Re: Il Sangue della Terra al Campidoglio



Riceviamo la vostra in oggetto, che gireremo nella nostra "retebolivariana".
Come gia' vi scrivemmo qui sotto, Radio Popolare di Milano diffonde messaggi pubblicitari di AGIP/ENI attraverso le proprie frequenze, e ne acquisisce gli introiti economici.
AGIP/ENI concorre, insieme ad altre imprese trasnazionali, allo sfruttamento delle risorse prime in Americalatina (Colombia ed Ecuador primariamente) ed in altri paesi del cosiddetto "terzo mondo", e da impulso ad azioni militari/paramilitari contro le popolazioni che abitano quei territori.
Piu' volte abbiamo scritto a questa emittente per invitarla a confrontarsi e a desistere dal sostegno alle campagne AGIP/ENI: non abbiamo avuto riscontro alcuno e le inserzioni proseguono implacabilmente.
Vorremmo che, anche voi, facciate opera di sensibilizzazione verso Radio Popolare.
Teneteci informati.
Saluti bolivariani.
Roberto
 
 
 
 
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Vi giriamo, in attesa di una vostra risposta.
per Rete Bolivariana
Roberto
 
"I>barbara.sorrentini" <sakado at radiopopolare.it>, "I>esteri" <chawki at radiopopolare.it>, "I>lorellaB." <beretta at radiopopolare.it>, "I>metroregione" <metroregione.rp at radiopopolare.it>, "I>r.festa" <festa at radiopopolare.it>, "I>radiopopolare" <radiopop at radiopopolare.it>, "IL>miotto" <miotto at radiopopolare.it>, rebotti at radiopopolare.it, mirella at radiopopolare.it, serafini at radiopopolare.it, debiasio at radiopopolare.it, degradi at radiopopolare.it, musichedalmondo at radiopopolare.it, ondaanomala at radiopopolare.it, ricordi at radiopopolare.it, sabatolibri at radiopopolare.it, brasil at radiopopolare.it, errepi at radiopopolare.it
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Redazione A SUD
via A. Contarini 13, 00154, Roma
redazione at asud.net
www.asud.net
39+06/5748332

Care amiche e amici,

sul prossimo numero di Carta, in edicola questo venerdì, esce “Pioggia
Nera” , un ampio reportage sui danni ambientali prodotti dall’Eni in
Ecuador.

A Sud ha contribuito, raccogliendo direttamente le testimonianze e le denunce fatte dalle comunità indigene e contadine del Triunfo,
nell’Amazzonia ecuadoriana, a smascherare il volto accattivante e patinato dell’Eni’s way.
Al di là delle pubblicità abilmente confezionate e la musica di Sting con cui la multinazionale vende la sua immagine al pubblico, l’articolo dimostra che le attività estrattive dell’Eni stanno uccidendo la selva amazzonica insieme alle comunità indigene e contadine che la popolano.

Nei prossimi giorni, in una conferenza stampa, A Sud renderà note le
analisi del campione di terra prelevato nei pressi del Triunfo, ai margini del Cpf (centro de facitade petroleras) una stazione di pompaggio utilizzata dall’Eni per “spingere” il petrolio estratto dal blocco 10 fino al terminale di Baeza.
I risultati verificheranno il livello di concentrazione degli idrocarburi in un terreno destinato al pascolo, in cui per mesi sono stati abbandonati due tank colmi di petrolio.

Vedremo se l’Eni adotta realmente standard ambientali all’avanguardia, o se anche in questo caso li utilizza solo nelle pubblicità.


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retebolivariana <retebolivariana at yahoo.it> wrote:
Spettabile Radio Popolare,
vi inviamo questi due articoli su Colombia ed Ecuador: la prima leggibile su http://www.terrelibere.it/counter.php?riga=27&file=eni.htm e la seconda ci e' stata spedita, oggi, dalla redazione di "A SUD".
Non sone ne' le prime e, nemmeno, le ultime informazioni sull'argomento che, non dubitiamo, RP conosce.
Pero', RP ha mandato piu' volte in onda messaggi pubblicitari dell'AGIP.
Invitiamo questa emittente a non accettare mai piu' la pubblicita' di questa trasnazionale dell'energia che non solo devasta il territorio e sfrutta le risorse ed i popoli dell'Americalatina, ma sovvenziona le bande paramilitari colombiane.
 
