[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
SVOLTA IN ECUADOR
- Subject: SVOLTA IN ECUADOR
- From: "Nello Margiotta" <animarg at tin.it>
- Date: Thu, 16 Jan 2003 23:34:32 +0100
Con Gutierrez la riscossa degli indios OSCAR PIOVESAN http://ilmattino.caltanet.it/ Buenos Aires. Alla presenza e con l'appoggio morale di tre particolari leader come Fidel Castro, Luiz Inacio Lula da Silva e Hugo Chavez, si è insediato ieri alla presidenza dell'Ecuador l'ex colonnello ribelle Lucio Gutierrez. Una sfida immane la sua. Anche perché, oltre a ereditare un Paese di 12 milioni di abitanti - l'80 per cento dei quali poveri o indigenti - più che mai deteriorato dal neoliberismo e dalla diffusissima corruzione dei precedenti governi, l'Ecuador rappresenta nell'America Latina il secondo esempio (dopo il Venezuela) dell'ascesa al potere di un militare, la cui leadership è sostenuta da una coalizione sociale e politica eterogenea (settori indigeni, sinistre e ceti medio bassi) che si oppone frontalmente ai partiti tradizionali. Gutierrez, un ingegnere di 45 anni, è riuscito a portare per la prima volta nella storia del Paese gli indios al governo e ha affidato il Ministero degli Esteri all'agguerrita Nina Pacari. Ma, emulando il brasiliano Lula, ha dato il Ministero dell'Economia al presidente della Borsa di Quito, l'economista liberale Mauricio Pozo, ben visto dal Fondo monetario internazionale. In effetti, ormai da un anno, l'Ecuador è alle prese con un difficile accordo con l'Fmi che pretende dal Paese un profondo aggiustamento economico (tagli della spesa pubblica per 500 milioni di dollari) per concedere un credito di 240 milioni di dollari, assolutamente indispensabile al nuovo governo. Ma contro il «ricatto» dell'Fmi si è subito scagliata la Confederazione delle nazionalità indigene (Conaie) - il 45% della popolazione - e il suo braccio politico Pachakutik, il partito coalizzato con il movimento «Società patriottica 21 gennaio 2000» fondato da Gutierrez. «Non permetteremo che passino le ricette dell'Fmi», ha già avvertito il presidente della Conaie, Leonidas Iza. E si preannunciano i primi problemi. Secondo il sociologo Adrian Bonilla, un leader come Gutierrez con sangue indio nelle vene, e l' idea che ci siano ministri indigeni, sconvolge non poco le elite tradizionali dell'Ecuador, non immuni dal razzismo. E ieri, nel corso della cerimonia Gutierrez ha annunciato una serie di riforme istituzionali, tra le quali la riduzione del numero di deputati. «Sarò il miglior presidente della storia dell'Ecuador», ha detto Gutierrez, aggiungendo che il suo motto sarà «non rubare, non mentire, non essere ozioso». ************************************************** Nello change the world before the world changes you because another world is possible
- Prev by Date: Re: a proposito della petizione Girardi a sostegno di Chavez
- Next by Date: Ratifica Chávez en ONU denuncia a movimiento subversivo
- Previous by thread: Fw: COMUNICATO STAMPA. Campagna Tesseramento 2003 ASSOCIAZIONE ITALIA-NICARAGUA
- Next by thread: Ratifica Chávez en ONU denuncia a movimiento subversivo
- Indice: