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Eventi 25/31-3 dall'ISPI

PRINCIPALI EVENTI
25 MARZO/31 MARZO 2002
America Latina
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From: ISPI - News Alert <ispinews at tin.it>

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Ecuador/Estremo Oriente - 25/30 marzo - Visita ufficiale. Il presidente
ecuadoriano Bejarano prosegue il suo viaggio
in Asia. Dopo la Cina e la Corea del Sud, il viaggio si concluderà in
Giappone dove incontrerà il primo ministro
Koizumi.

Panama - 26 marzo - Negoziazioni commerciali. Delegati di Panama si
riuniscono con alcuni rappresentanti
governativi statunitensi a Washington, per discutere dell¹accordo bilaterale
di libero scambio. Gli Stati Uniti sono già il
principale partner commerciale ed investitore di Panama (il 40% delle
esportazioni panamensi è diretto negli Stati
Uniti).

Colombia - 1 aprile - Risultati elettorali. Il consiglio nazionale
elettorale della Colombia rende noti ufficialmente i
risultati delle elezioni legislative dello scorso 10 marzo. Le ripetute
denunce di irregolarità hanno contribuito al rinvio
dell¹annuncio della composizione di Camera e Senato.

Costarica/Colombia - 1 aprile - Sicurezza nazionale. Il Costarica impone
provvisoriamente un visto di ingresso ai
cittadini colombiani per proteggere la sicurezza nazionale dopo la rottura
del processo di pace tra governo colombiano e
forze guerrigliere FARC. Altri stati confinanti con la Colombia potrebbero
adottare la stessa misura.

Cile - Finanziamenti BID. In settimana, il governo cileno renderà noto il
piano che prevede il sostegno finanziario di
diversi progetti (650) a favore delle 3000 comunità indigene di mapuche del
paese. Il piano è in parte finanziato dal BID
(80 milioni di dollari) e in parte coperto dal governo cileno (50 milioni di
dollari).

Messico - Agenda politica. In settimana, il parlamento messicano discuterà
di temi chiave quali le riforme al potere
legislativo, le leggi sullo sviluppo sociale, la remunerazione degli
impiegati pubblici, la legge sulle telecomunicazioni e
la riforma energetica.

Uruguay - Credito FMI. In settimana, il Fondo Monetario Internazionale
dovrebbe dare l¹approvazione definitiva ad un
prestito concordato nelle scorse settimane con il governo uruguaiano
(consistente in 742 milioni di dollari), per aiutare
il sistema finanziario nazionale colpito dalla crisi economico-finanziaria
in Argentina.