Quando John Perkins fu
contrattato dalla Main (agenzia di copertura della Cia) perché
intervenisse sulla politica economica di paesi in via di sviluppo, gli
dissero che, utilizzando le cifre degli indicatori macroeconomici, doveva
gonfiare la crescita economica di quei paesi portandola, come ad esempio
per l'Indonesia, dal 6% al 19%. Perkins fu consigliere economico in
Indonesia, Ecuador e Panama. Nel caso dell'Ecuador, Perkins decise che
il paese dovesse crescere a livelli tali da potersi sufficientemente
indebitare per venire in seguito intrappolato nella spirale vertiginosa
del debito estero. Il materiale su cui lavorava erano le statistiche
nazionali, le proiezioni economiche e la manipolazione delle informazioni.
La Cia riuscì a manipolare l'informazione macroeconomica ecuadoriana fino
al punto che, 20 anni dopo, il paese si trovò allo sfascio, e fu costretto
a sfruttare intensivamente le sue risorse e licitare tutti i suoi beni per
sostenere il debito estero, che, partendo da zero nel 1970, arrivò a
16.876 milioni di dollari nel 2006.
(...) http://www.giannimina-latinoamerica.it/visualizzaSilvia.php?idsilvia=27
IL TACCUINO DI
LATINOAMERICA:
LA COLOMBIA E IL TRIBUNALE
PERMANENTE DEI POPOLI |
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di Alessandra Riccio (06
dicembre 2008) |
Simonetta
Fraudatario, ricercatrice della Fondazione Basso-Sezione
internazionale, mi ha fatto pervenire le conclusioni a cui è
arrivato il Tribunale Permanente dei Popoli, (istituito nel 1979 su
iniziativa di Lelio Basso e di cui è segretario generale Gianni
Tognoni) riguardo alle multinazionali operanti in Colombia. Il
Tribunale ha tenuto sette udienze tematiche prima della sessione
deliberante che si è tenuta a Bogotà nel luglio 2008. Trecento
organizzazioni hanno sottoscritto la sentenza che sancisce la
responsabilità del Governo colombiano per aver favorito gli
interessi delle compagnie multinazionali calpestando i diritti umani
del suo popolo. La sentenza si può leggere sul sito della Fondazione
tuttavia mi sembra utile riproporre
qui le parti più significative dei resoconti con cui Tognoni e
Fraudatario hanno divulgato questo importante -.se pur simbolico-
processo che si è reso necessario sia per il moltiplicarsi delle
violazioni dei diritti umani che per l’esclusione dei crimini di
natura economica dalle competenze della Corte Penale Internazionale
e della Corte Internazionale di Giustizia. (...)
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