Saluti Bolivariani
per Rete Bolivariana in Italia
Roberto


Redazione A SUD <redazione at asud.net> wrote:
Roma, 29 novembre 2004



A SUD denuncia all'opinione pubblica italiana, ai movimenti, alla
stampa ed alle forze politiche democratiche, progressiste ed ecologiste, di
aver ricevuto dall'Ecuador da parte delle organizzazioni contadine di El
Triunfo, dalla comunità indigena Shuar Washints della provincia di Pastaza,
una denuncia sulle piogge acide e l'inquinamento causato dai lavori di CFP
dell'ENI-AGIP nel Puyo. Prima di questa denuncia, l'impresa ha risposto con
dichiarazioni ai giornali locali in cui nega le proprie responsabilità per
i danni causati e minaccia di querelare chiunque continuerà ad attribuire
loro accuse "infondate".

Manuel Caiza, presidente del Comitato per la difesa dell'Ambiente del
Trionfo, ha ricordato come lo scorso 10 novembre 2004 il Municipio di
Pastaza ha effettuato una missione di ricognizione ambientale a El Triunfo.
Quando gli ispettori sono arrivati nella zona del CPF, hanno incontrato i
lavoratori dell'Agip intenti a ripulire un terreno contaminato vicino alla
stazione dai rifiuti industriali, cercando così di occultare le prove delle
loro attività.

Il Dipartimento di Igiene e Salute del municipio ha deliberato che il
Governo sospenda le estrazioni petrolifere e realizzi un'interrogazione
ambientale alla Compagnia AGIP che opera nel settore dove si trova El
Triunfo. La settimana scorsa, il Comitato per la Difesa dell'Ambiente di El
Triunfo, mentre accompagnava un giornalista della città di Puyo che voleva
verificare il grado di contaminazione della zona, ha intercettato un camion
dell'impresa che stava cercando di ritirare un enorme serbatoio di derivati
di greggio per anni abbandonato al bordo della strada, senza alcun tipo di
precauzione o misura di sicurezza che ne indicasse i rischi e la nocività.
Vedendo il giornalista, i funzionari vestiti con divise dell'Agip, ancora
nel pieno delle operazioni di occultamento delle prove sono saliti a bordo
di un'auto con vetri polarizzati e se ne sono andati senza dare spiegazioni.

Due giorni prima, un rappresentante dell'ENI aveva dichiarato ad una Radio
locale di Puyo che il serbatoio non apparteneva alla società, di non essere
a conoscenza del motivo per cui fosse lì, né cosa contenesse.



Sempre l'ENI è corresponsabile delle devastazioni sociale ed ambientali
compiute dal megaoleodotto di 503 km costruito dal consorzio di
multinazionali OCP con il dissenso persino della Banca Mondiale. Accion por
la Vida, associazione che da anni si batte per difendere le terre di Mindo
dall'invasione del consorzio OCP, di cui fa parte anche l'Agip, chiede
sostegno internazionale per procedere con le pratiche legali e dare avvio
al processo contro l'OCP.

Lo scorso 23 settembre 2004, la Corte Superiore dell'Ecuador ha deliberato
che il tribunale di San Miguel de los Bancos è competente a giudicare il
caso contro l'OCP.

Questa decisione si basa sul rapporto della "Comisión Especial de Limites
Internos de la Republica del Ecuador"

(No.: 2004-124-CELIR) che conferma che il terreno della nostra hacienda "La
Esperanza" si trova entro i confini del cantone San Miguel de los Bancos.

Dopo questa decisione a favore degli ecologisti di Accion por la Vida e di
quanto si sono battuti nella campagna internazionale contro l'OCP, sono
state presentate 3 citazioni nei giorni 28, 29 ottobre e 4 novembre 2004.
Dall'ultima data all'OCP erano stati concessi 15 giorni di tempo per
rispondere alle nostre richieste.

