[NuevaColombia] RINGRAZIAMENTO DI LUZ PERLY PER IL PREMIO DANESE DELLA PACE 2004!



Penitenziario nazionale femminile "El Buen Pastor", carcere del
regime

Bogotà, Colombia, 3 aprile del 2004

Signori e compagni/e:

Per Bregengaard, sindaco di Copenaghen
Comitato Bjorneklo
Johnny Olsen, presidente del Sindacato degli Edili

Apprezzati signori:

con grandi ottimismo ed emozione ho ricevuto oggi, 3 aprile, la
gradita notizia che mi informa del conferimento, da parte Vostra,
del PREMIO DANESE DELLA PACE 2004 per il mio disimpegno in qualità
di attivista nella difesa dei diritti dei contadini del mio paese.

Vi voglio manifestare che questo bel riconoscimento fatto dal
governo e dalle organizzazioni sociali e sindacali, in
rappresentanza del popolo danese, è per me, per tutte le comunità
contadine della Colombia e per tutti i dirigenti sociali, civili,
popolari e contadini, attualmente vittime di una delle più dure fasi
del terrorismo di Stato nel nostro paese, un gran conforto che
oltrepassa le sbarre arrugginite dietro le quali il regime uribista
pretende di zittire la nostra giusta voce di protesta.

Questo é, indubbiamente, un riconoscimento allo sforzo dell'eroico
popolo della Colombia. Nonostante le aberrazioni sofferte per colpa
della borghesia nazionale, capeggiata dal regime fascista e
totalitario del presidente Alvaro Uribe Vélez, delle sue forze
giuridico-repressive statali e paramilitari e  del caos
dell'imperialismo mondiale con gli Stati Uniti in prima fila, esso
ci permette di dire che oggi più che mai siamo un popolo eroico che
resiste nel bel mezzo di tanti soprusi ed avversità, un popolo dalla
tradizione libertaria essendo figli di Bolívar; un popolo degno che
non rinuncia, nonostante l'ignominia, al sogno di una Colombia
differente, di una patria autenticamente democratica, sovrana,
libera e con autodeterminazione, e soprattutto di una Colombia in
cui ci sia spazio per tutti ed esista una vera pace basata sulla
giustizia sociale.

Il Vostro gesto da a me, ai miei compatrioti ed ai miei compagni di
sventure molta speranza, ed è incoraggiante contare sul sostegno ed
il riconoscimento di organizzazioni, persone e popoli che, ancorché
distanti e dall'altra parte del mondo,  si preoccupano e ci
accompagnano in modo solidale in queste infauste ore dell'orribile
notte che getta oscurità e lutto sulla Colombia.
Ma, soprattutto, è un ineguagliabile gesto di tenerezza, che è la
solidarietà dei popoli, nei confronti della nostra giusta causa di
ricerca della pace per le nostre comunità ed il nostro sofferente
paese.

A nome di tutti i contadini dimenticati del nostro paese, dei
milioni di sfollati delle campagne a causa della disumana violenza
ufficiale e parastatale colombiana, delle migliaia di persone uccise
dal regime in assassinii extragiudiziali, delle loro vedove e dei
loro piccoli orfani, delle centinaia di desaparecidos, dei
torturati, dei perseguitati, dei processati, degli esiliati, degli
indigeni calpestati e violentati, di chi oggi é incarcerato dal
regime e dei milioni di uomini e donne umili e lavoratori sfruttati
e bersagliati dalla paranoia e dalla disperazione del decadente
modello economico e sociale imperante in Colombia, voglio
ringraziarVi per un così importante riconoscimento al nostro lavoro.
Voglio, a nome del mio amato popolo colombiano, reiterarVi che non
rinunceremo alla nostra lotta ed ai nostri sogni, che oggi più che
mai sono vigenti e che tutto ciò ci impegna, come patrioti, a
continuare a non piegarci e ad avere molta più dignità nella ricerca
della libertà e della pace per la nostra patria.

Infine, Vi lanciamo uno speciale appello affinché continuiate ad
accompagnarci con la Vostra solidarietà, l'accompagnamento effettivo
ed il Vostro gran lavoro di denuncia dei soprusi che oggi angosciano
il paese. Il Vostro appoggio ci ricorda che non siamo soli e che i
nostri sforzi e sacrifici, così come quelli di milioni di colombiani
che hanno perfino dato le loro vita e libertà a questa causa, non
saranno vani.

Con il più profondo affetto, fisicamente incarcerata ma con la
speranza, la dignità ed i sogni più liberi che mai per continuare la
nostra lotta per la libertà, dato che in fin dei conti non li
potranno mai rinchiudere dietro le sbarre

Più libera che mai

LUZ PERLY CORDOBA MOSQUERA

Dirigente contadina colombiana
Prigioniera e perseguitata politica e di coscienza dal regime
Premio della Pace 2004 del governo danese, a nome del popolo
colombiano







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