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NOTIZIE - Movimento Sem Terra
- Subject: NOTIZIE - Movimento Sem Terra
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>
- Date: Sun, 26 May 2002 10:03:33 +0200
- Organization: Comitato di appoggio MST www.citinv.it/associazioni/MST/
NOTIZIE - Movimento Sem Terra * NOTIZIE PROCESSO ELDORADO * 13 ARRESTI PREVENTIVI DI MILITANTI MST (tra loro RAINHA) * LA RIFORMA AGRARIA ALLA TELEVISIONE di Stedile/Teixiera (O Globo 24/5) ELDORADO - Il maggiore José Maria Oliveira, condannato il 22 maggio, a 158 anni di prigione, chiede l'annullamento della sentenza Il maggiore comandava la truppa di Parapuebas. Ed è stato condannato ad 8.3 anni (il minimo della pena) per ognuno dei 19 morti. Anche lui, come Pantoja è in libertà in attesa dell'esito del ricorso. Il colonnello Pantoja, comandante della truppa di Maraba, era stato condannato il 16 maggio a 228 anni, mentre il suo vice era stato assolto. L'avvocato Jânio Siqueira, difensore del maggiore José Maria Oliveira, vuole che venga annullata la sessione del processo che ha condannato il suo cliente. L'avvocato mette in discussione il modo in cui sono stati elaborati i quesiti per i giurati. La sua tesi è quella dell'incertezza delle responsabilità combinata con quella dello stretto compimento del dovere legale da parte del suo cliente. Eldorado: 27 maggio- nuova sessione - tenenti e sergenti vanno sui banchi degli imputati. Si tratta di quattro ufficiali (tenenti) e undici sergenti che facevano parte delle truppe di Marabá e Paraupebas. Il pubblico ministero li accuserà di essere co-autori del massacro. Eldorado: valutazione del processo Il MST ha deciso di dare una valutazione del processo solo alla fine delle sessioni (l'ultima comincerà il 10 giugno). Il coordinatore del MST-Para Raimundo Nonato de Souza, ritiene tuttavia che il fatto che i due comandanti condannati Pantoja e Oliveira siano a piede libero rafforza la sfiducia della società nei confronti del processo. Tanto il Pubblico Ministero quanto la OAB (ordine degli avvocati) del Para chiedono la revoca della legge Fleury che favorisce le persone condannate per la prima volta, permettendo che possano ricorrere restando in libertà. Marco Aurélio do Nascimento definisce la Legge Fleury come un “assurdità giuridica”. “Come giustificare che le prigioni sono piene di persone che scontano una carcerazione preventiva, mentre i condannati sono liberi?" 24 maggio - Per 13 membri del MST e tra loro José Rainha è stata decretata la prigione preventiva il giorno 23 maggio, dall'amministrazione giudiziaria della città di Teodoro Sampaio, nello stato di S.P. Secondo l'avvocato Greenhalgh, il nuovo arresto di Rainha è stato deciso per impedire che il dirigente del MST fosse ascoltato come testimone di accusa nel processo contro Roberto Junqueira —il figlio del fazendeiro che ha attentato contro la vita di Rainha ed è stato arrestato in flagrante e detenuto per 15 giorni. Rainha era stato dimesso dalla prigione pochi giorni fa dopo essere stato detenuto per 24 giorni per detenzione illegale di un'arma. Dei 13 uomini per i quali è stata decretata la prigione 6 sono già in carcere. Secondo Ricardo Gebrin, presidente del Sindacato degli Avvocati di São Paulo, le terre del Pontal do Paranapanema sono terre pubbliche, i cui documenti sono stati falsificati. I proprietari che hanno "grilado" le terre vogliono criminalizzare il MST. Secondo la direzione nazionale del MST - dice la Folha di Sao Paulo - nei confronti di Rainha è in atto una persecuzione politica Le accuse nei confronti dei tredici militanti MST sono di formazione di banda, violenze, furto ecc. nella disputa per la fazenda Guaná Mirin, ad Euclides da Cunha Paulista, con un altro gruppo, il Mast (Movimento dos Agricultores Sem Terra). Sono stati arrestati fino ad ora: Edmilton Batista, Edison de Souza, José Guilherme dos Santos, Américo de Azevedo, Alcides Gonçalves e Rosanilda de Oliveira. La riforma agraria in televisione JOÃO PEDRO STEDILE e GERSON TEIXEIRA Molto denaro pubblico ha girato negli ultimi setti anni per mettere in moto un significativo progetto pubblicitario del governo federale sulle supposte realizzazioni del programma di riforma agraria. Come risultato, almeno fino a poco tempo fa, i brasiliani influenzati dalla tv, potevano credere che