" Chico" Mendes



Ricorre il 15 dicembre il 60° anniversario della nascita di Chico Mendes,
eroe della difesa dell'Ambiente e dei diritti dell'Uomo e della Natura-

---------------c

"..Con il nome di seringal si indicano le numerose foreste di Hevea
brasilensis, pianta dalla quale si estrae il caucciu', meglio conosciuta in
Brasile con il nome di seringueira.

"Conseguimmo (io e Fernando) una radio, grazie alla quale si potevano
ascoltare i notiziari in portoghese della centrale di Mosca, della Voice of
America e della Bbc inglese. Nel 1964 ci fu ( in Brasile) il colpo di Stato
militare. Nel mese di maggio e giugno dello stesso anno, la versione della
Voice of America sosteneva che la democrazia aveva vinto e che finalmente i
comunisti avevano chiuso con quel paese. Al contrario, la versione di radio
Mosca parlava di sindacalisti imprigionati, di torture, ecc. C'erano dunque
due versioni,una americana e una comunista. Lui mi spiegò che quella
rivoluzione fu realizzata grazie alla Cia, con l'appoggio dei settori più
reazionari del paese. Egli sosteneva che Joao Goulart, pur essendo a capo
di un governo populista, aveva lasciato aperta la possibilità di realizzare
la riforma agraria e per questo motivo la Cia aveva articolato e finanziato
il colpo di stato militare. Egli mi disse: "Ascolta, anche se i lavoratori
stanno per essere respinti, per quanto grande potrà essere il massacro,
sempre esisterà un seme che farà rinascere tutto, anche se sarà tra otto o
dieci anni". Il suo nome era Euclides Fernando Tàvora"



"Fino al 1975 vissi una vita isolata, tentando un lavoro quasi inutile, ma
riuscii a creare un gruppo di alfabetizzati di quasi cinquanta persone.
Dovetti tuttavia far fronte ad una pressione molto forte. Il prefetto ed il
sindaco della città mi mandarono a chiamare dicendo che stavo organizzando
un gruppo di agitatori..



All'inizio degli anni settanta la Chiesa latinoamericana si trasformava
sempre più in un punto di riferimento e in un interlocutore delle classi
oppresse del continente, che rappresentano la maggioranza della
popolazione.(Š) Nel 1968 la Conferenza di Medellin diede vita, grazie alla
volontà di un gruppo di sacerdoti e di laici, alla Chiesa Popolare e alla
Teologia della Liberazione.
..All'inizio degli anni 70 il Brasile viveva in piena dittatura e l'unica
opposizione consentita era quella di regìme che si esprimeva nel partito
Movimento Democratico Brasiliano..
Tutti i movimenti erano brutalmente repressi.
(Š)Durante questo periodo militai attivamente nelle Comunità di Base....in
quel momento il sindacato poteva funzionare solo come dipendenza della
Chiesa a causa della repressione,La Chiesa sosteneva la nostra causa."..

Nello stesso periodo nascono e si rafforzano le organizzazioni sindacali
brasiliane per contrastare la repressione organizzata dai latifonditi; nel
1975 nasce a Brasileira il Sindacato dei Lavoratori Rurali..segretario
Chico MendesŠ

"Nel 1976 arrivarono tre seringueros di un seringuero vicino a Brasileia e
denunciarono che una certa area stava per essere devastata da un gruppo
appoggiato da uomini armati.."

Inizia da lì la lotta dei seringueiros per impedire il disboscamento. Il 10
marzo di quell'anno puo' essere considerato una pietra miliare nella storia
dei seringueiros, tanto che fece notizia sulla prima pagina dei giornali di
Brasileia..avvenne il primo dei numerosi empates organizzati dai lavoratori
della foresta per impedire la scomparsa di intere aree boschiveŠRacconta
don Luigi Ceppi, un giovane parroco italiano di Xapuri, che ha fatto sua la
causa dei seringueiros:
" La lotta dei raccoglitori di gomma si è concretizzata nei cosiddetti
empates, ( da empatar - impedire) pacifiche occupazioni di terre invase dai
nuovi coloni, lunghe assemblee per cercar di far prevalere la ragione
contro la logica della distruzione. Si vince quando il governo interviene a
dichiarare lintangibilità della foresta. Negli ultimi cinque anni (dal 1984
al 1989) gli empates sono stati quarantacnque e le vittoie quindici. E
quasi sempre i proprietari della terra hanno provvedto a risolvere la
controversia a mano armata"

=Chico ricorda:
Realizzavamo un cordone e circondavamo l'area che stava per essere
disboscata, non lasciavamo entrare nessuno e cominciavamo a smontare gli
accampamenti. Nessuno di noi era armato, per meglio dire avevamo due o tre
persone armate ma con la ferma raccomandazione di agire solo nel caso che
si minacciasse la vita di qualcuno. Il nostro obiettivo era quello di
convincere i tagliatori di alberi a mettersi dalla nostra parte. Sempre
riuscivamo a conseguire l'adesione. Ma quando la polizia arrivava questi
erano obbligati a mettersi conro di noi. Ricordo che per quattro volte la
polizia picchio' la gente e poi, tutti insanguinati, ci chiudevano in una
camionetta e tutti insieme, cominciavamo a cantare gli inni religiosi.
Rrivavamo al commissariato, in più di cento e non c'era posto per
collocarci, se non nei corridoi. Alla fine la polizia ci liberava..

