UNICA LOTTA
Sabato 20 febbraio migliaia di persone hanno dato vita a Milano
(Italia) ad una manifestazione in solidarietà con le lotte antimperialiste
dei popoli del mondo. Nel corteo internazionalista, aperto da uno
striscione che recitava la significativa frase “Tanti popoli, un'unica
lotta”, viene segnalata la grande presenza di uno spezzone dedicato alla
solidarietà con la lotta antimperialista dei popoli latinoamericani.
Questa parte del corteo era aperta da un grande striscione che su uno
sfondo dipinto col tricolore bolivariano, portava la scritta “Por la Nueva
Colombia, la Patria Grande y el Socialismo”. Dietro a questo si vedevano
le bandiere di quei popoli e organizzazioni della nostra America che
stanno all'avanguardia nella lotta per una seconda e definitiva
indipendenza del continente latinoamericano. Colombia, Cuba, Venezuela,
Nicaragua, Bolivia, Ecuador, Salvador, Honduras.
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Raccolta Fondi Pro Haiti 2010
L'Associazione di avvocati haitiani volontari
AUMOHD, Action des Unité Motives
pour une Haïti de Droit
"è in dovere di
lanciare un appello urgente a tutti i suoi amici e sostenitori, a
tutti gli amici di Haiti per aiutarci tramite un contributo che ci possa
permettere di supportare i senza tetto, ricostruire le infrastrutture
distrutte dell'AUMOHD, e aiutare le famiglie in
difficoltà." L'Associazione Selvas.org consiglia di aiutare, attraverso una raccolta fondi,
un'associazione locale, AUMOHD
<http://www.selvas.eu/newsHA0407.html> composta da avvocati haitiani, che lavorando sul
terreno e a stretto contatto con migliaia di famiglie, è il riferimento
naturale di numerosi cittadini haitiani. Selvas.org vi aggiornerà con corrispondenze e notizie sulla
catastrofe, come dell'operato di questa associazione e della raccolta
fondi.
Con l'avvocato haitiano Evel Fanfan, la nostra
asociazione aveva già collaborato a una raccolta fondi per
assistere le persone colpite dai tre uragani del settembre 2008
<http://www.selvas.eu/AppelloHaiti2008.html> andata a buon fine e permettendo a oltre 800 persone
radunate dai volontari dell'AUMOHD di sostenersi per i giorni necessari
durante la massima emergenza umanitaria.
Nei primi giorni seguiti
al terremoto che ha duramente colpito non solo la capitale ma numerose
località minori, avevamo lanciato un appello <http://selvasorg.blogspot.com/2010/01/haiti-un-pensiero-personale-una.html> con la speranza di trovare in vita il nostro contatto,
perchè sicuri che non avrebbe esitato, se lo avesse potuto, organizzare un
centro di aiuti locali. E infatti, per fortuna, appena ristabiliti i
contatti Evel Fanfan non ha esitato ad avvisarci che stava organizzando
una gestione degli aiuti in alcune delle zone più abbandonate della
capitale, attraverso l'uso di parte della sede di AUMOHD, parzialmente
resistita al sisma. Evel, come molti sui concittadini ha perso la casa e,
immaginiamo, diverse persone care in questo terremoto. Ma non ha perso la
speranza, non ha perso la forza e l'orgoglio di voler continuare aiutando
i suoi fratelli, come lo faceva da avvocato ora continua ad essere al
servizio della sua gente, nel migliore dei modi: con le proprie mani.
Se vogliamo parlare di un futuro democratico e libero ad
Haiti, se crediamo all'autodeterminazione dei popoli liberi da
debiti economici infami, se ci sentiamo truffati nei più profondi
sentimenti quando sentiamo parlare di "ABOLIZIONE del DEBITO" e scopriamo
che si trasforma in "NUOVI CREDITI per LA RICOSTRUZIONE", e quando non
possiamo andare ad Haiti ad aiutare, facciamo allora ciò che possiamo.
Utilizziamo la nostra credibilità di Associazione che non
ha mai usufruito di un finanziamento, che ha sempre lavorato gratuitamente
per l'informazione e che solo grazie ai propri lettori deve la propria
esistenza e diffusione, per CHIEDERE A TUTTI VOI di AIUTARE
ECONOMICAMENTE l'Associazione haitiana AUMOHD, nei modi e
quantità di cui ognuno di voi dispone. Mettiamo a disposizione un sistema
PayPal ( http://www.selvas.eu/AppelloHaiti2010.html - http://prohaiti2010.blogspot.com )per donare con carte di credito e un conto
corrente di Selvas.org concoordinate bancarie IBAN
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Informativo sulle Americhe via Delle Leghe 5 - 20127 Milano - Italia Presidente Rappresentane: Martin E.
IGLESIAS
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AUMOHD Action des Unité Motives pour une Haïti de
Droit 19, Delmas 49, Port au Prince -
Haïti
Président de Conseil: Me. Evel
FANFAN
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