Sulla stampa cubana del 11/01/06



Granma Internacional Digital
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L'Avana. Cuba. Anno 10 - Mercoledi 11 Gennaio 2006


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Nuove testimonianze di torture a Guantánamo

LONDRA, 10 gennaio. - Un´organizzazione internazionale per i diritti umani ha reso noti nuovi rapporti sulle atrocità perpetrate dagli Stati Uniti nel loro carcere di Guantánamo, territorio illegalmente occupato, dove l´impero mantiene detenuti 500 prigionieri, da quasi quattro anni e senza processarli, ha reso noto AFP.

"A Guantánamo circa 500 uomini sono stati trattati con un disprezzo che nessuno dev´essere costretto a sopportare", ha dichiarato l´organizzazione (che ha sede a Londra), nel quarto anniversario dell´apertura del campo di Guantánamo, del quale ha chiesto nuovamente la chiusura.

La maggioranza dei 500 detenuti a Guantánamo, di 35 diverse nazionalità, vennero arrestati dagli USA (che li definisce "combattenti nemici") in Afghanistan nell´ottobre 2001.

Secondo la denuncia, sono stati visti soldati statunitensi infilare la testa dei prigionieri nel water e poi azionare l´acqua, fin quasi ad annegarli. Soldati nordamericani hanno anche inflitto colpi a prigionieri malati o feriti, perfino di fronte a medici ed infermieri.

Gli uniformati "torturavano i detenuti in nome della legge. I casi sono così numerosi che non si possono menzionare o contare tutti", ha detto uno dei denuncianti, aggiungendo che a Guantánamo "sono stato minacciato di venire violentato (...), che la mia famiglia sarebbe stata attaccata, mia figlia sequestrata e che io sarei stato assassinato da spie (statunitensi) se fossi tornato in Arabia Saudita".

RICOMINCIANO I PROCESSI AI PRIGIONIERI DEGLI USA

I Tribunali militari statunitensi hanno convocato per oggi (mercoledì) i processi per presunti crimini di guerra contro due prigionieri nella base navale occupata dagli USA a Guantánamo. Si tratta di uno yemenita accusato di proteggere Osama Bin Laden e di un canadese accusato di aver assassinato un medico dell´esercito nordamericano, ha reso noto Reuters.

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L´esercito statunitense sta alimentando a forza 32 prigionieri in sciopero della fame a Guantánamo

L´esercito statunitense sta praticando l´alimentazione forzata, per via endovenosa o attraverso un tubo introdotto nello stomaco, a 32 dei 43 detenuti dell´illegale base nordamericana degli USA a Guantánamo, che stanno continuando uno sciopero della fame. La settimana scorsa più di 40 prigionieri hanno abbandonato la protesta.

Alcuni detenuti hanno rifiutato il cibo per diversi mesi, ha reso noto il tenente colonnello e portavoce militare Jeremy Martin a vari giornalisti invitati alla base di Guantánamo per assistere alle udienze preliminari, iniziate oggi (mercoledì), del processo militare contro due prigionieri, segnala un dispaccio di AFP.

Se presentano segni di debolezza o denutrizione, i detenuti vengono alimentati a forza per via endovenosa o attraverso un tubo introdotto nello stomaco dalle narici. 

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L´enorme costo dell´aggressione armata in Iraq

Baghdad. -L´aggressione armata in Iraq costerà per lo meno due bilioni (due milioni di milioni) di dollari- quasi il bilancio federale degli Stati Uniti in un anno - e questo smentisce l´affermazione della Casa Bianca sul fatto che le spese dell´invio delle truppe erano controllabili. 

Uno studio di noti economista tra i quali il Premio Nobel d´economia, Joseph Stiglitz con Linda Bilmes, dell´Università di Harvard, considerano le erogazioni che erano state ignorate dal governo nella stima del denaro destinato all´intervento nel paese arabo. 

L´incremento delle spese per assistenza medica ai più di 16.000 feriti, il rapido consumo delle armi usate nelle operazioni militari e gli effetti collaterali dell´aumento del prezzo del petrolio, fanno parte dello studio. 