fosse in atto in Brasile un processo rivoluzionario della struttura della proprietà e dell'uso della terra del paese. Il latifondo pareva ormai una cosa del XVI secolo. La concentrazione della proprietà della terra? "Non era che una statistica ingannevole", affermava il ministro Jungmann. Il presidente Cardoso ha avuto la sfacciataggine di annunciare in Spagna: "Non abbiamo più senza terra, il nostro problema è solo fare in modo che tre milioni di lavoratori insediati si trasformino rapidamente in efficienti agricoltori familiari". Tutta questa "rivoluzione" sarebbe avvenuta grazie alla generosità del governo e alle forze del mercato, appoggiati dai saggi consigli della Banca Mondiale che applicava gli stessi metodi in Africa del Sud, Guatemala, Colombia..... Insomma, ai quattro angoli del mondo si è sentito parlare del fatto che il Brasile sperimentava la maggiore riforma agraria mai realizzata sulla faccia della terra. Perfino il Sommo Pontefice è stato più volte visitato perché benedicesse i responsabili di questa prodezza pacífica, senza precedenti. Purtroppo si trattava di tutta una finzione, che ha prevalso però per anni, sull'immagine delle reali condizioni di miseria e abbandono a cui sono relegati milioni di famiglie di lavoratori rurali di questo paese. Ora, da qualche settimana, finalmente, la dura realtà è venuta a galla. La grande stampa brasiliana ha deciso di parlarne e ha finito con il confermare le denunce delle organizzazioni di lavoratori e degli stessi funzionari dell'Incra, mostrando che quel programma di riforma agraria è solo una frode politica del governo. Non riproduciamo i dati specifici della frode, poiché la stampa lo ha già fatto abbondantemente. Solo per confermare quale sia la realtà sociale dantesca delle aree rurali, completamente discrepante rispetto al quadro fino ad ora dipinto dal governo, vorremmo segnalare alcuni dati rivelati di recente dal Censimento 2000 dell'IBGE. Il Censimento mostra che ci sono nelle campagne brasiliane 7.460.235 domicili, il 58,6% dei quali presentano un reddito mensile che va da zero ad un salario minimo. Cioè sopravvivono con un reddito mensile inferiore ai cento dollari. E certo la maggioranza di loro riceve il reddito dalla Previdenza Sociale e non dal lavoro agricolo. In relazione all'analfabetismo, il 32,6% dei 28 milioni di bambini della zona rurale, con un'età al di sopra dei cinque anni, è ancora analfabeta. Tra i bambini tra i 5 e i 9 anni, il tasso di analfabetismo è del 65%. Nella popolazione rurale con 10 o più anni di età, il tasso di analfabetismo arriva al 27%. Tra i 45 e i 49 anni, è del 37%, tra i 55 e i 59, del 49%; e nella fascia da 65 a 69 anni è del 50% Per quanto riguarda le condizioni delle infrastrutture di base, il Censimento rivela che dei 7, 4 milioni di domicili delle aree rurali, solo il 18% possiede l'allaccio all'acqua, solo il 9,5% dispone della fossa settica. Per quanto riguarda la questione agraria, i dati rivelano che tra l'ultimo censimento agro-zootecnico del 1985 e quello del 1996, sono scomparsi non meno di 920.000 stabilimenti agricoli inferiori ai cento ettari. I dati dell'Incra sono ancora più rivelatori del brutale processo di concentrazione della proprietà della terra in Brasile. Tra il 1992 e il 1998, il catasto ha registrato che gli immobili con più di duemila ettari sono cresciuti. Erano 19.077 nel 1992, e sono diventati 27.556 nel 1998, ossia è aumentato il numero di grandi fazendeiros e questi nello stesso tempo hanno accumulato terre, arrivando a controllare da 121 a 178 milioni di ettari Ossia, in solo sette anni, sono stati accumulati non meno di 57 milioni di nuovi ettari nelle mani di 27.000 fazendeiros soltanto. Il che ha prodotto molta più concentrazione rispetto agli 11 milioni di ettari distribuiti dall'Incra alle circa 350.000 famiglie di senza terra. La realtà delle campagne rivela che nell'ultima decade ha continuato ad esserci una forte concentrazione della proprietà della terra e non la distribuzione come sarebbe dovuto succedere con una riforma agraria. E la povertà e la disuguaglianza sociale sono aumentate ancora di più nelle campagne. Ma alla televisione tutto continua ad essere dipinto a colori vivaci....... JOÃO PEDRO STEDILE/ MST e GERSON TEIXEIRA, presidente dell'ABRA
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