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MST - AGOSTO 2009: GIORNATE DI LOTTA PER LA RIFORMA AGRARIA
- Subject: MST - AGOSTO 2009: GIORNATE DI LOTTA PER LA RIFORMA AGRARIA
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>
- Date: Sat, 15 Aug 2009 19:57:09 +0200
- Thread-topic: MST - AGOSTO 2009: GIORNATE DI LOTTA PER LA RIFORMA AGRARIA
1) 10 agosto: Stedile, E¹ necessario un nuovo modello agricolo per il paese (Folha de Sao Paulo) 2) 11 agosto: I senza terra realizzano proteste in 13 stati 3) 13 agosto: Frei Betto, Mobilitazioni popolari (Estado de Minas) 10 AGOSTO - E¹ NECESSARIO UN NUOVO MODELLO AGRICOLO PER IL PAESE (Stedile, Folha de Sao Paulo) E¹ fondamentale discutere di questo: di quale modello agricolo abbiamo bisogno per finirla con la povertà, distribuire il reddito e garantire lo sviluppo? I problemi dello sviluppo dell¹ambiente rurale e della costruzione di una società meno diseguale, che risolva i problemi della povertà, dell¹educazione e del diritto alla terra, passano attualmente per due iniziative complementari. Il governo deve affrontare urgentemente i problemi più acuti della povertà nelle campagne. il governo Lula è in debito con la riforma agraria. Ci sono circa 90.000 famiglie accampate sul bordo delle strade, che hanno sopportato ogni tipo di problemi per anni e anni. Nel 2005, il governo ha promesso di realizzare la riforma agraria e aggiornare gli indici di produttività per l¹esproprio (indici che risalgono al 1975). Fino ad oggi non è cambiato nulla: in sette anni, solo 40.000 case sono state costruite negli insediamenti con il credito pubblico. La cosa peggiore è che, a causa della crisi, hanno dimezzato le risorse di bilancio di quest¹anno per la riforma agraria. In secondo luogo, il MST ha cercato di discutere con la società e con il governo sulla necessità di costruire un nuovo modello di produzione in agricoltura. A partire dagli anni 90, con l¹egemonia del capitale finanziario e delle imprese transnazionali, è stato impiantato un modello di produzione del cosiddetto agrobusiness, totalmente dipendente da questi interessi. Il modo di produrre dell¹agrobusiness è basato sui latifondi dedicati alla monocultura della canna, del caffè, della soja, delle arance, del cotone o all¹allevamento estensivo. I latifondisti, proprietari di aree con più di mille ettari, si sono alleati a imprese transnazionali, che forniscono semi transgenici, fertilizzanti chimici, veleni agricoli e macchine. In questo modo, conglomerati stranieri finiscono per controllare il mercato con la garanzia dell¹acquisto delle commodities, imponendo i prezzi. La maggior parte della produzione è destinata al mercato estero e, visto che si spartiscono il profitto, i latifondisti cercano di aumentare la scala, concentrando sempre più terra e produzione. Questo è molto dannoso per gli interessi dell¹economia nazionale e del popolo brasiliano. Questo modello si basa su un elevato uso di agro tossici, invece di utilizzazione di manodopera e di pratiche agroecologiche. E infatti il Brasile è diventato il maggior consumatore mondiale di veleni agricoli che danneggiano il suolo e contaminano le acque e gli alimenti che vanno nello stomaco. La classe medio-alta è saggia e cerca di consumare prodotti biologici, ma il popolo non ha alternative. Questo modello oltre alla intossicazione dei consumatori causa squilibri nell¹ambiente, con la monocultura che distrugge la biodiversità. L¹agrobusiness è totalmente dipendente dal capitale finanziario. Il governo dovrà rendere disponibili 97 miliardi di reais di credito per produrre 120 miliardi, il valore del PIB dell¹agrobusiness, che non riesce da solo a comprare gli elementi necessari e produrre. Ossia il risparmio nazionale è usato per rendere possibile la produzione e il profitto dei latifondisti e delle imprese transnazionali. Questo modello non è sostenibile dal punto di vista economico perché nessun