17 Aprile 2008 - lettera al Presidente brasiliano



Title: 17 Aprile 2008 - lettera al Presidente brasiliano
17 aprle 2008, 12° anniversario della strage di  Eldorado dos Carajas  - GIORNATA MONDIALE DI LOTTA  CONTADINA
 
 Il 17  aprile, giornata mondiale di lotta contadina, è da anni per noi l’occasione di  riflettere, stimolati dal Movimento Sem Terra e da VIA CAMPESINA, su che cosa  sta succedendo in Brasile in relazione alla riforma agraria e su quali sono  gli elementi che più preoccupano i movimenti sociali che operano nelle  campagne. Quest’anno vogliamo sottolineare in particolare:

- L’assenza di una strategia di riforma agraria. La “Riforma Agraria”,  dicono i principali esponenti del MST, è estremamente lenta, praticamente  paralizzata: ci sono più di 150.000 famiglie accampate lungo le strade. Il  governo non ha un progetto di riforma agraria che si proponga di porre limiti  alla concentrazione della proprietà, che si proponga di democratizzarla, non  ci sono neanche embrioni di un progetto di questo tipo. E’ per questo che il  MST, in questi giorni, ricordando l’anniversario del massacro di Eldorado,   sta portando avanti numerose occupazioni di terre, in 14 stati del  paese: Roraima, Rio Grande do Sul, Sao Paulo, Alagoas, Goias… 27 occupazioni di terra  soltanto nello stato di Pernambuco tra il 13 e il 14 qprile,  per  denunciare l’inefficienza del programma di Riforma Agraria

  - Il predominio  dell’agrobusiness. La Riforma Agraria è bloccata in Brasile a causa  della politica economica che beneficia le imprese dell’agrobusiness, concentra  terre  e risorse pubbliche per la produzione di monocultura per  l’esportazione.

- L'azione delle  transnazionali. Monsanto, Syngenta, Cargill, Bunge, ADM, Nestlé,  Basf, Bayer, Aracruz, Stora Enso vogliono controllare i semi, la produzione e  il commercio agricolo brasiliano, continuano a sfruttare natura e forza  lavoro del Brasile. Queste imprese, insieme al latifondo improduttivo e  all’agrobusiness, sono un ostacolo insormontabile alla realizzazione della  riforma agraria perché nel modello dell'agrobusiness e delle transnazionali  non c'è posto per i contadini e per il popolo brasiliano. Le imprese  vogliono una agricoltura senza agricoltori! Per questo il MST continua la sua  lotta contro l'agrobusiness, per un ampio processo di espropriazione di terre  per la Riforma Agraria, contro i semi transgenici, contro il dominio del  capitale straniero sull'agroenergia, contro l'espansione di canna e eucalipto.   

- La crescita delle terre destinate alla  produzione di agrocombustibili. Gli agrocombustibili sottraggono  spazio alla produzione di alimenti provocando l'aumento del prezzo dei  prodotti alimentari, del lavoro schiavo, del deterioramento dell’ambiente. Jean Ziegler, che pur ha dedicato parole di lode ai programmi assistenzialisti del governo brasiliano, ha recentemente sostenuto che “ trasformare terre agricole in terre destinate al bioetanolo è un errore profondo”. Anche se il Brasile ha molta terra disponibile “gli investimenti e l’acqua usati per l’etanolo finiscono per essere sottratti ad altre coltivazioni”. “L’etanolo promette più lavoro ma (…) non è vero che lo produce. In Brasile cento ettari di terra destinati all’agricoltura familiare generano 35 posti di lavoro. La stessa area destinata alla coltivazione industriale di canna genera appena dieci posti. L’etanolo aumenta la miseria e la disoccupazione. La terra diventa tanto cara che le famiglie non riescono a sopravvivere. E’ un passo indietro sociale e storico e un allontanamento da tutto ciò a cui il Brasile moderno aspira”.

- La violenza nelle compagne.
Secondo il rapporto  della CPT, presentato il 15 aprile, sono stati 28 i morti del 2007 in 14 Stati  del Paese.  Dal 2005 sono stati uccisi 18 militanti del MST e 87 sono  stati arrestati. In tutti gli Stati in cui il MST è presente ci sono militanti  minacciati di morte. C’è una pratica arcaica legata ai pistoleiros  sotto la forma moderna dell’agrobusiness. Le transnazionali utilizzano imprese  di sicurezza che sono in parte legali perché agiscono con licenze rilasciate  dalla polizia federale ma che usano i vecchi espedienti dei  pistoleiros o assumono pistoleiros per attaccare i lavoratori. Questo  è avvenuto nel caso della Syngenta, per esempio.

- Il persistere  dell’impunità. A 12 anni dal massacro del Pará, che ha  ucciso 19 lavoratori rurali e ha lasciato centinaia di feriti e 69 mutilati,  restano liberi i 155 poliziotti partecipanti all’operazione. Quest’anno i  lavoratori mutilati e le vedove degli agricoltori assassinati sono accampati  dal 4 aprile di fronte alla sede del governo dello Stato. I lavoratori Senza  Terra chiedono alla governatrice, Ana Júlia Carepa (PT), che vengano  realizzate le diverse promesse fatte, come le cure mediche ai sopravvissuti  feriti durante il massacro, che hanno ancora proiettili in corpo. Fino ad  oggi queste cure non sono neppure cominciate.

- La  criminalizzazione dei movimenti sociali. Si assiste ad una  demonizzazione dei movimenti sociali sulla stampa: le continue denunce di cui  sono vittime i loro dirigenti e militanti puntano ad ostacolarne costantemente  la democratica attività di denuncia e protesta.

- Le privatizzazioni  dei beni comuni e le grandi opere, come la trasposizione del Rio  São Francisco.

- I possibili accordi tra UE e America  Latina. E’ in corso un’ offensiva da parte dell’Unione Europea per la  liberalizzazione dei mercati latinoamericani. Mentre appare scongiurato il  pericolo dell’ALCA, l’Area di Libero Commercio dall’Alaska alla Terra del  Fuoco con cui gli Stati Uniti miravano ad annettere di fatto l’America Latina,  il governo brasiliano sembra intenzionato a riprendere  l’iniziativa per  siglare lo stesso tipo di accordo con l’Europa. Accordo che avrà gli stessi  effetti perversi che avrebbe avuto l’ALCA con gli americani.

 Per  contrastare tale offensiva, si svolgerà a Lima, nel maggio del 2008, per la  terza volta dal 2004, l’incontro Enlazando Alternativas 3 (EA3), promosso da  diversi movimenti sociali e organizzazioni non governative dell’Europa e  dell’America Latina e dei Caraibi (ALC) e inteso come Vertice dei Popoli di  entrambi i continenti. L’incontro si svolgerà parallelamente al V Vertice dei  capi di Stato e di governo di ALC e  UE.

La nostra associazione che da anni segue con interesse le vicende del Movimento senza terra e dei movimenti sociali brasiliani  manifesta la sua preoccupazione  per le  scelte politiche presenti e future del suo governo  

COMITATO DI  APPOGGIO AL MST DI ROMA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE AMIG@S MST-ITALIA