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Fw: COMUNICADO DEGLI OPERAI DELLA ZANON!!!
- Subject: Fw: COMUNICADO DEGLI OPERAI DELLA ZANON!!!
- From: "Nello peacelink" <n.margiotta at peacelink.it>
- Date: Sat, 5 Mar 2005 21:19:15 +0100
----- Original Message ----- From: <opalaca at inventati.org>
Sent: Saturday, March 05, 2005 9:10 PM Subject: COMUNICADO DEGLI OPERAI DELLA ZANON!!! Sequestrata e picchiata la moglie di un operaio della fabbrica occupata Zanon Comunicato degli operai di Zanon Neuquén (Argentina) - Questa mattina, 4 maggio, è stata sequestrata ed aggredita la moglie di un compagno della fabbrica. Come denunciato alla procura generale, questa mattina lei si stava recando al lavoro quando 4 uomini a bordo di una Ford Falcón verde l’hanno costretta a salire in auto. "Sappiamo dove lavori, che tuo marito lavora a Zanon e che lasci tuo figlio con tua suocera”. In questa maniera i soggetti hanno iniziato con le aggressioni e hanno rimarcato che il messaggio era per Godoy, López, Pedrero ed altri ancora del Sindacato Ceramista. Le minacce verbali che stiamo ricevendo negli ultimi tempi, questa volta sono giunte fino alla violenza fisica. “Questo ha a che vedere con Zanon” le hanno detto mentre la torturavano con un oggetto che provoca tagli. L’hanno picchiata in faccia e le hanno effettuato tagli sulla faccia, sul petto e sulle braccia. La compagna ha anche denunciato che mentre l’aggredivano le dicevano : “il sindacato si riempirà di sangue, ti tagliamo la faccia perché devi averla piena di sangue quando ti vedrai con quelli del sindacato”. La minaccia era rivolti a tutti: “quelli del sindacato non se ne vogliono andare dalla ceramica e tutti dobbiamo vivere di essa, per strada ci ammazzeranno tutti e che qualcuno morirà”. Noi operai di Zanon sappiamo che questa è la continuazione di una escalation di minacce; che tutto questo ha avuto inizio con il discorso del ministro di Seguridad y Trabajo provincial, Manganaro, di fronte ad una cerimonia della polizia della provincia di Neuquén. Il quell’occasione il ministro tacciò di “delinquenti” noi che ci opponiamo e lottiamo contro le politiche del governo di Sobisch. Utilizzò termini di guerra: a “quelli” bisogna perseguitarli, accusando di essere delle “truppe irregolari” i lavoratori che manifestano. Ieri lo stesso ministro ha denunciato che tutta questa situazione è dovuta ad una cospirazione della SIDE (servizi argentini) sulla base di una denuncia anonima di un ex-agente della SIDE. Noi operai di Zanon non scartiamo alcuna ipotesi. Nel mezzo di questo pesante clima, noi siamo in attesa che si risolva il conflitto lavorativo, dopo 3 anni di lotta e di gestione operaia. Ma i settori di potere e gli industriali che chiudono le fabbriche non si arrendono facilmente. Utilizzano queste armi degli anni oscuri della dittatura per cercare di spezzarci e sconfiggerci. Per questo, oggi più che mai, riaffermiamo il nostro impegno di lotta e, indipendentemente dalla provenienza delle minacce e delle aggressioni, la responsabilità politica di quanto accade a noi, alle nostre famiglie e all’insieme dei lottatori di Neuquén è del governatore Jorge Sobisch. Convochiamo tutte le organizzazioni ad una riunione per domani mattina, sabato 5 marzo, presso il Sindicato de Judiciales (SEJUN) per definire i passi da seguire. Raúl Godoy, Secretario General: (0299) 154-052657 Alejandro López, Secretario Gremial: (0299) 154-016923 Carlos Acuña, Secretario de Prensa y Difusión: (0299) 155-837111 Mariano Pedrero, abogado Sindicato ceramista: (0299) 154-013849
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