paese si è sviluppato esportando materie prime. Gli USA, sempre presi a modello esportano soltanto il 12% della loro produzione agricola. Il nostro paese utilizza 200 milioni di ettari per allevare 240 milioni di capi bovini, in forma estensiva; e questi sono poi principalmente destinati all¹esportazione, senza nessun valore aggregato. Oltre a causare il problema dell¹effetto serra, queste esportazioni rendono all¹incirca 5 miliardi di dollari all¹anno.. I 7000 operai della Embraer, che producono aerei e pezzi di ricambio esportano praticamente lo stesso valore ogni anno. Purtroppo il governo Lula si è accordato con le forze dell¹agrobusiness con l¹illusione che avrebbero sostenuto lo sviluppo delle campagne. Invece avrebbe dovuto dare la priorità alla riforma agraria e alla piccola agricoltura, lasciando l¹agrobusiness alle forze del mercato che tanto sostengono. Noi movimenti del campo, Via Campesina, Contag, le pastorali sociali che compongono il Forum nazionale per la riforma agraria sosteniamo che lo stato e il governo debbono mettere al primo posto una nuova politica agricola che si basi sulla democratizzazione della terra, che è sempre più concentrata e cara. In secondo luogo la priorità deve essere la produzione di alimenti sani per il mercato interno. In terzo luogo, l¹inserimento di piccole e medie agroindustrie sotto il controllo di cooperative di lavoratori. Ed è in questo tipo di attività che dovremmo applicare le risorse pubbliche della BNDES In quarto luogo, lo stato deve stimolare l¹agroecologia che rispetta l¹ambiente e preserva i beni della natura. In quinto luogo è urgente un programma di universalizzazione dell¹educazione, a tutti i livelli, per la gente delle campagne. E¹ questo che la società deve dibattere approfonditamente: di quale modello agricolo abbiamo bisogno nel nostro paese per eliminare la povertà, distribuire il reddito e garantire lo sviluppo? 11 AGOSTO - I SENZA TERRA REALIZZANO PROTESTE IN 13 STATI Le giornate di lotta del MST, che vuole dal governo federale la realizzazione della Riforma Agraria e il rafforzamento degli insediamenti, sono celebrate con manifestazioni e proteste in 13 stati. In quattro stati sono state occupate le sedi del ministero dell¹Economia e in tre stati le sovrintendenze dell¹Incra. A Brasilia 3000 lavoratori hanno occupato il ministero dell¹Economia, a Belem 850 lavoratori hanno occupato la delegazione del Ministero dopo sette giorni di marcia da Irituia fino alla capitale dello stato. A Curitiba, 400 Senza terra hanno occupato la sede Ministero nel centro della città. Di fronte all¹Incra, sono accampati più di 100 lavoratori. A Cuiabá, circa 1200 lavoratori di diversi movimenti sociali delle campagne che operano nel Mato Grosso (con appoggio di CPT, dell¹Assemblea Popolare ecc.) hanno occupato un edificio del Ministero dell¹Economia. A San Paolo, mille rappresentanti del MST, arrivati nella città dopo una marcia di 100 chilometri, hanno fatto una protesta di fronte alla delegazione dello stesso Ministero. Proteste ci sono state anche a Porto Alegre, Florianopolis, Rio de Janeiro, Salvador, Fortaleza, Petrolina, Maceiò, nel Mato Grosso do SulŠ. 13 AGOSTO FREI BETTO: MOBILITAZIONI POPOLARI Nelle tre Americhe, solo Brasile e Argentina non hanno mai fatto la riforma agraria. Il particolare è che siamo un paese di dimensioni continentali. Dal 10 agosto più di 3.000 lavoratori senza-terra sono accampati a Brasilia per sollecitare di nuovo il governo federale su una questione che, in altri tempi, era considerata prioritaria dal PT, la Riforma Agraria. Il mondo gira e oggi molte cose sembrano a testa in giù: chi faceva opposizione a Sarney lo difende; chi gridava ³fuori Collor² lo elogia; chi esigeva la riforma agraria, esalta l¹agrobusiness. E, nonostante le politiche sociali, 31 milioni di brasiliani/e continuano a sopravvivere nella miséria. E La violenza dissemina paura nelle nostre città. La