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nicaragua 2
- Subject: nicaragua 2
- From: gtrucchi at ibw.com.ni
- Date: Sun, 15 Dec 2002 14:10:56 +0100
13-12-02 Durante la serata di ieri, 12 dicembre, il Primo Segretario della Asamblea Nacional, Miguel Lòpez Baldizòn, membro del Gruppo Parlamentare "Azul y Blanco", ha inoltrato al Tribunale di Managua la comunicazione ufficiale della risoluzione della Asamblea Nacionalai con cui é stata tolta l'immunità parlamentare ad Arnoldo Alemàn. I due giudici, incaricati dei processi sugli atti di corruzione del Canal 6 (canale televisivo statale) e su quelli riguardanti la ormai famosa "huaca" e cioé le enormi quantità di denaro pubblico sottratte allo Stato e finite sul conto bancario intestato alla FDN (Federaciòn Democratica Nicaraguense) i cui intestatari sono l'ex Presidente Arnoldo Alemàn, Byron Jerez, attualmente in carcere e la figlia dell'ex mandatario, Maria Dolores Alemàn, hanno immediatamente emesso un mandato di cattura, concedendo gli arresti domiciliari, per Arnoldo Alemàn che, alle 14 di oggi (21 ore italiane), dovrà presentarsi per le prime deposizioni. Durante la notte tutti i membri della direttiva del PLC (Partido Liberal Constitucionalista) si sono ritrovati nella casa di Alemàn per discutere sulla situazione. Alla riunione hanno partecipato anche le più importante cariche pubbliche che appoggiano ancora l'ex Presidente. Per la giornata di oggi é prevista la sessione del Parlamento in cui si dovrà votare la desaforaciòn di altri tre deputati del PLC accusati di corruzione: David Castillo, Martha Mc Coy e Maria Dolores Alemàn. La giornata di ieri rappresenta sicuramente un momento storico nella storia di questo Paese e anche se non é ancora possibile prevedere l'evolversi della situazione, é stato un colpo duro per l'immagine ed il futuro di Alemàn e del suo entourage. La situazione di stallo all'interno della Asamblea Nacional si é risolta per mezzo della sospensione per 45 giorni di due deputati arnoldisti per la loro assenza dai lavori del Parlamento per 21 giorni consecutivi senza giustificazione. Al posto della deputata Delia Arellano, del partito Camino Cristiano alleato del PLC, é stato chiamato il suo supplente Mariano Salazàr che ha votato a favore della desaforaciòn di Alemàn. Con questo meccanismo, l'attuale risicatissima maggioranza (47 a 45) potrà ora continuare l'ordine del giorno della Asamblea ed approvare il Bilancio della Repubblica, le altre leggi che giaciono da mesi nel cassetto e soprattutto, eleggere il prossimo 9 gennaio la nuova Giunta Direttiva. Immediate sono state le dichiarazioni favorevoli all'atto di ieri da parte di molte ambasciate, dell'Impresa Privata e dei settori della società civile. La gente ha festeggiato anche nelle strade ed é rimasta incollata alla televisione durante le quasi 5 ore di dibattito. Resta ora da vedere quale sarà la strategia di Alemàn e del PLC che sicuramente non resteranno con le mani in mano ma, probabilmente, cominceranno a mobilitare l'alto numero di persone, soprattutto nel nord del Paese, che continuano ad appoggiare l'ex mandatario nicaraguense. La strategia di Alemàn sarà soprattutto quella di rappresentarsi come vittima di un Governo traditore ed ingiusto (ricordiamo che l'attuale Presidente Bolaños é stato eletto come candidato del PLC ed é stato Vicepresidente durante l'era Alemàn). Le dichiarazioni delle ultime settimane in cui avvicinava la sua figura a quella di Nelson Mandela e quella di ieri in cui ha citato la famosa frase di Fidel Castro "La storia mi assolverà", ne sono un chiaro segnale. Intanto continua la presenza della Polizia in vari punti della città ed intorno alla Asamblea Nacional mentre, l'Esercito, continua a mantenere lo stato di Allerta Rossa Preventiva in attesa di un eventuale segnale del Presidente Bolaños. L'arresto di Alemàn non vuole dire la pace nel Paese e la fine di tutti i problemi, anzi, costituisce la fine dei pretesti per il Presidente Bolaños che, in un anno dal suo insediamento, non ha praticamente attuato nulla delle sue promesse elettorali. Ora dovrà dimostrare che é in grado di portare avanti il Paese, di risolvere i drammatici problemi di povertà dei nicaraguensi, di creare nuova occupazione, lavorando gomito a gomito con i sandinisti che diventano il vero ago della bilancia per avere la maggioranza nel Parlamento. Un Alemàn in prigione non per forza vorrà dire lo sgretolamento del PLC, anzi potrebbe voler dire un arroccamento ancora più forte dei 53 deputati arnoldisti presenti in Parlamento e quindi, per Bolaños, é una boccata di aria fresca, ma non certo il momento di cantare vittoria. Giorgio Trucchi - Managua
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