Fw: [gc] Piano Condor, verso la Norimberga latinoamericana
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- From: "nello margiotta" <nellomargiotta55 at virgilio.it>
- Date: Thu, 29 Nov 2007 22:22:02 +0100
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From: Gennaro
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Sent: Thursday, November 29, 2007 11:59 AM
Subject: [gc] Piano Condor, verso la Norimberga
latinoamericana Piano Condor, verso la
Norimberga latinoamericana La giustizia federale argentina ha deciso.
Si farà il processo per il Piano Condor, l'internazionale del terrore che negli
anni '70 coordinò il sequestro, l'interscambio e la sparizione di migliaia di
oppositori politici nella regione. Si apre così un nuovo capitolo nella ricerca
della verità in America latina. "Il Piano Condor è stato una vasta associazione a delinquere attiva nel Cono
Sud, diretta al sequestro, alla sparizione, tormento e morte, senza considerare
limiti territoriali o la nazionalità delle vittime". Con queste parole il
giudice federale argentino Sergio Torres ha rinviato a giudizio dopo otto anni
di indagini diciannove repressori tra i quali spiccano i nomi dell'ex dittatore
Jorge Rafael Videla (nella foto con Augusto Pinochet) e di Antonio Domingo
Bussi. Per la prima volta dunque in America latina si processerà il Piano Condor in
quanto tale, in quanto organizzazione criminale multinazionale finalizzata alla
sparizione di persone. Finora la giustizia nei diversi paesi aveva, in maniera
diseguale, avanzato sui singoli casi, processando ed eventualmente condannando
soprattutto gli esecutori materiali, ma senza mai riuscire ad individuare il
nesso causale politico ed il coordinamento tra le diverse dittature. Il processo
che inizierà a breve a Buenos Aires alza il tiro e individua un reato
associativo transnazionale: processa infatti proprio quel coordinamento
criminale tra le diverse dittature latinoamericane e lambisce le responsabilità
del governo degli Stati Uniti e delle bande di terroristi cubani di stanza a
Miami. I militari rinviati a
giudizio sono al momento tutti argentini, ma a loro presto dovrebbero
aggiungersi sette militari uruguayani dei quali si attende l'estradizione. Nelle
carte del processo si legge quello che le associazioni per i diritti umani, e
poi gli storici, carte alla mano, scrivono da anni: "è esistita un'associazione
a delinquere concretizzata nel cosiddetto 'Operativo Condor', messo in atto da
chi occupava i governi del Cile, Paraguay, Uruguay, Brasile, Bolivia e Argentina
(nell'immagine in rosso i paesi coinvolti direttamente e in rossi quelli
parzialmente) avente come obbiettivo tra gli altri reati, la sistematica
sparizione di persone". Non è possibile, secondo i giudici, individuare la data
di inizio di tale associazione criminale, ma questa fu senza alcun dubbio attiva
a partire dal colpo di stato in Cile, l'11 settembre 1973, e durò fin quando
durarono le dittature in America latina. Molte delle prove più importanti che istruiscono il processo che si celebrerà
a Buenos Aires, chiamano direttamente in causa il governo degli Stati Uniti.
