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Mercenari Cileni in Iraq
- Subject: Mercenari Cileni in Iraq
- From: "Selvas.org" <info at selvas.org>
- Date: Mon, 19 Apr 2004 10:02:49 +0200
Tratto da: http://www.selvas.org/newsCH0204.html nella pagina on-line anche un altro articolo, ma in spagnolo su: I contratti USA abilitano i para-militari cileni a lavorare dove serve. Gli "ex comandos" cileni si preparano in Cile e Stati Uniti setimane prima di trasferirsi sul campo di battaglia. Gli ex militari dispiegati in quattro città iraqene per compiere attività di sicurezza per interessi nord americani, potranno essere inviati in qualsiasi paese del mondo. Nel contratto si stabiliscono come principali destinazioni Iraq, Afganistan e Kuwait. --------------------- Soldati di sventura. :: La storia dei 122 mercenari cileni in Iraq :: ------------------------------------------------ 16/04/2004 Di Umberto Bandiera per Selvas.org La notizia è del 6 aprile, riportata dalla agenzia IPS, pochi giorni dopo l' orribile uccisione delle quattro guardie private americane nei pressi di Falluja , in Iraq. Ben 122 cittadini cileni sono presenti in Iraq come "guardie private", per conto de "Grupo Tactico", rappresentante cilena della multinazionale americana Blackwater, leader mondiale per la sicurezza privata. Proprio cosi, ai tempi della globalizzazione non ha più senso parlare di apparati per la sicurezza pubblica, ma si ricorre a vere e proprie imprese transnazionali che "assicurano" la sicurezza di persone,aziende, impianti industriali e tanto altro, ad un altissimo costo sia per chi li assume ma anche spesso per le popolazioni civili dei paesi in cui operano queste aziende. Ad esempio basterebbe osservare ciò che succede quasi quotidianamente in Nigeria ad opera dei "contractors" ( secondo la dicitura inglese ) assunti dalla Shell, o in Colombia dalla Coca Cola che si confronta con il sindacato locale dei lavoratori a suon di rapimenti e di omicidi su commissione, per finire in Nicaragua e alle tante violenze contro i bananeros, i coltivatori di banane nelle grandi piantagioni latifondiste, in mano ad esempio alla multinazionale Dole Fruit Company. Un occasione tanto "ghiotta" come quella che si presenta in Iraq, ha attirato tutte le agenzie di security privata della terra, le cui agenzie leader oltre che statunitensi e sudafricane, sono soprattutto europee (come ad esempio i giacimenti diamantiferi in Africa occidentale). Purtroppo dopo le tragiche notizie che hanno riguardato un nostro connazionale, che operava in Iraq con una di queste agenzie, si fa fatica a guardare con obiettività a ciò che stanno facendo i "contractors" in quel paese, che tra l' altro con i suoi 15.000 agenti sono di fatto il secondo contingente straniero armato presente , considerando le altre truppe più numerose, ossia i 130.000 americani e i 9.000 militari britannici. Andrebbe a questo proposito citato che il 26 marzo sul sito internet di Indymedia Barcelona si riportava l'annuncio che gli Stati Uniti stavano contattando cosiddetti mercenari scelti tra ex militari cileni, che avrebbero svolto servizio sotto la dittatura di Pinochet (1973-1990) ed ex agenti di polizia sudafricani del passato regime segregazionista , ben considerati, entrambi, per le loro abilità tattiche. I sudafricani presenti in territorio iraqeno sarebbero circa 1500. Ma a far chiarezza su questo aspetto è interessante vedere come in Cile avrebbe operato la Blackwater per assumere i suoi agenti. "A.A.A. offresi lavoro..." Il 12 ottobre 2003 sul quotidiano cileno El Mercurio appare un annuncio scritto in modo molto discreto circa il reperimento di uomini esperti in sicurezza privata che avrebbero dovuto svolgere mansioni in Iraq per un compenso di 18.000 dollari per sei mesi di servizio: unici requisiti esperienze di comando e abilità nel parlare l' inglese. Secondo quanto riportato sul settimanale cileno "Que Pasa", che gia allora fece un suo reportage sull' argomento, l' annuncio era rivolto a ex militari, che poi si sarebbero aggiunti agli altri 3000 agenti della Blackwater in Iraq. I Cileni attualmente costituiscono l' 1 % di tutte le guardie presenti. Attraverso operatori locali dell' impresa americana, si sarebbero presentate quasi 400 persone ai "colloqui di lavoro", provenienti per