[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
CON IL POPOLO VENEZUELANO
- Subject: CON IL POPOLO VENEZUELANO
- From: "CSPAL" <cspal.ms at libero.it>
- Date: Wed, 29 Jan 2003 11:40:47 +0100
CON IL POPOLO VENEZUELANO Il Venezuela è ottavo produttore e quinto esportatore di petrolio a livello mondiale, nonché quarto fornitore degli Usa (di cui copre il 13% del fabbisogno giornaliero). In questi scarni dati risiede la spiegazione dell’accanimento con cui l’ imperialismo, in particolare nord-americano, cerca di normalizzare la situazione venezuelana e cacciare Chavez che nei quattro in cui è stato presidente ha realizzato una serie di misure invise al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale. Le riforme più importanti introdotte dal governo (sanità, istruzione, riforma agraria, nuova costituzione) sono andate nella direzione degli interessi popolari. Esiste ora in Venezuela un sistema sanitario accessibile a tutti, come mai lo era stato prima. Sono state aperte in tutto il paese migliaia di scuole “bolivariane” che forniscono tre pasti al giorno ad ogni studente. In questo modo un milione di nuovi alunni nell’ultimo anno è entrato nel sistema scolastico da dove era stato sempre escluso. La nuova costituzione ha esteso i diritti civili anche alle comunità indigene, alle donne, agli omosessuali. Ma soprattutto la riforma agraria è stato il “pugno nello stomaco” che il governo di Chavez ha sferrato all’oligarchia del paese. La riforma agraria si è sviluppata secondo due linee: una rurale ed una urbana. La prima destinata essenzialmente alla messa in produzione dei terreni incolti ed alla loro distribuzione ai braccianti agricoli senza terra qualora i legittimi proprietari rifiutino di coltivare i loro terreni. La seconda destinata a conferire i diritti di proprietà alle terre attualmente possedute illegalmente dai poveri dei centri urbani che le hanno occupate, sviluppando forme di autogoverno. Da tutto questo possiamo capire l’aggressività con cui le classi medie venezuelane, sotto la spinta degli USA, tentano di rovesciare Chavez. Lo sciopero in atto dal 4 dicembre punta a bloccare la principale fonte di ricchezza del paese, il petrolio, che da solo rappresenta il 70% del totale delle esportazioni e copre oltre il 50% delle entrate fiscali.. È facilmente intuibile quale impatto abbia avuto la decisone del governo Chavez di porre sotto il controllo statale la compagnia petrolifera nazionale (PDVSA). Differenze e similitudini esistono tra il Venezuela di oggi e il Cile di Allende. La violenza, innanzitutto, con cui le classi medie scendono in piazza ricorda da vicino quello che successe nel Cile alla fine del 1971 con i primi “cacerolazos” delle donne delle classi medie. Ma soprattutto con lo sciopero generale indetto da camionisti e commercianti al dettaglio nell’ agosto del 1972 (con il finanziamento della CIA agli scioperanti di oltre un milione di dollari) che creò una situazione esplosiva in cui i negozianti chiudevano le saracinesche e il popolo assaltava i negozi, gli imprenditori chiudevano le fabbriche e gli operai le occupavano, fino ad arrivare al golpe di Pinochet nel settembre del ‘73. Ma il legittimo governo di Chavez, a differenza di Allende, può contare sull ’appoggio della parte determinante delle forze armate. Solo così è stato possibile fare ingoiare nel giro di solo 48 ore ai golpisti (spalleggiati dagli USA) il colpo si stato portato al governo venezuelano il 13 aprile scorso. La situazione venezuelana è dimostra l’incapacità dell’imperialismo di trovare uno sbocco indolore alla propria crisi economica, politica, sociale ed ambientale. Esiste un profondo legame tra le lotte in America Latina (Argentina, Bolivia, Colombia) e la lotta contro l’imperialismo che si sviluppa ad altre latitudini (dalla Palestina, alla Turchia, all’Iraq). L'intervento diretto degli americani in Venezuela, in Colombia e in Iraq (solo per fare alcuni esempi) serve per colpire i popoli che osano alzare la testa contro l’oppressione e lo sfruttamento, per controllare direttamente le materie prime (come il petrolio), per rilanciare una macchina bellica che mantenga e salvaguardi profitti messi in discussione dalla crisi economica. Dobbiamo sviluppare la nostra più ferma solidarietà attiva nei confronti del popolo venezuelano . Dobbiamo sviluppare una capillare azione di controinformazione contro il terrorismo dei massa-media che vogliono descrivere la controrivoluzione venezuelana come fenomeno spontaneo e popolare. A fianco del popolo venezuelano in lotta, contro i golpisti e l’imperialismo CSPAL COMITATO DI SOLIDARIETÀ CON I POPOLI DELL’AMERICA LATINA WEB: http://cspal.supereva.it EMAIL: mailto:cspal.ms at libero.it Il CSPAL si riunisce ogni mercoledì alle ore 21 presso la Croce Bianca a Massa in Via Crispi