8 marzo manifestazioni per la sovranità alimentare e contro il progetto Bush sugli agrocombustibili



8 marzo: Proteste di MST e Via Campesina. Occupazione della Cevasa
Ci sono state manifestazioni contro il presidente Bush, in visita in Brasile
in vari stati del paese, Centinaia di donne di Via Campesina hanno invaso la
maggiore industria di alcool del paese, la Cevasa,  a Patrocínio Paulista
(SP), controllata dalla americana  Cargill Agrícola. Occupazioni e proteste
ci sono state anche a  Rio, nel Minas, nel Ceará e nel Pernambuco.
L¹invasione della Cevasa è stata una forma di protesta contro un accordo di
collaborazione che Busch vuole firmare con il Brasile per produrre etanolo.
Questo accordo, dice Dom Thomas Balduino, favorirà solo le transnazionali e
le aligarchie e distruggerà ancora di più  l¹ambiente
Secondo Via Campesina, 900 donne hanno occupato la Cevasa. L¹azienda produce
125.000 litri di alcool all¹anno. La Cargill possiede il 63% del capitale
della Cevasa
 

Letraviva MST  - 6 marzo 2007 (SU SOVRANITA¹ ALIMENTARE E  AGROCOMBUSTIBILI)
 Cari amici e amiche
Il MST è stato in Mali, in Africa come parte di una delegazione di 12
rappresentanti di movimenti contadini e ambientalisti brasiliani, che si
aggiugevano ai più di 600 dirigenti di tutti i continenti oltre a
scienziati, ambientalisti, militanti del movimento delle donne e di diverse
altre organizzazioni per discutere  i problemi relativi alla difesa della
sovranità alimentare in ogni paese. Si è approfondito nel Forum il dibattito
sulla necessità che i movimenti sociali in tutto il mondo mettano al primo
posto la lotta in difesa della produzione di alimenti e della sovranità
alimentare di ogni popolo. Questa lotta coinvolge anche un¹ampia lotta
all¹offensiva del capitale internazionale, principalmente sulla questione
del controllo degli agro-combustibili.
Questo perchè c¹è una alleanza che ha unificato gli interessi di tre grandi
settori del capitale internazionale: a) le imprese petrolifere; b) le
corporazioni transnazionali che controllano il commercio agricolo e i semi
transgenici, c) le imprese automobilistiche. L¹unico obiettivo è mantenere
l¹attuale livello di consumo del primo mondo e le alte tasse di profitto
delle sue imprese transnazionali.
 
1.   Obiettivo delle transnazionali e del presidente Bush:
Convincere i governi dell¹emisfero sud a utilizzare il loro territorio nella
produzione di energia, a partire dai prodotti agricoli, con l¹obiettivo di
mantenere il livello di consumo dell¹  ³american way of life² nel primo
mondo. L¹energia vegetale è in realtà una metamorfosi agro-chimica
dell¹energia solare. Poi, attraverso l¹olio vegetale o l¹alcool si trasforma
in combustibile. 
Per questo hanno bisogno dei paesi del sud, in cui c¹è una maggiore
incidenza annuale dell¹energia solare e che ancora possiedono aree di terra
coltivabile disponibile alla produzione di vegetali oleoginosi come
girasole, mais, soia, mandorle, palma africana ecc., o per la produzione di
alcool a partire dalla canna da zucchero, dal mais e dagli alberi.
D¹altro lato, vogliono imporre la produzione in monoculture e, nel caso
della soia e del mais, combinare questo con l¹uso di semi transgenici, il
che gli garantirà un mercato dei semi, di pesticidi e anche la riscossione
delle  royalties per le loro imprese transnazionali.
Vogliono solo profitto e non si interessano della situazione dell¹ambiente,
del riscaldamento globale e della vita dei lavoratori rurali. Hanno deciso
di portare avanti questa offensiva per la produzione di energia rinnovabile
per liberarsi dalla dipendendenza derivante dalla necessità di importare
petrolio da paesi che ora hanno governi nazionalisti (come Venezuela e Iran)
Oltre a questo esiste oggi una enorme instabilità politica in Nigeria,
Angola e Arabia Saudita, anche questi paesi fornitori di USA e Europa. Senza
parlare del fallimento della invasione dell¹Iraq che è anche fornitore di
questo combustibile.
 
