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Chiapas: comunicato n.4
- Subject: Chiapas: comunicato n.4
- From: "disobbedientimolise\@libero\.it" <disobbedientimolise at libero.it>
- Date: Tue, 9 Mar 2004 09:06:18 +0100
Ieri (7 marzo) la delegazione molisana in Chapas ha incontrato nel Municipio di Ocosingo Padre Pablo Romo e Luis, collaboratore del Centro per i diritti umani Fray Pedro. Pablo, discepolo e collaboratore di Don Samuel Ruiz, per 40 anni vescovo della diocesi di San Cristobal de las casas e in pernsione dal 2000, e' stato all'inizio accusato dal Governo messicano di essere il Sub Comandante Marcos a causa del suo impegno nella difesa dei diritti umani dei popoli indigeni. Pablo ha illustrato il ruolo giocato dalla chiesa cattolica nell'accompagnare le comunita' indigene verso la consapevolezza della propria identita'me dei propri diritti, contribuendo a rafforzarne la coscienza comunitaria. Al Centro Diritti Umani, Luis ha spiegato l'organizzazione del lavoro di difesa delle comunita' indigene denunciando gli ostacoli che il Governo pone a tutti coloro che fanno dei diritti umani un principio di vita. La delegazione ha constatato la massiccia militirazzione presente nello Stato come per esempio la presenza di una grande caserma di fronte al sito archeologico di Tonina', situato proprio all'ingresso della selva Lacandona, territorio a forte presenza zapatista. Oggi (8 marzo) la delegazione ha incontrato il Centro Diritti Umani Fray Bartolome' de las Casas. L'incontro e' servito ad approfondire e a canfermare la difficile e preoccupante situazione sociale che oggi si vive in Chiapas, rappresentata dalle tantissime denunce di violenza che quotidianamente il centro riceve. Gli incontri finora effettuati confermano l'importanza della nascita delle Giunte di Buon Governo zapatiste che sempre piu' tendono a collaboprare per la soluzione dei casi di vi8olazione dei diritti umani al contrario di quanto avviene per le istituzioni ufficiali. Per ultimo la delegazioneha incontrato il CORECO, Comitato per la Riconciliazione Comunitaria, che ha presentato l'esistenza di moltissimi casi di conflitto comunitario che in realta' nascondono una vera e propria strategia controrivoluzionaria adottata dal governo err distruggere il tessuto sociale e comunitario dei popoli indigeni e per rafforzare la politica neoliberista delle multinazionali. L'incontro ha sottolineato l'esistenza a tutt'oggi di un conflitto armato persistente e la necessita' sempre piu' forte della costente presenza di osservatori internzaionali per arginare il dilagare della "guerra di bassa intensita'" e della violenza dello Stato. Dalle montagne del Sud Est messicano la delegazione molisana in Chiapas
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