RISPOSTA A D'ALEMA



RISPOSTA DEGLI ITALOVENEZOLANI DEL CIRCOLO BOLIVARIANO ANTONIO GRAMSCI
ALL'ARTICOLO DELLA VOCE D'ITALIA DI CARACAS DEL 14/03/2003


LETTERA   ALL' ONOREVOLE MASSIMO D'ALEMA

Caro Onorevole  D'Alema,

Leggendo il suo articolo sulla Voce d' Italia del Venerdì 14 di Marzo ci ha
investito una serie  di senzazioni che andavano dalla tristezza alla
disillusione.
Per la prima volta ci siamo sentiti orfani di questo grande movimento
democratico popolare e di sinistra al quale abbiamo fatto riferimento per
tutta la nostra vita e base della nostra testimonianza anche in questa
terra lontana.

Nonostante tutto, ancora tuttora, ci domandiamo fino anche punto lei e i
membri del suo partito siate veramente informati della realtà venezuelana
di ieri e di oggi.

Le sue parole sono risultate cosi deleterie ed anacronistiche che tuttora è
difficile credere come lei abbia potuto dichiarare :"ŠL' incapacità del
presidente Chàvez di comprendere le pressanti richieste di larghissimi
settori sociali venezuelaniŠ".  Ci chiediamo se lei abbia una, se pur vaga
idea, di quali sono le richieste,  che larghi sono i settori e quali classi
sociali rappresentano.

Il dialogo, l' invito  a Gaviria, presidente dell'organizzazione degli
stati Americani  O.E.A. e del ex presidente americano Jimmy Carter sono
state iniziative del proprio presidente Chávez. Le richieste
dell'opposizione venezolana  sul tavolo del dialogo si sono riassunte in
una sola petizione : "Rinuncia del Presidente  e elezioni anticipate"  in
termini che sono chiaramente contrari alla Costituzione Bolivariana vigente
(fatto riconosciuto anche dallo stesso Carter )

Non dovrebbe lei dimenticare che questo governo in 4 anni è stato
ratificato dalla maggioranza della popolazione in ben sette processi
elettorali tutti indiscutibili e trasparenti.

I "larghi strati sociali a cui lei fa riferimento rappresentano una parte
minoritaria della popolazione del Venezuela, circa un 30 %, del tutto
rispettabile per giunta, ma molto sopradimensionata dai grandi mezzi di
comunicazione, e pur sempre minoranza.

Per la sua informazione questa opposizione è composta e liderizzata da:

La vecchia aristocrazia politica che ha governato questo paese per gli
ultimi 40 anni, tra questi il proprio partito Acción Democrática che fa
parte dell' Internazionale Socialista come il partito a cui lei appartiene
e al quale appartennero tanto Jaime Lusinghi come Carlos Andrés Pérez chi,
e supponiamo che lei lo sappia benissimo, essendo stati ambedue presidenti
del Venezuela vivono attualmente all' estero per non affrontare la
giustizia venezuelana per atti di corruzione amministrativa durante i loro
" correttissimi governi."

Il signore Carlos Adrés Pérez che, ripetiamo siamo sicuri che lei deve
conoscere benissimo per essere di un partito della stessa corrente del suo,
è stato l' ideatore e il patrocinante del Colpo di Stato dell' anno scorso.
In quella opportunità  dette anche delle rivelatrici dichiarazioni al
rispetto alla catena di notizie internazionale CCN in spagnolo facendo
intendere perfettamente la sua partecipazione e soddisfazione per Colpo di
Stato, penso che questo lei non deve averlo dimenticato molto facilmente,
per lo meno noi qui non lo abbiamo.

La corrotta Centrale Sindacale C.T.V.  anch' essa dominata dallo stesso
partito de la sua corrente politica, e non veramente rappresentativa dei
lavoratori, le sue autorità non sono mai stata riconosciute dal Consiglio
Elettorale (organo  autonomo dello stato) durante le ultime elezione
sindacali interne che sono state un frodo elettorale, questa rappresenta
meno del 17 % della classe operaia a cui non ha mai difeso durante gli anni
in cui è stato il massimo organo sindacale del paese, limitandosi a pare
patti con la patronale che mai hanno giovato gli interressi di chi
rappresentavano.

Dalla Confederazione Padronale (FEDECAMARAS) il cui ex presidente Pedro
Carmona Estanga fu nominato come presidente durante il breve governo
impiantato dopo il Colpo di Stato dell' undici di Aprile del anno  scorso.
Presidente -dittatore  per 48 ore  e attualmente profugo della giustizia .

Le richieste dell' opposizione si riassumevano tutti i giorni sui giornali
e per 24 ore sulle 4 televisioni private con uno slogan unico e unanime
"Chávez vete ya" Ciò è  "Chávez vattene subito".
Ed è’ questo l' altro settore irrazionale,  bugiardo,  diffamatorio,
terrorista, istigatore della violenza i grandi mass-media che hanno fatto
del  Venezuela un caso internazionale di analisi e  studio  del
comportamento e del  plagio dell' informazione.  Il giornalista francese
Ignazio Ramonet nell' editoriale de le Monde Diplomatique di Giunio 2002
chiama "delitto perfetto" facendo riferimento al Golpe virtuale informativo
che i mezzi di comunicazioni venezuelani hanno messo in scena e che
fortunosamente non ha funzionato.

La sinistra che verrebbe danneggiata, nostro  caro Onorevole è quella che
da mesi ha occupato una piazza di Caracas, La Plaza Altamira appoggiando un
gruppo di militari dissidenti, antipatriottici ,ribelli, golpisti e
fascisti. Militari che chiamano dai loro pulpiti al Colpe  di  Stato, alla
disubbidienza civile  al sconoscimento delle autorità legalmente elette e
alle quali denigrano e offendono sotto gli occhi di una polizia municipale
che sta a gli ordini di autorità avversarie del governo e che si comportano
come veri e propri eserciti paralleli.

Lei lo sa che hanno denominato questa piazza "Territorio  Libero " e che i
personaggi   politici e militari che li si sono istallati sono ai limiti di
ogni regola democratica? Che attraverso i mezzi di comunicazione loro
alleati incitano all' odio e  alla violenza per poi andare a  sedersi al
tavolo del dialogo  e indossare gli abiti democratici?

Questa  sinistra a cui lei fa menzione rappresenta solo  i cocci dei
partiti  popolari  e democratici che si sono divisi tra chi continua ad
appoggiare questo straordinario, inedito e rivoluzionario processo di
cambio  e  chi, cieco  e  sordo, non vuole accettare   il nuovo mondo che
qui si costruisce.

Come dice il titolo di uno straordinario documentale di amici italiani ed
inglesi: "In Venezuela un altro Modo è Possibile" restando   chiusi nei
loro vecchi schemi di una politica senz' anima si alleano con la  destra
più’ conservatrice  filoamericana, neoliberale, fascista e antinazionalista
che non esclude nessun mezzo pur riacquistare e seguir mantenedo gli
antiche privilegi arrivando addirittura ad invocare un interveto del
Gigante del Nord.


Che ne sa lei Onorevole D'Alema dei pestaggi, dei "cacerolasos" perfino ad
atti  religiosi come la S. Messa di Natale nel cortile della televisione
statale, degli incedi ai mezzi di trasporto con la gente dentro, degli
spari contro manifestanti pro-  governo, delle bombe e dei morti nei cortei
e nelle immense manifestazioni a favore del governo?

Degli insulti a persone e gruppi famiglie  davanti alle loro case, nelle
feste e riunioni, minacce a professionali nel loro lavoro, a medici,
giudici, deputati professori, studenti , attori ect. Sembra che ciò che
abbiamo vissuto in Italia durante l'epoca del Fascismo lei se l' he
dimenticata.

Che ne sa lei Onorevole D'Alema dei più di 70 morti tutti dirigenti
contadini per mano del sicari pagati dai latifondisti e terratenenti
contrari alla riforma agraria?

Quello che lei chiama "grande sciopero di Dicembre"  di grande ha avuto
solo  il terrorismo,  il sabotaggio,  la violenza  l'infamia, l'
irrazionalità’ la menzogna.
E mentre questo accadeva nella gran parte della così detta sinistra
internazionale  non spendevano ne una sola parola di solidarietà con questo
popolo sottoposto alla serrata patronale più grande della storia dell'
umanità.
Sciopero  significa rivendicazione dei diritti dei lavoratori per un
migliore livello di vita...............................
Quello che e’ successo in Venezuela per 50 giorni e' stato solamente un
sabotaggio al paese intero .a un popolo inerme, per far cadere un governo
del popolo e degli esclusi  solo per ambizione di potere, per la difesa di
previlegi di una casta da sempre privilegiata.

