Parte la campagna "L@s zapatistas no estan sol@s"
- Subject: Parte la campagna "L@s zapatistas no estan sol@s"
- From: Ya Basta! Napoli <yabastanapoli at yahoo.it>
- Date: Fri, 16 May 2008 15:09:13 +0000 (GMT)
Lo scorso fine settimana si è tenuto ad Atene un incontro internazionale a cui hanno partecipato diverse realtà europee oltre a due esponenti messicani aderenti al CAPISE e al CNI. Lo scopo dell'incontro era quello di definire meglio quanto in questi ultimi mesi si era andata prefigurando come la campagna europea "L@s zapatistas no estan sol@s". Sicuramente l'incontro è stato proficuo perchè si è riusciti a definire alcuni passaggi sia politici che tecnici per l'avvio della campagna stessa e per la partecipazione alla carovana (finalmente abbiamo la data di partenza da Città del Messico!!). Riteniamo utile riportare un report dell'incontro di Atene e invitiamo tutti coloro che in questi anni hanno intravisto, praticato, attraversato l'esperienza zapatista come un interessante laboratorio politico e sociale che parlava anche a noi che stiamo da questa altra parte del pianeta di aderire alla campagna, di mettersi in contatto per dare la massima visibilità alla campagna, di partecipare alla carovana di fine luglio.
Ass. Ya Basta
Report dell’incontro di Atene 9 - 10 -11 maggio 2008
Venerdi 9 maggio
Sabato 10 maggio
Presentazione dei partecipanti e proposte avanzate:
In rappresentanza di tutta la rete italiana dei promotori della campagna c’erano
Come rete si è spiegata la dinamica e la riflessione italiana, dell’interrogarsi, stando dentro i movimenti sociali, su cosa sono oggi i movimenti sociali e la solidarietà e sullo zapatismo, sul comprendere e spiegare che ci sono attacchi in tutto il mondo e situazioni di “guerra” ben più esplicite, ma che difendere l’esperienza e l’autonomia zapatista, dire “L@s zapatistas no estan sol@s” significa difendere anche le nostre esperienze e le forme diverse di autonomia che andiamo a sperimentare dentro i nostri territori e paesi. L’importanza della carovana come atto politico forte e nuovo che, a differenza delle altre svolte in passato, non risponde ad una chiamata degli zapatisti nelle forme consuete, ma si presenta e va costruita come sostegno politico e relazione solidale tra movimenti e non come azione dei soli comitati di solidarietà con il Chiapas ed il Messico, i quali hanno invece il compito di fungere da promotori all’interno dei movimenti sociali europei. La rete italiana ha prodotto un appello comune per la costruzione della campagna, e camminando per obiettivi, si è data quello della costruzione di un evento a Giugno davanti l’ambasciata messicana a Roma e la carovana estiva.
II parte: proposte di lavoro in relazione ai primi due obiettivi dell’Incontro:
(giro di interventi)
Italia: lavorare per obiettivi, la carovana è fondamentale, va intesa come atto politico forte dal basso a sostegno della autonomia zapatista. Svezia: partecipare al Foro Sociale Europeo. Germania: costruire azioni concrete, anche contro imprese europee coinvolte in Messico, responsabilizzare il turismo in Messico, invito a boicottare luoghi e prodotti specifici Altre proposte: editare un libro, coordinazione e scambio dei materiali, partecipare all’evento “azione globale dei popoli” ad Atene in Agosto. Baschi: nel documento finale, “Manifesto di Atene”, includere la denuncia per la detenzione di Juan di Nuova York, in Inghilterra. Barcellona: si rende disponibile ad ospitare un secondo incontro europeo il 12 ottobre. Pone un problema di inadeguatezza del termine “guerra” per definire la situazione del Chiapas, anche in relazione alle altre situazioni tipo Palestina, Irak, Afghanistan. Propone di spiegare meglio ed aggiungere “offensiva” o altro. (ndr la campagna italiana ha già pure discusso questo punto e si trova più o meno d’accordo. Anche altri in questa discussione lo erano. Nelle conclusioni il termine verrà cambiato con “la bestia della guerra”, che però nella traduzione/accezione italiana risulta ancora peggiore del primo. Anche se il vecchio indigeno Don Juan Chavez del CNI parla di “guerra di sterminio dei popoli indigeni…” Parigi: intendere l’organizzazione della carovana come occasione di mobilitazione nei differenti paesi, propongono di allargare a livello europeo 2 settimane di azione, “la quincina zapatista”, che in Francia si farà comunque, come occasione di mobilitazione comune e differente, a seconda delle situazioni locali, sottolineano l’importanza per la carovana di passare per Atenco e Oaxaca e di mantenere costante il contatto con il Messico di quello che si farà in Europa. Propongono 3 tavoli: carovana, manifesto, azioni. Spagna: partecipare e/o attraversare/contestare l’evento-esposizione “Acqua e sviluppo possibile” appoggiata dalle multinazionali e da Israele. 14 giugno inaugurazione, 27 giugno riunione (credo preparatoria), 5-6 luglio Fiera. Segnalano anche il 22 luglio giorno internazionale contro la Coca Cola. Barcellona: inseriscono nel percorso della campagna il concerto di Manu Chao a Barcellona del 13 maggio. Propongono 3 tavoli: carovana, manifesto, altre proposte.
Tutti d’accordo su: Appoggiare e sviluppare il progetto pagina web e la lista europea.
