Fw: sui Cinque
- Subject: Fw: sui Cinque
- From: "Miranda Vallero" <miranda.vallero at libero.it>
- Date: Sun, 17 Dec 2006 16:37:41 +0100
----- Original Message -----
From: Miranda
Vallero
To: Miranda Vallero
Sent: Saturday, December 16, 2006 9:56 AM
Subject: sui Cinque Il
libro che accompagnò Fernando Rosa Miriam Elizalde*
Nella primavera del 2003 intervistai Rafael Anglada,
l'avvocato portoricano della squadra di difesa dei Cinque, che ritornava da un
viaggio molto impegnativo, che lo portò da un estremo all’altro degli Stati
Uniti. In sei giorni fece un itinerario a zigzag dalla Carolina del Sud al
Texas, da lì al Wisconsin e poi in California, per terminare in Colorado. Basta
guardare un momento la mappa di questo paese per rendersi conto che è una
traiettoria da vertigine, che deve essere stato ancora più stressante in pieno
alterco da guerra. La ragione della premura dell'avvocato era verificare
nuovamente lo stato fisico e spirituale dei nostri compagni che avevano appena
passato, l'orribile esperienza del “buco” (isolamento in celle di punizione dove
non si vede mai la luce del sole) e dove si spoglia l'imputato di tutte le sue
appartenenze e gli è reso impossibile, indiscutibilmente, il contatto con altri
esseri umani.
Incominciava l'avventura senza fine dell'Iraq ed i
carcerieri di Antonio, Fernando, René, Ramon e Gerardo avevano fatto attenzione
per poter aumentare a loro la dose di sofferenza. Proprio a loro, incarcerati in
virtù di flagranti violazioni della legge nordamericana, in un paese di
insoffribile retorica antiterrorista, che si lanciava in pratiche di terrorismo
di Stato e proteggeva la sua covata di Miami, allegramente scapigliata nelle
uniche manifestazioni che si sono prodotte nel mondo a beneficio della guerra,
con grida “In Iraq ora; Cuba, poi”.
Anglada fece un diario personale degli incontri coi
cinque ragazzi, scrivendo con caratteri piccoli, in un libretto, i messaggi che
loro volevano trasmettere ai loro famigliari a Cuba, con chi quasi nessuno aveva
potuto comunicarsi nei giorni di quella terribile reclusione. Uno di loro,
Fernando Gonzalez Llort, gli raccontò che poco prima che fosse messo nel buco,
un carcerato comune gli prestò due libri: il romanzo di Dostoievski, “I fratelli
Karamazov”, ed un altro, al quale mancavano alcune pagine. Questi due esemplari,
letti prima da non si sa quanti esseri reclusi dietro le sbarre, furono l'unico
lusso che permisero al cubano nella fredda cella di punizione di Oxford, nel
Wisconsin. Anglada ha scritto nel suo diario che Fernando, grazie a questi due
libri, non si sentì né solo né abbattuto: “guarda, come è importante avere dei
libri come quelli”, scrisse Anglada il 28 marzo 2003, e benché non lo dica
l'avvocato, è facile immaginare che quelle parole erano accompagnate da una nota
di allegria. L’altro libro, quello delle pagine strappate, era niente meno che
“Lincoln”, la straordinaria biografia scritta da Gore Vidal. Probabilmente non avrei ricordato questa storia, se
Eugene Luther Vidal non fosse arrivato a Cuba nella notte del sabato, il Gore
Vidal che conosciamo e che adottò più di mezzo secolo fa come nome proprio il
cognome del suo nonno senatore per Oklahoma. Però arrivò sull'Isola, e allora,
mentre continua girando per questa Avana invernale, ha senso ammettere che alla
straordinaria opera che accompagna il suo nome e lo trasforma nello scrittore
nordamericano più importante di questa epoca, alla sua indeclinabile onestà
intellettuale ed al suo coraggio civico, bisognerà aggiungere la gioia che le
sue parole provocano nei lettori dei suoi libri, in particolare a lettori
dimenticati, a quelli perseguiti, ai ribelli con causa ed agli ingiustamente
imprigionati di questo mondo. Come Fernando che in quel vuoto desolato del
Wisconsin fu più libero dei suoi carcerieri, andando e venendo dalla mano di
Vidal e di Dostoievski. Niente meno. *l’articolo è stato pubblicato nel sito www.antiterroristas.com |
- Prev by Date: Fw: ¡Denuncia urgente!: Excelente análisis de Heinz Dieterich sobre Bolivia, Ecuador y Sudamérica.
- Next by Date: A CUBA, 10 PARLAMENTARI USA contrari all'embargo anticubano [IN SPAGNOLO]
- Previous by thread: Fw: ¡Denuncia urgente!: Excelente análisis de Heinz Dieterich sobre Bolivia, Ecuador y Sudamérica.
- Next by thread: A CUBA, 10 PARLAMENTARI USA contrari all'embargo anticubano [IN SPAGNOLO]
- Indice: