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RISPOSTA A D'ALEMA
- Subject: RISPOSTA A D'ALEMA
- From: "Mario Neri" <marneven at hotmail.com>
- Date: Thu, 27 Mar 2003 09:00:53 +0100
RISPOSTA DEGLI ITALOVENEZOLANI DEL CIRCOLO BOLIVARIANO ANTONIO GRAMSCI ALL'ARTICOLO DELLA VOCE D'ITALIA DI CARACAS DEL 14/03/2003 LETTERA ALL' ONOREVOLE MASSIMO D'ALEMA Caro Onorevole D'Alema, Leggendo il suo articolo sulla Voce d' Italia del Venerdì 14 di Marzo ci ha investito una serie di senzazioni che andavano dalla tristezza alla disillusione. Per la prima volta ci siamo sentiti orfani di questo grande movimento democratico popolare e di sinistra al quale abbiamo fatto riferimento per tutta la nostra vita e base della nostra testimonianza anche in questa terra lontana. Nonostante tutto, ancora tuttora, ci domandiamo fino anche punto lei e i membri del suo partito siate veramente informati della realtà venezuelana di ieri e di oggi. Le sue parole sono risultate cosi deleterie ed anacronistiche che tuttora è difficile credere come lei abbia potuto dichiarare :"ŠL' incapacità del presidente Chàvez di comprendere le pressanti richieste di larghissimi settori sociali venezuelaniŠ". Ci chiediamo se lei abbia una, se pur vaga idea, di quali sono le richieste, che larghi sono i settori e quali classi sociali rappresentano. Il dialogo, l' invito a Gaviria, presidente dell'organizzazione degli stati Americani O.E.A. e del ex presidente americano Jimmy Carter sono state iniziative del proprio presidente Chávez. Le richieste dell'opposizione venezolana sul tavolo del dialogo si sono riassunte in una sola petizione : "Rinuncia del Presidente e elezioni anticipate" in termini che sono chiaramente contrari alla Costituzione Bolivariana vigente (fatto riconosciuto anche dallo stesso Carter ) Non dovrebbe lei dimenticare che questo governo in 4 anni è stato ratificato dalla maggioranza della popolazione in ben sette processi elettorali tutti indiscutibili e trasparenti. I "larghi strati sociali a cui lei fa riferimento rappresentano una parte minoritaria della popolazione del Venezuela, circa un 30 %, del tutto rispettabile per giunta, ma molto sopradimensionata dai grandi mezzi di comunicazione, e pur sempre minoranza. Per la sua informazione questa opposizione è composta e liderizzata da: La vecchia aristocrazia politica che ha governato questo paese per gli ultimi 40 anni, tra questi il proprio partito Acción Democrática che fa parte dell' Internazionale Socialista come il partito a cui lei appartiene e al quale appartennero tanto Jaime Lusinghi come Carlos Andrés Pérez chi, e supponiamo che lei lo sappia benissimo, essendo stati ambedue presidenti del Venezuela vivono attualmente all' estero per non affrontare la giustizia venezuelana per atti di corruzione amministrativa durante i loro " correttissimi governi." Il signore Carlos Adrés Pérez che, ripetiamo siamo sicuri che lei deve conoscere benissimo per essere di un partito della stessa corrente del suo, è stato l' ideatore e il patrocinante del Colpo di Stato dell' anno scorso. In quella opportunità dette anche delle rivelatrici dichiarazioni al rispetto alla catena di notizie internazionale CCN in spagnolo facendo intendere perfettamente la sua partecipazione e soddisfazione per Colpo di Stato, penso che questo lei non deve averlo dimenticato molto facilmente, per lo meno noi qui non lo abbiamo. La corrotta Centrale Sindacale C.T.V. anch' essa dominata dallo stesso partito de la sua corrente politica, e non veramente rappresentativa dei lavoratori, le sue autorità non sono mai stata riconosciute dal Consiglio Elettorale (organo autonomo dello stato) durante le ultime elezione sindacali interne che sono state un frodo elettorale, questa rappresenta meno del 17 % della classe operaia a cui non ha mai difeso durante gli anni in cui è stato il massimo organo sindacale del paese, limitandosi a pare patti con la patronale che mai hanno giovato gli interressi di chi rappresentavano. Dalla Confederazione