PROSSIMAMENTE SU CONTATTORADIO -------- CON EL PUEBLO VENEZOLANO Venezuela está en el octavo lugar como productor y quinto como exportador de petróleo a nivel mundial.Y es el cuarto proveedor de Estados Unidos, al cual satisface el 13% de sus necesidades diarias. En estos escasos datos se encuentra la explicación de la tenacía con la cual el imperialismo, sobretodo de Estados Unidos, busca normalizar la situación venezolana, y sacar a Chávez, que en los cuatro años de gobierno ha realizado una serie de medidas mal vistas por el Fondo Monetario Internacional y la Banca Mundial. Las reformas más importantes introducidas del gobierno (sanidad, educación, reforma agraria, nueva Constitución) han sido a beneficio de los intereses del pueblo. Existe hoy en Venezuela un sistema sanitario accesible a todos, como jamás lo ha sido anteriormente. Se han abierto en todo el país, miles de escuelas “bolivarianas”que brindan tres comidas diarias a cada alumno. De esta manera, en el último año, un millón de nuevos alumnos, ha tenido acceso al sistema escolar, de donde antes eran exclusos. La nueva Constitución, ha extendido los derechos civiles también a la comunidad indígena, a las mujeres, a los homosexuales. Pero, sobretodo, la reforma agraria ha sido “un golpe bajo” que el gobierno de Chávez,ha lanzado a la oligarquía del país. La reforma agraria se ha desarrollado en dos líneas: Una rural y la otra urbana. La primera, destinada esencialmente a la puesta en producción de la tierra incultivada, dada en manos a los agricultores sin tierras, cuando los legítimos propietarios rehusan de cultivar sus terrenos. La segunda, dar derechos de propiedad a las tierras actualmente poseídas ilegalmente, por los pobres de los centros urbanos, que las han ocupado, desarrollando así formas de auto-gestión. A raíz de esto, podemos entender la agresividad con que, la clase media venezolana, con el apoyo de USA, trata de derrocar a Chávez. El paro iniciado el 4 de diciembre, intenta bloquear la principal fuente de riqueza del país, el petróleo, que representa el 70% del total de las exportaciones y cubre el 50% de las entradas fiscales. Es fácil intuir el gran impacto que ha proporcionado la decisión de Chávez al poner bajo control estatal la compañía petrolera nacional (PDVSA). Diferencias y similitudes existen tras la Venezuela actual y el Chile de Allende. La violencia, sobretodo, con la cual la clase media sale a la calle, recuerda lo que aconteció a fines de 1.971 en Chile, con los primeros “cacerolazos” de las mujeres de la clase media. Pero sobretodo con el paro general, organizado por camioneros y comerciantes minoristas en el agosto del 1.972 (financiados por la CIA con 1 millón de dólares) que creó una situación explosiva en la cual los negocios cerraban sus persianas y la gente se agolpaba para saquearlos. Los empresarios cerraban las fábricas y los obreros las ocupaban. Hasta llegar al golpe de Pinochet en setiembre del 1.973. Pero el legítimo gobierno de Chávez, a diferencia de Allende, puede contar con el apoyo de determinadas fuerzas armadas. Solo así ha sido posible evitar, en sólo 48 horas, que los golpistas, (apoyados por USA), dieran el golpe de Estado al gobierno venezolano el pasado 13 de abril . La situación venezolana, ha demostrado, la incapacidad del imperialismo de encontrar una salida , a la propia crisis económica, política, social y ambiental. Existe un profundo vínculo entre las luchas de América Latina (Argentina, Bolivia, Colombia) y las luchas contra el imperialismo que se desarrollan en otras latitudes (de Palestina, a Turquía, a Irak) La intervención directa de los americanos en Venezuela, en Colombia , en Irak (sólo para dar algunos ejemplos) sirve para golpear a los pueblos que osan alzar sus voces contra la opresión y la explotación, para controlar directamente las materias primas (como el petróleo), para enviar un aparato bélico que tenga bajo control y proteger intereses puestos en discusión por la crisis económica. Debemos desarrollar la más firme solidariedad activa hacia el pueblo venezolano. Debemos desarrollar una amplia acción de contrainformación contra el terrorismo de mass media, que quieren explicar la contra revolución venezolana como un fenómeno espontáneo y popular. Al lado del pueblo venezolano en lucha, contra los golpistas y el imperialismo CSPAL COMITATO DI SOLIDARIETÀ CON I POPOLI DELL’AMERICA LATINA WEB: http://cspal.supereva.it EMAIL: mailto:cspal.ms at libero.it Il CSPAL se reune cada miercoles a las 21 hs.en la Cruz Blanca - Via Crispi 5- Massa PROXIMAMENTE en CONTATTORADIO 89.75 F.i.p. 25.01.03
- Prev by Date: FORO SOCIAL MUNDIAL: Grito por la paz y el cambio
- Next by Date: ¡Viva Brasil!
- Previous by thread: FORO SOCIAL MUNDIAL: Grito por la paz y el cambio
- Next by thread: ¡Viva Brasil!
- Indice: