L'ultimo rapporto di Amnesty International sulle violazioni dei diritti umani in sudamerica



 





La negazione dei diritti umani continua ad essere la realtà quotidiana di molte persone in America, specialmente di quelle appartenenti a settori più vulnerabili della società, come le comunità indigene, le donne e i minori. Tuttavia, la società civile e il movimento a favore dei diritti umani continua a guadagnare forza e influenza in tutte le reclamazioni di migliori condizioni di vita, trasparenza nelle azioni governative e rispetto dei diritti umani.
La vita della maggior parte delle persone è stata rovinata dalla discriminazione e dalla povertà, che conducono al malessere sociale e all'instabilità politica in molti paesi e così, i movimenti indigeni hanno intensificato la loro sfida alle gerarchie politiche tradizionali, specialmente nella regione andina.
D'altra parte, gli abusi, le torture e i maltrattamenti della polizia verso detenuti continuano come pratica generalizzata. Seguono denuncie di "sparizioni" nel contesto del conflitto interno in Colombia. La violenza contro le donne assume un carattere endemico in tutta la regione, e gli omicidi di centinaia di donne in El Salvador, Guatemala e Messico, così come l'indifferenza evidente delle autorità, hanno causato l'indignazione generale. Il conflitto in Colombia e alto indice di delinquenza organizzata esistente in tutta la regione continuano ad esercitare un effetto negativo sui diritti di una enorme quantità di persone.
Le politiche statunitensi applicate nel nome della sicurezza scavalcano i diritti umani, tanto all'interno degli stessi USA che in molti altri paesi in tutto il mondo.
Verso i disastri naturali, intensificati e amplificati da seri problemi di povertà e emarginazione, le autorità non hanno assicurato la protezione adatta e le misure dei sussidi si sono rivelati lenti ed insufficienti.

Sicurezza nazionale e "guerra al terrore"

L'ipocrisia e il disprezzo verso i principi fondamentali dei diritti umani e le convenzioni giuridiche internazionali continuano ad essere la caratteristica principale della "guerra contro il terrore" da parte degli Stati Uniti.
Migliaia di persone sono recluse senza un capo d'accusa valido, sotto la custodia degli Stati Uniti, in Iraq e Afganistan, e nella base navale di Guantanamo a Cuba, e nei centri segreti di detenzione conosciuti come "posti oscuri" esistenti in Europa, in Nordafrica e in altre parti del mondo. Continuano ad arrivare informazioni su torture ed altri maltrattamenti, di "tortura esportata" altrove e trasferimenti di detenuti in altre nazioni senza alcun processo giuridico o amministrativo ed alcune volte segretamente.
Per la lotta al terrorismo è stato intensificato il programma di assistenza militare in Colombia, nonostante le ripetute indicazioni di gravissime violazioni dei diritti umani commesse dal personale militare e da gruppi paramilitari che operano con appoggio attivo o tacito.

Conflitti e delinquenza

Le pratiche governative abusive, la corruzione, la discriminazione e la diseguaglianza, hanno causato la protesta sociale delle comunità emarginate e. I governi di Ecuador e Bolivia furono obbligati a dimettersi a causa del forte malumore delle masse.
In alcune città brasiliane, dell'America Centrale e dei Caraibi, sono stati inglobati nel mondo della delinquenza violenta interi distretti, molte volte unita all'attività delle bande e alla risposta repressiva delle forze di sicurezza dello stato, i quali metodi violano i diritti di intere comunità.
Ad Haiti, gruppi paramilitari e agenti di polizia istaurarono un periodo di omicidi e sequestri di persone.

Giustizia invisibile

I membri delle forze di sicurezza continuano impunemente a commettere violazioni generalizzate di diritti umani. Si ricevono notizie proveninenti da tutta la regione su torture er altri metodi poco ortodossi, hanno a volte come risultato la morte dell'individuo. Poche volte gli autori vengono puniti.
Molti penitenziari hanno problemi di sovraffollamento e carenza dei servizi essenziali. Spesso ci sono trattamenti crudeli, inumani e degradanti. Questa situazione ha dato origine a parecchi tumulti in tutta la regione, che si concludono con decine e decine di morti, per la maggior parte uomini giovani e poveri.
Si ricevono informazioni sull'uso sproporzionato ed eccessivo da parte delle forze di sicurezza in Brasile, Colombia, Ecuador, Jamaica, Paraguay ed alcune zone della regione, per porre un freno alla delinquenza e ai disturbi. Alcuni di questi casi di repressione terminano con la morte, alimentando la spirale dell'impunità delle violazioni dei diritti umani.
ultimamente c'è un progresso significativo nell'applicazione di pene verso coloro che hanno commesso crimini in passato in America Latina. L'ex presidente cileno Augusto Pinochet è stato messo sotto gli arresti domiciliari per le sue posizioni ed atti sulle violazioni dei diritti umani. L'ex presidente peruviano Alberto Fujimori è stato arrestato in Cile, in attesa dell'esito della richiesta di estradizioni per omicidi, desaparecidos e torture.
La Corte Suprema di Giustizia in Argentina ha dichiarato nulle le vecchie "Leggi dell'Obbedienza" (Punto Final y Obediencia Debita), aprendo un cammino verso la verità e la giustizia per migliaia di vittime di violazioni dei diritti umani commessi nel paese tra il 1976 e il 1983.
Adolfo Scilingo, ex ufficiale di marina che ha confessato di essere a bordo degli aereoplani che trasportavano detenuti drogati (da egli stesso), denudati e buttati in mare durante il governo militare in Argentina, è stato giudicato e condannato in Spagna per crimini contro l'umanità.

