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Fw: Nicaragua: ultima intervista a Herty Lewites
- Subject: Fw: Nicaragua: ultima intervista a Herty Lewites
- From: "Nello peacelink" <n.margiotta at peacelink.it>
- Date: Wed, 5 Jul 2006 00:22:58 +0200
----- Original Message -----
From: giorgio trucchi
Sent: Tuesday, July 04, 2006 7:29 PM
Subject: I: ultima intervista "La
lotta è dura e difficile, però bisogna andare
avanti...
perché dobbiamo fare cambiamenti e bisogna riunire le forze
e spingere, anche se sappiamo che durante questa corsa, dieci giorni prima
dell'arrivo, potrei anche morire..." (Herty Lewites, venerdì 30 giugno 2006)
La morte del candidato presidenziale per la "Alianza MRS",
Herty Lewites, è ancora la principale notizia su tutti i
mezzi di informazione nicaraguensi.
Durante la giornata di ieri, si è svolta un'attività in
ricordo di Lewites proprio di fronte all'edificio dove la gente continua a fare
la fila per portare l'ultimo saluto all'ex sindaco di Managua, deceduto lo
scorso 2 luglio.
Durante gli interventi da parte di famigliari e dirigenti
della Alianza MRS, oltre a ricordare la figura di Lewites, la
sua lotta contro la dittatura somozista e il suo ultimo impegno per cercare di
diventare il prossimo Presidente del Nicaragua, non si sono risparmiati attacchi
diretti all'attuale dirigenza del Frente Sandinista, al patto, alla corruzione,
a volte con un'irruenza un po' fuori luogo per il momento che si sta vivendo.
Irruenza dettata sicuramente dal dolore della perdita, ma
anche dal nervosismo e dal fatto che le prossime settimane saranno decisive per
il futuro politico della Alianza.
In un paese, il Nicaragua, in cui la "figura", l'immagine del
candidato, riveste per la popolazione un'importanza ancora troppo forte rispetto
ai contenuti dei programmi di governo, la perdita dell'istrionica personalità di
Lewites rischia di mettere in ginocchio un movimento nato e coagulatosi intorno
alla sua figura, più che a un progetto.
Il Programma di Governo sarebbe stato presentato verso metà
luglio, ma l'intera campagna elettorale (che inizierà ufficialmente il 14
agosto) era già stata iniziata nel tentativo di strappare voti al FSLN,
senza mezze misure e con toni molto forti.
Per quanto si sta vedendo in questi giorni, la Alianza MRS
sembra voglia puntare per il futuro ad un incremento dell'intensità di questi
attacchi, al ricordo sempre presente della figura di Lewites, sapendo che il
nuovo candidato, chiunque sia, avrà il difficile compito di riempire un vuoto,
soprattutto di immagine, difficilmente colmabile per attrarre il voto.
Il Frente Sandinista ha divulgato un
messaggio ricordando la figura di Lewites, e il Segretario Generale e candidato,
Daniel Ortega, lo ha ricordato nel suo intervento per l'anniversario della
liberazione di Sébaco.
La Segretaria di Comunicazione, Rosario
Murillo, ha dichiarato a un canale televisivo che "la morte di
Herty è una perdita molto importante. E' stato un compagno che ha camminato con
noi per molto tempo, dagli anni della lotta contro la dittatura e fino alla
vittoria... Per noi è molto dolorosa questa perdita perché, oltre al
compañerismo, alla relazione politica, io e Daniel eravamo amici di Herty. Per
me è stato motivo di soddisfazione averlo potuto abbracciare nella
Cattedrale (durante la messa celebrata dall'Arcivescovo di Managua a cui
erano stati invitati tutti i candidati presidenziali). Sono andata verso la
panca dove era seduto insieme al candidato Montealegre e ci siamo scambiati un
segno di Pace, abbracciandoci. Mi ha detto che "l'amore è più forte dell'odio",
frase da me forgiata per la campagna elettorale del 2001 ed io gli ho risposto
di sì, che l'amore sarà sempre più forte dell'odio.
Herty ha poi aggiunto "non preoccuparti, perché
siamo sempre gli stessi" ed io credo che sia così, che come esseri umani siamo
sempre pieni di questo sentimento, di questa visione, di questa amicizia e di
questo campañerismo"...
Solo una settimana prima della sua morte,
Herty Lewites aveva concesso un'intervista a El Nuevo
Diario.
Di seguito una breve sintesi della sua ultima
intervista.
"Sono nato sotto una dittatura e non voglio morire sotto
un'altra. Da quando ho iniziato la campagna elettorale nel 2000 per essere
candidato per il Comune di Managua, non ho più avuto un giorno
libero.
Ho una malattia: a me piace lavorare. Non bevo molto,
non vado in giro di notte e il mio tempo libero lo passo al mare od
occupandomi del giardino, ma anche tutto questo è finito perché ho deciso di
dedicarmi alla Grande famiglia (il Nicaragua) invece che alla piccola.
La mia carriera politica l'ho iniziata nel 1958 con la
Juventud Patriótica Nicaraguense.
Con il trionfo di Cuba c'era una grande euforia tra i
giovani. Andavamo tutti in giro con la barba lunga e il nostro modello era Fidel
Castro e volevamo una nostra rivoluzione. Con un gruppo di amici siamo andati a
trovare l'ambasciatore cubano e in quel periodo siamo entrati nella lotta contro
la dittatura.
Sono sempre stato di sinistra, ma in quel tempo non esisteva
un luogo dove sviluppare questa tendenza perché o eri liberale o eri
conservatore...E' da quando ho 18 anni che lotto e se continuo a lottare
non è per bisogno personale, potrei ritirarmi e vivere tranquillamente. Il
5 novembre sarà decisivo, abbiamo già perso sei anni di questo secolo e non ne
possiamo perdere altri cinque.
Il 5 novembre bisogna mettere le basi per una stabilità
politica, una grande riforma alla Costituzione ed e lì dove sto lottando di
più...
...Per me, il momento più bello della mia vita è stato il 20
luglio del 1979, nella Plaza de la Revolución, con la gente finalmente libera.
Il più triste è stato il 25 febbraio del 1990 quando abbiamo perso le
elezioni
La politica di adesso non è indecente, è
veramente marcia e per questo sto lottando, per cambiarla...
...Ti dico una cosa. Nella mia vita di dieci grandi sogni che
ho avuto se ne sono realizzati nove. Non è facile, ma quando uno insiste
veramente, anche se non è facile, riesce a realizzare ciò in cui crede...
...Per me arrivare al potere significa sacrificarmi e non
beneficiarmi e mi conoscete bene, sarò il Presidente più rompiscatole che ha
avuto il Nicaragua nella sua storia. Ho una grande fiducia che potrò togliere
questo paese dalla condizione in cui si trova. E' come se mi chiedessi "guarda,
ho un piede rotto" ed io ti carico in spalla, ho la forza per portarti anche per
cinque chilometri. Ho la forza fisica e psicologica per portare avanti questo
paese e dargli una nuova direzione"...
(Testo Giorgio Trucchi - Assoc. Italia- Nicaragua
gtrucchi at itanica.org
)
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