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coinarir: i prigionieri politici peruviani vedono ancora violati i propri diritti
- Subject: coinarir: i prigionieri politici peruviani vedono ancora violati i propri diritti
- From: diritti_umani at coinarir.org
- Date: Sat, 1 Feb 2003 12:52:17 +0100
Perù, continuano gli sforzi dei Prigionieri Politici per la Libertà Le violazioni dei loro diritti continuano Nonostante in Perù ci sia un governo "democratico" Malgrado il Perù di Fujimori sia un triste ricordo per molti, malgrado l'opinione pubblica consideri finita l'epoca del dittatore giapponese (esiliatosi in Giappone), molto rimane da farsi. Ancora oggi, infatti, il problema della prigionia politica è irrisolto e, a quanto sembra, non è volontà del governo Toledo risolverlo. Lettera da un carcere di massima sicurezza del Perù Un nuovo anno è trascorso e lascia dietro di sè le cose senza senso. I dolci ricordi, invece, ci invitano a rinnovare ed a puntare sulla vita, a fare ogni sforzo possibile per essa. Avrei voluto raccontarti prima quanto stà succedendo, quanto stiamo facendo quì per la nostra situazione legale, ma non c'è stata l'opportunità. Mentre alcuni lo fanno coordinandosi in gruppo, altri personalmente, ma tutti siamo alla ricerca della stessa anelata libertà. Tutti siamo stati giudicati arbitrariamente da giudici senza volto, nei tribunali civili ed in quelli militari, senza nessun diritto alla difesa, con sentenze spropositate ed ingiuste, violando i nostri diritti. Tutti siamo stati sottoposti a carceri inumane per una serie di leggi promulgate dal governo dittatoriale di Fujimori. Tutti abbiamo visto annullato ogni beneficio penitenziario, cosa anticostituzionale per la stessa Costituzione elaborata dalla allora presidente Fujimori ed anticostituzionale per la Costituzione del 1979. E' per questo che che oggi stiamo presentando ricorsi di Habeas Corpus, chiedendo la nostra libertà, sostenendo i nostri diritti e la Costituzione. Ma la realtà è che a volte i giudici si limitano a dichiarare fondata la nostra richiesta e danno il via alla realizzazione di nuovi processi, ma non ci concedono la libertà. Molto spesso, invece, si disconoscono le ragioni di questi ricorsi e vengono dichiarati inammissibili gli Habeas Corpus ed a noi non rimane altro che presentarli nuovamente. Anch'io ho presentato l'Habeas Corpus, nonostante non avessi un avvocato. Il mio ricorso è stato dichiarato fondato ed è stata annullata la sentenza all'ergastolo emessa dal tribunale militare, ma il magistrato è ricorso in appello, ragione per cui non rimane che aspettare il proseguire delle formalità. Vari amici ed amiche stanno vedendo risolta la loro situazione. Si tratta delle persone che sono state arrestate prima dell'Aprile del 1992 (cioè prima dell'autogolpe di Fujimori) e che beneficiano della semi libertà, della libertà condizionata, del 2 per 1 (compimento della metà della condanna) e dell'anno giudiziario (1 anno si compone di 8 mesi), però le autorità hanno iniziato a porre ostacoli a queste gestioni per i benefici e per tanto molte richieste vengono rigettate. A ciò si aggiunge una campagna molto forte contro i prigionieri politici perché le autorità non vogliono vederci liberi. Le altre persone che furono arrestate dopo l'Aprile del 1992, non godono di beneficio alcuno dal momento che questi furono soppressi dai decreti legge di Fujimori. Noi siamo in attesa che il Tribunale Costituzionale dichiari la loro anticostituzionalità, ma di certo c'è che nel Congresso si stà lavorando ad un'altra legge di emergenza per mantenere i prigionieri politici in carcere, nel caso che vengano annullati i decreti legge con cui siamo stati condannati. Si supponeva che con questo nuovo governo "democratico" sarebbe migliorata la nostra situazione. Ed invece, continuano i trasferimenti arbitrari dei prigionieri politici al carcere di Yanamayo, quello che è stato ricostruito, nonostante da tutto il mondo si chiedesse di chiuderlo per essere inadeguato dal punto di vista climatico e geografico ad ospitare prigionieri (sorge a 4.000 metri sul livello del mare). I trasferimenti continuano a realizzarsi senza preavviso, all'alba, e con maltrattamenti fisici per i prigionieri. Una Convenzione per la Verità La necessità del popolo peruviano di verità su quanto commesso da Fujimori si vede riflessa nella convocazione fatta dalla Associazione dei Familiari degli Scomparsi e delle Vittime del Genocidio (http://www.afadevig.com) che ha chiamato organizzazioni e cittadini a riunirsi tra il 7 ed il 9 febbraio in occasione della Seconda Convenzione Nazionale delle Organizzazioni e delle Masse per una Autentica Verità Storica. Si tratta del tentativo dei familiari delle vittime della dittatura (scomparsi, torturati, detenuti ..) di poter cercare la verità sulle sparizioni, sulle torture, sugli arresti arbitrati che hanno caratterizzato la storia recente del Perù. Inizia il Processo ai Cileni del MRTA E' iniziato ieri, 30 Gennaio, nella zona speciale del carcere del Lurigancho, zona est di Lima, il processo contro 4 cileni accusati di presunto terrorismo aggravato. I quattro cileni: Jaime Castillo Petruzzi, Lautaro Mellado, María Concepción Pincheira ed Alejandro Astorga erano stati arrestati e condannati nel 1994, con l'accusa di far parte di un commando del Movimento Rivoluzionario Túpac Amaru dedito al sequestro di imprenditori. La condanna era stata emessa dalla giustizia militare ritenendoli, per altro, colpevoli di "tradimento alla patria". Il processo si è aperto solo ieri, successivamente al pronunciamento della Corte Interamericana per i Diritti Umani (CIDH) che ha certificato di fronte allo stato peruviano che i quattro cileni nel 1994 non hanno goduto di un processo equo e che il processo avrebbe dovuto essere celebrato da un tribunale civile. Il magistrato della accusa ha chiesto una condanna a 25 anni di carcere ed una riparazione civile per ognuno degli imputati di 71.000 dollari. La prossima udienza è fissata per il 4 febbraio. Per recapitare messaggi a Jaime Castillo Petruzzi, Lautaro Mellado, María Concepción Pincheira e Alejandro Astorga, si possono inviare ai seguenti indirizzi di posta elettronica: lapena2000 at aol.com e charquican at manquehue.net PROSSIMAMENTE ARGENTINA, TOUR PIQUETERO MA NON SOLO !!!! 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Ma questo ristorante ha qualcosa in più del solito ristorante: la Locanda dei Girasoli è nata dalla volontà di alcuni genitori di ragazzi con la sindrome di Down di dare una prospettiva lavorativa ai loro figli e già oggi ci lavorano come camerieri Claudio, Valerio, Emanuela e Viviana. Purtroppo però dare adeguata pubblicità al ristorante che non è in una via molto frequentata (in zona Quadraro) è assai difficile e se non riusciamo a farlo conoscere in fretta, le prospettive non sono molto allegre. La pizza è buona, il locale è carino ed economico e vale la pena di dar loro una mano. Un primo aiuto è far girare questo messaggio al maggior numero di amici possibile, se poi conoscete persone o uffici nella zona Appio-Tuscolano è ancora meglio, se avete un amico giornalista che può dar pubblicità alla loro esperienza, ancora meglio. L'indirizzo è: Locanda dei Girasoli Via dei Sulpici 117 h Tel 06 7610194 Aiuti economici (sponsorizzazioni) sono gradite al Conto Corrente N° 24059263 intestato a "Comitato Internazionalista Arco Iris" Cod. CIN: H Cod. ABI: 07601 Cod. CAB: 11200 Poste Italiane, Via Ferrari 20 - Botticino (Bs) COmitato INternazionalista ARco IRis(COINARIR) Via Antonio Gramsci 3 - 25082 Botticino (Brescia) Tel: 030 2190006 Fax: 06 233 242 298 Fax: 030 909 311 32 Posta Elettronica: comunicazioni at coinarir.org Sito della Rete: <a href="http://www.coinarir.org/" http://www.coinarir.org --------------------------------------------------------------------- Click qua per cancellarti da NOTIZIE ARCOIRIS - DIRITTI UMANI. Oppure invia una email a diritti_umani at coinarir.org chiedendo di cancellarti e specificando la tua email. ---------------------------------------------------------------------
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