..I fazenderos decisero di assoldare due sicari e ,nella notte del 21
luglio 1980 uno dei due si appostò presso la sede del Sindacato di
Brasileia e assassino' Wilson Pinheiro (leader sindacale)
I lavoratori risposero assassinando un fazendeiro..
Da quel momento la polizia entro' in azione. E ci furono venti compagni
torturati con le unghie strappate.."..


Alla fine del 1979 si andava costituendo il "Partito do trabalho" che fu
fondato ufficialmente il 10 febbraio el 1980 da Luis Inacio da Silva detto
Lula"(Š)
- Nordestino di nascita come Mendes, Lula è figlio di un venditore
ambulante emigrato nel sud in cerca di fortuna. Nel 1980 organizzò il primo
grande sciopero contro la dittatura. Il partito di Lula si avvaleva del
contributo di esperienze differenti: il movimento sindacale, la chiesa
progressista, la stessa esperienza ambientalista dei seringueros..Cio' lo
porto' rapidamente ad essere il piu' forte del paese e alle elezioni
amministrative conquistò il governo di trentasei città.
(Š.) - Chico Mendes lasciò il partito comunista e aderì al partito di Lula.


Chico Mendes era ormai diventato "un uomo segnato per morire" Con questa
frase piena di fatalismo e di impotenza un sacerdote residente a Rio Maria,
una località nel nord est del Brasile, definiva gli uomini minacciati di
morte: Il Brasile è il solo paese al mondo dove è possibile vedere i morti
camminare

- Nonostante gli appelli e l'attenzione di tutti i lavoratori, Chico Mendes
fu assassinato il 22 dicembre 1988 sulla porta di casa. Chi ordino'
l'assassinio non penso' certo a quale risonanza avrebbe avuto questa morte.
Non era certo il primo sindacalista assassinato in Brasile. Inoltre, anche
in questa occasione i killer e i loro mandanti erano sicuri dell'impunità,
divenuta ormai legge, della quale avrebbero goduto. Questa volta le cose
erano invece destinate a finire diversamente. Per cominciare, uno dei
principali giornali degli Stati Uniti, il New York Times, pubblico' il 28
dicembre un editoriale dedicato alla lotta di Chico Mendes e dei
seringueiros. Lo stesso giornale sottolineava come il governo Sarney fosse
incapace di salvaguardare la vita altrui e di indagare sulle morti che si
verificavano in Brasile Anche sui giornali europei la morte di Mendes ebbe
grande risonanza e fu subito sottolineato come fosse morto per difendere la
foresta amazzonica, un parimonio del mondo intero e non soltanto del
BrasileŠ
-----

R I C O R D O

Ricorre tra due giorni il 60°anniversario della nascita di Chico Mendes,
l'uomo che è divenuto simbolo, con la sua vita e poi con la sua tragica
morte, della causa della salvaguardia del territorio amazzonico, ma anche
della salvezza delle popolazioni che vi abitano e della tutela e della
dignità dei lavoratori che, da un secolo e più, traggono il loro
sostentamento dalla estrazione del caucciu'.

Molto presto Chico comprese che lotta per la salvaguardia del territorio e
quella per i diritti dei lavoratori che vi lavoravano erano inscindibili.
Era poco più che undicenne quando incontrò Euclide Fernando Tàvora, un
giovane militare che si era avvicinato al partito comunista e che era
esiliato in quelle remote terre della foresta per motivi di persecuzione
politica. Chico aveva cominciato a notare quel giovane che leggeva il
giornale che, in qualche modo, gli arrivava ogni tanto. Il giovane Fernando
insegnò a Chico a leggere e scrivere e gli trasmise la coscienza dei suoi
diritti e di quelli della gente del suo popolo, popolo che giaceva ancora
in stato di semi schiavitù e a cui - non a caso - era preclusa la
possibilità di istruirsi. Non c'erano scuole nei seringal.

