Manifestazione 2 luglio + sintesi letraviva del 30 giugno sulla crisi politica



Title: Manifestazione 2 luglio  + sintesi letraviva del 30 giugno sulla crisi politica

Folha di Sao Paulo 2 luglio
Dirigenti dei movimenti sociali chiedono cambiamenti dell’economia durante una manifestazione contro la crisi politica.
Goiania 20.000 persone hanno manifestato a Goiania il 1 luglio nella prima manifestazione dei movimenti sociali dall’inizio dell’ultima crisi politica del paese. La manifestazione è stata organizzata  dal Coordinamento dei Movimenti Sociali che riunisce più di 50 organismi. Obiettivi della manifestazione: mutamenti immediati nella politica economica, fine della destabilizzazione del governo, chiarimento di tutti i casi di corruzione e una riforma politica “democratica”.
La partecipazione più consistente è stata quella degli studenti che stanno partecipando al 49° Congresso Nazionale della UNE (Unione Nazionale degli Studenti).Hanno inoltre partecipato rappresentanti del MST, della Contag, della Marcia mondiale delle donne.
La CMS ha dichiarato che il principale obiettivo dei movimenti non è una difesa incondizionata del governom na di una ripresa del progetto politico di cambiamento che ha portato Lula al potere. Stedile ha detto che i movimenti sociali stavano “tendendo la mano” al presidente alla ricerca di una “ricomposizione con il popolo”. (dalla FdSP)
 
Letraviva   n. 93 del 30 giugno (sintesi)
La crisi politica e sociale che il Brasile affronta è una opportunità per discutere possibili soluzioni. Il MST con altre 45 organizzazioni ha firmato una lettera al popolo brasiliano che indica come vie d’uscita:
Una riforma ministeriale con l’allontanamento dei ministri conservatori e/o corrotti, cambiamenti nella politica economica, una profonda riforma politica che dia risposte, oggi impedite dalla politica economica, ai diritti sociali, previsti dalla Costituzione (al lavoro, alla terra, alla casa, all’educazione e alla cultura).
E’ necessario inoltre dibattere all’interno della società un nuovo progetto di sviluppo facendo tornare a crescere il movimento di massa.
Settori della stampa borghese non hanno voluto divulgare la Lettera interpretandola volutamente come se fosse un documento di appoggio al governo. Il MST ribadisce che usciremo dalla crisi solo con le misure sopra elencate e non con miracolistici accordi di partito che non risolvono i problemi del popolo.
Interessante, per quanto riguarda alcune necessarie trasformazioni in campo politico è il seguente articolo:
 
 
Di che riforma politica ha bisogno il popolo brasiliano di Frei Sérgio Görgen
·     Democrazia diretta: creare meccanismi permanenti di partecipazione diretta nelle decisioni. Convocazione permanente di plebisciti e referendum.
·     Controllo sociale dell’azione dello stato: partecipazione popolare al controllo del bilancio e delle attività  dei vari organi dello stato e punizione implacabile di ogni forma di corruzione, dei corrotti e dei corruttori. Richiesta di collaborazione nella denuncia e nella ricerca delle prove della corruzione e potrezione dei collaboratori della giustizia. Proibizione alle imprese e agli imprenditori corruttori o finanziatori di campagne politiche di partecipare a gare d’appalto statali
·     Eliminazione degli emendamenti parlamentari individuali, proibizione ai parlamentari o a chi detiene incarichi politici di mantenere legami amministrativi di direzione o proprietà con imprese che prestino servizi alla comunità o allo stato.
·     Eliminazione della possibilità di svolgere più di due mandati consecutivi a qualsiasi livello. Quarantena di 4 anni dopo due mandati. Ampliamento delle possibilità di interrompere i mandati esecutivi e legislativi.
·     Fine dell’immunità parlamentare (salvo per il diritto di opinione e denuncia) e del diritto a un foro privilegiato.
·     Finanziamento pubblico delle campagne elettorali  e dei partiti. Divieto di raccogliere finanziamenti di privati
·     Salari degli eletti calcolati a partire dalla media dei salari dei dipendenti pubblici della istituzione alla quale si è stati eletti
·     Impossibilità di cambiare partito nei tre anni successivi alla elezione, che esce dal partito restituisce il mandato al partito. Il mandato può essere ritirato dal partito con decisione qualificata
·     Assemblee legislative speciali ampliate elette ogni due anni a livello nazionale, di stati e municipi (con candidati presentati non solo dai partiti, ma anche da sindacati, movimenti popolari ecc.)  con mandato specifico per discutere e approvare bilanci e piani pluriennali
·     Precedenza ai progetti di legge di iniziativa popolare
·     Creazione di assemblee popolari municipali senza salario fisso, ma solo rimborso spese. Consiglieri a tempo pieno solo in comuni con più di 100.000 abitanti. Accesso alle assemblee municipali non solo attraveros i partiti.
·     Quote minime obbligatorie per indigeni, negri e donne a tutti i livelli
·     Mandati esecutivi a tutti i livelli, di sei anni senza rielezione ( con possibilità di interruzione attraverso referendum)
·     Assemblea nazionale unicamerale ( con possibilità in alcuni casi di dare lo stesso peso a tutti gli stati)