Caro Onorevole prima di scrivere un articolo su una realtà cosi complessa
venga a farsi un giro tra di noi come hanno fatto   Giulio Girardi, Fausto
Bertinotti, Gabriele Muzio, Silvestro Montanaro (di RAI tre), giornalisti,
attivisti  del movimento no Global , militanti di Rifondazione  Comunista,
Sindicalisti come i Cobas ,Verdi e di altri  partiti, pacifisti,volntari
laici, cristiani di base, poeti, dopo di che potrà dare delle opinioni
sulla sinistra venezuelana  e sul grande  sciopero.

Le mandiamo alcune lettere inviate anche al giornale vicino al suo partito
negli ultimi mesi di organizzazioni e persone disperate per il un vostro
aiuto per un vostro appoggio ma senza ricevere nessuna risposta.

Tra queste la risposta a Pippo d' Ascoli, un giornalista che compara Chávez
con un dittatore di un paese africano offendendo tra l'altro ai paesi di
questo continente, di un nostro concittadino, che da 40 anni vive in questo
paese.
.
Che tristezza ci fa questa Voce d' Italia " che una volta si diceva essere
vicino all'area democratica di sinistra e che oggi ci offende  senza
conoscerci quando taccia di violenti e  ignoranti ai compagni del nostro
Circolo Bolivariano Antonio Gramsci  per aver "usurpato" il nome del grande
politico, come se il nome del grand' uomo fosse di proprietà del direttore
di questo giornale.
Ma così è questa malattia che ha contagiato la  gran parte della stampa
locale, se viviamo in una dittatura è certamente quella spietata e
fascista dei massmedia.

Le prossime manifestazioni per la pace che farete in Italia saranno contro
la guerra al Venezuela o meglio contro il dittatore Chávez , che gli USA
dichiareranno appoggiati anche dal suo articolo-

Che peccato Onorevole

C.B.I.V. A.G.
Circulo Bolivariano Italovenezolanos Antonio Gramsci








 LETTERA A L'UNITA
........................................................................................................N°1........................             


Caracas, 11 di Febbraio del 2.002


Gentile Direttore

	SIAMO UN GRUPPO DI ITALOVENEZUELANI DA PIU DI CUARANTA ANNI
RADICATI IN VENEZUELA E SENSIBILI AL PROCESSO DI CAMBIO CHE QUI SI STA
VIVENDO IN QUESTI ULTIMI TEMPI. PROCESSO CHE PENSIAMO UNICO NEL MONDO CHE
CERCA UNA TERZA VIA PER LO SVILUPPO DI UN POPOLO E DI UN PAESE.

	Vorremmo chiarire alcuni punti del articolo di Marisa Romani
apparso sull´ Unitá del 8/02/02 rispetto alla crisi venezuelana.

	Non é vero che il nostro capo di stato preferisce il cammino della
forza. Chávez era cosí contrario a questa starada che negli anni della
ribellione militare e quelli succesivi della prigionía ruppe con tutte le
frange piu estremiste del movimento che desideravano prendere il potere con
la forza (vedi la rottura con Douglas Bravo, ex guerrillero degli anni 60).

	Quando é stato eletto con una stragrande maggioranza ha continuato
la sua leggitimazione con il richiamo alle urne per ben sette volte e con
risultati tutti favorevoli al suo proggetto di democratizazione e cambio
del paese.

	Lo scontro frontale non l´ha cercato il Presidente ma la oligarchía
e i vecchi partiti corrotti ed incapaci che si sono aguerriti contro i
cambiamenti rinnovatrici perche toccavano i loro interessi decennali (vedi
le cuarantanove leggi approvate per delega tra le quali quelle sulla terra,
sulla pesca, sugli hidrocarburi, etc).

	La provocazione e cosí grande che il patronato il 10 di Dicembre
del 2.001 ha proclamato una serrata generale appoggiata dal marciume della
vecchia classe política e dal sindicalismo corrotto e non rappresentativo.

	Il Movimento ha risposto con una grande manifestazzione di Piazza.

	Per ché non si puó pensare che la sfida isolata di questo
Collonello é stata tutto un complot organizzato da una parte dei mezzi di
telecomunicazione  che, approfittando della visita del Segretario della
Comissione Interamericana per la Libertá D´espressione della OEA, signor
Canton, aspettavano che la reazione violenta del governo avesse avuto una
risonanza internazionale?. Cosa che non é suceso. Non una sola persona é
rimasta ferita, ne un solo fermato dalla polizia. Tutto si é concluso come
una telenovella venezuelana, con la popolazione che intelligentemente non
cade nell´inganno e preferisce farsi le sue vacanze di Carnevale
normalmente.

	Qui i due giornali piú grandi del paese non sono per niente
indipendenti.

	Qui le televisioni private fanno dell´informazione "terrorismo
mediático".

Potremmo citare centinaia di casi. L´unico mezzo di comunicazione e
informazione con il popolo sono le dirette TV. Esagerate  solo per
contrapposizione alla disinformazione nazionale.

	Ci dispiace che la giornalista Romani non ha detto che la visita
del Signor Canton della OEA é stata richiesta dal Capo dello Stato e che lo
stesso Canton ha definito come un fatto eccezionale che sucede per la prima
volta nella storia della Comissione Interamericana per la Libertá
D´espressione della OEA.

	Perché il Presidente lo ha invitato? Proprio per zittire le accuse
di alcuni mezzi di comunicazione che tutti i giorni si lamentano della
mancata libertá per esercitare il loro mestiere. Una manifestazione
spontánea di popolo alle porte di un giornale nazionale contro la
disinformazione e manipolazione di un evento suceso il giorno anteriore é
stata stigmata di violenta e minacciosa per la libertá d´espressione.

	Quando un giornale calumnia e infamia un movimento come pretende
che i suoi giornalisti vengano accolti dalla gente in una sua
manifestazione?.
	In questo paese molti giornalisti qualcuno obligato dagli editori
fanno política non piú informazione.

	Vede Direttore, Marisa Romano é una giornalista corretta, forse non
completamente informata; sulla relazione con Colombia, per esempio, ha
detto che i militari venezolani trattavano con la FARC la liberazione di un
ostaggio (un secuestrato, un civile), ed é vero; ebbene la CNN non ha
parlato di nessun ostaggio. Lo scándalo era che l´esercito venezuelano
incontraba la FARC in territorio colombiano. Molti giornali locali hanno
fatto lo stessso.

	Questo si chiama disinformazione, questo si chiama provocazione,
questo si chiama terrorismo informativo.

	E allora vengono poi le intromisión del Segretario di Stato Collin
Powell e quelli della CIA. Il paese che si é venduto all´estero é un´altro.
La cospirazione racoglie i suoi frutti. Vogliono far passare una
operazione, umanitaria come tante altre, per contatti con la guerrilla, la
quale é stata dichiarata terrorista dagli USA. Quindi noi siamo amici dei
terroristi per questo il gobernó di Chávez é terrorista!?.

	Con la guerrilla colombiana sta dialogando lo stesso governo, la
ONU e la Comunita Europea, cercando la pace, questo é l´unico obbiettivo
che tiene il nostro paese.

	Senza dubbio tutto questo fa male al Venezuela e credo che questi
avvenimenti hanno fatto capire al governo che bisogna dialograre di piú,
far conoscere la problemática del paese fuori, cercando alleati e amici.
Speriamo che il suo giornale, che rappresenta una opinione cosí vicina a i
nostri ideali, aiuti a far conoscere questo tentativo di una terza via per
lo sviluppo, si interessi dei nostri probblemi e li analizzi; non solo alla
luce della CNN o il Departamento di Stato USA, ma visto che siete italiani,
con tanti concittadini come noi emigrati che abbiamo fatto di questo paese
una seconda patria.

	Si parla tanto di globalizazione ma si ricordano di noi solo in
questi casi estremi e difficili. In Venezuela si sta lottando da vari anni
per cercare un nuovo cammino che non sia il neoliberalismo selvaggio che
gia ha affondato l´Argentina; ma abbiamo bisogno di aiuto, solidarietá,
informazione vera, in poche parole di essere ascoltati.
	Sperando di tenere uno spazio sulle vostre pagine, e di
incominciare con voi una relazione di colaborazione, rimaniamo a vostra
disposizione per qualsiasi chiarimento.

	Un saluto affettuoso.



			Antonio Mobilia  Sandra Neri	Evelia Ochoa
Inmacolata Diotiaiuti
Ester Mobilia	Assunta Mauriello. Mario Neri



N°2

Lettera   alla   stampa   democratica   italiana

Gentile direttore di Liberazione , dell_Unità, e del Il  Manifesto 

Il 18 e 19 di Luglio si è svolto a Caracas il primo incontro della
solidarietà internazionale intitolato : _Venezuela  costruisce un  cammino
di  speranza_ che ha avuto come obiettivi:

- Diffondere e valutare con la comunità internazionale i risultati della
rivoluzione bolivariana venezuelana e le minacce che esistono a questo
processo pacifico, democratico e partecipativo.
- Promuovere la solidarietà internazionale.
- Analizzare il colpo di stato del 11 di Aprile e la restituzione della
democrazia.
- Far conoscere la nuova Costituzione della Repubblica Bolivariana del
Venezuela, nuovo modello di società' o, come dice Giulio Girardi _la prima
costituzione del mondo nuovo_

Sono intervenuti partecipanti del Brasile, Cile, Cuba, Spagna, Paesi
Baschi, Stati Uniti, Francia e meno male anche l_ Italia, nella persona di
Giulio Girardi che ci ha salvato la faccia. Giulio, che si trovava qui
invitato per il primo Foro Sociale Mondiale -Capitolo Venezuela-, ha
prolungato la sua permanenza accettando l´invito a questo importante
appuntamento.
Ovviamente non ci aspettavamo niente dal governo italiano, ma dov_ era la
sinistra italiana?
Come é possibile che ad eccezione di Rifondazione Comunista che ci é stata
sempre vicino e che Giulio Girardi ha rappresentato degnamente, nessuno dei
DS o dell_ Ulivo si interessato su quello che sta succedendo in Venezuela.
Il colmo è stato questo fine quando settimana invitati della sinistra
italiana hanno partecipato una riunione che si é svolta qui a Caracas del
_Internazionale Socialista_ della quale l_ anfitrione è stato il partito
Acción Democrática uno dei responsabili assieme alla destra fascista del
colpo di stato del 11 di Aprile scorso.
Sarà che all_ Ulivo no fa piacere che processo venezuelano stia diventando
la bandiera del nuovo mondo ?
Sarà che le informazioni che si diffondono in Italia sono solo quelle delle
agenzie di stampa  di Berlusconi ? Il  Venezuela e stato proposto come sede
del prossimo Foro Sociale Mondiale dopo Porto Alegre e il presidente della
repubblica Hugo Chávez é un forte sostenitore di questa idea, per cui il
Venezuela sarebbe il primo paese che si identificherà con il movimento di
Porto Allegre e non solo a parole.
La sua nuova costituzione e le 47 nuove leggi sono la testimonianza più
eloquente che qui stiamo incominciando a costruire _l_ internazionale della
speranza_ che ci fa pensare che effettivamente un nuovo mondo é possibile.


 Donatella  Iacobelli ,   Raul  Grioni ,  Antonio Mobilia ,  Evelia  Ochoa
, Maria Bernieri ,  Isabella e Franco Do Santos , Sandra  Neri , Giordano
Bruno Venier , Beda  Sánchez ,   Omaira Petrizzelli ,  Immacolata
Diotiaiuti , Ester  Mobilia ,Mario Neri,  Giacomo  e Federica  Signoroni  ,
Miriam  Castellano , Fulvio e  Nancy  Merlo ,   Rocco Castiglia , Natale
Pannullo ,  Assunta Mauriello , Giovannina De Vita Diana e Ugo
Soto, Antonio e Stella  Coiro ,Rosanna , Antonietta  e Leo Zanelli
,Vincenzo de Franco .




N°3
                                                               Caracas
22   Noviembre 2002


LIBERTA  PER   I  COMPAGNI   DEL   MOVIMENTO NOGLOBAL 

Gli italiani residenti in Venezuela che conformiamo il CIRCULO BOLIVARIANO
ANTONIO GRAMSCI , assieme a tutti i nostri compagni e concittadini
venezuelani che appoggiamo la nuova democrazia bolivariana partecipativa
condotta dal Governo istituzionale, rivoluzionario e pacifico del
Presidente Hugo Rafael Chávez Frías, deploriamo e condanniamo energicamente
gli arresti arbitrari dei lider del movmento Noglobal italiani  che
rappresentano una pericolosa, grave e preoccupante espressione di
violazione  alla libertà di opinione e al diritto al dissenso.
 LE FORME DI REPRESSIONE DEI SISTEMI  NEOLIBERALI  IN ITALIA COME IN MOLTE
PARTI  DEL  MONDO RICORDONO SEMPRE DI PIU' LE POLITICHE RAZZISTE,
TOTALITARIE E  ANTIDEMOCRATICHE  DEI REGIMI  NAZISTI E FASCISTI DELL'EUROPA
DEGLI ANNI VENTI
Ci dichiariamo solidari con tutti i compagni Noglobal arrestati e ne
chiediamo la immediata scarcerazione.

