L'Inter è una favola , lo dice Marcos



da www.kataweb.it

L'Inter è una favola, lo dice Marcos

Milano- L'Inter diventa una favola, non tanto per i tre gol in sei minuti
segnati alla Sampdoria. L'Inter entra proprio dentro una favola vera di
quelle che si ascoltano la sera, davanti ai bambini con gli occhi
spalancati. Ed è una favola messicana in cui la squadra di Massimo Moratti
viene trascinata per mano dal sub comandante insurgente Marcos, il capo del
movimento zapatista che, da oltre un decennio, ci appare con un
passamontagna, una pipa, spesso a cavallo.

Marcos, prima di Natale, ha scritto e recitato per radio un racconto che
parla anche dell'Inter, un racconto scaricabile persino da Internet. Marcos
guida il movimento che in Messico ha costruito, dentro lo stato del
Chiapas, cinque regioni autonome, dove per entrare bisogna lasciare il
passaporto, Marcos polemizza con giudici inerti e corrotti, Marcos è
riferimento del movimento no-global, di intellettuali, politici di sinistra
e non, di scrittori, a cominciare dal compianto Montalban. Marcos, ex
ricercatore universitario, da anni nella selva amazzonica messicana, scrive
anche romanzi gialli e favole. E le sue favole, "los cuentos del sub
comandante insurgente Marcos", vengono trasmesse da "Radio Insurgente",
l'emittente ribelle che si ascolta nelle comunità zapatiste. Tutti attorno
ad un tavolo, dopo la cena comunitaria, nei vilaggi e nelle comunità delle
popolazioni discendenti dei maya a sentire le notizie, i comunicati, i
commenti politici dell'EZLN.

E poi le favole di Marcos. Queste favole si riempiono di racconti sulla
vita quotidiana in comunità e di personaggi reali e inventati, pronti ad
alimentare nuovi miti. Pronti ad essere la guida didascalica per le nuove
generazioni di zapatisti, pronti ad essere da esempio per loro, nel solco
delle grandi tradizioni maya.

In uno di questi racconti, la naranja magica, trasmesso in sette puntate,
si cita l'Inter, in un atmosfera carica di simbolismi: siamo nel bel mezzo
della vita quotidiana della comunità e la giornata si arricchisce di una
sfida di calcio fra donne zapatiste.

E' la stessa voce del sub comandante Marcos che recita: "una squadra di
donne indossa la divisa dei Giaguari di Chiapas (la squadra della regione,
la migliore del Messico), un'altra squadra di donne, invece, indossa la
divisa dell'Internazionale di Milano, una squadra italiana, di gente molto
amica degli zapatisti e che ha aiutato molto i profughi di Zinacantan".
Mentre le donne giocano, un crocicchio di uomini parla di faccende
domestiche, delle difficoltà in famiglia, dei problemi quotidiani e della
vita con le rispettive compagne. Un rovesciamento tutto zapatista
dell'ordinaria vita, nell'ordinario messico, o nel'ordinario mondo europeo,
dove gli uomini giocano al calcio e le donne spettegolano, poco distanti.

Un modo per comunicare alla comunità zapatista, ed è questo l'altro
messaggio, che questi interisti, questi giocatori di calcio, così lontani,
sono amici nostri e noi gli diamo la nostra amicizia. Un'amicizia nata la
scorsa primavera quando il capitano dell'Inter, Javier Zanetti, inviò una
lettera di solidarità e i fondi ricavati da alcune multe della squadra per
soccorrere una comunità zapatista attaccata da paramilitari che avevano
distrutto tutto, a cominciare dalle condotte d'acqua. Un rapporto che è
continuato con una serie di ringraziamenti e citazioni da parte delle
giunte del Buon governo e una citazione di Marcos di appena una riga in un
lunghissimo comunicato d'autunno.

Marcos, però, non ha lasciato che a tenere vivo questo legame fosse solo
una burocratica citazione dentro una relazione politica. Ha fatto di più:
infilando in uno dei suoi racconti, un nuovo riferimento per le genti del
Chiapas, l'Internazionale di Milano. E il racconto, siamo certi, è
destinato ad arricchirsi di nuovi episodi.


Ascolta l'audio: 56k | Adsl
(Milano, 14 gennaio 2005)

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