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Fw: news
- Subject: Fw: news
- From: "Stefania Gallaro" <gallarous at tiscali.it>
- Date: Mon, 25 Mar 2002 20:09:20 +0100
----- Original Message ----- From: "Alberto Autelitano" <a.autelitano at amnesty.it> To: <Undisclosed-Recipient:;> Sent: Sunday, March 24, 2002 6:16 PM Subject: news > PERU, 23 MAR 2002 (3:32) > > -------------------------------------------------------------------------- -- > ---- > LIMA: ATTENTATO, MONSIGNOR BAMBARÉN ESCLUDE RESPONSABILITÀ DI SENDERO E MRTA > (STANDARD, CHURCH/RELIGIOUS AFFAIRS) > > Monsignor Luis Bambarén Gastelumendi, presidente della Conferenza Episcopale > del Perù, si è detto praticamente certo che Sendero Luminoso e il Movimento > Rivoluzionario Tupac Amaru (Mrta) non siano implicati nell'attentato > terroristico che mercoledì scorso ha ucciso nove persone e ferito altre > decine nei pressi dell’ambasciata statunitense a Lima. Il presule ha > incontrato nella prigione della base militare di El Callao i principali > dirigenti ‘senderisti’ Abimael Guzman, Elena Iparraguirre Revoredo e Oscar > Ramirez Durand, e Victor Polay Campos, Miguel Rincon, Peter Cardenas > Schultz, leader dello Mrta. Alla fine del colloquio monsignor Bambarén ha > dichiarato che "Abimael Guzman (alias ‘presidente Gonzalo’) e Victor Polay > Campos (alias ‘comandante Rolando’) ora rifiutano il terrorismo, affemano > che la lotta armata fu un errore e un'aberrazione e ciò mi porta a credere > che non siano implicati negli attentati." “Vedo un cambiamento in queste > persone – ha aggiunto il presule - hanno accettato di riconoscere le > autorità della Commissione della Verità e sono disposti a collaborare con le > loro testimonianze nelle indagini sugli episodi di violenza degli anni > passati". Il Paese andino resta comunque sotto shock dopo questo barbaro > attentato. Ritorna lo spettro delle auto-bomba che riconduce a ricordi > drammatici, ai massacri e alle violazioni sistematiche dei diritti umani che > hanno contraddistinto il governo del destituito presidente Alberto Fujimori > e del suo ex uomo forte, Vladimiro Montesinos. Lo stesso vicepresidente del > Parlamento, Javier Diez, ha ipotizzato che dietro l’attentato si celino > esponenti del “fuji-montesinismo". (di Cristiano Morsolin) (CO) > > *************************************************************************** > > PERU, 23 MAR 2002 (13:8) > > -------------------------------------------------------------------------- -- > ---- > BUSH INCONTRA PRESIDENTE TOLEDO E PAESI ANDINI, MA VENEZUELA NON È INVITATO > (STANDARD, POLITICS/ECONOMY) > > Lima oggi sembra una città sotto assedio per l’arrivo del presidente > americano George W. Bush. Sono trascorsi solo tre giorni dall’attentato > davanti all’ambasciata statunitense che ha lasciato dietro di sé una scia di > sangue di nove morti e trenta feriti. Il capo di Stato peruviano, Alejandro > Toledo, ha ordinato una giornata di lutto nazionale e ha chiesto al > Parlamento poteri speciali contro il terrorismo. “Bush non correrà alcun > pericolo” ha assicurato Toledo, che ha dispiegato anche navi da guerra > davanti alla costa e aerei caccia nello spazio aereo. E’ la prima volta che > un presidente degli Stati Uniti rende visita al Perù. Bush si fermerà a Lima > solo per 18 ore, durante le quali è previsto un vero e proprio “mini-summit” > con i leader politici della regione andina: oltre a Toledo, incontrerà il > colombiano Andrés Pastrana, il boliviano Jorge Quiroga e il vice-presidente > ecuadoregno Pedro Pinto. Dal tavolo degli invitati spicca l’assenza di Hugo > Chávez, presidente del Venezuela, Paese che non rientra nell’Atpa (Acuerdo > de preferencias arancelarias, l’intesa doganale firmata tra gli Usa e i > quattro Stati invitati all’incontro con Bush). Secondo la stampa locale, il > vero motivo della mancata partecipazione venezuelana al vertice di oggi in > Perù sarebbero le note divergenze tra Washington e Caracas, in particolare > per le critiche di Chavez alla guerra dichiarata dagli Stati Uniti contro il > terrorismo. Ma quali sono gli obiettivi del viaggio del presidente americano > in un momento di estrema tensione e di impegno nella lotta al terrorismo > internazionale? Benchè non sia stata diffusa l’agenda degli incontri, si > parlerà della lotta al narcotraffico (una vera piaga per tutti i paesi > andini) e molto probabilmente anche della situazione interna della Colombia, > che si trova a fronteggiare l’offensiva lanciata lo scorso 20 febbraio dalle > Farc, le Forze armate rivoluzionarie colombiane. Proprio a questa > formazione, la polizia peruviana aveva finora attribuito l’attentato di > giovedì scorso contro l’ambasciata statunitense, e non a Sendero luminoso > come aveva invece fatto la Cia. In un’intervista apparsa sull’edizione > odierna della “Repubblica”, quotidiano di Lima, il procuratore speciale per > le indagini Maria Del Pilar Realta Ramirez ipotizza invece il coinvolgimento > di nuove forze sovversive o gruppi terroristici internazionali. (CO) > > Fonte: MISNA > > > Alberto Autelitano > Via Montanara 406 > 40026 Imola - loc. Fabbrica (BO) > Tel. 0542 - 667205 > Cel. 0338 - 2996862 > e-mail a.autelitano at amnesty.it > www.amnesty193.it >
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