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Re: [latina] quello che noi possiamo fare per Haiti
- Subject: Re: [latina] quello che noi possiamo fare per Haiti
- From: "Grimaldi Fulvio" <bassottovic at libero.it>
- Date: Fri, 15 Jan 2010 18:51:40 +0100
SULLE RESPONSABILITA' FRANCESI E SOPRATTUTTO STATUNITENSI NELLA DISTRUZIONE DI HAITI, FINO AGLI STERMINI OPERATI, PER ISTIGAZIONE USA, DALL'ATTUALE FORZA D'OCCUPAZIONE ONU, NIENTE? SUI CRIMINI DI BUSH, CLINTON, OBAMA E DEI LORO PREDECESSORI, PROTETTORI DEI DUVALIER E DIETRO A TUTTI I COLPI DI STATO NIENTE?
BELLA INFORMAZIONE!----- Original Message ----- From: <info at latinoamerica-online.info@>
To: <latina at peacelink.it> Sent: Friday, January 15, 2010 5:50 PM Subject: [latina] quello che noi possiamo fare per Haiti
L'anno si è aperto tragicamente per uno dei paesi più belli, più poveri e più disperati non solo d'America. E' una tragedia immane. Alcuni di noi, che da anni amiamo Haiti, abbiamo il cuore a pezzi. E' un dolore grande, che si rinnova ad ogni volto che si incontra in fotografia o in televisione. E non potere fare nulla per alleviare le sofferenze di quella povera gente! Solo loro potranno piangere i loro morti, le loro vite spezzate, mutilate, distrutte insieme alle loro case e alle loro povere cose. Penso agli emigrati, specie ai più poveri, quelli che lavorano in repubblica dominicana come tagliatori di canna o vivono clandestini nella capitale e che non usano cellulari e internet, alla loro angoscia per le famiglie lasciate ad Haiti. Un paese che sembra segnato da una maledizione: colonia francese ricchissima, segnata dalla schiavitù e poi dagli anni sanguinosissimi della rivolta degli schiavi e della lunga guerra di indipendenza, ha visto succedersi ininterrotte guerre, dittature brutali, occupazioni militari, miseria estrema, corruzione e violenza. Tutto in un paesaggio bellissimo, ricco di foreste sulle montagne che dividono l'isola tra Haiti e Repubblica Dominicana. Foreste col tempo cadute sotto i colpi del disboscamento che ha impoverito e reso franabili i terreni. Le piogge torrenziali del 2004 provocarono inondazioni di fango che fecero 5000 morti. Muore Haiti e muoiono gli haitiani. Le coste di Haiti hanno fatto sognare viaggiatori e scrittori. Frastagliate, ricche di golfi e insenature, con isole dal nome, come la Tortuga, che evoca leggende di pirati e bucanieri che solcavano il Mare dei Caraibi. Un patrimonio naturale prezioso e ancora inalterato, che potrebbe aiutare il paese a risollevarsi dalla maledizione della miseria. La cultura haitiana è sempre stata eccezionalmente viva, ricchissima di suoni, colori, racconti e poesie. E' un inestimabile tesoro di creatività e di arte da condividere con il mondo. Anch'essa potrebbe aiutare Haiti a uscire dall'isolamento e dalla povertà estrema. Finora purtroppo non è stato così. Gli aiuti internazionali, le uniche vere risorse economiche di Haiti, si sono sempre dispersi nei rivoli della corruzione e la maggior parte della popolazione ha continuato a sopravvivere con 2 dollari al giorno. A questi pensieri si aggiunge la preoccupazione per il futuro di questo povero paese, così disgraziato. Tra le migliaia di morti vi sono ovviamente anche medici, insegnanti, religiosi, professionisti, intellettuali. Si è distrutto quel poco (e mal funzionante) che c'era di apparato istituzionale. Mi sono domandata che fare, non ora, ma dopo, quando dopo il grande dolore rimarrà la distruzione. Penso che la cosa migliore sia che ognuno si impegni nel proprio campo lavorativo, in quello che sa fare di meglio e dove può dare il contributo più efficace. Io ho pensato di invitare altri colleghi a sostenere ed aiutare a rimettere in piedi il lavoro dei giornalisti indipendenti (voci coraggiose contro il sistema della corruzione che dissangua il paese) e delle radio locali, molto seguite ad Haiti, unico mezzo di informazione soprattutto per chi (e sono molti) non sa leggere. C'è un intero paese da ricostruire, non solo fisicamente. Se ognuno si organizzasse con i propri colleghi in gruppi di professionisti e di tecnici (ma anche di scrittori, artisti, intellettuali) che si mettessero in contatto con i propri corrispettivi haitiani per aiutarli a riprendere lavoro e impegno nella società, credo che il nostro piccolo contributo non sarebbe vano. Mariella Moresco / www.latinoamerica-online.info - www.caribenet.info Articoli su Haiti, la sua situazione sociale e la sua cultura sono pubblicati su www.latinoamerica-online.info -- Mailing list Latina dell'associazione PeaceLink. Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/latina Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/latina Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html
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