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Fw: news
- Subject: Fw: news
- From: "Stefania Gallaro" <gallarous at tiscali.it>
- Date: Tue, 12 Mar 2002 15:02:02 +0100
----- Original Message ----- From: "Alberto Autelitano" <a.autelitano at amnesty.it> To: <Undisclosed-Recipient:;> Sent: Sunday, March 10, 2002 6:34 PM Subject: news > Perù, Felicitas ha vinto la povertà col microcredito > > Felicitas Baca, grazie al prestito erogato da banche impegnate in una > campagna umanitaria, è riuscita a diventare una piccola imprenditrice. Il > riscatto di una donna in un Paese ancora molto maschilista. > di Gaia Cesare > > Si chiama Felicitas, è peruviana, e sino a qualche anno fa apparteneva a > quel miliardo e 300 milioni di poveri del mondo, a quella schiera di donne > che vivono sotto la soglia della sopravvivenza in Perù. Poi per lei è > arrivato il piccolo-grande miracolo che le ha permesso di dedicarsi > all'allevamento degli agnelli e all'agricoltura e mettere su un'attività > redditizia che ha cambiato la sua vita. Il miracolo si chiama > micro-credito, una forma di prestito vantaggioso concesso attraverso banche > locali, da istituti come la Banca Etica italiana che si appoggia a Etimos, > un consorzio non-profit di microfinanza che ha l'obiettivo di aiutare le > aree più depresse del mondo. > > Ora Felicitas è una mini-imprenditrice, passata da un'attività che richiede > un investimento iniziale basso, come quella dell'allevamento degli agnelli, > ad un'altra, l'allevamento dei bovini, che necessita invece di un capitale > iniziale più corposo. Per lei in Perù si è aperta una nuova strada, grazie > alla Banca Etica e ad iniziative di finanziamento ai Paesi poveri. > > Solo nel 1982 il Perù ha ratificato la Convenzione sull'eliminazione di ogni > forma di discriminazione contro la popolazione femminile. Nonostante ciò, > anche se la legge sulla riforma agraria del Paese non esclude espressamente > le donne, in pratica la terra viene considerata appannaggio del capo > famiglia, che in una realtà tradizionalista come è il Perù è proprio l'uomo. > Alle donne la terra viene così concessa solo se si tratta di vedove, figlie > o indirettamente in qualità di mogli. Eppure sono proprio loro a > rappresentare una fetta consistente dell'economia rurale del Perù. Ma > ancora, per i lavori svolti nelle campagne continuano a percepire dei salari > inferiori rispetto ai loro colleghi maschi per gli stessi lavori. > > Nonostante i progressi degli ultimi anni, avvenuti anche grazie all'aiuto di > istituti come Etimos, la condizione delle donne e della popolazione in Perù > è drammatica. > > Tra il 1996 e il 2000, in trecentomila sono state mutilate per ordine > dell'allora presidente Alberto Fujimori. La campagna per la pianificazione > familiare era stata definita dal capo dello stato Programma di > contraccezione chirurgica volontaria, ma di volontario aveva ben poco. > Migliaia di donne furono sottoposte alla sterilizzazione con la forza o con > l'inganno. Alcune venivano semplicemente invitate a sottoporsi a controlli > generici, si presentavano dal medico per un semplice mal di denti e subivano > la terribile violenza di un intervento chirurgico coatto. I diritti umani > delle donne furono completamente calpestati in quella circostanza e la > situazione ora non è molto più rosea. > > La violenza domestica resta un grave problema in Perù. Ogni anno sono > migliaia le donne picchiate, violentate o abusate psicologicamente in > famiglia. Anche le leggi approvate per la difesa delle donne hanno ancora > delle crepe profonde, tra cui l'obbligo alla riconciliazione con il partner, > che nel caso di violenze subite dovrebbe essere una scelta femminile. > > 7 MARZO 2002 > > Tratto da IL NUOVO > >
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