2.Posizione dei movimenti contadini in tutto il mondo:
Non possiamo chiamare questo programma come ³programma per il
biocombustibile² e nemmeno biodiesel. L¹espressione ³bio² che mette in
relazione l¹energia alla vita è una chiaramanipolazione. Dobbiamo invece
adottare in tutte le lingue il concetto di agro-combustibile. Ossia energia
generata a partire da prodotti vegetali, che vengono dalla produzione
agricola. Anche se riteniamo che il prefisso agro sia molto generico e i
nostri studiosi stanno elaborando un concetto più preciso.
 
Concordiamo sul fatto che l¹uso dell¹agrocombustibile è più adeguato per
l¹ambiente rispetto al petrolio. Tuttavia non affronta l¹essenza del
problema dell¹umanità oggi che è l¹attuale modello energetico e di
trasporto, basato sull¹uso di veicoli individuali. Sosteniamo la
sostituzione radicale  dall¹attuale forma consumista e inquinante del
trasporto individuale con un un trasporto di tipo collettivo, attraverso
treni, metropolitane, biciclette ecc.
Non accettiamo che questo progetto usi prodotti agricoli destinati
attualmente alla alimentazione umana come mais, soia, girasole ecc, per
trasformarli in energia per le automobili.
 Anche nel caso della produzione dell¹agrocombustibile, dobbiamo produrlo in
una forma sostenibile . Ossia combattiamo l¹attuale modello neoliberista di
produzione delle grandi aziende, con la forma delle monoculture. La
monocultura su grande scala danneggia l¹ambiente e espelle manodopera dalle
campagne. 
 
La monocultura incide sul riscaldamento del pianeta perchè distrugge la
biodiversità e impedisce che l¹acqua e l¹umidità delle piogge si mantengano
in equilibrio con la produzione agricola. Oltre a questo, fa un uso intenso
di pesticidi e macchine
 Possiamo produrre energia, combustibile, a partire da prodotti agricoli,
tuttavia coltivati in forma sostenibile, in terreni di piccole e medie
dimensioni  che non provochino squilibri all¹ambiente e che rappresentino
una maggiore autonomia dei contadini nel controllo dell¹energia e nel
rifornimento delle città.
Condanniamo con forza l¹iniziativa del governo Bush che sta visitando i
governi di brasile, Colômbia, Guatemala per cooptarli e sedurli a
moltiplicare la produzione di alcool da esportare negli USA
 In cambio, i capitalisti USA dei tre grandi settori del capitale esigono il
diritto a comprare e/o installare decine di nuove fabbrice di alcool in
tutto il continente, visto che hanno proposto la costruzione di 100 nuove
fabbriche soltanto in Brasile.
 
 Per facilitare questo piano, il governo Bush propone che si crei una
³commodity energetica ² dell¹alcool che non sarebbe considerata agricola per
sfuggire alle attuali norme del WTO
 
La Casa Bianca propone anche che Brasile, India e Africa del Sud, tra gli
altri, negozino un nuovo livello tecnologico comune per l¹etanolo, il mais,
la canna e gli alberi. Così ci sarebbe una formula accettata
internazionalmente, formando una nuova OPEC dell¹energia agricola per
controllare il commercio mondiale.
Un possibile successo di questo piano USA sarebbe una tragedia per
l¹agricoltura tropicale, trasformerebbe grandi estensioni delle nostre
migliori terre in immense monoculture, eliminerebbe ancora di più la
biodiversità e la produzione di alimenti, espellerebbe milioni di lavoratori
dalle campagne in tutti il mondo (che finirebbero nelle favelas delle
metropoli)
Il dibattito e la lotta sono solo all¹inizio. Speriamo che le organizzazioni
sociali possano reagire e che i mezzi di comunicazione informino su queste
questioni che sono fondamentali per il futuro dei nostri popoli.
Per questo durante le attività dell¹8 marzo, le donne lavoratrici delle
campagne e delle città sollevano la bandiera della ³lotta per la Sovranità
alimentare e contro l¹agrobusiness², contro le transnazionali che operano
nelle campagne e in difesa dei lavoratori e della biodiversità.
 
 
 
Secretaria Nacional do MST.