Vogliamo alzare  un grido di protesta contro il Governo italiano e far
sapere a nostri connazionali italiani che, come noi, lottano per un mondo
differente, più giusto e solidario che in questa nostra seconda patria, il
Venezuela, noi già lo stiamo costruendo, che non sono soli e che possono
contare con il nostro aiuto e con quelle di tutti i venezuelani bolivariani
.
Da quá vi diciamo:

ADESSO E  SEMPRE  RESISTENZA
UN MONDO NUOVO  GIA SI COSTRUISCE IN VENEZUELA

In rappresentazione del CIRCOLO BOLIVARIANO ANTONIMO GRAMSCI:
  Donatella  Iacobelli , Antonio Mobilia ,  Evelia  Ochoa , Maria Bernieri
,  Isabella Dos Santos, Franco Do Santos , Sandra  Neri, Giordano  Bruno
Venier , Beda  Sánchez ,   Omaira Petrizzelli ,  Immacolata  Diotiaiuti ,
Ester  Mobilia ,  Giacomo  e Federica  Signoroni  ,Mario Neri
 Miriam  Castellano , Fulvio e  Nancy  Merlo ,   Rocco Castiglia , Natale
Pannullo ,  Assunta Mauriello , Giovannina De Vita Diana ,Ugo Soto, Freddy
Martínez., Antonio e Estrella Coiro
Leo ,Rosanna e Antonietta Zanelli ,Maria Oliva Useche.

Si aderiscono:

FUNDALATIN( Fundacion Latinoamericana por los Derechos Humanos y el
Desarrollo Social)
CATEDRA LIBRE MONSEÑOR ROMERO UNIVERSIDAD CENTAL VENEZUELA
FUNDEC Fundacion para la defensa de los derechos del ciudadano y de las
comunidades 
EFIP
JOC Juventud Obrera Catolica                                   UTOPIA 
Asemblea popular de Coche                                       Colectivo
la Verdad del Pueblo
Patria Joven
Asopetrolero Nucleo Oriente
Circulo Bolivariano los Ruices                           Coordinadora
Agraria Ezeqiuel Samora                     
Emergencia Pariotica 333
Coordinadora Simon Bolivar
Foro Constitucion y Paz
Coordinadora Bolivariana de Sucre                   
Expresion Veraz Universidad Cental Venezuela
Voz Urgente
Quinto Poder La voz del pueblo
Grupo 13 de Abril
Petrolero Por Venezuela



PIPPO NO SABE LO QUE DICE!