Più di 3200 soldati hanno sofferto lesioni alla testa. Molti con danni cerebrali e questo implica che, a vita, necessiteranno cure valutate tra i 600 mila e i cinque milioni di dollari a testa, dice lo studio. 

Questi numeri non includono i pagamenti, a vita, da fare ai soldati che prendono parte al conflitto e il denaro che si dovrà destinare per rinnovare il materiale da guerra utilizzato. 

Inoltre si dovrebbero considerare, indicano gli accademici, gli incentivi che offre il Pentagono nel reclutamenti dei soldati, che sono stati molto alti, per più di 40.000 dollari. 

PROTESTA A BAGHDAD PER LA VIOLAZIONE DI UNA MOSCHEA

Intanto migliaia di persone hanno protestato a Baghdad per l´invasione che hanno perpetrato i soldati statunitensi contro la Moschea di Un Al Qoura, con il pretesto d´ottenere informazioni sul sequestro d´una giornalista nordamericana. 

L´ingerenza dei militari straneri è stata condannata duramente dai fedeli dopo l´orazione di Al Aid del 9 gennaio. 

La violazione della Moschea è stata definita "un attacco all´Islam e a tutti i musulmani". 

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Evo Morales ha iniziato la sua visita in Sudafrica

JOHANNESBURG, 10 gennaio. - Il presidente eletto della Bolivia, Evo Morales, ha iniziato martedì una visita ufficiale in Sudafrica, dove è previsto un suo incontro con il capo dello Stato, Thabo Mbeki, ha reso noto PL.

Morales ha dichiarato nell´aeroporto internazionale di questa città di sentirsi molto felice di trovarsi in questo paese per scambiare esperienze. Il presidente eletto, che verrà investito ufficialmente il 22 gennaio prossimo, rimarrà due giorni in Sudafrica, dove è arrivato proveniente dalla Cina.

Evo, come parte del suo programma di martedì, ha visitato il Museo dell´Apartheid e ha sostenuto un incontro con il segretario generale del Congresso Nazionale Africano (ANC), Kgalema Motlanthe.

Evo Morales prevede di incontrarsi con il presidente Mbeki e di offrire una conferenza stampa alla fine del suo soggiorno in questo paese australe.

Fonti diplomatiche boliviane a Pechino hanno detto a Prensa Latina che la visita di Morales nel paese asiatico apre nuove prospettive di sviluppo alle relazioni tra le due parti, nella sfera politica, economica e commerciale. 

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Accordo tra Marche e Cuba 

o Per gli investimenti e la cooperazione economica o A cura della Regione Marche

La Giunta Regionale ha preso atto dell'Accordo di Cooperazione tra la Regione Marche e il Ministero per gli Investimenti stranieri e la Cooperazione Economica della Repubblica di Cuba.

L'accordo, siglato il 31 ottobre 2005 in occasione della visita istituzionale ad Ancona del vice ministro per gli Investimenti e la Cooperazione economica cubana Guerriero Blanco, prevede l'avvio di varie forme di cooperazione, allo scopo di agevolare gli investimenti, gli scambi commerciali, la collaborazione culturale e i progetti di cooperazione degli enti locali su temi di interesse comune. In particolare, i contraenti si impegnano a promuovere scambi di informazioni tecniche, economiche, commerciali e legali per lo sviluppo dei programmi di cooperazione.

A tale scopo, saranno organizzate giornate informative, fiere ed esposizioni in modo da far conoscere agli imprenditori delle Marche le opportunità di allacciare rapporti commerciali con Cuba e con le imprese cubane all'estero. 

La Regione individuerà le aziende marchigiane interessate a collaborare con Cuba e le metterà in contatto con il Ministero per gli Investimenti stranieri e la Cooperazione economica della Repubblica cubana. 

Le parti attiveranno anche procedure per l'esonero o la riduzione del pagamento di dazi, imposte e altri oneri fiscali per l'importazione e l'esportazione di prodotti commerciali.

