A tutti imedia: SARAYACU IN DIFESA DELLA MADRE TERRA



COMUNICATO STAMPA - Con preghiera di pubblicazione
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Da:

Associazione Culturale SELVAS.org
Osservatorio Indipendente sulla Regione Andina
sede legale: via Delle Leghe 5 - 20127 Milano.
http://www.selvas.org/               e-mail: info at selvas.org
OCCHI APERTI SULLE ANDE     -     OJOS ABIERTOS EN LOS ANDES
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Oggi 5 dicembre 2003, nella cittadina di Puyo,
ai margini dell'amazzonia ecuadoriana,
si terrà una grande manifestazione
a difesa del popolo indigeno Sarayacu
per il diritto alla vita e alla legalità.


I FATTI

Il blocco 23, così viene chiamata quella porzione di Amazzonia suddivisa in
grandi linee rette sulla cartina, era, già prima di questa suddivisione
geometrica, territorio della popolazione Sarayacu e riconosciuta tale anche
da entità sovranazionali. Infatti il 5 maggio scorso la Commissione
Interamericana dei Diritti Umani (CIDH) ha reso ufficiale la decisione di
sollecitare lo Stato Ecuadoriano per garantire la vita e la sicurezza degli
abitanti di questa comunità.

Dopo numerose intimidazioni da parte di presenze militari, prima negate, e
poi documentate anche fotograficamente dagli stessi kichwa, (vedi l'ottimo
sito http://www.sarayacu.com) lo Stato ha deciso di mantenere costante la
presenza militare lungo il fiume Bobonaza rendendolo in parte inagibile e
pericoloso per gli stessi indigeni.

Militarizzazione petrolifera
Il ministro per l'energia, il colonnello, Carlos Arboleda ha espresso
l'intenzione di militarizzare il blocco 23 così permettendo l'arrivo dei
tecnici dell'argentina Compagnia Generale di Combustibili (CGC) e la data
prevista per questa operazione sarebbe il 6 dicembre 2003.

Immediato il rifiuto per la militarizzazione della zona, non solo dalla
comunità di Sarayacu, ma dall'intera alleanza indigena rappresentata da
Achuar, Shiwiar, Shuar e Kichwa con l'apoggio della Confederazione Nazionale
Indigena dell'Ecuador (CONAIE) che recentemente ha tolto l'appogio, dato in
precedenza, al governo di Lucio Gutierrez.

Il popolo kichwa Sarayacu, della regione di Pastaza non è certo nuovo a
campagne importanti per la difesa del suo territorio ancestrale. Suo
malgrado, la scelta compiuta da questa comunità indigena di rifiutare lo
sfruttamento petrolifero sulle sue terre, da parecchi anni gli costa
sacrifici e una dedizione quasi totale alla difesa dell'ambiente da cui
sopravvivono.

L'APPELLO
L'appello per il rispetto dei diritti umanie  della popolazione Sarayacu è
on line all'indirizzo
http://www.selvas.org/newsEC0503.html

Selvas.org seguirà sul posto lo svolgersi di questa grande mobilitazione e
nei prossimi giorni ne darà conto con un importante reportage.


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A TUTTI I MEDIA - ALL'OPINIONE PUBBLICA
Insieme in difesa di Sarayacu




PER INVIARE la lettera

mailto:patricia.reyes at presidencia.gov.ec?cc=nvalarezo at menergia.gov.ec,%20ali
cia.villamar at mingobierno.gov.ec,%20ninapacari at punto.net.ec,%20copia@sarayacu
.com,%20info at selvas.org


e aggiungi all'oggetto:



"CON SARAYACU"

E copia la lettera qui sotto

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Sr. Lucio Gutiérrez
PRESIDENTE
DE LA REPUBLICA DEL ECUADOR


Kichwa Community
Runallakta
Comunidad Quichua
SARAYACU
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Pianeta Terra, 4 dicembre 2003

Noi Organizzazioni, Associazioni e uomini e donne di questo pianeta,

Esprimiamo la nostra preoccupazione per le gravi pressioni imposte dal
Governo ecuadoriano nei confronti della comunità indigena Sarayacu,
nell'Amazzonia Ecuadoriana, e l'annuncio di una prossima militarizzazione
del loro territorio ancestrale, per favorire le ricerche petrolifere
affidate a due compagnie estere: la CGC e la Burlington.

Chiediamo con forza il rispetto dei Diritti Umani e dei Diritti Indigeni di
decidere del proprio territorio, chiediamo il rispetto dell'ordinanza del
Tribunale competente di Puyo del 29 novembre 2002 con la quale si ordinava
la sospensione delle attività esterne in quei territori.

Chiediamo che vengano ascoltati i suggerimenti della Commissione
Interamericana di Diritti Umani (CIDDHH) di rispetto per il popolo di
Sarayacu, e i consigli di cautela espressi dal Presidente della "Commision
de Asuntos Indigeno" ecuadoriana.

Ci uniamo agli appelli contro la militarizzazione del territorio di Sarayacu
espressi con forza dalla Confederazione Nazionale Indigena dell'Ecuador
(CONAIE) e dell'alleanza delle popolazioni indigene Achuar, Shiwiar, Shuar e
Kicwa per il totale rispetto dei Diritti Umani e la libera scelta di
Sarayacu per il proprio futuro.

Siamo vicini a tutto il popolo Sarayacu,
nel rispetto della legalità e della vita!



FIRMA: .................................................
NAZIONE .....................................

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POR LA PRENSA Y LA OPINION PUBLICA


Nosotros las organizaciones, asociaciones, hombres y mujeres de este planeta

Expresamos nuestra preocupación por las graves presiones impuestas desde el
gobierno ecuatoriano a la comunidad indígena de Sarayaku, en la Amazonia
Ecuatoriana, y el anuncio de una próxima militarización de su territorio
ancestral, en apoyo de la búsqueda del petróleo por parte de dos compañías
petroleras: la argentina CGC y la norteamericana Burlington.

Pedimos con fuerza el respeto de los Derechos Humanos y de los Derechos
Colectivos de los pueblos Indígenas. Pedimos que puedan ejercer el derecho a
la autodeterminación respecto su territorio. Pedimos que se respete la
ordenanza emitida por el tribunal de Puyo el 29 de noviembre del 2002 que
indica la suspensión de las actividades inconsultas en los territorios de la
comunidad de Sarayaku

Pedimos que se apliquen las medidas cautelares otorgadas por la Comisión
Interamericana de los Derechos Humanos (CIDDH) hacia la comunidad de
Sarayaku y también pedimos que se escuchen los consejos de cordura y cautela
expresados por le presidente de la "Comisión de Asuntos Indígenas
ecuatoriana".


Unimos nuestra voz con las de otros llamados en contra de la militarización
del territorio de Sarayaku expresados con fuerza por la Confederación de Las
Nacionalidades Indígenas del Ecuador (CONAIE) y por la Alianza de los
pueblos indígenas Achua, Shiwiar, Shuar y Kichwa para el total respeto de
los Derechos Humanos y Colectivos y la opción libre y soberana de Sarayaku
sobre su futuro.


Estamos cerca a todo el pueblo de Sarayaku
a favor y respeto de la legalidad y la vida!


FIRMA: .................................................
NACION .....................................