En referencia a su artículo redactado por el Sr. Pippo de Ascoli, bajo el
título SOL Y SOMBRA publicado en la VOCE D`ITALIA, el día 11 de Octubre del
2002, quisiera comenzar estas líneas con la diplomática frase "Con el
debido respeto" pero mi nulo nivel de hipocresia que me acompaña, me lo
impide así le digo que no siento ningún respeto por lo que Ud. escribe en
este artículo.
Hace 43 años que llegué a este hermoso país que nos recibió y nos acobijó a
todos (los italianos) como a sus propios hijos. No me he dedicado jamás a
la política pero he estado siempre atento al desenvolvimiento de la misma.
De manera que le puedo afirmar que la historia contemporanea de Venezuela
bien o mal, la conozco, y también conozco el significado del término
"dictador" el cual Ud. confunde en varias puntos de su artículo.
Su artículo es completamente incomprensible: refiriéndose a la marcha de la
oposición realizada el 10 de Octubre del 2002, Ud. dice "la gente puede más
que los cañones". Me pregunto: ¿De qué cañones habla Ud.?, naturalmente se
refiere a la posible aplicación de la fuerza para reprimir dicha marcha.
¿es que Ud. vió algún indicio de aplicación de fuerza contra la misma?
Luego en otro punto Ud. dice "es el momento del triunfo de la gente, las
mujeres no quieren más guerra". Creo que Ud. está extraviado, porque los
gritos de guerra los escuchamos siempre provenientes de los que intentan
asaltar el poder, y nunca del oficialismo democrático.
Más adelante Ud. hace unas aberrantes e irrelevantes comparaciones del
Presidente Constitucional de Venezuela, con los dictadores de Yugoslavia,
de Rumania, y al final cae en el más profundo y oscuro abismo de la infamia
cuando asocia al Presidente Chavez con "los dictadores africanos quienes
ven descubiertas por la TV las miserables matanzas que realizan". ¿Se puede
saber de qué habla Ud?
¿Actualmente Ud. conoce algún perseguido político, en Venezuela, algún
preso político ,algún torturado, algún desaparecido? , si su respuesta
fuese afirmativa, indique nombres, de lo contrario rectifique su discurso.
En otro punto Ud. dice que debido a lo numeroso de la marcha de la
oposición (por cierto respetada y protegida por el Estado con miles de
Guardias), se llega a la conclusión que el Presidente ha perdido
legitimidad y que debe irse. Bueno, esta conclusión es bastante infantil:
Para hacer un balance justo, yo, en su lugar hubiese aplazado la redacción
del artículo para el día 14 de Octubre del 2002, es decir después de
observar la marcha de los 2 millones de personas que respaldaban al
Presidente. Pero entiendo que su manifiesta parcialidad no le permite
expresar la realidad, y se lanza a escribir visiones carentes de
objetividad y justicia.
Dicho lo anterior, debo reconocer que estoy totalmente de acuerdo con Ud.
cuando dice que la televisión es el invento social por excelencia: en
efecto a través de la TV pudimos observar como el 11 de Abril del 2002, una
marcha, conformada por personas de buena voluntad ,pero dirigida por manos
inescrupulosas, cambió su ruta, fue arengada para que asaltara Miraflores,
y en efecto terminó en un Golpe de Estado Fascista cuyo manifiesto leido el
día 12 de Abril representa una verdadera mancha negra para la historia
político-social de Venezuela.
¿ O es que Ud., italiano o descendiente de italiano, no conoce lo que es el
Fascismo, es que a Ud. su padre o su abuelo, no le contó de viva voz cómo
obraba el Fascismo en Italia? ¿ no le contaron de la represión que
instauró, de la ausencia de toda clase de libertad individual, de las
persecusiones y allanamientos políticos?
¿ Ud. no encuentra ninguna semejanza entre aquel régimen y el que se
instauró en Venezuela el 11 de Abril del 2002 ?
Si no encuentra la semenjanza, entonces Ud. no debería atreverse a escribir
ni una sola línea en ningún periódico, dirigida a nuestra colonia, y menos
aún en un periódico Italo-Venezolano, porque no representa el sentir de
esta colonia amante de la auténtica libertad, la cual Ud. no sabe
distinguir con claridad.
De artículos como el que Ud. escribió esta repleta la prensa nacional, y
estamos absolutamente saturados de ellos.
Los Italianos e Italo-Venezolanos residentes en Venezuela debemos ser
equilibrados, pero si la balanza debe inclinarse hacia un lado, éste debe
ser indudable y decididamente el lado que respeta y se rige por la
Constitución y las Leyes de la República. Sólo así no nos equivocaremos, de
lo contrario, podríamos ser vistos ( y de hecho lo seríamos) como cómplices
de una posible instauración de un régimen no democrático como el del 11 de
Abril.
Nosotros ya nos equivocamos una vez en nuestra Italia de Mussolini,
ayudemos a nuestra segunda Patria Venezuela a no caer en el mismo error.


Antonio Coiro





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                   VISIÓN DE UN INMIGRANTE

                         ¡Aprovechemos a Chavez!

Hace 42 años, proveniente de Italia, llegué a este hermoso país donde he
vivido desde entonces lo que representa toda mi vida de adulto. Siempre
sufrí por la marcada desigualdad social en Venezuela, pero yo nunca estuve
dedicado a política por mi condición de extranjero, de manera que me tocó
almacenar dentro de mi y en silencio esa inconformidad.
En la estructura económica había, en primer lugar una clase
económico-social poderosa que naturalmente producía riqueza pero para sí
misma. Luego estaba la laboriosa clase media que pujaba valientemente en
todos los frentes y en sus pequeñas y medianas empresas. Más abajo, pero
bastante más abajo estaba, como todos sabemos la clase trabajadora,
desposeida e ignorada. Este es el elemental recuento de una situación que
en verdad todo el mundo conoce y que no aporta nada nuevo; lo nuevo está en
que unos cuantos venezolanos de buena fe, manejados por perversas compañías
audiovisuales, de prensa escrita, de panfletos, por internet, etcŠ repiten
como loros, entre otras cosas, que adversan al Presidente Chavez porque
dividió al pueblo de Venezuela en dos sectores, es decir en pobres y ricos.
Yo realmente siento indignación al escuchar tal afrimación, pero a la vez
compadezco a quienes la pronuncian a causa de su ignorancia.

