2D NICARAGUA: Allarme dei diritti delle donne - fai girare l'appello ed invia e-mail



Associazione Italia-Nicaragua (<http://www.itanica.org>www.itanica.org) -
Con gentile richiesta di:
A) Leggere ed inviare il messaggio cliccando in fondo;
B) diffondere e pubblicare l'appello.
Grazie anticipatamente.

IL NUOVO TORQUEMADA: allarme dei diritti delle donne e dello Stato Laico in
Nicaragua

 Ciò che sta accadendo in Nicaragua in questa campagna elettorale rischia
di costituire un balzo all’indietro nella barbarie. Vittime principali: le
donne, quelle povere in particolare.

IL PARLAMENTO NICARAGUENSE HA APPROVATO LA PENALIZZAZIONE DELL'ABORTO
TERAPUETICO

Il Nicaragua è un Paese afflitto dalla disuguaglianza sociale, con una
percentuale del 79% di povertà, il 20% di famiglie monoparentali, una media
di 4,5 figli per famiglia, una gran quantità di bambini indigenti senza
diritti, un tasso di violenza intrafamiliare, sessuale e di alcoolismo
altissimo.

Le donne, già oppresse dalla cultura maschilista, dallo sfruttamento (i
loro salari sono la metà di quelli degli uomini) e dalla miseria, rischiano
oggi di diventare vittime sacrificali della convenienza politica, perdendo
ogni diritto di decidere della propria vita e del proprio corpo.

Con la riforma al Codice Penale, si prevede che "commette delitto di aborto
chi provoca, in qualsiasi modo, la morte di una persona che sta per
nascere, durante il lasso di tempo che va dal concepimento alla nascita
(Art. 162). La persona che commetta il delitto di aborto sarà castigata con
una pena da 6 a 14 anni di presidio (Art. 163). Se come conseguenza
dell'aborto si produce la morte della madre, si applicherà, a chi causa o
coopera nel delitto di aborto, una pena aggiuntiva di 20 anni alla pena
dell'articolo anteriore. Se la madre risulta con danni fisici o
psicologici, si applicherà una pena aggiuntiva da 5 a 10 anni. La somma
della pena non potrà eccedere i 30 anni di presidio....Si applicherà una
pena da 1 a 4 anni di prigione alla donna che causa il proprio aborto o
consente ad altri di causarlo (Art. 164). Se la persona che causa o coopera
nell'esecuzione dell'aborto è un medico, personale sanitario, farmacista,
alla pena prevista dall'Art. 163 si applicherà una pena accessoria che
inabiliti l'esercizio della sua professione per un periodo equivalente alla
pena prevista. Il locale in cui si pratichi l'aborto verrà chiuso
definitivamente. I direttori ed amministratori di questi luoghi che non
partecipano come autori del delitto verranno considerati come
complici...(Art. 165)".

Con la nuova legge il 10% delle donne, appartenente a famiglia ricca, potrà
andare all’estero per tutelare la propria vita, mentre altre dovranno
morire per partorire dei figli che si troveranno garantito solo un diritto
alla nascita, per di più privato dell’amore e della protezione della madre.

Donne che sono spesso vittime, e non artefici, delle gravidanze che non
possono affrontare, e che morendo provvederanno solo a consegneranno vita
misera e senza tutele alla loro prole, visto che lo stato che legifera
questa barbarie si guarda bene dal prevedere misure di accoglienza e
sostegno per gli orfani che nasceranno.

Riteniamo scandaloso che molti deputati del FSLN abbia votato a favore
della riforma e si associno a questa crociata oscurantista, che colpendo
soprattutto le cittadine più povere, presenta l’aggravante di essere una
persecuzione di classe, invece di impostare una razionale e giusta politica
di prevenzione alle gravidanze indesiderate e di educazione sessuale.

Mentre i diversi partiti del Nicaragua chiedono voti a loro favore, non
tengono alcun conto del fatto che, come testimoniano le inchieste, più del
70 % della popolazione si dichiara contraria a questa disumana proposta di
legge.

Sarebbe bene che le sinistre europee scendessero in campo con una presa di
posizione netta, a favore dello stato laico e del dirittoi delle donne ad
essere trattate non come oggetti riproduttivi, ma come persone la cui vita
non vale meno di quella dei loro figli, specie se non ancora nati e
comunque dipendenti, per la propria sopravvivenza, dalla presenza della
madre.

Contro la questa riforma si sono espressi ampi settori della società
civile, della comunità medica, la Ministra della sanità e un grande numero
di organizzazioni internazionali e della diplomazia estera presente in
Nicaragua.

Siamo vicine alle donne del Nicaragua e a tutte le donne costrette a
ricorrere all'interruzione di gravidanza per motivi di salute perchè il
loro diritto alla difesa della vita sia mantenuto e/o ripristinato!

Invitiamo le compagne della solidarietà italiana e ogni persona che
condivida il rifiuto di questa disumana iniziativa del Parlamento
nicaraguense a firmare il testo di protesta che sarà inviato alle autorità
politiche e di governo del Nicaragua.

<http://www.itanica.org/itanica/formabort.htm>Invitiamo donne e uomini ad
inviare una mail di protesta alle autorità politiche e di governo del
Nicaragua, dal nostro sito... clicca qui

<http://www.itanica.org/itanica/formabort.htm>


Sosteniamo le donne che stanno lottando in Nicaragua, facciamo circolare
l’appello per opporci all’erosione di quello che è un puro diritto alla
sopravvivenza.

Questa offensiva contro il diritto alla vita delle donne non può e non deve
passare sotto silenzio.

Il Coordinamento nazionale Associazione Italia-Nicaragua

Gruppo Transculutara Donna

Milano, Genova, 30-ottobre 2006-