L'intesa, di durata quinquennale, stabilisce, inoltre, l'interscambio di esperti e di tecnici, l'effettuazione di lavori di ricerca e il trasferimento di tecnologia tra istituzioni, docenti e centri di ricerca della Regione Marche e di Cuba. Un'apposita Commissione tecnica di Assistenza alla Cooperazione avrà il compito di adottare tutte le misure necessarie per concretizzare l'accordo e per individuare nuovi settori di cooperazione.

Il nuovo accordo si inserisce nell'ambito dei rapporti di collaborazione tra le Marche e Cuba concretizzatisi nel '98 con la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con la Provincia cubana di Sancti Spiritus che ha coinvolto,tra gli altri, l'Università Politecnica delle Marche, la Sovrintendenza regionale scolastica e gli Enti locali. 

Nel 2004 è stato, inoltre, individuato un progetto di tutela ambientale e valorizzazione del Parco di Caguenas (con anche la stampa della guida agrituristica del parco).

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CASO ANDERSON
Gli Stati Uniti proteggono diversi dei terroristi implicati
o Ancora una volta il governo di Bush applica la sua politica di patrocinio del terrorismo "Made in USA", mentre mantiene reclusi con condanne che arrivano addirittura all´ergastolo i Cinque cubani che a Miami salvaguardavano anche la vita dei cittadini dell'Unione

JEAN-GUY ALLARD - speciale per Granma Internacional -

Le più alte autorità nordamericane stanno per rimettere in libertà due degli accusati dell'assassinio dell'avvocato Danilo Anderson, oltre a proteggere un altro sospettato e mantengono il più ermetico silenzio sulla complicità denunciata di un ex capo del FBI di Miami e di un agente della CIA nel complotto. 

Un articolo del quotidiano di Caracas El Universal intitolato "Il processo dell'anno non ha permesso di legare i fili sciolti: con i Guevara non finisce tutto", firmato dal giornalista Edgar López, ha denunciato come, dopo 22 udienze e la condanna di tre autori materiali dell'attentato terrorista, resta sempre da precisare la partecipazione degli ex poliziotti Johan Peña e Pedro Lander, rifugiati a Miami.

Il 20 settembre scorso, il giudice venezuelano Luis Cabrera ha condannato Juan Bautista, Otoniel e Rolando Guevara rispettivamente a 30, 27 anni e 9 mesi di prigione come autori materiali dell´omicidio del procuratore Anderson, avvenuto a Caracas il 18 novembre 2004. Quel giorno la macchina del funzionario è stata distrutta da una bomba fatta con esplosivi C-4 collegati ad una potente calamita, l´ordigno favorito dei terroristi cubanoamericani.

Secondo il principale testimone del Governo del Venezuela nell´indagine del crimine, il colombiano Giovanni José Vásquez de Armas, l´ex capo del FBI di Miami, Héctor Pesquera, era presente in una riunione a Panama nella quale è stato proposto l´assassinio dell´alto funzionario venezuelano.

È stato Pesquera ad orientare, organizzare e a realizzare l´arresto dei Cinque cubani infiltratisi tra i gruppi terroristici cubanoamericani e li ha trasformati in spie in uno show mediatico nel 1998. Ha partecipato al crimine anche José Guevara, liberato da Pesquera nel 2001 dopo il suo arresto per sequestro e truffa.

"RIMANERE A MIAMI SENZA IL MINIMO INCONVENIENTE"

El Universal rivela come nei documenti depositati dalla Procura il 13 gennaio 2005 presso il Tribunale 34 di Controllo di Caracas, è stato spiegato che l´indagine della polizia sul caso aveva dimostrato che "da molto tempo" i cittadini Juan Carlos Sánchez, Antonio López, Juan Bautista Guevara Rodríguez, Rolando Jesús Guevara Pérez, Otoniel José Guevara, Johan Humberto Peña, Pedro Vladimir Lander e Elizabeth Plaza de Zurilla hanno cominciato a riunirsi allo scopo di pianificare l´attentato contro il procuratore Danilo Baltasar Anderson".

Juan Carlos Sánchez e Antonio López sono morti negli scontri con la polizia dopo il crimine, ricorda il quotidiano.

