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II giornata internazionale per San Jose de Apartado
- Subject: II giornata internazionale per San Jose de Apartado
- From: Redazione A Sud <redazione at asud.net>
- Date: Mon, 20 Feb 2006 08:55:01 +0100
A SUD Ecologia e cooperazione ONLUS II Giornata Internazionale di Solidarietà con la Comunità di Pace di San José de Apartadñ in Colombia Conferenza stampa 21 febbraio 2006 ore 12:00 Presso la Provincia di Roma, Sala Placido dei Martiri - via IV novembre, Roma Sit-In omaggio alla memoria ore 16:00 di fronte alla Ambasciata colombiana , Via Pisanelli 4, Roma Alle 8 del mattino del 21 febbraio del 2005 a Mulatos (Apartadñ - Colombia) furono assassinati Luis Eduardo Guerra Guerra leader della Comunità di Pace di San José de Apartadñ, la sua compagna BELLANIRA AREIZA GUZMAN ed il figlio di Luis Eduardo, DEINER Andrés Guerra di 11 anni. Lo stesso giorno alle 12:30 del mattino , alla Resbalosa furono assassinati ALFONSO BOLIVAR, anche lui leader della Comunità di Pace , la sua compagna SANDRA MILENA MU-OZ i suoi figli NATALIA ANDREA di 5 anni di età, suo figlio SANTIAGO di 18 mesi ed ALEJANDRO PEREZ. Numerosi testimoni oculari indicarono come responsabili del massacro membri dell'Esercito colombiano. Tesi confermata da diverse commissioni d'indagine formate da giuristi internazionali che sono andati alla zona del massacro. Il Governo e il vertice delle Forze Armate negarono immediatamente qualunque responsabilità militare accusando, con dichiarazioni contraddittorie e prive d'ogni fondamento, la Comunità di pace e i difensori dei diritti umani che l'accompagnano come fiancheggiatori della guerriglia. Invece di indagare seriamente il terribile episodio, il Governo decise l'immediata militarizzazione dell'area, rompendo cosí il dialogo che, con tanta difficoltà, Luis Eduardo Guerra stava portando avanti con la Vicepresidenza della Repubblica, per farlo recedere dal tentativo di installare un posto fisso di polizia dentro la Comunità. Il primo aprile 2005 la polizia e l'esercito entrarono a San José provocando un altro esodo dei membri della Comunità di Pace, costretti a fondare un nuovo villaggio. E' a San Joselito Lugar de Dignidad dove vivono tuttora, praticando quotidianamente atti di resistenza civile nonviolenta per difendersi dalle continue minacce e vessazioni della Polizia Comunitaria e dell'Esercito. Dal 21 febbraio 2005 ad oggi, alla Comunità di Pace di San José de Apartadñ sono arrivate migliaia lettere di solidarietà mentre molte altre sono state inviate da Enti e Organismi Internazionali per la difesa dei diritti umani alle autorità colombiane, civili e militari, per chiedere Verità, Giustizia e Riparazione. Le risposte del Governo colombiano e delle Autorità militari sono state le tipiche di uno Stato schizofrenico, che invece di garantire la difesa della vita dei suoi cittadini continua a procurare la loro morte. Mentre l'apparato della burocrazia dell'impunità raccoglie le denunce fatte dalle vittime (trasferendole da un'entità all'altra, da un funzionario all'altro fino ai vertici più alti), la sua macchina di sterminio continua a funzionare. Il 17 novembre 2005 e il 12 gennaio 2006, Arlen e Edilberto, leader della Comunità di Pace e coordinatori della Zona Umanitaria Arenas Altas, sono stati barbaramente assassinati da alcuni militari della Brigata XVII a cui, non a caso, gli Usa hanno tagliato i finanziamenti, per le gravi violazioni dei diritti umani e per il suo ruolo nel massacro del 21 febbraio 2005. Sebbene le autorità governative e militari colombiane continuino ad assicurare di rispettare i diritti umani, i tragici fatti riportati sono la conferma che nel paese continui la pratica del terrore. La militarizzazione dell'intera zona, dove ' situata la Comunità, giustificata dal Governo nel quadro della lotta al terrorismo, si ' manifestata in tutta la sua arroganza e violenza contro i membri della Comunità di Pace. Il programma di Sicurezza Democratica , asse principale del Governo Uribe, al quale queste azioni rispondono, viene utilizzato dalla Stato colombiano per legittimare le sue azioni illegali di intervento militare e paramilitare. In occasione del primo anniversario di questo orrendo crimine, diversi enti locali ed organizzazioni sociali, in paesi come Spagna, Inghilterra, Svizzera, Portogallo, Germania, Italia, Belgio, Francia, Austria, Nuova Zelanda, Australia, Ecuador, Argentina, Venezuela, Perù, Colombia, Brasile, Cile, Costa Rica, Nicaragua, Sudafrica e Giappone, realizzeranno il prossimo 21 febbraio, la seconda giornata internazionale di solidarietà con la Comunità di pace di San Jos' de Apartadñ, nella quale si porteranno avanti delle attività di ricordo e denuncia con lo scopo di chiedere giustizia, verità e riparazione, e per non permettere che questo massacro - infanticidio, rimanga nell'impunità che caratterizza la violenza colombiana. In Italia la rete Italiana di Solidarietà con le Comunità di Pace Colombiane, insieme ad A Sud e altre associazioni ed enti locali, hanno previsto la realizzazione delle seguenti iniziative: Roma 21 febbraio 2006 Ore 12:00 Conferenza stampa Presso la Provincia di Roma, Sala Placido dei Martiri - via IV novembre Interverranno: Vittorio Agnoletto Eurodeputato, Tana De Zulueta, Senatrice, Stefano Bigaroni, Sindaco di Narni (Coordinatore Rete Italiana di Solidarietà), Roberto Lorenzi, Assessore Comune di Cascina, Guido Piccoli, scrittore e giornalista, Alessandra Riccio, per Latinoamérica, Giuseppe De Marzo, Associazione A SUD, On. Monica Cirinnà, Vicepresidente Consiglio Comunale di Roma, Adriano Labucci, Presidente del Consiglio della Provincia di Roma Ore 16:00 omaggio alla memoria Sit-In di fronte alla Ambasciata colombiana , Via Pisanelli,4. Una delegazione di alto livello, consegnerà all'Ambasciatore colombiano la stessa lettera che simultaneamente sarà consegnata nelle ambasciate di Colombia in diversi paesi del mondo, in cui la comunità internazionale chiede la fine dell'impunità e il rispetto del diritto alla neutralità della popolazione civile. Convoca: Rete Italiana di Solidarietà con le Comunità di Pace Colombiane Roma, 19 febbraio 2006 Redazione A SUD via A. Contarini 13, 00154, Roma <mailto:redazione at asud.net>redazione at asud.net <http://www.asud.net/>www.asud.net 39+06/5748332 <http://www.asud.net/web3news/rimuovi.php?idut=247&email=info at peacelink.it>Se vuoi rimuoverti da questa newsletter clicca qui !
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