REP. DOMINICANA - PRESIDENZIALI: MEJÍA RICONOSCE VITTORIA



REP.DOMINICANA  17/5/2004 9:15

PRESIDENZIALI: MEJÍA RICONOSCE VITTORIA SFIDANTE FERNÁNDEZ

È Leonel Fernández, ex-presidente (1996-2000) e candidato del Partito della
liberazione dominicana (Partido de la Liberación Dominicana - Pld), il nuovo
capo dello Stato della Repubblica Dominicana. La vittoria di Fernández è
stata riconosciuta anche dal presidente della Repubblica uscente, Hipólito
Mejía,
leader del Partito rivoluzionario dominicano (Prd), il quale ha ammesso che
i sondaggi lo danno irrimediabilmente per sconfitto. "Mi congratulo con il
presidente Fernández" ha detto Mejía, che durante una campagna elettorale
sfarzosa si era reso in più di un'occasione protagonista di duri scambi d'
insulti
con lo sfidante. Secondo i dati (ufficiosi) del Prd, il nuovo capo dello
Stato, 50 anni, avrebbe ottenuto il 54 per cento dei suffragi, contro il 36
per
cento di Mejía, 63 anni; al 'terzo incomodo' (ma i candidati erano
complessivamente 11, supportati da 23 partiti), il cristiano-democratico
Eduardo Estrella,
sarebbe andato circa il 9,5 per cento dei voti. La legge dominicana prevede
che risulti eletto presidente al primo turno il candidato che ottenga il 50
per cento più uno dei voti regolarmente espressi; se i dati diffusi dal
partito dello sconfitto dovessero essere confermati, dunque, non sarebbe
neppure
necessario andare al ballottaggio, previsto tra 45 giorni. Fernández,
vincitore di una campagna elettorale quasi interamente basata sull'enorme
debito
estero accumulato dal governo di Mejía e sull'alto tasso di inflazione
(intorno al 45 per cento) che rende difficile per la maggior parte della
popolazione
acquistare anche il necessario per un solo pasto al giorno, dovrà ora
aspettare la comunicazione dei risultati ufficiali da parte della Giunta
centrale
elettorale (Junta Central Electoral - Jce) per potersi insediare. Le
autorità confermano, intanto, che le vittime degli scontri di Barahona,
città circa
180 chilometri a sud-est della capitale, sono tre, tutti sostenitori dei due
principali candidati, scontratisi ieri a colpi d'arma da fuoco.[LL]

A PRESTO

PIER LUIGI GIACOMONI