"Peña e Lander sono entrati legalmente negli Stati Uniti e rimangono a Miami senza il minimo inconveniente. Ad esempio, il 30 settembre scorso, Johan Peña è stato l´invitato speciale del programma A Mano Limpia, condotto da Oscar Haza e trasmesso dal Canale 41 America TV di Miami. In quell´occasione si è presentato come pilota commerciale laureatosi negli USA, ex commissario della DISIP, collaboratore della DEA e specialista in operazioni segrete per la lotta al narcotraffico".

Dopo aver formulato tutta una serie di accuse strampalate contro il Governo venezuelano - compresa una supposta presenza di membri di Al-Qaeda in Venezuela - il presunto complice dell´assassinio terroristico del procuratore Anderson, denunciato dalla Procura nel caso, è sparito. "Peña ha abbandonato gli studi del canale televisivo senza che fuori lo aspettasse nessuna squadra della polizia per arrestarlo", scrive il giornalista di El Universal.

La presenza di Johan Peña nello stesso luogo dell´assassinio di Anderson, ore prima del crimine, è stata confermata da vari testimoni.

Anche Pedro Lander, formatosi anni fa nella DISIP, è rifugiato impunemente a Miami. È stato lui a confezionare la bomba assassina.

Il quotidiano segnala che si è recentemente svolto un incontro tra il procuratore generale del Venezuela, Isaias Rodríguez e l´ambasciatore nordamericano William Brownfield "per attivare un accordo di cooperazione in materia Penale che permetta di sottomettere alla giustizia venezuelana Peña e Lander".

Finora l´incontro non ha dato risultati concreti.

Ribadendo recentemente che la cospirazione aveva lo scopo di uccidere il Procuratore Generale e il Presidente della Repubblica e che la CIA vi ha partecipato al punto di aver raccomandato il modo in cui è stato poi realizzato l´assassinio, il procuratore Rodríguez ha aggiunto che gli esplosivi sono stati forniti dal gruppo paramilitare Autodifese Unite della Colombia (AUC).

Intanto, segnala il quotidiano, il Ministero Pubblico "continua a dare il maggior credito e protezione possibili" al colombiano Giovanni José Vásquez de Armas che "ha percepito attraverso tutti i suoi sensi lo sviluppo del crimine".

Vásquez, che afferma di essersi legato ai cospiratori del caso Anderson mentre agiva come infiltrato dei Servizi Segreti colombiani nel Blocco Nord delle AUC, assicura che a una riunione tenutasi a Panama nel settembre 2003, hanno partecipato l´ex capo del FBI a Miami, Héctor Pesquera, "un altro della CIA di cognome Morrison" e l´ex capitano Luis García, "che rappresentava il Commando F-4", un gruppo terrorista cubano-americano di Miami tollerato dal FBI.

Poco prima della sua morte, il Procuratore assassinato aveva citato a dichiarare circa 400 persone che hanno appoggiato il colpo di Stato capeggiato dall´imprenditore Pedro Carmona, adesso rifugiatosi in Colombia.

Il 23 giugno 2001 gli uomini di Héctor Pesquera, già noto per la sua complicità con la mafia cubanoamericana di Miami, arrestarono in un centro commerciale di quella città José Guevara, cugino di "Otoniel" Guevara, che tentava allora di recuperare milioni di dollari ricattando l´ex capo dei Servizi Segreti peruviani, Vladimiro Montesinos, sequestrato a Caracas.

Per ragioni ancora non chiare Pesquera non solo ha rilasciato in libertà Guevara senza averlo accusato di estorsione, ma gli ha anche conferito lo status di testimone del crimine, cosa che gli ha permesso di restare negli USA.

Stando alla stampa venezuelana, 600.000 dollari, cioè la metà dei 1.2 milioni di dollari che gli autori intellettuali dell´assassinio del Procuratore Danilo Anderson hanno dato a José Guevara a Miami per l´esecuzione dell´attentato terrorista avvenuto a Caracas, sono rimasti nelle mani di questo ex poliziotto dei Servizi Segreti venezuelani.

