EGIDIO BISOL, NUOVO VESCOVO DO BRASIL
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- Date: Wed, 13 Jan 2010 00:49:30 +0100
EGIDIO BISOL,
NUOVO VESCOVO DO BRASIL Cristiano
Morsolin* Oltre 10.000
fedeli accompagnano una celebrazione festosa per l’insediamento di Dom Egidio.
L’arcivescovo di Olinda Fernando Saburindo commenta “ha davanti a se varie sfide
ma e’ molto impegnato con la causa sociale” Benedetto XVI
ha nominato vescovo di Afogados da Ingazeira (Brasile) mons. Egidio Bisol, 62
anni, del clero della diocesi di Vicenza,
fidei donum nel nord-est brasiliano, terra castigata dalla siccita’
e caratterizzata da conflitti per la terra e da forte diseguaglianze sociali.
Fin dal suo
arrivo in America Latina nel 1976 Egidio Bisol ha risposto al “clamore” del
popolo impoverito del sertao, accompagnando percorsi di formazione dei laici e
delle comunita’ ecclesiali di base. In particolare si e’ impegnato nell’ambito
della Pastorale giovanile dell’ambiente popolare PJMP, della Pastorale do Menor,
prima a Sao Jose do Egito e poi a Serra Talhada, nello stato del Pernambuco, a
Con una
specializzazione in Liturgia e Arte Sacra nella Facolta’ Pontificia di Teologia
dell’Universita’ Nossa Senhora da Assuncao di Sao Paulo, Padre
Egidio ha assunto varie responsabilita’ in diocesi di Afogados, tra cui anche
quella di vicario generale. Di fronte
alla scarsità di agenti pastorali, Egidio Bisol ha rinnovato il suo impegno
missionario nel 2008 incaricandosi di avviare la missione nella periferia della
città di Boa Vista - Roraima, assieme alle suore Renata Gonzato e Flora Peretto,
Orsoline di Breganze. «È nato
l’anno scorso il “Progetto Amazzonia”- spiega don Egidio Bisol -,che vedrà
impegnati per alcuni anni preti e suore vicentini a serviziodella diocesi di
Roraima». «Un
gesto senza dubbio significativo e profetico - commenta don Bisol -, che rivela
come Il territorio
della diocesi di Roraima coincide con quello dell’omonimo Stato ed è situato a
nord del Brasile, ai confini con Venezuela e Guyana. Esteso quanto l’Italia
peninsulare, ha circa 400mila abitanti, 250mila dei quali sono raggruppati nella
capitale, Boa Vista. Una situazione, però, in continua evoluzione, dato che i
progetti di colonizzazione statali continuano ad attrarre in modo caotico
migranti da tutto il Brasile, i quali finiscono per insediarsi nelle periferie
delle grandi città. Proprio per questo si ipotizza che la stessa capitale
arriverà in breve a raddoppiare il numero di abitanti. Un’altra caratteristica
di Roraima è la massiccia presenza di popolazioni indigene - 45mila persone
appartenenti a tredici etnie diverse -. «L’impegno della Chiesa Cattolica -
conferma don Egidio - si indirizza anche verso costoro, per aiutarli
nell’organizzazione delle loro comunità, appoggiando lo sforzo per il
riconoscimento legale delle loro terre e il riscatto della loro identità
culturale». L’ordinazione
episcopale nella diocesi di Afogados da Ingazeira e’ avvenuta il 9 gennaio 2010
e il nuovo vescovo Mons. Egidio Bisol viene accompagnato da una delegazione di
preti e laici di Vicenza Nell’ultima intervista rilasciata a TeleChiara (vedi
http://www.rome.city-turne.com/videos/view.php?id=WZT1-da26C4&feature=youtube_gdata
), Egidio Bisol sottolinea il suo rinnovato impegno per le comunita’
cristiane locali: “scegliero le priorita insieme ai laici e al clero locali.
Come linea maestra, tuttavia, c’e’ l’esigenza di rafforzare le comunita
cristiane, aiutandole nel contempo ad aprirsi alla societa civile avendo una
posizione chiara e di servizio, sempre collaborando per la creazione di un clima
piu fraterno. Bisogna essere sempre fermento di vita, nella logica del Vangelo.
Comunque l’impegno della Chiesa e’ ben conosciuto anche attraverso l’azione dei
laici, verso i quali e’ stato fatto un serio lavoro di preparazione, cosicche’
oggi li troviamo in buon numero impegnati in vari servizi, sia nella Chiesa che
in ambito sociale, come nel sindacato, nella politica, nella
scuola”. L’ordinazione
episcopale di Egidio rappresenta una scelta di continuita’ sulla scia della
profezia portata avanti per quarant’anni dal Vescovo Francisco Austrogesilo,
vescovo del Concilio Vaticano II e amico di Dom Helder Camara. Mons. Egidio
commenta che “il mio santo vescovo era un grande profeta. Aveva fatto scelte
molto radicali. Era attento a tutti, specialmente ai piu’ poveri e difendeva le
cause dei piu’ deboli. Aveva scelto di vivere in modo molto essenziale. A lui e
al suo stile di essere e fare Chiesa, voglio si ispiri il mio
episcopato”. E’ molto
simbolico che l’ultima conferenza tenuta in Italia da Egidio Bisol sia stato un
ricordo del profeta della Chiesa Universale Dom Helder Camara nel Centro
Missionario Saveriano di Vicenza, insieme a Luis Tenderini, collaboratore di Dom
Helder, torturato dagli squadroni della morte nel ’89. La promozione della pace,
della non-violenza e della giustizia e’ un’aspetto che caratterizza Mons.
Bisol. Attraverso
l’amicizia con Egidio ho conosciuto vari missionari “fidei donum” come Pe.
Erminio Canova – Pastorale della Terra CPT di Recife, Pe. Ermanno Allegri
- Direttore agenzia dei movimenti sociali ADITAL, Pe. Felice Tenero e Don
Giandomenico Tamiozzo – collaboratori del Centro Unitario Missionario
CUM. L’ordinazione
episcopale di Egidio Bisol rappresenta anche la ricchezza di questo scambio
ecclesiale con i sacerdoti “fidei donum”, che e’ costato fino al martirio come
il recente esempio di Don Ruggero
Ruvoletto della Diocesi di Padova, ucciso nella periferia di
Manaus e di Doroty
Stang (http://www.selvas.eu/dossTerra14.html
). SULLE ORME DI
UN PROFETA Don Mario
Costalunga, primo Fidei donum della diocesi di Vicenza in Brasile – tra i
fondatori dei “Beati Costruttori di Pace” ci racconta di don Egidio e
della tanta strada percorsa insieme nelle parrocchie del sertao do
Pajeù. “La notizia
della nomina di don Egidio Bisol a Vescovo di Afogados da Ingazeira non mi ha
colto di sorpresa, perché da anni il suo nome era desiderato e indicato da molti
- Vescovi, preti e laici impegnati - come possibile
vescovo. Gioisco
perché questa nuova chiamata è segno della fedeltà amorosa di Dio nei confronti
di una porzione del suo popolo e allo stesso tempo è il riconoscimento delle
qualità umane, spirituali e pastorali di Don Egidio. Don Egidio, figlio di
Giuseppe e Maria Bisol, è nato a Bassano il 23.12.1947, parrocchia di Santa
Croce, ultimo di dodici fratelli tra i quali due religiosi gesuiti. Come sempre
succede nelle famiglie numerose, i fratellini più piccoli sono anche i piú
vezzeggiati e circondati da cure amorose. Egidio non é sfuggito a questo
privilegio. Ha realizzato le scuole elementari a Bassano, le medie e superiori
nel Seminario Vescovile di Vicenza e la teologia nel Seminario per l'America
Latina Nostra Signora di Guadalupe di Verona. Ordinato sacerdote il 31.05.1973,
ha prestato servizio pastorale nella parrocchia di San Clemente a Valdagno prima
come diacono e poi come prete fino alla fine del 1975, sotto la guida di mons.
