[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
MARCIA MST- VERSO LA TERRA PROMESSA di Frei Betto
- Subject: MARCIA MST- VERSO LA TERRA PROMESSA di Frei Betto
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>
- Date: Sat, 07 May 2005 19:55:20 +0200
VERSO LA TERRA PROMESSA di Frei Betto Frei Betto Il MST ha ascoltato il consiglio del presidente Lula e si è alzato in piedi. Ora, appoggiata dalla Commissione Pastorale della Terra e da altre organizzazioni, marcia da Goiânia a Brasília in favore della riforma agraria. La camminata è cominciata il 2 di maggio. Vi partecipano circa 12.000, persone provenienti da 23 stati. La marcia non punta alla terra Promessa, come quella degli ebrei, descritta nell¹Antico Testamento. Vuole solo una porzione della terra promessa dal governo Lula. Nel 2002, il governo federale ha approvato il 2° Piano Nazionale di Riforma Agraria che entro il 2006 dovrebbe insediare 400.000 famiglie senza terra. E più di 130.000 dovrebbero ricevere un finanziamento per l¹acquisto di un immobile rurale. All¹inizio dell¹anno passato, Lula assicurò che entro il mese di dicembre sarebbero state insediate 115.000 famiglie. Secondo l¹Incra, nel 2004, furono insediate circa 80.000 famiglie. In due anni di governo 117.000. Il MST contesta questi dati. Dice che la maggioranza delle famiglie è stata sistemata all¹interno di progetti avviati dal governo Cardoso o ha visto soltanto la propria situazione regolarizzata. Così in due anni il governo attuale avrebbe insediato 64.000 famiglie. La cosa più grave è che il governo federale non dimostra la volontà politica di concretizzare la riforma agraria. Dei 3,4 miliardi previsti nel bilancio di quest¹anno dal Ministero per lo Sviluppo Agrario (MDA), il Ministero dell¹economia ha tagliato 2 miliardi per fare cassa e assicurare la montagna di denaro ³circa 60 miliardi di reais² del superavit primario (Š) Ci sono state proteste, anche del ministro Rossetto, che hanno obbligato il ministro Palocci a liberare 400 milioni della quantità trattenuta. Se la riforma agraria sarà di fatto priorità del governo Lula, il Miliardo e seicentomila reais restanti devono essere restituiti in breve al Ministero dello sviluppo agrario. La marcia di 223 chilometri culmina a Brasilia il 17 maggio. Essa rivendica quel che il governo Lula ha promesso: insediare 400.000 famiglie entro il 2006. Il presidente ha sottolineato che non basta dare la terra. Bisogna che ci siano anche buone condizioni tecniche di semina, raccolta, trasporto e commercializzazione del prodotto eccedente rispetto al consumo familiare. E¹ quello che desiderano i senza terra, attraverso un programma di agroindustrie e di credito speciale per gli insediamenti. Tutte le statistiche provano che l¹attività rurale è quella che dà più lavoro in Brasile. E noi conviviamo con un allarmante indice di disoccupazione. Fare la riforma agraria ³una rivendicazione vecchia di 150 anni² significa rimandare indietro l¹esodo verso le città, ridurre il numero di favelas, diminuire la disuguaglianza sociale e, in conseguenza di questo, la violenza urbana. In questo paese di 800 milioni di ettari coltivabili, la terra è quel che non manca. E¹ provato che più del 60% degli alimenti che arrivano sulle tavole delle famiglie brasiliane provengono dall¹agricoltura familiare. Il governo federale ha esteso i benefici del Pronaf (Programma Nazionale di Agricoltura Familiare) a tutto il paese, spezzando il monopolio della regione Sud. Questo, tuttavia, non è sufficiente. La burocrazia rende ancora difficile l¹accesso al finanziamento. Uno dei maggiori ostacoli alla riforma agraria è il Congresso Nazionale, un nido di ruralisti difensori del latifondo. Basta dire che, fino ad oggi, non ha approvato la proposta del governo di esproprio sommario delle fazendas in cui ci sia lavoro schiavo. Questo è uno dei fattori che favoriscono l¹impunità dei criminali accusati delle morti di coloro che lottavano per la riforma agraria. Qual è il progetto Brasile del governo Lula? Nell¹economia non c¹è spazio per i dubbi: equilibrio fiscale, contenere l¹inflazione, attrarre capitali stranieri, ridurre i debiti interno e estero, aumentare le esportazioni e ridurre le importazioni, ampliare le riserve e la capacità di investimento. La meta è positiva, il metodo discutibile, perché gonfia gli interessi, riduce il credito, stimola la speculazione e asfissia la produzione. Una difficile equazione: promuovere lo sviluppo sociale attraverso una politica economica neoliberista che favorisce il capitale e opprime il lavoro. La riforma agraria è, teoricamente, la ³priorità delle prioritಠdel governo Lula. A lato della lotta alla fame. D¹altra parte le due cose sono intrecciate. Ma così come il presidente ha ammesso che il drago inflazionario non può essere contenuto solo con la frusta degli alti interessi, che fa male ai lombi della nazione, è ora che il governo dia risalto al Piano Nazionale di Riforma Agraria e, almeno, realizzi gli obiettivi di insediamento annunciati nei due primi anni di gestione. Un governo che ha avuto il coraggio sufficiente per omologare la riserva indigena di Raposa Serra do Sol, in Roraima, non merita di arrivare alle elezioni del 2006 con una semplice riverniciatura fondiaria, mentre migliaia di famiglie restano accampate al bordo delle strade perché sanno che lontano dalla terra per loro non c¹è salvezza. Non possono più, come fece la famiglia del presidente, salire su un camion e viaggiare nella speranza di ottenere lavoro nell¹Eldorado paulista. Gli resta solo la possibilità di lottare per la terra che hanno perduto
- Prev by Date: Newsletter Latina
- Next by Date: URGENTE - Colombia: Assassinato un compagno anarchico
- Previous by thread: Iglesia Luterana Popular de El Salvador ILPES 6-mayo-05 por favor divulguen esta invitación y nos vemos allí, traigan musica cubana Até a vista! Roberto
- Next by thread: URGENTE - Colombia: Assassinato un compagno anarchico
- Indice: