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Fw: 680 desaparecidos a La Habana
- Subject: Fw: 680 desaparecidos a La Habana
- From: "Marina Beccuti" <marina.b at inrete.it>
- Date: Sat, 4 Jun 2005 23:23:01 +0200
----- Original Message ----- From: "gc" <gc at gennarocarotenuto.it> To: <news at peacelink.it> Sent: Saturday, June 04, 2005 8:30 PM Subject: 680 desaparecidos a La Habana > Vi prego di dare la massima diffusione. > > 680 DESAPARECIDOS ALL'AVANA > > Gennaro Carotenuto dall´Avana > http://www.gennarocarotenuto.it/dblog/articolo.asp?id=197 > > Come é possibile che un grande convegno internazionale sul terrorismo, che > riunisce 680 studiosi, giornalisti, ricercatori, giuristi di 67 paesi venga > completamente censurato dalla stampa italiana ed europea? > > E´ un´omertà possibile se il convegno si svolge a Cuba e migliaia di > documenti prodotti sono così scomodi da incolpare gli Stati Uniti di quello > che la saggista argentino-messicana Stella Calloni -colei che per prima mise > le mani sugli archivi del terrore del Piano Condor- definisce oramai > "terrorismo di stato mondiale". > > Sono verità così scomode da fare ritenere preferibile ignorarle facendosi > scudo dietro lo sfondo cubano del congresso. Sono verità diffcile da > accetare come quella palesata in un documento del governo statunitense del > 1962. In piena epoca dorata dell'alleanza per il progresso kennediana, tale > documento, firmato dal Generale L. Lemnitzer, capo di stato maggiore degli > Stati Uniti, suggerisce al ministro della difesa quella di fare saltare in > aria un aereo civile con a bordo un'intera scolaresca statunitense per > poterne incolpare Cuba e creare un incidente di tale gravità da creare > consenso intorno all'invasione dell'isola. > > Quella volta il progetto non si concretizzò, anche se in altri casi dal > Maine al Golfo del Tonchino gli Stati Uniti costruirono ad arte incidenti > tesi a legittimare conflitti. Quattordici anni dopo però, un aereo fu > effettivamente abbattuto da un attentato terroristico dello stesso stampo. > Autore del crimine fu ul gruppo facente capo ai terroristi > cubano-statunitensi Orlando Bosch e Luís Posada Carriles, inoppugnabilmente > protetto e controllato -centinaia di documenti lo dimostrano- dalla CIA > diretta all`epoca da George Bush padre. Nell`attentato contro un volo della > Cubana de Aviaciòn diretto alle isole Barbados furono assassinate 73 > persone, in massima parte giovanissimi atleti cubani. > > Proprio Posada Carriles era già all'epoca non solo un terrorista affermato > ma anche il capo dei servizi segreti venezuelani "denazionalizzati" > dall'allora presidente filostatunitense Carlos Andrés Pérez. E in quel > paese, da capo dei servizi segreti, aveva compiuto decine di attentati fino > ad essere arrestato e condannato e poi riuscire a fuggire con complicità ai > massimi livelli dello stato. Dopo essere stato tra i gestori per conto di > Washington della guerra sporca in centramerica, che ha causato decine di > migliaia di vittime, tra le quali il Vescovo di San Salvador, Oscar Romero, > Posada Carriles fu riarrestato e ricondannato a Panama. Qui, nell'autunno > 2004 fu indultato come ultimo atto pubblico della presidente uscente Mireya > Moscoso. Oggi Posada Carriles, dopo > un arresto farsa per immigrazione illegale negli SU è una patata bollente > per la famiglia Bush verso la quale vanterebbe una grande capacità di > ricatto. La magistratura venezuelana ne chiede con forza l'estradizione > incontrando silenzi ed imbarazzi da parte dell'amministrazione statunitense. > > Il convegno dell'Avana in quattro giorni di intensi lavori ha ripercorso il > filo rosso che lega la quasi totalità delle violazioni dei diritti umani e > dei colpi di stato che hanno insanguinato la storia dell'America Latina > contemporanea al governo degli Stati Uniti. Studiosi