LATINOAMERICA - Forum della società civile sulle munizio ni a grappolo



Ad Oslo per la messa al bando universale delle munizioni a grappolo (cluster)



Luisa Morgantini, Vicepresidente del Parlamento Europeo, ha partecipato ad
Oslo  insieme a Jody Williams, premio Nobel per la pace per la Campagna
contro le mine, al Forum della Società Civile sulle Munizioni a Grappolo
(Cluster) organizzata da Norwegian Aid e la Coalizione contro
le Cluster Bomb e ad un incontro al Parlamento Norvegese di un network di
parlamentari per la messa al bando delle bombe cluster. Il Forum si tiene
prima della Conferenza organizzata dal governo Norvegese con la presenza di
48 paesi per la messa al bando della armi che colpiscono i civili durante e
dopo il conflitto.

 Luisa Morgantini intervenendo al Forum per illustrare la risoluzione
votata al Parlamento Europeo ha spiegato: “Vogliamo bandire la produzione,
l' uso e il commercio delle cluster bomb, la campagna contro le Mine ha
dimostrato che la nostra determinazione è vincente. Oggi dalle
testimonianze di quelli che  chiamamo "sopravvissuti" e colpiti così
ferocemente nel corpo dalle cluster, da Mohammed, Marwan, Branislav, Kevin
abbiamo avuto energia e determinazione, loro, vittime, sono diventate
soggetto e sprone a tutti noi perchè le "cluster bomb" siano fuori dalla
storia. Il governo norvegese ha preso una importante iniziativa, ma non
passerà se non vi sarà il pieno coinvolgimento dei cittadini insieme ai
parlamentari  che devono premere sui loro governi nazionali".

Le munizioni cluster o anche a grappolo, sono armi devastanti, soldati di
dimensioni minute e capillari in grado di ferire anche dopo la guerra, a
distanza di mesi, anni, quando torna la pace ed i contadini tornano nei
campi ed  i bambini a giocare nei boschi. Il 98% delle vittime delle
munizioni cluster sono infatti civili” continua la Morgantini “le munizioni
a grappolo sono state usate su larga scala nei conflitti degl’ultimi anni,
quelli nati dall’intento dei paesi occupanti di esportare democrazia. Una
democrazia che uccide i civili. Afghanistan, Iraq, Libano, Serbia. Dobbiamo
sapere discernere i miti dalla realtà  E' mito che gli Usa siano la più
grande democrazia del mondo  è realtà che pratica la pena di morte, non
firma i trattati per il Tribunale Internazionale, bombarda e distrugge,
proprio come è mito che Israele sia l'unico paese democratico nel Medio
Oriente, certo forse lo è per la propria popolazione, non certo per i
palestinesi o i per i libanesi che hanno visto cadere su di loro, come
denuncia l’agenzia delle Nazioni Unite Unmas,  più di un milione di bombe
cluster nello spazio dell'ultime 72 ore quando era già stato deciso il
cessate il fuoco.

 "Mi auguro che anche l’Italia - afferma Luisa Morgantini -  che è stata
identificata tra i 35 paesi produttori di munizioni cluster, grazie
all’azienda Simmel Difesa Spa, che sembra aver ritirato ufficialmente dalla
produzione tali ordigni, si impegni in prima linea con il governo norvegese
per la messa al bando delle munizioni a grappolo, come hanno già fatto un
gruppo di paesi lo scorso novembre, tra cui la Svezia, l’Austria, la Nuova
Zelanda, il Messico ed il Vaticano.

 Il diritto alla vita della popolazione civile deve e può prevalere sulle
logiche del mercato e della guerra, ce la possiamo fare se tutti e tutte
noi, parlamentari, cittadini, rappresentanti della società civile, governi
siamo in grado di coordinare le nostre volontà politiche per un mondo
libero da munizioni a grappolo e mine antipersona, e passo dopo passo
riuscire a gettare anche la guerra fuori dalla storia.



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