L'Agente dell'FBI Robert Scherrer il 28 settembre 1976, inviò un documento dalla
sua ambasciata a Buenos Aires oggi declassificato. Il documento Scherrer è di
una straordinaria precisione perché spiega concretamente in cosa consiste il
piano Condor. Vi si legge: "Operazione Condor è il nome in codice per
l'individuazione e l'interscambio dei cosiddetti 'sinistrorsi' comunisti o
marxisti, instaurata tra i servizi segreti dell'America del Sud. Il passaggio
più concreto implica la formazione di squadre speciali dei paesi membri con la
facoltà di viaggiare ovunque nel mondo con il compito di castigare e assassinare
i terroristi e chi li appoggiano". In realtà oggi sappiamo che meno del 5% dei
desaparecidos argentini, e una percentuale ancora inferiore in Cile e negli
altri paesi, fu concretamente parte di movimenti guerriglieri. Tali 'squadre speciali' agirono effettivamente in tutto il mondo, dalla
Spagna, dove sequestravano i rifugiati anche dopo la fine della dittatura
franchista, a Roma, dove nel 1975 ridussero in fin di vita il dirigente
democristiano cileno Bernardo Leighton, al pieno centro di Washington dove nel
settembre 1976, con 200 kg di esplosivo, fu fatto saltare in aria l'ex ministro
degli esteri di Allende Orlando Letelier con la sua segretaria Ronni Moffit. Il
processo che si aprirà in Argentina chiama in causa i partecipanti
all'associazione a delinquere Condor per 107 casi di sequestro di persona di
differenti nazionalità. Per giungere a tale risultato sono stati
necessari anni di certosino e spesso pericoloso lavoro. Le carte, tanto quelle
degli archivi di Asunción, scoperti dall'avvocato paraguaiano Martín Almada
(nella foto) nel dicembre del 1992, come quelle declassificate dal governo degli
Stati Uniti o quelle dell'importante processo Letelier tenutosi negli Stati
Uniti, così come quelle prodotte in questi anni nei vari paesi, chiamano in
causa centinaia di repressori di tutti i paesi coinvolti. A questi si aggiungono
l'ex-segretario di stato statunitense Henry Kissinger e molti
controrivoluzionari cubani che operavano in intelligenza con la CIA. I cubani
sono importanti perché fin dagli anni '60 avevano teorizzato la creazione del
Condor (commettendo centinaia di atti terroristici in tutto il continente) e
perché parteciparono attivamente in numerosi casi oggi considerati simbolici del
funzionamento del Piano Condor stesso. Tra questi il sequestro, tortura e
assassinio di due giovani impiegati dell'ambasciata cubana a Buenos Aires,
Crescencio Galañega Hernández, di 26 anni, e Jesus Cejas Arias, di 22, spariti
dal campo di concentramento denominato Automotores Orletti, lo stesso che ispirò
il film "Garage Olimpo". L'assassinio dei due ragazzi nell'ambito del piano
Condor, viene apertamente rivendicato come un successo della lotta anticomunista
da parte di Luís Posada Carriles, il terrorista di origine cubana reo confesso
anche dell'omicidio del cittadino italiano Fabio di Celmo. Di Henry Kissinger (nella foto con Augusto
Pinochet), che molti considerano il mandante supremo del Condor, ed il gestore
principale del processo dittatoriale instaurato in America latina in quegli
anni, è sicuramente possibile affermare che fu al corrente di tutto fin
dall'inizio, giacché è dimostrato che avesse un filo diretto con il capo della
polizia segreta cilena, la famigerata DINA, Manuel Contreras. Questo, che si faceva chiamare Condor 1, oggi chiama in correo anche George
Bush padre, all'epoca capo della CIA, che però non appare direttamente nei
documenti, la CIA stessa e i gruppi cubani di Miami. Soprattutto dopo
l'assassinio di Letelier in piena Washington, e del quale la CIA fu coautrice
nella persona del cittadino statunitense Michael Townley (agente sia della CIA
che della DINA e vincolato, secondo documenti della CIA, a Stefano delle Chiaie)
Kissinger avrebbe cercato di moderare gli ardori dei Condor, ma dalle carte non
risulta alcuna seria pressione in questo senso. Al contrario dalle carte stesse
risultano passi concreti da parte del governo di Jimmy Carter per rompere i
legami con gli apparati repressivi latinoamericani, che poi furono ripresi
all'epoca di Ronald Reagan tanto che casi mondialmente noti come quello
dell'assassinio del vescovo salvadoregno Oscar Romero vengono considerati come
colpi di coda del Condor. --~--~---------~--~----~------------~-------~--~----~ Hai ricevuto questo messaggio in quanto sei iscritto alla Newsletter del sito GennaroCarotenuto.it Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, invia un'email a
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