Padronale (FEDECAMARAS) il cui ex presidente Pedro Carmona Estanga fu nominato come presidente durante il breve governo impiantato dopo il Colpo di Stato dell' undici di Aprile del anno scorso. Presidente -dittatore per 48 ore e attualmente profugo della giustizia . Le richieste dell' opposizione si riassumevano tutti i giorni sui giornali e per 24 ore sulle 4 televisioni private con uno slogan unico e unanime "Chávez vete ya" Ciò è "Chávez vattene subito". Ed è’ questo l' altro settore irrazionale, bugiardo, diffamatorio, terrorista, istigatore della violenza i grandi mass-media che hanno fatto del Venezuela un caso internazionale di analisi e studio del comportamento e del plagio dell' informazione. Il giornalista francese Ignazio Ramonet nell' editoriale de le Monde Diplomatique di Giunio 2002 chiama "delitto perfetto" facendo riferimento al Golpe virtuale informativo che i mezzi di comunicazioni venezuelani hanno messo in scena e che fortunosamente non ha funzionato. La sinistra che verrebbe danneggiata, nostro caro Onorevole è quella che da mesi ha occupato una piazza di Caracas, La Plaza Altamira appoggiando un gruppo di militari dissidenti, antipatriottici ,ribelli, golpisti e fascisti. Militari che chiamano dai loro pulpiti al Colpe di Stato, alla disubbidienza civile al sconoscimento delle autorità legalmente elette e alle quali denigrano e offendono sotto gli occhi di una polizia municipale che sta a gli ordini di autorità avversarie del governo e che si comportano come veri e propri eserciti paralleli. Lei lo sa che hanno denominato questa piazza "Territorio Libero " e che i personaggi politici e militari che li si sono istallati sono ai limiti di ogni regola democratica? Che attraverso i mezzi di comunicazione loro alleati incitano all' odio e alla violenza per poi andare a sedersi al tavolo del dialogo e indossare gli abiti democratici? Questa sinistra a cui lei fa menzione rappresenta solo i cocci dei partiti popolari e democratici che si sono divisi tra chi continua ad appoggiare questo straordinario, inedito e rivoluzionario processo di cambio e chi, cieco e sordo, non vuole accettare il nuovo mondo che qui si costruisce. Come dice il titolo di uno straordinario documentale di amici italiani ed inglesi: "In Venezuela un altro Modo è Possibile" restando chiusi nei loro vecchi schemi di una politica senz' anima si alleano con la destra più’ conservatrice filoamericana, neoliberale, fascista e antinazionalista che non esclude nessun mezzo pur riacquistare e seguir mantenedo gli antiche privilegi arrivando addirittura ad invocare un interveto del Gigante del Nord. Che ne sa lei Onorevole D'Alema dei pestaggi, dei "cacerolasos" perfino ad atti religiosi come la S. Messa di Natale nel cortile della televisione statale, degli incedi ai mezzi di trasporto con la gente dentro, degli spari contro manifestanti pro- governo, delle bombe e dei morti nei cortei e nelle immense manifestazioni a favore del governo? Degli insulti a persone e gruppi famiglie davanti alle loro case, nelle feste e riunioni, minacce a professionali nel loro lavoro, a medici, giudici, deputati professori, studenti , attori ect. Sembra che ciò che abbiamo vissuto in Italia durante l'epoca del Fascismo lei se l' he dimenticata. Che ne sa lei Onorevole D'Alema dei più di 70 morti tutti dirigenti contadini per mano del sicari pagati dai latifondisti e terratenenti contrari alla riforma agraria? Quello che lei chiama "grande sciopero di Dicembre" di grande ha avuto solo il terrorismo, il sabotaggio, la violenza l'infamia, l' irrazionalità’ la menzogna. E mentre questo accadeva nella gran parte della così detta sinistra internazionale non spendevano ne una sola parola di solidarietà con questo popolo sottoposto alla serrata patronale più grande della storia dell' umanità. Sciopero significa rivendicazione dei diritti dei lavoratori per un migliore livello di vita............................... Quello che e’ successo in Venezuela per 50 giorni e' stato solamente un sabotaggio al paese intero .a un popolo inerme, per far cadere un governo del popolo e degli esclusi solo per ambizione di potere, per la difesa di previlegi di una casta da sempre privilegiata. Caro Onorevole prima di scrivere un articolo su una realtà cosi complessa venga a farsi un giro tra di noi come hanno fatto Giulio Girardi, Fausto Bertinotti, Gabriele Muzio, Silvestro Montanaro (di RAI tre), giornalisti, attivisti del movimento no Global , militanti di Rifondazione Comunista, Sindicalisti come i Cobas ,Verdi e di altri partiti, pacifisti,volntari laici, cristiani di base, poeti, dopo di che potrà dare delle opinioni sulla sinistra venezuelana e sul grande sciopero. Le mandiamo alcune lettere inviate anche al giornale vicino al suo partito negli ultimi mesi di organizzazioni e persone disperate per il un vostro aiuto per un vostro appoggio ma senza ricevere nessuna risposta. Tra queste la risposta a Pippo d' Ascoli, un giornalista che compara Chávez con un dittatore di un paese africano offendendo tra l'altro ai paesi di questo continente, di un nostro concittadino, che da 40 anni vive in questo paese. . Che tristezza ci fa questa Voce d' Italia " che una volta si diceva essere vicino all'area democratica di sinistra e che oggi ci offende senza conoscerci quando taccia di violenti e ignoranti ai compagni del nostro Circolo Bolivariano Antonio Gramsci per aver "usurpato" il nome del grande politico, come se il nome del grand' uomo fosse di proprietà del direttore di questo giornale. Ma così è questa malattia che ha contagiato la gran parte della stampa locale, se viviamo in una dittatura è certamente quella spietata e fascista dei massmedia. Le prossime manifestazioni per la pace che farete in Italia saranno contro la guerra al Venezuela o meglio contro il dittatore Chávez , che gli USA dichiareranno appoggiati anche dal suo articolo- Che peccato Onorevole C.B.I.V. A.G. Circulo Bolivariano Italovenezolanos Antonio Gramsci LETTERA A L'UNITA ........................................................................................................N°1........................ Caracas, 11 di Febbraio del 2.002 Gentile Direttore SIAMO UN GRUPPO DI ITALOVENEZUELANI DA PIU DI CUARANTA ANNI RADICATI IN VENEZUELA E SENSIBILI AL PROCESSO DI CAMBIO CHE QUI SI STA VIVENDO IN QUESTI ULTIMI TEMPI. PROCESSO CHE PENSIAMO UNICO NEL MONDO CHE CERCA UNA TERZA VIA PER LO SVILUPPO DI UN POPOLO E DI UN PAESE. Vorremmo chiarire alcuni punti del articolo di Marisa Romani apparso sull´ Unitá del 8/02/02 rispetto alla crisi venezuelana. Non é vero che il nostro capo di stato preferisce il cammino della forza. Chávez era cosí contrario a questa starada che negli anni della ribellione militare e quelli succesivi della prigionía ruppe con tutte le frange piu estremiste del movimento che desideravano prendere il potere con la forza (vedi la rottura con Douglas Bravo, ex guerrillero degli anni 60). Quando é stato eletto con una stragrande maggioranza ha continuato la sua leggitimazione con il richiamo alle urne per ben sette volte e con risultati tutti favorevoli al suo proggetto di democratizazione e cambio del paese. Lo scontro frontale non l´ha cercato il Presidente ma la oligarchía e i vecchi partiti corrotti ed incapaci che si sono aguerriti contro i cambiamenti rinnovatrici perche toccavano i loro interessi decennali (vedi le cuarantanove leggi approvate per delega tra le quali quelle sulla terra, sulla pesca, sugli hidrocarburi, etc). La provocazione e cosí grande che il patronato il 10 di Dicembre del 2.001 ha proclamato una serrata generale appoggiata dal marciume della vecchia classe política e dal sindicalismo corrotto e non rappresentativo. Il Movimento ha risposto con una grande manifestazzione di Piazza. Per ché non si puó pensare che la sfida isolata di questo Collonello é stata tutto un complot organizzato da una parte dei mezzi di telecomunicazione che, approfittando della visita del Segretario della Comissione