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Letraviva MST 19 settembre: Un bilancio dei risultati della Marcia Nazionale (trad. Serena Romagnoli)
- Subject: Letraviva MST 19 settembre: Un bilancio dei risultati della Marcia Nazionale (trad. Serena Romagnoli)
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>
- Date: Wed, 21 Sep 2005 15:22:49 +0200
Cari amici e amiche del MST, quattro mesi dopo la fine della Marcia Nazionale, tutti i militanti del MST hanno registrato nella memoria e nei quaderni i sette punti dell¹accordo tra il MST e il governo federale. Il 17 maggio, all¹arrivo della grande marcia, il governo ha firmato un documento pubblico nel quale riaffermava l¹impegno di insediare 400.000 famiglie entro il 2006. L¹accordo prevedeva che la priorità sarebbe stata garantita alle famiglie accampate che affrontano molte difficoltà. Circa 140.000 famiglie senza terra vivono in questa situazione in tutto il paese. Nel 2003, solo 9.000 famiglie del MST sono state insediate. Nel 2004, sono state 11.000 e quest¹anno, fino al mese di agosto, solo 4.000 famiglie senza terra sono riuscite ad insediarsi. Per rendere più agili i processi di esproprio, il governo ha emanat una misura provvisoria che recupera le risorse tagliate dal Ministero dell¹Economia. Ma in tutti gli incontri realizzati con il Movimento, Incra e Ministero dello Sviluppo Agrario lamentano che il Ministero dell¹Economia non libera le risorse. Un altro punto dell¹accordo era che in alcune settimane, a partire dalla fine della Marcia, sarebbe stato pubblicato un provvedimento con i nuovi indici di produttività che aiuteranno nella realizzazione delle valutazioni per l¹esproprio. Il ministro dello sviluppo agrario, Miguel Rosseto, ha consegnato la sua proposta di aggiornamento degli indici al Palazzo del Planato il giorno 6 aprile. In agosto, durante un incontro con i movimenti sociali, il presidente Lula si è mostrato sorpreso perché credeva che i nuovi indici fossero già stati pubblicati. Sembra che topi di palazzo stiano mangiando i documenti. Il programma speciale per gli insediati. C¹è anche stata la promessa che sarebbero state aperte nuove linee di credito per gli insediati. Il governo ha fatto una parte, aggiustando i valori delle linee attuali del PRONAF (Programma Nazionale dell¹Agricoltura Familiare). Ma questo non risolve il problema. E¹ necessario vincere la burocrazia delle banche. Per questo abbiamo sempre detto che bisogna avere un programma speciale per gli insediati come il Procera (Programma di Credito per la Riforma Agraria). Per questa situazione delle 580.000 famiglie insediate, meno di 60.000 hanno ricevuto il credito del Pronaf nell¹ultimo raccolto. Ossia il credito non è stato uno strumento di organizzazione della produzione negli insediamenti. Il governo si è impegnato anche a rendere più agile il programma delle agroindustrie. Siamo andati un po¹ avanti solo con la Banca Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale, ma siamo ancora lontani dall¹avere un programma che unisca la Riforma Agraria ad un incentivo reale alla creazione di agroidustrie negli insediamenti. C¹è stata data anche la garanzia che non sarebbero mancate le ceste basiche negli accampamenti. E¹ possibile percepire a Brasilia una volontà di risolvere questo problema ma quando si va negli stati, la storia della mancanza della cesta basica continua. In pratica, pochi accampamenti hanno visto una regolare distribuzione mensile di ceste basiche. Tanto importante quanto il non lasciare che le famiglie accampate soffrano la fame è che la Conab (Compagnia Nazionale di approvvigionamento) abbia le condizioni di realizzare un programma di acquisto di tutta la produzione di alimenti degli insediamenti e anche delle comunità contadine. Il governo deve rendere più agile questo processo che darebbe garanzia di vendita e normalizzazione dei prezzi, evitando le speculazioni degli intermediari. Come si può vedere, il governo Lula ha un debito sociale con il MST. E¹ a posto nei confronti delle grandi imprese e delle banche alle quali paga religiosamente miliardi di interessi tutti i mesi. La Riforma Agraria soffre di una paralisi cronica. C¹ è un solo modo per far ascoltare la nostra voce: la mobilitazione sociale. Dobbiamo discutere in ogni stato, negli accampamenti, qual è il modo migliore di mobilitarsi perché il governo onori il suo debito e realizzi i sette punti promessi durante la Marcia Nazionale. L¹altro percorso è quello di continuare a organizzare i poveri delle campagne. Lottiamo! Segreteria Nazionale del MST .
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