Anche l'ex poliziotto Rolando Guevara aveva già ricevuto per questo crimine l´altra metà dei soldi.

Personalmente legato a capi terroristici di Miami tali come José Basulto e Horacio García, Héctor Pesquera conosce ogni particolare delle cospirazioni contro Cuba e contro il Venezuela che sono state sviluppate nella metropoli della Florida mentre vi dirigeva la polizia federale.

I TERRORISTI LIBERI E GLI ANTITERRORISTI PRIGIONIERI

Mentre proteggono tre degli accusati dell´assassinio del procuratore Anderson e di aver taciuto sulla complicità dell´ex capo del FBI di Miami e di un agente della CIA nel complotto, le autorità nordamericane mantengono incarcerati cinque cubani arrestati da Pesquera mentre s´infiltravano negli stessi circoli terroristi coinvolti in questo caso.

La protezione ufficiale concessa a Peña, Lander, Guevara, Pesquera e a un agente della CIA legato al crimine dimostra chiaramente la partecipazione delle più alte autorità nordamericane alle attività terroristiche contro altri paesi. E mostra anche il carattere criminale dell´arresto di questi cinque cubani, la cui missione era quella di affrontare i piani terroristici sviluppati nel territorio nordamericano contro la loro patria.

LEGATI A POSADA E A BOSCH

I vincoli tra terroristi venezuelani e cubanoamericani nel caso Anderson appaiono a destra e a manca e si estendono fino ai circoli delle conoscenze di Luis Posada Carriles.

Lo dimostra il caso di Thaís Elizabeth Plaza de Zurilla, menzionata nell´elenco dei sospettati. Questa complice dell´assassinio è la moglie di Jesús Zurilla, pilota dell´imprenditore Nélson Mezerhane, denunciato dal testimone chiave della Procura, Giovanni Vásquez, come uno dei presenti alle riunioni dove è stato pianificato l´attentato contro Anderson.

Il nome di Nélson Mezerhane appare nel rapporto dell´indagine della polizia insieme a quelli dei suoi soci: l´ex generale venezuelano Eugenio Añez Núñez e Salvador Romaní.

Quest´ultimo personaggio è un avvocato venezuelano di origine cubana, amico personale dei terroristi internazionali Orlando Bosch e Luis Posada Carriles.

È stato Romaní ad assediare l´Ambasciata cubana a Caracas insieme a Ricardo Koesling, anche lui d´origine cubana, durante il colpo di Stato contro il presidente Chávez nei giorni 11 e 12 aprile del 2002.

È stato implicato assieme a Koesling anche nel tentativo di assassinio del presidente venezuelano scoperto nel 2004 con l´arresto di paramilitari nella fattoria Daktari, proprietà di Roberto Alonso, un altro emigrato cubano, cittadino venezuelano e statunitense, legato alla mafia di Miami.

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Venezuela presente
? Ramón Mederos, presidente del Centro Nazionale del Libro della nazione sorella, parla per i lettori di Granma

MARIELA PÉREZ VALENZUELA / RENÉ PÉREZ MASSOLA - Inviati speciali -

CARACAS. - La presentazione di una cinquantina di titoli e di una ventina di iniziative letterarie formano parte dell´ampia offerta venezuelana nella XV Fiera Internazionale del Libro Cuba 2006, dove anche il pubblico infantile avrà il suo spazio con attraenti proposte.

Più di una trentina di scrittori venezuelani, tra saggisti, poeti e narratori, comporranno la delegazione partecipante all´evento culturale. Lo ha confermato a Granma Ramón Mederos, presidente del Centro Nazionale del Libro (CENAL), dopo aver precisato che il Venezuela disporrà di cinque padiglioni nel Parco Morro-Cabaña, uno dei quali dedicato a mostrare volumi e letture citate nei suoi interventi pubblici dal Presidente Hugo Chávez, grande promotore del libro e della lettura. L´offerta della nazione sudamericana supera i 100.000 esemplari di circa 1.500 titoli di case editrici venezuelane, tra le quali le statali Monte Ávila, Biblioteca Ayacucho, Il Cane e la Rana ed altre come la Casa Nazionale delle Lettere ed il Centro di Studi Latinoamericani Rómulo Gallegos (CELARG).