di tutti i continenti > hanno presentato dati e documentazioni che in molti casi provengono dagli > stessi archivi statunitensi. Tanto il giurista paraguaiano Martín Almada > come il giornalista uruguayano Samuel Blixen hanno ricostruito i nessi tra > il Piano Condor e i governi degli Stati Uniti e tra questo e i piani di > sterminio e guerra sporca in centro-america. Oggi si hanno informazioni tali > da individuare un unico disegno, che unisce tutti i progetti di > destabilizzazione, quello di Cuba, quello del Cono Sud con il Piano Condor e > quello centroamericano e nel quale proprio i cubano-statunitensi di Miami > svolgono da una parte un ruolo di manovalanza criminale come autori > materiali degli attentati e dall'altro di istruttori e organizzatori > dell'internazionale del terrore che nell'ultimo mezzo secolo ha assassinato > almeno mezzo milione di latinoamericani 200.000 dei quali nel solo Guatemala > dopo il rovesciamento > del governo socialdemocratico di Jacobo Arbenz. > > Venendo ad eventi più recenti, la giurista statunitense Eva Golinger ha > presentato circa 5000 documenti, l'80% dei quali di provenienza ufficiale > statunitense. Rivelano il finanziamento con almeno 27 milioni di dollari da > parte del governo degli Stati Uniti dei gruppi golpisti venezuelani dell'11 > di aprile 2002. Non solo: gli Stati Uniti -è nelle carte di Washington > presentate da Golinger nel saggio "Il codice Chávez"- sapevano perfettamente > che i gruppi golpisti da loro appoggiati fossero gli autori materiali degli > assassini delle decine di vittime dell'11 e 12 aprile a Caracas. Eppure > continuarono a fornire false prove che attribuivano quelle morti ad elementi > fedeli al governo legittimo che intanto stava riprendendo il controllo della > situazione. > > Lo storico italiano Piero Gleijeses, della John Hopkins University negli > Stati Uniti ha studiato il colpo di stato in Guatemala del 1954. Forse il > dato più interessante che presenta è che all'epoca tutta la stampa europea, > anche di destra e con la sola eccezione della Spagna franchista, mise > immediatamente in relazione il governo statunitense, la United Fruit e il > colpo di stato. Al contrario la stampa statunitense, che pure deteneva > sicuramente quelle informazioni, per almeno sei anni tenne un comportamento > omertoso censurando completamente ogni informazione sul caso che dà inizio > alla lunga tragedia guatemalteca. > > Il professor Gleijeses ha concluso il suo intervento facendo iniziare la > politica di doppia morale statunitense -che oggi produce la lotta al > terrorismo e il contemporaneo appoggio di questo- nel lontano 1806. In > quell'anno l'antischiavista e allo stesso tempo grande proprietario di > schiavi Thomas Jefferson "con l'annessione della Florida, sottratta > illegalmente alla Spagna, fu abilissimo nel presentare quest'ultima, > aggredita, come aggressore. > Fino dall'epoca quindi gli Stati Uniti avrebbero, secondo Gleijeses, > istituzionalizzato una politica di manipolazione costante dei fatti tesa a > trasformare la pecora in lupo e presentare loro stessi, in genere > aggressori, come vittime". > > Cuba, è la denuncia, in questi anni ha avuto 3478 vittime in centinaia di > atti terroristici documentati, organizzati, finanziati e protetti dal paese > paladino della lotta al terrorismo e che accusa Cuba di violazioni dei > diritti umani. Tra queste vittime c'è il giovane turista italiano Fabio di > Celmo per la morte del quale Posada Carriles è reo confesso e per la quale > afferma di dormire sonni tranquilli. Il governo italiano non richiede e non > richiederà l'estradizione del terrorista. L'opposizione -evidentemente la > doppia morale non è un'esclusiva degli Stati Uniti- non ha presentato > neanche uno straccio di interrogazione parlamentare in merito. >
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