"..non era permesso costruire scuole. I lavoratori, dunque, vivevano
nell'ignoranza più assoluta, voluta dai seringalistas, i proprietari delle
piantagioni, per impedire loro di capire meglio la realtà di sfruttamento
nella quale vivevano. Per esempio, i seringueros non sapevano contare e
questo era sfruttato dai padroni quando si trattava di ditribuire il
salario..Sottoposti a un regime di semischiavitù, i seringueros erano
costretti a raddoppiare la produzione a seconda del volere dei padroni;
infatti, fino al 1965, i seringalistas erano finanziati dal Banco della
Gomma, a patto che il seringal producesse un determinato quantitativo di
caucciù. La mancata produzione, che doveva essere garantita dal lavoratore,
significava la perdita del finanziamento. Ogni iniziativa autonoma del
lavoratore era punita con la morte. Come racconta Mendes: "..quando, per
esempio, il seringueiro non aveva latte da dare al proprio figlio e non
sapeva come tirare avanti, molte volte vendeva di nascosto la gomma ad un
altro padrone e se il suo padrone lo veniva a sapere, mandava uno dei uoi
uomini a recuperare il prodotto e, dopo aver picchiato e ucciso il
seringuiro, lo bruciava
Questa situazione si verifico' perlomeno fino agli anni trenta, poi ebbe
fine in quanto arrivò una denuncia al governo federale. Allora, per avere
una idea, una denuncia che partiva da Juruà, per arrivare a Rio de Janeiro
impiegava due anni.
- Finalmente il governo federale, intorno al 1930, mando' una spedizione
nei vari fiumi dell'Amazzonia e molti seringalistas che usavano questi
metodi violenti furono arrestati; l'azione criminale dei padroni diminuì,
ma il sistema di schiavitù duro' fino agli anni '60. "
-
In uno dei seringal , il cui nome è Porto Rico , nello stato dell'Acre,
Chico era nato , da Irace Mendes e da Francisco Alve Mendes , il 15
dicembre 1944. I suoi genitori erano giunti lì provendeno dal poverissimo
nord est brasiliano, dal Cearè.


A nove anni, Chico era già un seringueiro, come lo erano padre e madre e
come erano stati i nonni che, come molti altri, avevano occupato quelle
foreste, fino al secolo scorso abitate solo dagli indios e dove questi
gruppi familiari avevano costruito il loro villaggio, come altri gruppi
familiari avevano fatto via via : questi villaggi erano molto distanti tra
di loro, tanto che solo raramente i vari abitanti si incontravano nella
foresta.



((E' importante notare che l'insediamento dei lavoratori nella foresta
amazzonica - dove, dunque , sin dal 1800, molti approdavano inseguendo la
speranza di vivere meglio col lavoro di estrazione del prezioso lattice -
li poneva in diretto conflitto con le popolazioni indio residenti da sempre
in quei luoghi ed è anche importante dire come, nel prosieguo degli eventi
che vedono protagonista, tra gli altri, Chico Mendes, a partire dagli anni
60, quella rivalità si trasformò in solida allenza per la difesa della
foresta e della propria stessa sopravvivenza. Così come è importante
rilevare che il lavoro di estrazione dei seringuieros non comprometteva
l'ecosistema della foresta primaria e che essi erano ben attenti a che
questo danno avvenisse. Così non fu da un certo punto in poi quando gli
appetiti molteplici dei proprietari terreni prima e delle multinazionali
occidentali poi cominciarono a distruggere l'ecosistema dell'Amazzonia, con
la deforestazione per ricavarne legno o campi da pascolo e da agricoltura,
con la costruzione di recente di oleodotti e di dighe. Al momento è
prevista la cotruzione di 150 dighe.
La morte della foresta si è accompagnata drammaticamente alla quasi
estinzione dei suoi abitanti, quelli primigeni e, molto spesso, alla morte
per questo o quell'altro motivo, dei seringueiros.
Sono morti a centinaia tra i seringueros e tra gli indios, negli ultimi
decenni, per le nuove malattie portate dal "progresso", per i delitti dei
proprietari terrieri, per quelli degli squadroni della morte da piu' parti
pagati per colpire chi si ribellasse a questa o quella decisione o alla
devastazione del territorio. A migliaia hanno dovuto forzatamente laciare
la foresta per spingersi , senza più sostentamento, verso le disperate
periferie delle megalopoli brasiliane.
Gli squadroni della morte sono pagati dalle multinazionali che agiscono nel
territorio amazzonico e, tra di esse, ci sono importanti nomi di aziende
italiane.


"Un sistema adottato da allevatori e coloni per disboscare è quello degli
incendi(Š)
Nel 1987 sono stati contati circa 350.000 incendi nell'Amazzonia, per un
totale di ventimilioni di ettari di foresta..(..).




Nota: Nota: Brani tratti dal libro: "Chico Mendes e la lotta dei
seringueiros dell'Amazzonia" edizioni Datanews - anno 2000 Autore: Vittorio
Bonanni, giornalista, inviato di "Liberazione" dal 1991, alla data di
questo libro collaboratore di "Avvenimenti"