Interamericana per la Libertá D´espressione della OEA, signor Canton, aspettavano che la reazione violenta del governo avesse avuto una risonanza internazionale?. Cosa che non é suceso. Non una sola persona é rimasta ferita, ne un solo fermato dalla polizia. Tutto si é concluso come una telenovella venezuelana, con la popolazione che intelligentemente non cade nell´inganno e preferisce farsi le sue vacanze di Carnevale normalmente. Qui i due giornali piú grandi del paese non sono per niente indipendenti. Qui le televisioni private fanno dell´informazione "terrorismo mediático". Potremmo citare centinaia di casi. L´unico mezzo di comunicazione e informazione con il popolo sono le dirette TV. Esagerate solo per contrapposizione alla disinformazione nazionale. Ci dispiace che la giornalista Romani non ha detto che la visita del Signor Canton della OEA é stata richiesta dal Capo dello Stato e che lo stesso Canton ha definito come un fatto eccezionale che sucede per la prima volta nella storia della Comissione Interamericana per la Libertá D´espressione della OEA. Perché il Presidente lo ha invitato? Proprio per zittire le accuse di alcuni mezzi di comunicazione che tutti i giorni si lamentano della mancata libertá per esercitare il loro mestiere. Una manifestazione spontánea di popolo alle porte di un giornale nazionale contro la disinformazione e manipolazione di un evento suceso il giorno anteriore é stata stigmata di violenta e minacciosa per la libertá d´espressione. Quando un giornale calumnia e infamia un movimento come pretende che i suoi giornalisti vengano accolti dalla gente in una sua manifestazione?. In questo paese molti giornalisti qualcuno obligato dagli editori fanno política non piú informazione. Vede Direttore, Marisa Romano é una giornalista corretta, forse non completamente informata; sulla relazione con Colombia, per esempio, ha detto che i militari venezolani trattavano con la FARC la liberazione di un ostaggio (un secuestrato, un civile), ed é vero; ebbene la CNN non ha parlato di nessun ostaggio. Lo scándalo era che l´esercito venezuelano incontraba la FARC in territorio colombiano. Molti giornali locali hanno fatto lo stessso. Questo si chiama disinformazione, questo si chiama provocazione, questo si chiama terrorismo informativo. E allora vengono poi le intromisión del Segretario di Stato Collin Powell e quelli della CIA. Il paese che si é venduto all´estero é un´altro. La cospirazione racoglie i suoi frutti. Vogliono far passare una operazione, umanitaria come tante altre, per contatti con la guerrilla, la quale é stata dichiarata terrorista dagli USA. Quindi noi siamo amici dei terroristi per questo il gobernó di Chávez é terrorista!?. Con la guerrilla colombiana sta dialogando lo stesso governo, la ONU e la Comunita Europea, cercando la pace, questo é l´unico obbiettivo che tiene il nostro paese. Senza dubbio tutto questo fa male al Venezuela e credo che questi avvenimenti hanno fatto capire al governo che bisogna dialograre di piú, far conoscere la problemática del paese fuori, cercando alleati e amici. Speriamo che il suo giornale, che rappresenta una opinione cosí vicina a i nostri ideali, aiuti a far conoscere questo tentativo di una terza via per lo sviluppo, si interessi dei nostri probblemi e li analizzi; non solo alla luce della CNN o il Departamento di Stato USA, ma visto che siete italiani, con tanti concittadini come noi emigrati che abbiamo fatto di questo paese una seconda patria. Si parla tanto di globalizazione ma si ricordano di noi solo in questi casi estremi e difficili. In Venezuela si sta lottando da vari anni per cercare un nuovo cammino che non sia il neoliberalismo selvaggio che gia ha affondato l´Argentina; ma abbiamo bisogno di aiuto, solidarietá, informazione vera, in poche parole di essere ascoltati. Sperando di tenere uno spazio sulle vostre pagine, e di incominciare con voi una relazione di colaborazione, rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento. Un saluto