Giuseppe Sette. Nel gennaio del 1976 è stato inviato come prete “Fidei Donum”,
insieme con don Gaetano Bortoli e don Giuseppe Piotto, nella diocesi di Afogados
da Ingazeira in Brasile per sostituire il sottoscritto e don Giandomenico
Tamiozzo, richiesti per altri impegni. Il bagaglio
umano, religioso e pastorale di don Egidio è come un frullato di quanto
assimilato nella famiglia Bisol dove regnava laboriosità, armonia e serenitá
anche nelle ristrettezze della vita contadina dell'epoca. I figli erano accolti
come una benedizione di Dio, e tutto era impregnato di fiducia in Dio,
alimentata dai mezzi che la parrocchia indicava e offriva quali la preghiera, i
sacramenti, il catechismo, le celebrazioni... Inoltre lo
zelo e il temperamento forte del parroco don Didimo Mantiero sono altri elementi
che hanno segnato la sensibilità del ragazzino Egidio, che fin da bambino
mostrava una spiccata intelligenza, tanto che il párroco già intravvedeva in lui
un futuro sacerdote con carisma gesuitico, seguendo il percorso degli altri due
fratelli più grandi. Sivede che anche don Didimo, alle volte, faceva i conti
senza l'oste. Evidenti anche i segni lasciati dalla sua prima esperienza
pastorale, vissuta con i giovani e gli scouts di Valdagno. La diocesi di
Afogados da Ingazeira si trova al centro della stato di Pernambuco, nel N.E. del
Brasile; si estende su 11 mila Kmq con 355.000 abitanti ed é segnata da tempi
prolungati di siccità, una delle cause della sua notoria povertà. Quando don
Egidio è arrivato nel 1976, la diocesi di Afogados da Ingazeira aveva soltanto 9
preti accanto al Vescovo dom Francisco Austregesilo. Dopo alcuni mesi di
rodaggio pastorale gli è stato chiesto di
prendere il posto di don Giandomenico Tamiozzo nella parrocchia di São José do
Egito. Fin dall'inizio don Egidio rivela la sua grande capacità organizzativa,
non lasciando niente all'improvvisazione, e poco tempo dopo il suo lavoro
pastorale si estende oltre i confini della parrocchia perché negli incontri
mensili del presbiterio e nell'assemblea diocesana annuale, che quasi sempre
coordinava, don Egidio proponeva, aiutava a individuare priorità e a fare delle
scelte pastorali. Si imponeva allora la necessità di promuovere incontri
diocesani di formazione per laici impegnati nei vari ambiti pastorali (le
Comunità Ecclesiali di Base, la catechesi, la liturgia, la pastorale giovanile,
la scuola di formazione politica, con l'obiettivo di coniugare vita-fede,
Distribuiva
compiti tra i preti e coinvolgevalaici. Una speciale attenzione don Egidio ha
avuto per la formazione delle nuove leve di seminaristi, futuri sacerdoti,
affrontando viaggi e fatiche per stare assieme ai seminaristi della diocesi
riuniti nel seminario di dom Helder Câmara a Recife. Per un lungo periodo, senza
mai lasciare la parrocchia, prima di São José do Egito e poi di Serra Talhada,
ha svolto anche il compito di Vicario Generale e di Coordinatore della
pastorale. Succedeva anche che, approfittando di ferie accumulate, frequentasse
corsi di formazione
liturgica, pastorale e di architettura all'Università Cattolica della Sapienza
di San Paolo. Da un anno,
don Egidio, rispondendo all'appello dei Vescovi del Brasile che chiedevano forze
disponibili per le diocesi dell'Amazzonia, di comune accordo conil Vescovo
Cesare Nosiglia di Vicenza e dom Pepeu vescovo di Afogados, si é messo a
disposizione per aprire la nuova missione nello Stato di Roraima, diocesi di
Santa Maria da Boa Vista.
Ha assunto questa nuova responsabilità insieme con un prete della diocesi di
Afogados e una comunitá di Suore della congregazione vicentina delle Orsoline
del S. Cuore di Maria. Niente
avviene per caso. Il 7 ottobre festa del Rosario, giorno della nomina di don
Egidio a Vescovo di Afogados da Ingazeira, era anche il giorno anniversario
della norte e risurrezione di dom Francisco (Dom Chico profeta del Pajeú, come
noi lo chiamavamo), il Vescovo che ci aveva accolti in Brasile. Non ho nessun
dubio che, nella nomina di don Egidio a Vescovo di Afogados, ci sia il suo dito.
Tutto questo lo vedo come un invito per don Egidio ad essere un vescovo secondo
lo spirito del buon Pastore, Pastore bello, lungo i sentieri indicati dal
carissimo dom Francisco Austregesilo. Egidio,
“carica la croce episcopale e va”. Il Dio fedele ti ha dato la stoffa e spalle
larghe. Noi ti accompagniamo con la nostra preghiera. E' ciò che possiamo fare,
“e se lo possiamo, lo dobbiamo. Quando facciamo tutto quello che possiamo allora
abbiamo fatto anche tutto quello che dobbiamo”. Il vecchio
dom Chico, profeta del Pajeú, ce lo ripeteva spesso per fare coraggio a noi ma
anche per dare forza a se stesso, quando c’era bisogno di cancellare ogni segno
di paura”, conclude don Mario Costalunga. *Cristiano Morsolin –
Osservatorio sull’America Latina SELVAS, originario della Parrocchia San
Clemente di Valdagno (VI). Operatore di reti internazionali per la difesa dei
diritti umani, lavora in America Latina dal 2001. 10.01.2010 VEDI INTERVISTA
IN TELEVISIONE, 8 GENNAIO 2010 http://maisab.com.br/index.php?idN=7372 |
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