Sarà difficile che l'OCP possa legalmente eludere le proprie responsabilità.

E' importante sostenere Accion por la Vida attraverso un sostegno concreto
che possa contribuire alle spese legali ed a dare visibilità alla campagna
a livello internazionale

Mindo potrebbe costituire un precedente in grado di dare garanzia al nostro
futuro e a quello delle generazioni a venire.





P.S. Per informazioni e sostegno ai contadini del Triunfo ed alle
organizzazioni che si battono contro l'OCP a Mindo: scrivere a
redazione at asud.net

--------------------------------------------------------------------------------Redazione A
SUD
via A. Contarini 13, 00154, Roma
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Redazione A Sud <redazione at asud.net> ha scritto:
A SUD Ecologia e cooperazione ONLUS

"Il Sangue della Terra"

Atlante geografico del petrolio

Multinazionali e resistenze indigene

nellíAmazzonia ecuadoriana



Piccola Protomoteca ñ Campidoglio

Via del Campidoglio 1 - Roma

15 marzo ore 11

ìIl Sangue della Terra. Atlante geografico del petrolioî Ë un libro che per
la prima volta analizza e denuncia, con dati, documenti e testimonianze, i
disastri ambientali, le violazioni dei diritti umani, le aggressioni e i
crimini commessi su uno degli ecosistemi pi˜ importanti al mondo e sulle
popolazioni indigene che lo proteggono. Ma Ë anche una geografia della
resistenza. Popoli, come i Cofanes, gli Shuar e i Kichwas, a rischio della
loro sopravvivenza, lottano contro le trivelle per difendere la
ìPachamamaî, la madre terra, e il petrolio che loro considerano il sangue
stesso del pianeta.

PRESENTAZIONE:

Ore 11

MODERA:

Gianni Miný
Direttore della rivista ìLatinoamerica e tutti i sud del mondoî

INTRODUCE:

Enzo Vitalesta
Coordinatore editoriale ìA Sudî

INTERVENGONO:

Esperanza Martinez
Fondatrice AcciÚn Ecologica Ecuador, Oilwacht International

Monica Cirinný
Vicepresidente del Consiglio di Roma

Filiberto Zaratti
Consigliere della Regione Lazio

Angelo Bonelli
Assessore ambiente e cooperazione tra i popoli della Regione Lazio

CONCLUDE:

Giuseppe De Marzo
Portavoce ìA Sudî


Sul banco degli imputati: 13 multinazionali del petrolio. Parte lesa:
líAmazzonia ecuadoriana e i popoli che la abitano da millenni e cercano di
difenderla. Il libro Ë diviso in 16 capitoli, tanti quanti sono i ìblocchi
petroliferiî, dati in concessione a Repsol, Eni, Encana e a tante altre
ìsorelle del petrolioî. LíAmazzonia appare divisa e svenduta in tanti
rettangoli neri, in cui la foresta viene distrutta e le popolazioni
assassinate, nel silenzio e nellíindifferenza dei media. Una feroce
rincorsa al petrolio che, come in una cruenta e delirante ìfebbre dellíoro
neroî, calpesta vite umane e incenerisce il polmone del nostro pianeta. Al
di lý delle pubblicitý patinate, le multinazionali del petrolio risultano
illuminate da una luce sinistra che ne svela il volto aggressivo e
violento. I Capitoli sono arricchiti da 20 mappe geografiche in cui
risultano perfettamente identificabili i pozzi di petrolio, i conflitti e
le resistenze dei popoli guardiani della terra.

Il Sangue della Terra, realizzato dall'associazione italiana A Sud, dalla
Ong ecuadoriana AcciÚn Ecologia e pubblicato in Italia da Derive Approdi,
sarý in libreria a giugno.


Il 20 marzo verrý distribuito nel Lazio insieme al settimanale ìCartaî

Info: 3476482702 Il
Sangue della Terra


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