È attesa la presenza alla gran festa del libro di vari scrittori venezuelani come Luis Alberto Crespo, Carmen Bahorque, Leonardo Ruiz, Humberto Mata, Luis Britto, William Osuna, Stefanía Mosca, Ana María Oviedo e Alberto Rodríguez Caruchi. Altri partecipanti saranno il direttore dell´Orchestra Sinfonica dello Stato di Anzoátegui, Yuri Hung e del regista cinematografico Román Chalbaud, premio Glauber Rocha concesso dalla Stampa Straniera nell´ultimo Festival di Cinema Latinoamericano de L´Avana per `El Caracazo´, che esibirà un ciclo di film nella sala Charles Chaplin con la presentazione di vari dei suoi film.

Tra i titoli ai quali avrà accesso il pubblico si trovano `La noche es una estación (Sael Ibáñez), `Y todo lo demás´ (Alfredo Chacón), `Los días mayores´ (Orlando Chirinos) e `El Circo de Ferdinand´ (Stefanía Mosca).

"Il popolo è la cultura e questo sarà il motto che accompagnerà la mostra del Venezuela", ha affermato Mederos, il quale ha considerato che il libro, più in là del senso mercantile che gli ha dato il sistema capitalista neoliberale, è uno strumento di liberazione per il popolo venezuelano.

Il programma del Venezuela nella fiera comprende la realizzazione di conferenze: Miranda, Bolívar e Martí, le basi storiche dell´integrazione dell´America Latina; L´integrazione latinoamericana ed il Socialismo del XXI Secolo e La responsabilità sociale dello scrittore, quest´ultimo con la partecipazione di James Petras, Luis Britto e dello spagnolo Isaac Rosa, oltre ad altri noti intellettuali.

Mederos ha precisato che verranno presentate l´Agenzia Letteraria Venezuelana e la Rete Latinoamericana di Case Editrici e Agenzie Letterarie Alternative, costituitasi durante la Prima Fiera Internazionale del Libro del Venezuela, realizzata nel novembre del 2005.

I bambini avranno i loro spazi anche in Racconta storie, Fabbricazione di aquiloni e la presentazione di titoli come Dietro il pallone, di Armando José Sequera; Il Sud, di Ednodio Quintero e un´antologia di racconti infantili di Laura Antillano (Venezuela) ed Enrique Pérez Diaz (Cuba).

Il presidente del CENAL ha sottolineato la partecipazione massiccia dei cubani alla Fiera, dove si riunisce tutto quanto ci si aspetta da un evento con queste caratteristiche: la componente umana e sociale, il libro come strumento di lotta, senza togliere meriti allo scambio e alle figure internazionali che aggrega.

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Il "volto occulto" del sistema sanitario

JOSÉ A. DE LA OSA

L´Organizzazione Panamericana della Salute ha riconosciuto Cuba come una delle nazioni delle Americhe con le migliori "statistiche vitali" (natalità e mortalità) ed ha rivolto un appello ai paesi della regione affinchè cerchino di ottenere gli stessi risultati.

Queste conclusioni sono scaturite dalla recentemente terminata riunione dei Direttori delle Statistiche della Salute di tutte le Americhe, convocata in Argentina, alla quale sono stati invitati anche i Direttori Nazionali degli Istituti e degli Uffici Nazionali di Statistica e del Censimento.

Dal 1978, dopo una valutazione effettuata a Cuba da Ruth Puffer, un´esperta sul tema della OPS, le nostre statistiche sanitarie vennero mondialmente riconosciute, condizione mantenuta in questi anni in successive visite di lavoro effettuate da specialisti di questo organismo regionale e della OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Ciò sostiene la credibilità internazionale, per esempio, dei bassi tassi di mortalità infantile mostrati da Cuba - che nelle Americhe supera solo il Canada - e vanifica le campagne diffamatorie provenienti dal Nord, che cercano continuamente di far passare insinuazioni contro i successi indiscutibili della Rivoluzione nell´ambito della sanità e specialmente dell´assistenza e sicurezza garantite a madri e bambini.