No vayan a pensar que yo no veo lo que está ocurriendo en la calle, claro
que hay dos sectores, tengo ojos para verlos, tengo oidos para escucharlos,
pero también tengo memoria para recordar que en los últimos 40 años,
también estuvieron allí los dos sectores, y al sector pobre y desfallecido
usabamos los ojos para verlo, pero nunca se usaron los oidos para
escucharlo.

Ahora, por fín, ha llegado un movimiento, un hombre de los que aparecen
cada 100 años, un hombre cuya sensibilidad social es más grande que su
propia vida, un hombre con los oidos bien atentos, un hombre que ha
potenciado la garganta de los desposeidos para que su grito sea más fuerte
y que retumbe en la consciencia de todo el pueblo de Venezuela.

La historia universal está llena de ejemplos de gobernantes que residían en
casas con puertas de plata y manillas de oro puro, acompañados de una
reducida clase privilegiada que se imponía sobre una población en
condiciones paupérrimas. Cuando por fín este desposeido pueblo decidió
reclamar sus derechos por la fuerza, aquellos quedaron masacrados.

¡Aprovechemos a Chavez!

Aprovechemos a este personaje que llegó a Venezuela a hacer con paz y
democracia lo que otros hicieron con guerras civiles, es decir con sangre.
Uso la palabra "aprovechar" recordando aquel refrán que dice "la
oportunidad es calva". Si no aprovechamos ahora de realizar un cambio
social justo; si se nos escapa esta oportunidad hoy, y persisten los oidos
sordos, tarde o temprano el cambio se verificará pero con violencia como
nos enseña la historia, y los sordos llevarán la peor parte. No queremos
este desenlace hoy, ni mañana , ni nunca. La gente noble y alegre de este
pueblo no se lo merece y por eso termino diciendo, esta vez escrito en
mayúscula:

¡¡APROVECHEMOS A CHAVEZ!!
      Antonio Coiro                                 Elinmigranteita at hotmail.com






¡                            REFERENDO YA !



Nosotros, los que deseamos que nuestros hijos vayan al colegio, los que con
nuestras pequeñas y medianas empresas producimos y damos empleo a nuestro
pueblo, los que abrimos las puertas de nuestras tiendas todos los días, los
que queremos asistir a nuestro trabajo con puntualidad, los que contra
vientos y mareas estamos firmes en nuestros puestos de trabajo en las
empresas básicas del país (hierro, aluminio, petróleo), los transportistas,
los valientes gandoleros que distribuimos la gasolina para el pueblo, para
las ambulancias; los que luchamos patrioticamente para evitar que unos
desalmados sigan estropeando costosas instalaciones de Refinerías propiedad
de la Nación, y en fin todos los que TRABAJAMOS PARA EL BIEN.

Solicitamos ¡ Referendo Ya!

Y la pregunta debe ser esta:

¿Está Ud. de acuerdo con:

1. Que la oposición estropee las instalaciones de nuestra industria
petrolera con el fin de tomar el poder a la fuerza?
2. Que la oposición cierre las puertas de los colegios mediante amenazas a
sus directores?
3. Que la oposición tranque las vías e impida el libre tránsito a los que
queremos trabajar, vivir en paz?
4. Que la oposición siga instigando al odio y a la confrontación?
5. Que las televisoras transmitan a tiempo completo boletines del terror,
que atemorizan al más valiente de los hombres ( no por cobardía sino por
inconvenientes)?
6. Que la oposición llame, por la televisión, a la FAN a que se unan a
semejantes actos de traición a la Patria de Bolívar para tomar el poder por
la fuerza antes de Agosto del 2003, porque no pueden esperar 8 meses?


Responda Si No


Nota: Que este formato de consulta no se ajusta a los requerimientos
legales, lo sabemos, pero también sabemos que expresa con palabras simples,
la realidad de hoy y que podría ser contestada (la consulta) por
adolescentes y hasta por niños que se ven terriblemente afectados por esta
situación.

Les aseguro que si se realizara esta hipotética consulta basada en la
absoluta realidad; de los 23 millones de venezolanos, por lo menos, 22
millones, contestarían con un sonoro NO.
                              
                                        
                                         Elinmigranteita at hotmail.com



Antonio Coiro