affettuoso. Antonio Mobilia Sandra Neri Evelia Ochoa Inmacolata Diotiaiuti Ester Mobilia Assunta Mauriello. Mario Neri N°2 Lettera alla stampa democratica italiana Gentile direttore di Liberazione , dell_Unità, e del Il Manifesto Il 18 e 19 di Luglio si è svolto a Caracas il primo incontro della solidarietà internazionale intitolato : _Venezuela costruisce un cammino di speranza_ che ha avuto come obiettivi: - Diffondere e valutare con la comunità internazionale i risultati della rivoluzione bolivariana venezuelana e le minacce che esistono a questo processo pacifico, democratico e partecipativo. - Promuovere la solidarietà internazionale. - Analizzare il colpo di stato del 11 di Aprile e la restituzione della democrazia. - Far conoscere la nuova Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, nuovo modello di società' o, come dice Giulio Girardi _la prima costituzione del mondo nuovo_ Sono intervenuti partecipanti del Brasile, Cile, Cuba, Spagna, Paesi Baschi, Stati Uniti, Francia e meno male anche l_ Italia, nella persona di Giulio Girardi che ci ha salvato la faccia. Giulio, che si trovava qui invitato per il primo Foro Sociale Mondiale -Capitolo Venezuela-, ha prolungato la sua permanenza accettando l´invito a questo importante appuntamento. Ovviamente non ci aspettavamo niente dal governo italiano, ma dov_ era la sinistra italiana? Come é possibile che ad eccezione di Rifondazione Comunista che ci é stata sempre vicino e che Giulio Girardi ha rappresentato degnamente, nessuno dei DS o dell_ Ulivo si interessato su quello che sta succedendo in Venezuela. Il colmo è stato questo fine quando settimana invitati della sinistra italiana hanno partecipato una riunione che si é svolta qui a Caracas del _Internazionale Socialista_ della quale l_ anfitrione è stato il partito Acción Democrática uno dei responsabili assieme alla destra fascista del colpo di stato del 11 di Aprile scorso. Sarà che all_ Ulivo no fa piacere che processo venezuelano stia diventando la bandiera del nuovo mondo ? Sarà che le informazioni che si diffondono in Italia sono solo quelle delle agenzie di stampa di Berlusconi ? Il Venezuela e stato proposto come sede del prossimo Foro Sociale Mondiale dopo Porto Alegre e il presidente della repubblica Hugo Chávez é un forte sostenitore di questa idea, per cui il Venezuela sarebbe il primo paese che si identificherà con il movimento di Porto Allegre e non solo a parole. La sua nuova costituzione e le 47 nuove leggi sono la testimonianza più eloquente che qui stiamo incominciando a costruire _l_ internazionale della speranza_ che ci fa pensare che effettivamente un nuovo mondo é possibile. Donatella Iacobelli , Raul Grioni , Antonio Mobilia , Evelia Ochoa , Maria Bernieri , Isabella e Franco Do Santos , Sandra Neri , Giordano Bruno Venier , Beda Sánchez , Omaira Petrizzelli , Immacolata Diotiaiuti , Ester Mobilia ,Mario Neri, Giacomo e Federica Signoroni , Miriam Castellano , Fulvio e Nancy Merlo , Rocco Castiglia , Natale Pannullo , Assunta Mauriello , Giovannina De Vita Diana e Ugo Soto, Antonio e Stella Coiro ,Rosanna , Antonietta e Leo Zanelli ,Vincenzo de Franco . N°3 Caracas 22 Noviembre 2002 LIBERTA PER I COMPAGNI DEL MOVIMENTO NOGLOBAL Gli italiani residenti in Venezuela che conformiamo il CIRCULO BOLIVARIANO ANTONIO GRAMSCI , assieme a tutti i nostri compagni e concittadini venezuelani che appoggiamo la nuova democrazia bolivariana partecipativa condotta dal Governo istituzionale, rivoluzionario e pacifico del Presidente Hugo Rafael Chávez Frías, deploriamo e condanniamo energicamente gli arresti arbitrari dei lider del movmento Noglobal italiani che rappresentano una pericolosa, grave e preoccupante espressione di violazione alla libertà di opinione e al diritto al dissenso. LE FORME DI REPRESSIONE DEI SISTEMI NEOLIBERALI IN ITALIA COME IN MOLTE PARTI DEL MONDO RICORDONO SEMPRE DI PIU' LE POLITICHE RAZZISTE, TOTALITARIE E ANTIDEMOCRATICHE DEI REGIMI NAZISTI E FASCISTI DELL'EUROPA DEGLI ANNI VENTI Ci