Secondo il Dottore in Scienze Mediche Eduardo Zacca Peña, che dirige da quasi un decennio la Direzione Nazionale dei Registri Medici e delle Statistiche Sanitarie, con sede nella capitale, un´informazione opportuna e degna di fiducia favorisce l´interpretazione dello stato di salute della popolazione e, pertanto, permette di prendere decisioni rapidamente.

Lo stabilimento e lo sviluppo di una rete nazionale d´informazione statistica nel paese, dagli albori del trionfo della Rivoluzione, ha permesso di dirigere le azioni in campo sanitario in maniera scientifica.

Attualmente esiste un Dipartimento di Statistica in ognuna delle unità d´assistenza medica e sociale, così come nei centri dedicati alla docenza medica. Esistono anche 169 dipartimenti municipali, compreso il municipio speciale di Isola della Gioventù e 14 Dipartimenti Provinciali che, assieme alla Direzione Nazionale, conformano il Sistema d´Informazione Statistico, che dispone di più di 4.000 tecnici nella specialità, 60 dei quali sono biostatistici, matematici, cibernetici, economisti e specialisti di altre discipline affini.

Questo fa sì che la Salute Pubblica cubana disponga di uno dei sistemi d´informazione statistici complementari "più voluminosi e robusti" degli organismi dell´amministrazione centrale dello Stato, assicura Zacca, che è master in Epidemiologia della Scuola di Londra d´Igiene e Medicina Tropicale.

Questa fortezza statistica - forse un "volto occulto" per molti compatrioti - dispone all´incirca di un centinaio di sistemi informativi che si basano sul registro primario dei dati in Unità di Salute (policlinici, ospedali), Assistenza Sociale (case di riposo per anziani e centri per disabili) e Docenza (facoltà e istituti), che riguardano, per citarne alcuni, la mortalità generale, le malattie da dichiarare obbligatoriamente, i servizi assistenziali, la formazione del personale, le risorse, i programmi di Salute della Rivoluzione.

L´informazione raccolta in questi centri fluisce in maniera continua, manualmente ed elettronicamente, fino alle istanze municipale, provinciale e infine nazionale, dove viene realizzato un processo di convalidazione dei dati ricevuti. Le cause di morte contenute in ognuno dei Certificati di Decesso che si stendono in tutto il paese, una volta codificate nelle province, vengono analizzate una per una dagli specialisti della Direzione Nazionale delle Statistiche, secondo la Decima Revisione della Classificazione Internazionale (l´ultima) delle Malattie e delle Cause di Morte (CIE-10).

I nostri risultati statistici, basandosi sugli standard internazionali di codificazione, possono venire comparati con quelli di qualsiasi paese.

I voluminosi dati registrati nazionalmente vengono processati in base alla loro importanza ed alle richieste delle differenti istanze delle direzioni sanitarie. Sugli approssimativamente 100 sistemi d´informazione statistica, 23 sono sottoposti a "rapporti anticipati". Settimanalmente vengono rese note le malattie che vanno obbligatoriamente dichiarate; mensilmente i bambini nati sottopeso, la mortalità generale, gli indicatori di servizio e così via.

Il sistema sanitario nazionale dispone quotidianamente, 365 giorni all´anno, dell´informazione relativa ad ogni morte infantile e materna che avvenga in qualsiasi luogo del paese. Parlando tecnicamente, secondo gli specialisti, la "dinamica" di questi decessi non richiederebbe tuttavia un "lasso così stretto" d´informazione.

Ma il dott. Zacca precisa che Cuba è, su indicazione della direzione della Rivoluzione, l´unico paese del mondo a disporre ogni giorno di quest´informazione così sensibile e rilevante sul piano umano, affinchè la direzione Materno-Infantile non perda un solo minuto nel prendere qualsiasi decisione possa favorire la sicurezza della vita di madri e bambini.

