BRAsIL: SOYA TRANSGENICA: GOVERNO APPROVA USO, PROCURA GENERALE LO RESPINGE



  7/10/2003 2:09

Politics/Economy, Brief


Il procuratore generale del Brasile, Claudio Fonteles, si è opposto all'
entrata in vigore del decreto presidenziale con il quale il governo di
Brasilia ha deciso di autorizzare e regolamentare l'uso di semi
geneticamente modificati nel settore agricolo, in particolare per la
produzione di soya. Il decreto era stato firmato dal vice presidente José
Alencar lo scorso 24 settembre. Fonteles ha chiesto alla Corte suprema di
respingere il decreto presidenziale in quanto non terrebbe conto di una
decisione di un tribunale nazionale risalente ad alcuni anni fa, secondo cui
prima di adottare in agricoltura in Brasile sementi geneticamente modificate
sarebbe stato necessario realizzare uno studio indipendente sugli effetti
degli organismi transgenici sul suolo e sulla salute umana e animale. Il 'sì
' del governo alla soya transgenica era stato accolto con soddisfazione
dagli agricoltori del sud del Paese e dalle multinazionali produttrici di
sementi 'bio-tech' (molte delle quali con sede negli Usa), che almeno dal
2001 cercavano di penetrare il ricco mercato brasiliano. Il Paese
sudamericano è, infatti, il secondo produttore di soya al mondo, dopo gli
Stati Uniti, ed almeno il 30 per cento del raccolto realizzato nel sud del
Brasile deriva dall'uso di semi geneticamente modificati importati di
contrabbando dall'Argentina. Con questo decreto dunque, secondo il vice
presidente brasiliano, il governo recepisce e legalizza un dato di fatto in
un momento particolarmente delicato per l'agricoltura, visto "l'arrivo
imminente delle piogge". Dura è stata invece la reazione del partito Verde,
della Confederazione dei lavoratori rurali e dei gruppi ambientalisti
brasiliani. Greenpeace, in particolare, ha annunciato un ricorso presso i
tribunali competenti per bloccare l'attuazione della nuova normativa che
legalizza l'uso degli organismi transgenici senza averne studiato gli
effetti sul suolo e sulla salute umana. In questo senso, l'unica apertura
prevista dal decreto è una norma che prevede il risarcimento per quei
produttori che dovessero subire l'inquinamento delle loro terre o ai
consumatori che dovessero manifestare danni alla salute dopo aver mangiato
soya modificata. Il discusso decreto dovrà essere trasformato in legge dal
Congresso brasiliano.[LL]







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