dichiariamo solidari con tutti i compagni Noglobal arrestati e ne chiediamo la immediata scarcerazione. Vogliamo alzare un grido di protesta contro il Governo italiano e far sapere a nostri connazionali italiani che, come noi, lottano per un mondo differente, più giusto e solidario che in questa nostra seconda patria, il Venezuela, noi già lo stiamo costruendo, che non sono soli e che possono contare con il nostro aiuto e con quelle di tutti i venezuelani bolivariani . Da quá vi diciamo: ADESSO E SEMPRE RESISTENZA UN MONDO NUOVO GIA SI COSTRUISCE IN VENEZUELA In rappresentazione del CIRCOLO BOLIVARIANO ANTONIMO GRAMSCI: Donatella Iacobelli , Antonio Mobilia , Evelia Ochoa , Maria Bernieri , Isabella Dos Santos, Franco Do Santos , Sandra Neri, Giordano Bruno Venier , Beda Sánchez , Omaira Petrizzelli , Immacolata Diotiaiuti , Ester Mobilia , Giacomo e Federica Signoroni ,Mario Neri Miriam Castellano , Fulvio e Nancy Merlo , Rocco Castiglia , Natale Pannullo , Assunta Mauriello , Giovannina De Vita Diana ,Ugo Soto, Freddy Martínez., Antonio e Estrella Coiro Leo ,Rosanna e Antonietta Zanelli ,Maria Oliva Useche. Si aderiscono: FUNDALATIN( Fundacion Latinoamericana por los Derechos Humanos y el Desarrollo Social) CATEDRA LIBRE MONSEÑOR ROMERO UNIVERSIDAD CENTAL VENEZUELA FUNDEC Fundacion para la defensa de los derechos del ciudadano y de las comunidades EFIP JOC Juventud Obrera Catolica UTOPIA Asemblea popular de Coche Colectivo la Verdad del Pueblo Patria Joven Asopetrolero Nucleo Oriente Circulo Bolivariano los Ruices Coordinadora Agraria Ezeqiuel Samora Emergencia Pariotica 333 Coordinadora Simon Bolivar Foro Constitucion y Paz Coordinadora Bolivariana de Sucre Expresion Veraz Universidad Cental Venezuela Voz Urgente Quinto Poder La voz del pueblo Grupo 13 de Abril Petrolero Por Venezuela PIPPO NO SABE LO QUE DICE! En referencia a su artículo redactado por el Sr. Pippo de Ascoli, bajo el título SOL Y SOMBRA publicado en la VOCE D`ITALIA, el día 11 de Octubre del 2002, quisiera comenzar estas líneas con la diplomática frase "Con el debido respeto" pero mi nulo nivel de hipocresia que me acompaña, me lo impide así le digo que no siento ningún respeto por lo que Ud. escribe en este artículo. Hace 43 años que llegué a este hermoso país que nos recibió y nos acobijó a todos (los italianos) como a sus propios hijos. No me he dedicado jamás a la política pero he estado siempre atento al desenvolvimiento de la misma. De manera que le puedo afirmar que la historia contemporanea de Venezuela bien o mal, la conozco, y también conozco el significado del término "dictador" el cual Ud. confunde en varias puntos de su artículo. Su artículo es completamente incomprensible: refiriéndose a la marcha de la oposición realizada el 10 de Octubre del 2002, Ud. dice "la gente puede más que los cañones". Me pregunto: ¿De qué cañones habla Ud.?, naturalmente se refiere a la posible aplicación de la fuerza para reprimir dicha marcha. ¿es que Ud. vió algún indicio de aplicación de fuerza contra la misma? Luego en otro punto Ud. dice "es el momento del triunfo de la gente, las mujeres no quieren más guerra". Creo que Ud. está extraviado, porque los gritos de guerra los escuchamos siempre provenientes de los que intentan asaltar el poder, y nunca del oficialismo democrático. Más adelante Ud. hace unas aberrantes e irrelevantes comparaciones del Presidente Constitucional de Venezuela, con los dictadores de Yugoslavia, de Rumania, y al final cae en el más profundo y oscuro abismo de la infamia cuando asocia al Presidente Chavez con "los dictadores africanos quienes ven descubiertas por la TV las miserables matanzas que realizan". ¿Se puede saber de qué habla Ud? ¿Actualmente Ud. conoce algún perseguido político, en Venezuela, algún preso político ,algún torturado, algún desaparecido? , si su respuesta fuese afirmativa, indique nombres, de lo contrario rectifique su discurso. En otro punto Ud. dice que debido a lo numeroso de la marcha de la oposición (por