Violenze in famiglia

La lotta contro la violenza sulle le donne è continuata ad essere una delle sfide più urgenti dell'America in materia di diritti umani.
Innumerevoli donne e bambine affrontano una quotidiana violenza e non possono contare sui propri governi per ricevere un grado base di protezione e sicurezza, nonostante sia uno dei diritti fondamentali.
I governi di tutta la regione continuano ad avere casi di negligenza sulle legislazioni riguardanti i trattamenti relativi ai diritti umani delle donne come dimostra il numero di donne e bambine assassinate a Ciudad Juárez, in Messico. Il numero di omicidi di donne commessi in Guatemala aumentò dai 527, del 2004, a 665, nel 2005, e continua l'incremento degli abusi sessuali e degli omicidi di donne che sono stati commessi in El Salvador dal 2002.
Infine non ci sono passi avanti nè nelle indagini su questo tipo di omicidi nè nella loro prevenzione.

Diritti economici, sociali e culturali

Secondo alcuni studi delle Nazioni Unite, i segni di una leggera riduzione della povertà in parecchi paesi della regione sono stati percepiti. Tuttavia, a volte queste cifre hanno ignorato "centri di deterioramento" in luoghi come Haiti e in alcune zone rurali di Guatemala, Perù e altri paesi. Le diseguaglianze di reddito e sociali continuano a figurare tra le più grandi nel mondo, insediando il potenziale del continente per lo sviluppo generale. Le comunità emarginate e indigenti, tanto delle cambagne quanto urbane, stanno continuando a vivere nell'estrema povertà, e si hanno casi di negligenza dei diritti dell'attenzione verso la salute, dell'acqua potabile, del sostentamento, della formazione scolastica e della casa.
Uno studio della Banca Mondiale sulla popolazione indigena della Bolivuia, dell'Ecuador, del Guatemala, del Messico e del Perù ha concluso che c'è una possibilità tra il 13% e il 30% in più di rispetto ad un non-indigeno di essere povero.
I conflitti per le risorse naturali, come la terra e l'acqua, o per i piani di privatizzazione si riflettono nel numero di difensori dei diritti umani che sono stati attaccati a causa dei loro sforzi per esporre dei legittimi motivi di preoccupazione in relazione a queste questioni.
Un summit di governi americani è stato svolto in Argentina a Novembre, e non è riuscito a sbloccare le trattative per stabilire la zona di libero commercio nelle Americhe, sospeso da un pò di tempo (Alca, ndc). Diversi paesi, condotti da Argentina, Brasile e Venezuela, si sono opposti con vigore contro l'iniziativa. Tuttavia, la liberizzazione del commercio e degli investimenti ha continuato a prevalere nella regione, con accordi bilaterali o subregionali. Ci sono state proteste per queste convenzioni, poichè sono state considerate ancora più consolidatrici della povertà in ampi settori della popolazione. I diritti dell'uomo continuano a stare dietro agli interessi economici, i quali hanno aumentato il pericolo di decisioni commerciali azzardate o investimenti irresponsabili altrimenti ridotti. La grave mancanza diritti di lavoro, di accesso a medicinali a prezzi ragionevoli, di proprietà intellettuale desta molte preoccupazione.

Pena di morte

Ha continuato a prevalere la pena di morte in parecchi paesi, come Belize e Trinidad e Tobago. Tuttavia, le esecuzioni negli Stati Uniti sono diminuite. Il Messico ha abolito la punizione capitale per tutti i crimini.

Difensori dei diritti umani

Le persone coinvolte con la difesa dei diritti delle donne lottano per far modificare leggi antiquate sulle violazioni e la violenza all'interno della famiglia. Queste persone sono state inoltre spesso minacciate o intimorite per provato a sostenere le vittime di abusi e violenze sessuali.
Le difficoltà e i pericoli che incontrano le persone che si dedicano all'attivismo in America vanno dalla copertura delle intimidazioni e restrizioni sui viaggi fino a detenzioni arbitrarie e accuse infondate di terrorismo e altre attività violente.
Alcuni governi non possono riunire sufficiente potere politico per affrontare la profonda ostilità che esiste all'interno di alcune strutture amministrative (dominate da poteri con altri interessi, ndc) verso il lavoro in favore dei diritti umani, o correggere disposizioni legali che restringono il diritto a difendere i diritti umani.

Sintesi curata da Verònica Nicoli dal sito di Amnesty dell'articolo http://web.amnesty.org/report2006/2am-summary-esl e tradotta da Stefano Colarelli




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