gli stati uniti vogliono costruire un muro sul confine col messico



Giovedì 22.12.2005, CET 08:49
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21 dicembre 2005 22.06

Messico:contro il muro Usa il Paese fa appello al mondo

CITTA' DEL MESSICO - L'intero mondo politico messicano è impegnato come non mai
nel tentativo di bloccare il progetto Usa di costruire un muro lungo parte dei
3.200 chilometri di frontiera con il vicino Paese per arginare più
efficacemente l'afflusso degli immigrati illegali. Dopo la condanna esplicita
in un comunicato del dicastero degli esteri, che parla di "misura stupida,
xenofoba, inutile e miope", dopo l'avvertimento del presidente Vicente Fox che
ha annunciato di volersi adoperare in tutti i modi per impedirlo e dopo
l"'energica protesta" della Camera dei deputati, è intervenuto ancora il
ministro degli esteri, Luis Ernesto Derbez assicurando che il governo si
rivolgerà a chiunque nel mondo possa dargli una mano per impedire la
costruzione della barriera.

"Il Messico non lo sopporta e non lo sopporterà, così come non permetterà nè
autorizzerà l'insulsaggine costituita da questo muro che si vuole costruire",
ha anche precisato. La costruzione del muro è stata approvata lo scorso 17
dicembre dalla Camera dei rappresentanti Usa con 260 voti a favore e 159
contrari nell'ambito di una serie di misure per contrastare l'immigrazione
illegale. Il progetto, contenuto in un emendamento, prevede la realizzazione di
un nuovo 'murò di oltre 1.130 chilometri lungo la frontiera con il Messico,
dotato di due barriere, di telecamere, sensori e fari.

"È una proposta assurda e cieca di un gruppo di persone xenofobe degli Stati
Uniti che non capiscono l'importanza degli immigrati per l'economia del loro
Paese", ha protestato il ministro Derbez. Il Messico, oltre ad aver contattato
gruppi religiosi, civili ed imprenditoriali statunitensi, ha anche preso
contatto con l'agenzia Allyn & Company di Dallas nel tentativo di migliorare
l'immagine del Paese e promuovere iniziative contro la realizzazione del nuovo
muro.

"Faremo tutto quello che riterremo indispensabile per impedire che tale
progetto sia approvato definitivamente", ha avvertito il ministro degli esteri.
A dare una mano al governo messicano è intervenuto oggi anche il 'New York
Times' che ha definito l'iniziativa "una vergogna". Secondo il giornale, il
progetto è portato avanti da legislatori repubblicani in vista delle elezioni
di metà mandato del novembre del 2006, alla luce delle inchieste che indicano
che cresce tra gli statunitensi il malcontento per gli 11 milioni di immigrati
illegali che vivono e lavorano nel Paese. Per il 'New York Times', sia essi che
il presidente George W. Bush "dovranno porre il tema al primo posto della loro
agenda se non vogliono che la questione si trasformi in uno sgradevole dibatti
durante la relativa campagna elettorale".


SDA-ATS