III Parte: obiettivi, metodologia e tavoli di lavoro
(giro di interventi)
Obiettivi: Breve e medio termine: Azioni comuni e congiunte: “quincina zapatista” (proposta da Parigi) Carovana estiva (tutti) Pagina web (proposta del comitato IRU, Spagna) Produzione di un documento finale dell’incontro: Manifesto di Atene (tutti)
Lungo termine: Secondo incontro (tutti)
Metodologia:
IV Parte:
CAROVANA (discussione comune)
CAPISE: La Otra Campagna messicana organizzerà il viaggio da Città del Messico fino al Chiapas, con un percorso al massimo di 1200 km . Si fermerà in alcuni stati del Messico, significativi per le lotte sociali (es. Oaxaca dove sono state recentemente assassinate due donne attiviste indigene Triqui, che lavoravano con la radio). Le Giunte di Buon Governo invece decideranno dove si passerà nel territorio zapatista e se la carovana continuerà insieme o verrà divisa. Nelle tappe si organizzeranno attività politico-culturali. Si sta parlando e valutando in Messico se si aggiungeranno i popoli indigeni alla carovana. Si formeranno delle commissioni ad esempio per la registrazione, la comunicazione, i rapporti con la stampa, i trasporti, l’alimentazione ecc. Sottolinea l’importanza dell’atteggiamento dei partecipanti perché il governo cercherà la maniera di attaccare la carovana quindi “ley seca” (no droga, no alcol) in tutto il percorso della carovana, tappe comprese. Invita a organizzare commissioni di registrazione in tutti i paesi che si coordinano a livello europeo per formare la lista dei partecipanti dei vari paesi che sarà accreditata. In relazione a possibili provocazioni de la “Migracion” (una delle tante polizie messicane), la Otra Campagna messicana si dislocherà e si organizzerà in funzione della protezione della carovana europea. Italia Ya Basta: riguardo al messaggio della carovana 1) non deve essere una carovana europea ma deve coinvolgere nella partecipazione tutto il mondo, quindi internazionale. 2) non deve essere la carovana di quelli che siamo, ma molto più ampia, che coinvolge altri da noi, attori delle lotte sociali, delle diverse forme di resistenza . 3) non deve essere una carovana “contro” ma “per”, per dire l@s zapatistas no estan sol@s, nel sentire comune che tutti stiamo lottando contro il neoliberismo e “se toccano uno toccano tutti”, quindi non semplice solidarietà ma atto politico di sostegno tra chi lotta, dal basso e a sinistra, nei diversi paesi. 4) uscire da Atene con date precise e un appello comune alla partecipazione. 5) attenzione alla forma della carovana, gli organizzatori devono responsabilizzare i partecipanti. 6) attenzione al messaggio politico che diamo in relazione al concetto di “guerra”. Svizzera: propone di creare commissioni in ogni paese, che si coordinano a livello europeo Parigi: propone commissione di comunicazione coordinata di informazione sulla carovana. Grecia: propone di scrivere un appello comune alla partecipazione e di discutere la data del 28 luglio come appuntamento a Città del Messico. Sottolinea l’importanza della “formazione” dei carovanieri e la relazione con la Otra. Spagna (Aragona): ampliare la partecipazione al maggior numero di lotte sociali d’Europa. CAPISE: propone che in Messico si riservi una giornata di incontro tra le realtà europee presenti.
DIVISIONE IN TAVOLI DI LAVORO…
Relazione e decisione sulle proposte del tavolo “CAROVANA (approfondimento, organizzazione)
Titolo della carovana: “L@s Zapatistas no estan sol@s”
Obiettivi: Fermare “la bestia della guerra in Chiapas” Appoggio all’autonomia zapatista
Data: 27 luglio-12 agosto 3 agosto: data unica intermedia per incorporare alla carovana quelli che non possono stare il 27 luglio a Città del Messico. Il luogo si saprà quando dal Messico si definirà il percorso.
Impostato un lavoro in commissioni, in ogni paese, coordinate da un paese:
Inoltre:
Relazione e decisioni sulle proposte del tavolo “Azioni comuni”
Ultima parte della discussione
Atene - Dichiarazione finale - Incontro europeo In difesa e in lotta con i popoli zapatisti e la Otra Campana in Messico DICHIARAZIONE DELL’INCONTRO EUROPEO IN DIFESA E LOTTA CON I POPOLI ZAPATISTI E LA OTRA CAMPAÑA IN MESSICO Alla società civile internazionale DICHIARIAMO CHE: 1 - Le e gli zapatisti non sono sole/i. Confermiamo il nostro impegno di rimanere allerta e denunciare le gravi violazioni dei diritti individuali e collettivi che stanno avvenendo in Chiapas e in tutto il Messico. DENUNCIAMO: 1 - La fraudolenta violazione degli Accordi di San Andrés da parte del governo messicano, così come la continua esclusione sociale ed economica delle e degli indigeni che li condanna a condizioni di vita di estrema povertà alimentare, sanitaria e culturale. ESIGIAMO: 1 - Il rispetto allo sviluppo e alla libera determinazione delle nazioni, popoli e tribu indigene. ANNUNCIAMO: 1 - Il nostro camminare insieme alla Campagna Europea di Solidarietà per l’Autonomia zapatista e contro la guerra in Chiapas. Per terminare, vogliamo denunciare le autorità migratorie del Regno Unito, che hanno negato l’ingresso nel paese a Juan Haro, del “Moviment for Justice in el Barrio”, del East Harlem di New York, aderente alla Sesta Dichirazione della Selva Lacandona e alla Otra Campaña, impegnato in una serie di incontri europei come parte della Campaña Internacional en Defensa de El Barrio. Atene, 11 maggio 2008 Sole/i non possiamo, e in qualche modo non vale. |
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