cierto respetada y protegida por el Estado con miles de Guardias), se llega a la conclusión que el Presidente ha perdido legitimidad y que debe irse. Bueno, esta conclusión es bastante infantil: Para hacer un balance justo, yo, en su lugar hubiese aplazado la redacción del artículo para el día 14 de Octubre del 2002, es decir después de observar la marcha de los 2 millones de personas que respaldaban al Presidente. Pero entiendo que su manifiesta parcialidad no le permite expresar la realidad, y se lanza a escribir visiones carentes de objetividad y justicia. Dicho lo anterior, debo reconocer que estoy totalmente de acuerdo con Ud. cuando dice que la televisión es el invento social por excelencia: en efecto a través de la TV pudimos observar como el 11 de Abril del 2002, una marcha, conformada por personas de buena voluntad ,pero dirigida por manos inescrupulosas, cambió su ruta, fue arengada para que asaltara Miraflores, y en efecto terminó en un Golpe de Estado Fascista cuyo manifiesto leido el día 12 de Abril representa una verdadera mancha negra para la historia político-social de Venezuela. ¿ O es que Ud., italiano o descendiente de italiano, no conoce lo que es el Fascismo, es que a Ud. su padre o su abuelo, no le contó de viva voz cómo obraba el Fascismo en Italia? ¿ no le contaron de la represión que instauró, de la ausencia de toda clase de libertad individual, de las persecusiones y allanamientos políticos? ¿ Ud. no encuentra ninguna semejanza entre aquel régimen y el que se instauró en Venezuela el 11 de Abril del 2002 ? Si no encuentra la semenjanza, entonces Ud. no debería atreverse a escribir ni una sola línea en ningún periódico, dirigida a nuestra colonia, y menos aún en un periódico Italo-Venezolano, porque no representa el sentir de esta colonia amante de la auténtica libertad, la cual Ud. no sabe distinguir con claridad. De artículos como el que Ud. escribió esta repleta la prensa nacional, y estamos absolutamente saturados de ellos. Los Italianos e Italo-Venezolanos residentes en Venezuela debemos ser equilibrados, pero si la balanza debe inclinarse hacia un lado, éste debe ser indudable y decididamente el lado que respeta y se rige por la Constitución y las Leyes de la República. Sólo así no nos equivocaremos, de lo contrario, podríamos ser vistos ( y de hecho lo seríamos) como cómplices de una posible instauración de un régimen no democrático como el del 11 de Abril. Nosotros ya nos equivocamos una vez en nuestra Italia de Mussolini, ayudemos a nuestra segunda Patria Venezuela a no caer en el mismo error. Antonio Coiro ------------------------------------------------------------------------ VISIÓN DE UN INMIGRANTE ¡Aprovechemos a Chavez! Hace 42 años, proveniente de Italia, llegué a este hermoso país donde he vivido desde entonces lo que representa toda mi vida de adulto. Siempre sufrí por la marcada desigualdad social en Venezuela, pero yo nunca estuve dedicado a política por mi condición de extranjero, de manera que me tocó almacenar dentro de mi y en silencio esa inconformidad. En la estructura económica había, en primer lugar una clase económico-social poderosa que naturalmente producía riqueza pero para sí misma. Luego estaba la laboriosa clase media que pujaba valientemente en todos los frentes y en sus pequeñas y medianas empresas. Más abajo, pero bastante más abajo estaba, como todos sabemos la clase trabajadora, desposeida e ignorada. Este es el elemental recuento de una situación que en verdad todo el mundo conoce y que no aporta nada nuevo; lo nuevo está en que unos cuantos venezolanos de buena fe, manejados por perversas compañías audiovisuales, de prensa escrita, de panfletos, por internet, etcŠ repiten como loros, entre otras cosas, que adversan al Presidente Chavez porque dividió al pueblo de Venezuela en dos sectores, es decir en pobres y ricos. Yo realmente siento indignación al escuchar tal afrimación, pero a la vez compadezco a quienes la pronuncian a causa de su ignorancia. No vayan