manifestazione dei senza-terra rivendica molto poco dal governo, soprattutto se comparato con gli incentivi ufficiali concessi alle imprese che degradano l¹Amazzonia e ai latifondisti che nelle loro proprietà mantengono lavoratori in regime di semischiavitù. E¹ urgente insediare più di 100.000 famiglie senza-terra, accampate nel paese, che sopravvivono in baracche di plastica nera ai bordi delle strade. E occuparsi delle 40.000 famiglie insediate virtualmente, solo sulla carta, perché aspettano, da tempo, risorse da investire in abitazioni, infrastrutture e produzione. Negli ultimi 6 anni sono state finanziate solo 40.000 case in ambiente rurale. Anche le scuole rurali hanno bisogno, con urgenza, di risorse. Il Brasile non ha futuro senza cambiare la struttura fondiaria. Nelle tre Americhe, solo Brasile e Argentina non hanno mai fatto la riforma agraria. Il particolare è che siamo un paese di dimensioni continentali con 600 milioni di ettari coltivabili. Due problemi cronici potrebbero essere risolti se il nostro paese non avesse tanta terra inutilizzata, come si può vedere viaggiando per le strade o volando al di sopra del nostro territorio: disoccupazione e violenza urbana. I paesi sviluppati come gli USA e l¹Europa Occidentale, con territori molto minori del nostro, ottengono un¹ alta produttività nelle campagne, senza latifondo. Ci sono, però, grandi incentivi all¹agricoltura familiare. Il governo federale è obbligato a fornire alla nazione l¹aggiornamento degli indici di produttività delle proprietà rurali, indici immutati dal 1975. Per norma costituzionale, questi indici dovrebbero essere rivisti ogni dieci anni. Essi sono utilizzati per classificare come produttiva o improduttiva una proprietà agricola e rendere più agevole, con trasparenza, l¹esproprio delle terre per effetto della riforma agraria. Il Ministero della Programmazione deve alle famiglie senza-terra la liberazione di 800 milioni di reais del bilancio dell¹Incra previsto per quest¹anno. Queste risorse permetteranno di ottenere terre e di far fronte agli indebitamenti degli insediamenti. Durante questa manifestazione con accampamento a Brasília, che si conclude il 21 agosto, sono previsti anche dibattiti congiuntura agraria, clima e ambiente, energia, previdenza sociale, gioventù, comunicazione, genere e razza, oltre ad attività culturali e a una celebrazione dei 25 anni del MST. Domani (14) ci sarà la giornata nazionale di lotta contro la crisi, una mobilitazione di lavoratori e disoccupati, in tutto il paese, per assicurare il mantenimento del posto di lavoro, salari migliori, ampliamento dei diritti, riduzione degli interessi e investimenti in politiche sociali. Il giorno 19 i movimenti sociali, studenteschi e sindacali si riuniranno a Brasília, in difesa del petrolio, per rivendicare un nuovo modello normativo per la produzione energetica del paese. Il 7 settembre, in tutto il paese, Il 15° Grido degli Esclusi promosso da vari enti, compresa La CNBB, avrà come tema. ³Vita al primo posto La forza della trasformazione sta nell¹organizzazione popolare². La manifestazione che da¹ un carattere civico alla data dell¹indipendenza del Brasile, ha per obiettivo di smuovere la popolazione dall¹immobilismo e mettere in risalto l¹importanza di rafforzare i movimenti sociali per consolidare la nostra democrazia e conquistare La sovranità. La democrazia non può restringersi ad elezioni periodiche che permettono, ad oggi, anche candidature di corrotti e colpevoli in processi comuni. Alla democrazia politica bisogna che si unisca quella economica, in modo da ridurre la disuguaglianza sociale che fa vergognare il Brasile. Solo cosi conquisteremo il diritto di essere un popolo Felice. JOÃO PEDRO STEDILE, 55, economista, é integrante da coordenação nacional do MST (Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra) e da Via Campesina.
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