Innamorati del loro lavoro, modesti, meticolosi, ordinati, responsabili, gli statistici - e me ne sono reso conto stando assieme a loro e conoscendo il loro universo professionale - non considerano i dati che analizzano come semplici astrazioni, ma fatti umani veramente significativi, che generano informazioni che mettono in guardia, comunicano...e salvano non poche vite!

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La Casa Bianca non permetterà a Blum di essere presente alla Fiera
? L´autore di Asesinando la esperanza ha denunciato che il Governo degli Stati Uniti gli ha proibito di recarsi a Cuba

PEDRO DE LA HOZ

Lo scrittore William Blum non potrà essere a L´Avana il prossimo mese di febbraio durante la presentazione del suo libro Asesinando la esperanza, prevista nella XV Fiera Internazionale del Libro Cuba 2006, perchè "lo stesso governo nordamericano del quale parlo mi impedisce di partecipare".

Asesinando la esperanza (Killing Hope in inglese), pubblicato nella sua traduzione in castigliano per la Editorial Oriente, riflette puntualmente gli interventi del Pentagono, del Dipartimento di Stato e dell´Agenzia Centrale d´Intelligenza (CIA) degli Stati Uniti in diverse parti del mondo, a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e fino alla metà degli anni Novanta.

Lo stimato storiografo e politologo, in una lettera alla direttrice della Editorial Oriente, esprime che si sente "molto compiaciuto che il mio libro venga pubblicato a Cuba", ma "mi dispiace di non poter partecipare alla Fiera Internazionale de L´Avana" per presentarlo, a causa delle ancora più dure restrizioni che gli attuali padroni della Casa Bianca hanno imposto ai viaggi di intellettuali e artisti nordamericani a Cuba.

Blum ha definito la sua opera come un libro che raccoglie numerosi casi di interventi dei poteri nordamericani "per rovesciare governi che osarono sfidare la campagna imperialista di Washington per imporre il capitalismo al mondo intero".

Nella precedente edizione della Fiera del Libro è circolato con successo il suo saggio El Estado villano (Editora Abril), senza la presenza del suo autore, che ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a non provare nemmeno a chiedere il permesso di recarsi nell´Isola: "Io non mi umilio a chiedere un permesso per vedermelo negare o concedere dopo sei mesi".

Questo scrittore conosce molto bene i risvolti della politica del suo paese. Fino al 1967 lavorò nel Dipartimento di Stato, che abbandonò in disaccordo con la guerra d´aggressione contro il Vietnam. Poco dopo fondò `The Washington Free Press´, uno dei primi media alternativi nella capitale degli USA.

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La tournee della Compagnia cubana di Balletto in Europa

(PL) - La Compagnia cubana di Balletto di Camaguey, la seconda per importanza dell´Isola, inizierà la prossima settimana una tournee di due mesi in Italia, Svizzera e Repubblica di San Marino, con "Giselle" come chicca del suo repertorio.

Il primo spettacolo si svolgerà il 17 gennaio a Milano. Poi la Compagnia si esibirà a San Remo, Torino, Trieste e Lugano, nella Svizzera italiana.

Gli ultimi spettacoli della Compagnia cubana si terranno nella Repubblica di San Marino.

La versione di "Giselle" che interpreterà la Compagnia è una creazione della Prima Ballerina assoluta Alicia Alonso tratta dall'originale di Jean Coralli e Jules Perrot, con il libretto di Teófilo Gautier.

Alicia, la più grande Giselle mai vista, ha aggiunto un soffio di modernità senza tradire l´essenza del balletto.

Il personaggio protagonista è una della contadina, trasformata nel secondo atto in una Willi (Le Willli sono gli spiriti delle fidanzate morte prima del matrimonio, secondo una leggenda germanica) verrà interpretato dalle prime ballerine Liuba Corzo e Suichén Ávila.

I solisti Iradiel Rodríguez e Yanny García si alterneranno nel ruolo di Albrecht, il duca di Silesia.

Fondato nel 1967 e diretto attualmente da Regina Balaguer, il Balletto di Camaguey ha danzato in più di 30 paesi d´America, Europa ed Asia.
 


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