a pensar que yo no veo lo que está ocurriendo en la calle, claro que hay dos sectores, tengo ojos para verlos, tengo oidos para escucharlos, pero también tengo memoria para recordar que en los últimos 40 años, también estuvieron allí los dos sectores, y al sector pobre y desfallecido usabamos los ojos para verlo, pero nunca se usaron los oidos para escucharlo. Ahora, por fín, ha llegado un movimiento, un hombre de los que aparecen cada 100 años, un hombre cuya sensibilidad social es más grande que su propia vida, un hombre con los oidos bien atentos, un hombre que ha potenciado la garganta de los desposeidos para que su grito sea más fuerte y que retumbe en la consciencia de todo el pueblo de Venezuela. La historia universal está llena de ejemplos de gobernantes que residían en casas con puertas de plata y manillas de oro puro, acompañados de una reducida clase privilegiada que se imponía sobre una población en condiciones paupérrimas. Cuando por fín este desposeido pueblo decidió reclamar sus derechos por la fuerza, aquellos quedaron masacrados. ¡Aprovechemos a Chavez! Aprovechemos a este personaje que llegó a Venezuela a hacer con paz y democracia lo que otros hicieron con guerras civiles, es decir con sangre. Uso la palabra "aprovechar" recordando aquel refrán que dice "la oportunidad es calva". Si no aprovechamos ahora de realizar un cambio social justo; si se nos escapa esta oportunidad hoy, y persisten los oidos sordos, tarde o temprano el cambio se verificará pero con violencia como nos enseña la historia, y los sordos llevarán la peor parte. No queremos este desenlace hoy, ni mañana , ni nunca. La gente noble y alegre de este pueblo no se lo merece y por eso termino diciendo, esta vez escrito en mayúscula: ¡¡APROVECHEMOS A CHAVEZ!! Antonio Coiro Elinmigranteita at hotmail.com ¡ REFERENDO YA ! Nosotros, los que deseamos que nuestros hijos vayan al colegio, los que con nuestras pequeñas y medianas empresas producimos y damos empleo a nuestro pueblo, los que abrimos las puertas de nuestras tiendas todos los días, los que queremos asistir a nuestro trabajo con puntualidad, los que contra vientos y mareas estamos firmes en nuestros puestos de trabajo en las empresas básicas del país (hierro, aluminio, petróleo), los transportistas, los valientes gandoleros que distribuimos la gasolina para el pueblo, para las ambulancias; los que luchamos patrioticamente para evitar que unos desalmados sigan estropeando costosas instalaciones de Refinerías propiedad de la Nación, y en fin todos los que TRABAJAMOS PARA EL BIEN. Solicitamos ¡ Referendo Ya! Y la pregunta debe ser esta: ¿Está Ud. de acuerdo con: 1. Que la oposición estropee las instalaciones de nuestra industria petrolera con el fin de tomar el poder a la fuerza? 2. Que la oposición cierre las puertas de los colegios mediante amenazas a sus directores? 3. Que la oposición tranque las vías e impida el libre tránsito a los que queremos trabajar, vivir en paz? 4. Que la oposición siga instigando al odio y a la confrontación? 5. Que las televisoras transmitan a tiempo completo boletines del terror, que atemorizan al más valiente de los hombres ( no por cobardía sino por inconvenientes)? 6. Que la oposición llame, por la televisión, a la FAN a que se unan a semejantes actos de traición a la Patria de Bolívar para tomar el poder por la fuerza antes de Agosto del 2003, porque no pueden esperar 8 meses? Responda Si No Nota: Que este formato de consulta no se ajusta a los requerimientos legales, lo sabemos, pero también sabemos que expresa con palabras simples, la realidad de hoy y que podría ser contestada (la consulta) por adolescentes y hasta por niños que se ven terriblemente afectados por esta situación. Les aseguro que si se realizara esta hipotética consulta basada en la absoluta realidad; de los 23 millones de venezolanos, por lo menos, 22 millones, contestarían con un sonoro NO. Elinmigranteita at hotmail.com Antonio Coiro
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