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Maradona
- Subject: Maradona
- From: "Disobbedienti " <disobbedientimolise at libero.it>
- Date: Fri, 28 Oct 2005 14:39:35 +0200
Il campione intervista il Leader Maximo all'Avana e accusa "Guiderò la marcia anti Usa, lo prometto al mio comandante" Maradona: "Castro è un dio Bush soltanto un assassino" L'AVANA - "Per me il comandante è un Dio". Bush invece "è un assassino". Parola di Diego Armando Maradona. Il più grande calciatore di tutti i tempi in un programma speciale della tv cubana in compagnia di Fidel Castro è esploso in durissime accuse politiche. Il Pibe de oro già in passato si era scagliato contro il presidente Usa. Nel 2002, dopo aver condannato il terrorismo, il campione sottolineò però che "gli USA fanno terrorismo contro Cuba da sempre" e che l'embargo imposto all'isola causava la morte di uomini, donne e soprattutto bambini. Poi aveva detto che era "meglio mille volte la Cuba di Fidel Castro che l'America di Bush". Questa volta ha rincarato la dose. Maradona era arrivato ieri all'Avana per intervistare il Leader Maximo e trasmettere la conversazione all'interno del suo programma "La noche del 10", che sta conducendo in Argentina. Intervistato e intervistatore hanno dunque animato la serata dei palinsesti televisivi cubani. Oltre a chiamare Castro "un dio", Maradona ha promesso che guiderà la marcia anti-Bush che si svolgerà a Mar del Plata, contemporaneamente al vertice delle Americhe del 4 novembre, che quest'anno si terrà in Argentina. Quindi l'affondo contro George W.Bush: "Per me è un assassino - ha detto davanti alle telecamere cubane e accanto a Castro - Gli argentini devono rifiutarsi che venga nel nostro Paese. Guiderò la marcia che si terrà in terra argentina", ha dunque annunciato. Parteciperà alla marcia, ha assicurato El Pibe, "perché se lo prometto al mio comandante lo faccio". Poi un altro attacco a Bush: "Ci disprezza, ci vuole ai suoi piedi. Noi argentini abbiamo molti difetti, ma la dignità la manteniamo sempre". Intervistare Castro, ha aggiunto Maradona, "è un sogno" ed "il massimo che può desiderare chiunque si trova a condurre un programma". L'intervista di Maradona a Fidel Castro andrà in onda lunedì e si aprirà con un abbraccio tra il presidente cubano e l'ex campione, che indosserà una maglietta con il volto di Ernesto Che Guevara. "Questo è l'abbraccio più grande della mia vita", ha detto Maradona, rivedendo dopo la trasmissione di ieri le immagini della tv cubana. El Pibe ha dichiarato all'Avana di sentirsi bene e recuperato: "Dico che per avere il presente di oggi ho dovuto passare tutto quello che ho passato, per ricordarmi che niente è definitivo e che se uno tocca il fondo e non può più andare avanti non può che risalire". Maradona conosce bene Cuba, dove andò per la prima volta dieci anni fa e dove lo scorso anno ha trascorso un periodo di disintossicazione in una clinica specialistica per curarsi dalla dipendenza della droga. www.repubblica.it (28 ottobre 2005) __________________________ L'autoritarismo ha bisogno di obbedienza, la democrazia di DISOBBEDIENZA
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