Manifesto Carovana Internazionale in Bolivia



A SUD Ecologia e cooperazione ONLUS

Mayaki

Azione Globale dei Popoli

Carovana Internazionale in Bolivia
11-20 ottobre 2005

Invito dei movimenti boliviani ai fratelli e le sorelle italiane

Cari fratelli italiani,
Con queste parole desideriamo farvi giungere i pi˜ cordiali saluti e un
grande abbraccio da parte dei movimenti sociali boliviani. Per voi, che
avete saputo ereditare la forza contadina e operaia, il potere costruito
dal basso nelle vostre terre, nutriamo sincero affetto, che adesso vogliamo
continuare a coltivare riunendoci con voi e con molti fratelli dellíAmerica
che lotta, nella nostra terra.
Voi meglio di molti altri sapete il lavoro e le battaglie che abbiamo
svolto da cinque anni a questa parte, con la Guerra dellíAcqua a
Cochabamba, abbiamo riacquistato la voce e la dignitý. Da allora, spargendo
molte volte il nostro sangue, abbiamo percorso il cammino per il recupero
dei nostri beni comuni, regali della Pachamama, e cercanto di costruire un
futuro per i nostri figli e i figlio dei nostri figli. CosÏ, nellíottobre
del 2003 abbiamo destituito un presidente che aveva venduto la nostra
patria e massacrato la nostra gente, a El Alto, nelle province aymaras, a
Cochabamba e in molte altre regioni abbiamo assistito allíavanzata di ladri
e assassini. Se, come dicono i nostri fratelli zapatisti, siamo in guerra
con questo mondo, la nostra lotta Ë stata per terre e territori, per
salute, educazione e lavoro, per il diritto al beneficio collettivo della
ricchezza naturale.

E in questa fase della guerra, nella quale continuiamo nella costruzione di
un governo nostro, di uomini e donne semplici e lavoratori, per tornare ad
essere padroni dei nostri destini. La vittoria, fratelli, Ë possibile, la
sogniamo ad occhi aperti tutti i giorni, ma siamo convinti che solamente
tutti insieme (qui come lý) potremo articolare la forza che inverta
definitivamente líordine delle cose in favore dei pi˜. Per questo vi
scriviamo questa lettera, per invitarvi a incontrarci e trovare insieme un
grande accordo nel quale si uniscano i nostri pensieri e le nostre mani per
continuare a camminare.

Presto si compiranno due anni dallíinsurrezione con la quale rovesciammo il
ìgringoî locale Gonzalo S·nchez de Lozada. Pi˜ di sessanta fratelli furono
assassinati in quellíottobre del 2003. E fino ad oggi nessuno di quegli
assassini Ë stato assicurato alla giustizia, ma il nostro sogno di
giustizia e libertý continua, oggi pi˜ che mai: contro i saccheggi
nazionali e internazionali, per il diritto a una vita degna. PerciÚ
pensiamo che la migliore opportunitý per invitarvi, a dialogare e conoscere
le nostre terre, Ë il prossimo ottobre: desideriamo che condividiate il
nostro lavoro, le nostre discussioni, ma anche il nostro cibo e la nostra
forza per continuare a costruire.

Siete dunque invitati, fratelli e sorelle, a venire a trovarci dal 11 al 20
ottobre in Bolivia. Vi aspettiamo qui a braccia aperte, sperando che dalla
trama delle nostre speranze nascano la solidarietý e la reciprocitý che non
abbiamo ricevuto dai padroni del potere e del denaro. Eí il nostro
desiderio, e speriamo che sia da voi condiviso. Fraternamente,

per i movimenti sociali della Bolivia:

Oscar Oliveira Foronda
Portavoz de la Coordinadora de Defensa del Agua y de la Vida de Cochabamba

Eugenio Rojas Apaza
Alcalde Municipal de Achacachi
Primaera section-Prov. Omasujos

Abraham Grandidier
Presidente de la AsociacÏon de sistemas comunitarios de Agua del Sur del
Sur de Cochabamba (Asica Sur)

Omar Fernandez
Regantes

Emilio Rojas
Oficial Major tecnico, Gobierno Municipal de Achacachi Prov. Omasujos

Marcellino Pilco
Presidente de la ì5 salidas de Aguaî de Chilimarca

Los combatientes del Cuartel General Indigena de QíAlachaca


Roma 6 settembre 2005

Negli ultimi cinque anni i movimenti indigeni e sociali della Bolivia hanno
lottato per difendere i loro pi˜ elementari diritti. Nellíaprile 2000 a
Cochabamba hanno difeso il diritto allíacqua impedendo le privatizzazioni
imposte dalla Banca Mondiale e dalla multinazionale statunitense Bechtel.
Nel 2003 e nel 2005 hanno impedito líapplicazione delle misure imposte dal
FMI e la svendita delle riserve di gas del Paese alle multinazionali. La
Nazionalizzazione degli idrocarburi, la difesa dei beni comuni e
líAssemblea Costituente sono le richieste avanzate nel corso di questi
anni. In seguito alle mobilitazioni popolari e nonostante una durissima
repressione che ha causato decine di morti e centinaia di feriti, due
presidenti sono stati costretti alle dimissioni. Negli ultimi mesi il
Governo Statunitense ha intensificato le operazioni militari per la
costruzione di basi vicino le frontiere con la Bolivia ed ha inserito il
Paese Andino tra quelli pi˜ pericolosi a causa delle continue mobilitazioni
e rivendicazioni della societý civile.

Le riserve di gas della Bolivia rappresentano per le multinazionali un
affare da 1.200 miliardi di dollari. La posizione geografica del Paese,
situato nel cuore del continente latinoamericano, fa della Bolivia un
territorio strategico per i grandi interessi economici e politici
sullíintera regione amazzonica e Andina.

In America Latina il fallimento delle politiche economiche neoliberali
appare in tutta la sua evidenza. Líazione incessante dei movimenti sociali
in tutto il continente disegna uno scenario di speranza e di grandi
cambiamenti. In questo contesto le lotte del popolo boliviano hanno
conseguenze e ripercussioni sulle lotte e le speranze di tutti i movimenti
che in ogni singolo Paese stanno lavorando per difendere i beni comuni e
promuovere la democrazia partecipativa.

Mayaki in lingua Aymara significa ìsiamo una sola cosaî. La possibilitý di
un cambiamento Ë oggi a portata di mano e dipenderý dalla capacitý dei
movimenti internazionali di lottare insieme.

Dallí11 al 20 ottobre cammineremo insieme in Bolivia come un unico
movimento globale per difendere i beni comuni, per la democrazia e
líautodeterminazione dei Popoli.

Promuovono:

Coordinadora de defensa del agua y la vida, Coordinadora de defensa del
gas, Movimenti popolari e contadini, Movimento dei Regantes, Nazione
Indigena Aymara, Radio Lachiwana, A Sud, Carta, Comitato italiano per il
Contratto Mondiale sullíAcqua, Comitati locali per la difesa dellíacqua,
Forum Ambientalista italiano, Global Radio, Il Manifesto, Latinoamerica,
Liberazione, Radio Cittý Aperta, Ya Basta.

Info e adesioni alla Carovana
tel. 3334843750 / 3476482702
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