Prima di andare in vacanza inviate questo messaggio di denuncia della violenza in Para dopo la sentenza di Eldorado che richiede l'annullamento della sentenza e il trasferimento dei processi relativi ai diritti umani a livello di stato federale



Prima di andare in vacanza inviate questo messaggio di denuncia della
violenza in Para dopo la sentenza di Eldorado che richiede l'annullamento
della sentenza e il trasferimento dei processi relativi ai diritti umani a
livello di stato federale


Il messaggio va inviato a:
Al tribunale di giustizia dello stato del Para  -  Presidente:Climenie
Bernadete de Araújo Pontes
E-mail:   cpontes at tje.pa.gov.br
Al Presidente Cardoso
E-mail :    pr at planalto.gov.br
Al Ministro della Giustizia -    Dr. José Gregori, ministro da Justiça
E-mail: acs at mj.gov.br
AL Segretario per i diritti umani   Dr. Paulo Sergio Pinheiro - Ministério
da Justiça -
E-mail: Paulo.pinheiro at mj.gov.br
Al Ministro del lavoro DR. PAULO JOBIM FILHO -
E mail : ministro at mte.gov.br



PEDIMOS A ANULAÇÃO DO JULGAMENTO DE ELDORADO E A IMEDIATA TRANSFERÊNCIA
DOS CRIMES DE DIREITOS HUMANOS PARA A ESFERA FEDERAL.



A UN MESE DALLA SENTENZA DI ELDORADO, MENTRE IL 17 APRILE E' DIVENUTO
GIORNATA NAZIONALE  DI LOTTA PER LA RIFORMA AGRARIA, LA SITUAZIONE DI
VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI IN PARA-BRASILE  SI E'  AGGRAVATA.
CHIEDIAMO ALLE AUTORITA' BRASILIANE L'ANNULLAMENTO DELLA SENTENZA E IL
TRASFERIMENTO DEI PROCESSI RELATIVI AI DIRITTI UMANI A LIVELLO DI STATO
FEDERALE


Sono passati due mesi dall'inizio dell'ultimo processo  per il  massacro di
Eldorado dos Carajas in Para ed un mese dalla sentenza emessa alla fine
dell'ultima sessione. In questo periodo il 17 aprile -data del massacro - è
stato riconosciuto da una legge dello stato brasiliano (la legge n. 10469
del 25 giugno 2002)  come giornata nazionale di lotta per la riforma
agraria. Ma in questo stesso periodo dallo stato del Para stanno arrivando
notizie gravi e allarmanti:
- Il 28 giugno  Ivo Laurindo do Carmo, 34 anni, dirigente locale del
Movimento Senza Terra,   è stato assassinato   con coltellate e botte  in
varie parti del corpo. Il suo cadavere è stato buttato nella boscaglia al
km 19 della  strada Belém-Brasília.
- All'inizio di luglio la Giudice  Andrea Miralha Cabral ha spiccato
mandato di cattura nei confronti di quattro dirigenti del MST, tra cui
Nonato Raimundo de Souza, della direzione dello stato.  Le accuse sono
istigazione a sommossa, occupazione di terreno altrui,  furto di bestiame.
Le prove sono "articoli di giornale".
- La situazione del lavoro schiavo nello stato, soprattutto nel sud e nel
sudest, è drammatica, come denuncia   Frei Henri Burin des Roziers della
CPT locale, con 16 fazendas e 392 lavoratori coinvolti. Il  governo non ha
realizzato gli interventi promessi per eliminare questa piaga.
L'assoluzione dei poliziotti militari accusati di aver ucciso 19 senza
terra ad Eldorado è stata, come si temeva da parti di molti,  uno  stimolo
ad andare avanti nella persecuzione dei lavoratori rurali
    "Il più grande processo della storia del Brasile, che ha totalizzato
120 ore in cinque sessioni, mostra ancora una volta le profonde carenze del
sistema di giustizia dello Stato del   Pará", era  scritto nel comunicato
di Amnesty international immediatamente successivo alla fine del processo.
   In realtà, la dichiarazione della Segreteria Nazionale dei Diritti Umani
e la nota di Amnesty hanno confermato quel che il MST, la Commissione
Pastorale della terra, la Rete Nazionale degli Avvocati Popolari (RENAP)  e
le Pastorali Sociali della CNBB   avevano già annunciato prima dell'inizio
della prima sessione; "La giustizia brasiliana non punisce mai le autorità
che comandano e quelli che eseguono i crimini contro i diritti umani. La
condanna, quando c'é, serve solo a nascondere l'impunità che è  assicurata
dallo stesso stato attraverso il potere giudiziario".
   Nel processo per la strage di Eldorado  ci sono state solo due condanne
che mostrano un'azione simbolica e incoerente,  come ha affermato Amnesty
International. "Le condanne ora paiono essere poco più di un gesto
simbolico data l'incapacità dell'inchiesta della polizia e del processo
nell'identificare individualmente i responsabili criminali delle morti per
colpi di armi da fuoco e  di coltello dei 19 attivisti rurali".
   I 2 soli condannati sono a piede libero, festeggiando con le loro
famiglie, mentre i parenti delle vittime e le decine di mutilati sono stati
privati della speranza di vedere applicata la giustizia nel loro paese ed
assistono alla continua violazione dei diritti umani all'interno dello
stato.
    Coloro che in Italia e in Europa hanno seguito per anni le vicende del
processo di Eldorado e sono rimasti profondamente delusi per la conclusione
del processo, ricevendo quotidianamente drammatiche notizie sul proseguire
della violazione dei diritti umani nello stato del Para', rinnovano la
richiesta alle autorità brasiliane di:

ANNULLAMENTO DELLA SENTENZA PER IL MASSACRO DI ELDORADO E   TRASFERIMENTO
DEI PROCESSI RELATIVI AI DIRITTI UMANI A LIVELLO DI STATO FEDERALE



Firma ...........................      Associazione
............................
Città ..............................