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8 marzo manifestazioni per la sovranità alimentare e contro il progetto Bush sugli agrocombustibili
- Subject: 8 marzo manifestazioni per la sovranità alimentare e contro il progetto Bush sugli agrocombustibili
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>
- Date: Sun, 11 Mar 2007 11:49:37 +0100
- Thread-topic: 8 marzo manifestazioni per la sovranità alimentare e contro il progetto Bush sugli agrocombustibili
8 marzo: Proteste di MST e Via Campesina. Occupazione della Cevasa Ci sono state manifestazioni contro il presidente Bush, in visita in Brasile in vari stati del paese, Centinaia di donne di Via Campesina hanno invaso la maggiore industria di alcool del paese, la Cevasa, a Patrocínio Paulista (SP), controllata dalla americana Cargill Agrícola. Occupazioni e proteste ci sono state anche a Rio, nel Minas, nel Ceará e nel Pernambuco. L¹invasione della Cevasa è stata una forma di protesta contro un accordo di collaborazione che Busch vuole firmare con il Brasile per produrre etanolo. Questo accordo, dice Dom Thomas Balduino, favorirà solo le transnazionali e le aligarchie e distruggerà ancora di più l¹ambiente Secondo Via Campesina, 900 donne hanno occupato la Cevasa. L¹azienda produce 125.000 litri di alcool all¹anno. La Cargill possiede il 63% del capitale della Cevasa Letraviva MST - 6 marzo 2007 (SU SOVRANITA¹ ALIMENTARE E AGROCOMBUSTIBILI) Cari amici e amiche Il MST è stato in Mali, in Africa come parte di una delegazione di 12 rappresentanti di movimenti contadini e ambientalisti brasiliani, che si aggiugevano ai più di 600 dirigenti di tutti i continenti oltre a scienziati, ambientalisti, militanti del movimento delle donne e di diverse altre organizzazioni per discutere i problemi relativi alla difesa della sovranità alimentare in ogni paese. Si è approfondito nel Forum il dibattito sulla necessità che i movimenti sociali in tutto il mondo mettano al primo posto la lotta in difesa della produzione di alimenti e della sovranità alimentare di ogni popolo. Questa lotta coinvolge anche un¹ampia lotta all¹offensiva del capitale internazionale, principalmente sulla questione del controllo degli agro-combustibili. Questo perchè c¹è una alleanza che ha unificato gli interessi di tre grandi settori del capitale internazionale: a) le imprese petrolifere; b) le corporazioni transnazionali che controllano il commercio agricolo e i semi transgenici, c) le imprese automobilistiche. L¹unico obiettivo è mantenere l¹attuale livello di consumo del primo mondo e le alte tasse di profitto delle sue imprese transnazionali. 1. Obiettivo delle transnazionali e del presidente Bush: Convincere i governi dell¹emisfero sud a utilizzare il loro territorio nella produzione di energia, a partire dai prodotti agricoli, con l¹obiettivo di mantenere il livello di consumo dell¹ ³american way of life² nel primo mondo. L¹energia vegetale è in realtà una metamorfosi agro-chimica dell¹energia solare. Poi, attraverso l¹olio vegetale o l¹alcool si trasforma in combustibile. Per questo hanno bisogno dei paesi del sud, in cui c¹è una maggiore incidenza annuale dell¹energia solare e che ancora possiedono aree di terra coltivabile disponibile alla produzione di vegetali oleoginosi come girasole, mais, soia, mandorle, palma africana ecc., o per la produzione di alcool a partire dalla canna da zucchero, dal mais e dagli alberi. D¹altro lato, vogliono imporre la produzione in monoculture e, nel caso della soia e del mais, combinare questo con l¹uso di semi transgenici, il che gli garantirà un mercato dei semi, di pesticidi e anche la riscossione delle royalties per le loro imprese transnazionali. Vogliono solo profitto e non si interessano della situazione dell¹ambiente, del riscaldamento globale e della vita dei lavoratori rurali. Hanno deciso di portare avanti questa offensiva per la produzione di energia rinnovabile per liberarsi dalla dipendendenza derivante dalla necessità di importare petrolio da paesi che ora hanno governi nazionalisti (come Venezuela e Iran) Oltre a questo esiste oggi una enorme instabilità politica in Nigeria, Angola e Arabia Saudita, anche questi paesi fornitori di USA e Europa. Senza parlare del fallimento della invasione dell¹Iraq che è anche fornitore di questo combustibile. 2.Posizione dei movimenti contadini in tutto il mondo: Non possiamo chiamare questo programma come ³programma per il biocombustibile² e nemmeno biodiesel. L¹espressione ³bio² che mette in relazione l¹energia alla vita è una chiaramanipolazione. Dobbiamo invece adottare in tutte le lingue il concetto di agro-combustibile. Ossia energia generata a partire da prodotti vegetali, che vengono dalla produzione agricola. Anche se riteniamo che il prefisso agro sia molto generico e i nostri studiosi stanno elaborando un concetto più preciso. Concordiamo sul fatto che l¹uso dell¹agrocombustibile è più adeguato per l¹ambiente rispetto al petrolio. Tuttavia non affronta l¹essenza del problema dell¹umanità oggi che è l¹attuale modello energetico e di trasporto, basato sull¹uso di veicoli individuali. Sosteniamo la sostituzione radicale dall¹attuale forma consumista e inquinante del trasporto individuale con un un trasporto di tipo collettivo, attraverso treni, metropolitane, biciclette ecc. Non accettiamo che questo progetto usi prodotti agricoli destinati attualmente alla alimentazione umana come mais, soia, girasole ecc, per trasformarli in energia per le automobili. Anche nel caso della produzione dell¹agrocombustibile, dobbiamo produrlo in una forma sostenibile . Ossia combattiamo l¹attuale modello neoliberista di produzione delle grandi aziende, con la forma delle monoculture. La monocultura su grande scala danneggia l¹ambiente e espelle manodopera dalle campagne. La monocultura incide sul riscaldamento del pianeta perchè distrugge la biodiversità e impedisce che l¹acqua e l¹umidità delle piogge si mantengano in equilibrio con la produzione agricola. Oltre a questo, fa un uso intenso di pesticidi e macchine Possiamo produrre energia, combustibile, a partire da prodotti agricoli, tuttavia coltivati in forma sostenibile, in terreni di piccole e medie dimensioni che non provochino squilibri all¹ambiente e che rappresentino una maggiore autonomia dei contadini nel controllo dell¹energia e nel rifornimento delle città. Condanniamo con forza l¹iniziativa del governo Bush che sta visitando i governi di brasile, Colômbia, Guatemala per cooptarli e sedurli a moltiplicare la produzione di alcool da esportare negli USA In cambio, i capitalisti USA dei tre grandi settori del capitale esigono il diritto a comprare e/o installare decine di nuove fabbrice di alcool in tutto il continente, visto che hanno proposto la costruzione di 100 nuove fabbriche soltanto in Brasile. Per facilitare questo piano, il governo Bush propone che si crei una ³commodity energetica ² dell¹alcool che non sarebbe considerata agricola per sfuggire alle attuali norme del WTO La Casa Bianca propone anche che Brasile, India e Africa del Sud, tra gli altri, negozino un nuovo livello tecnologico comune per l¹etanolo, il mais, la canna e gli alberi. Così ci sarebbe una formula accettata internazionalmente, formando una nuova OPEC dell¹energia agricola per controllare il commercio mondiale. Un possibile successo di questo piano USA sarebbe una tragedia per l¹agricoltura tropicale, trasformerebbe grandi estensioni delle nostre migliori terre in immense monoculture, eliminerebbe ancora di più la biodiversità e la produzione di alimenti, espellerebbe milioni di lavoratori dalle campagne in tutti il mondo (che finirebbero nelle favelas delle metropoli) Il dibattito e la lotta sono solo all¹inizio. Speriamo che le organizzazioni sociali possano reagire e che i mezzi di comunicazione informino su queste questioni che sono fondamentali per il futuro dei nostri popoli. Per questo durante le attività dell¹8 marzo, le donne lavoratrici delle campagne e delle città sollevano la bandiera della ³lotta per la Sovranità alimentare e contro l¹agrobusiness², contro le transnazionali che operano nelle campagne e in difesa dei lavoratori e della biodiversità. Secretaria Nacional do MST.
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