la maggiore dai reparti speciali, i famosi " Boinas Negras", e dalla marina militare; da subito la stessa marina militare, la "Armada" cilena, avviò un' inchiesta per cercare di capire come mai si prendessero i nomi delle persone per i colloqui direttamente dagli elenchi dei riservisti della Marina, e che tale operazione venisse fatta da sottufficiali in attività presso la base di Fuerte Felix Aguayo, che si trova a Concon, una località a 140 km da Santiago, dove tra l' altro vi è un ufficio che si occupa di offerte di lavoro di questo tipo. L' inchiesta è andata avanti ma i suoi risultati a tutt'oggi non sono stati resi pubblici: ciò che si può sapere è che si è cercato di appurare se i sottufficiali che hanno fatto da tramite per i richiedenti tale lavoro, abbiano in realtà guadagnato qualcosa da Grupo Tactico, come intermediari e per aver prima inscritto e poi inviato i richiedenti a Santiago per il "colloquio" finale per l' assunzione. Sempre in ottobre il settimanale "Que Pasa" ha reso noto che la Direzione di Intelligence della Marina avrebbe stabilito che l' impresa Grupo Tactico appartiene a Josè Miguel Pizarro, ex tenente dell' Esercito, ritiratosi volontariamente nel 1995 per passare a lavorare con l' azienda di security americana e che a partire dal luglio 2002 gli sia stato proibito l' avvicinamento a basi e siti militari cileni, dopo che lo stesso, trovandosi in Brasile dichiarò che il Cile stava organizzando l'invio di militari in Colombia per combattere insieme alle truppe statunitensi la guerriglia marxista. A tale affermazione il governo in tutta fretta dovette chiedere le scuse ufficiali e propri chiarimenti al governo di Bogotà. Pizarro tra l' altro è presidente di Red Tactica, un' agenzia che si occupa di consulenza in materia di difesa e che ha una propria sede a Washington e in altri 10 Paesi latinoamericani, e che risulta legata alla Kroll Associated, impresa di sicurezza e che, sempre secondo il settimanale cileno, avrebbe avuto un ruolo decisivo nel fornire informazioni e uomini alla CIA. Elemento di contatto tra la Kroll e Red Tactica sarebbe Christian Garcia, direttore delle operazioni di addestramento in America Latina, ex militare di fanteria per la Marina cilena, trasferitosi dal 2001 negli Stati Uniti e che avrebbe gia partecipato a numerose missioni all' estero, tra cui Kuwait, Bosnia , Kosovo e Timor est. Per ritornare al reclutamento dei 122 Cileni, ci sarebbe stata una prima selezione dei primi 400 richiedenti, successivamente ci sono state delle esercitazioni presso i siti militari di San Bernardo, a sud di Santiago, che hanno fatto scatenare le ire del ministro della difesa Michelle Bachelet, che fece aprire un' ulteriore inchiesta su tali esercitazioni per sospetta violazione della legge sul controllo delle armi. Vanno sottolineate anche le preoccupazioni per il passaggio di uomini con precedenti cariche militari di medio livello che, dal servizio di Stato, passano a operare con aziende private di un altro Paese , portando con sè logicamente le conoscenze, anche riservate, sui servizi militari del Paese di origine. A conferma di quanto comunque sia redditizio fare affari in questo settore, basti rileggere le dichiarazioni di Gary Jackson, presidente della Blackwater, che in un intervista al giornale La Tercera , ha affermato che è stato un gran business essersi ritrovati tra le 25 imprese per servizi di sicurezza che stanno beneficiando dei milionari contratti ( si parla di investimenti mensili di 4.000 milioni di dollari) aggiudicatisi dopo la gara d' asta per la licitazione da parte del governo americano di G.W. Bush per i contratti di sicurezza privata in Iraq. Lo stesso Jim Sierawski, direttore dell' addestramento di Blackwater, avrebbe confermato i vantaggi di selezionare personale cileno, stimato per il tipo di addestramento militare e per le conoscenze e le abilità nell'operare in differenti tipi di missioni. ********************************************** Associazione Culturale SELVAS.org Osservatorio Indipendente sulla Regione Andina sede legale: via Delle Leghe 5 - 20127 Milano. http://www.selvas.org/ e-mail: info at selvas.org OCCHI APERTI SULLE ANDE - OJOS ABIERTOS EN LOS ANDES **********************************************
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