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Nicaragua: Elezioni Costa Atlantica di G.Trucchi
- Subject: Nicaragua: Elezioni Costa Atlantica di G.Trucchi
- From: "Martinerrico" <martinerrico at libero.it>
- Date: Fri, 08 Mar 2002 13:55:52 +0100
Elezioni Costa Atlantica NICARAGUA di Giorgio Trucchi Nella giornata di ieri, domenica 3 marzo, si sono svolte le Elezioni Regionali della Costa Atlantica del Nicaragua per nominare le due Assemblee Regionali dell¹Atlantico Nord (RAAN) e Sud (RAAS), previste dalla Legge di Autonomia. In ognuna delle due Assemblee verranno eletti 45 membri. I partiti che hanno partecipato sono il PLC (Partido Liberal Constitucionalista) il Frente Sandinista, il PRN (Partido Resistencia Nicaraguense ex Contras), YATAMA (Movimento di origine Miskito), PAMUC (solo nella zona della RAAN). I primi risultati vedono, come grande vincitore, l¹astensionismo. Si calcola che circa il 65-70% delle persone con diritto di voto non si siano recate alle urne. Questo risultato contrasta con l¹enorme afflusso alle urne delle passate elezioni presidenziali (circa il 92%) e con quelle Regionali del 1998 quando ci fu un¹astensionismo del 43%. Vari sono i motivi tra cui l¹abbandono a cui è relegata la zona della Costa Atlantica che viene presa in considerazione solo quando, a Managua, si entra in periodo elettorale ed un¹estrema disorganizzazione di queste elezioni da parte del CSE (Consejo Supremo Electoral). Proprio il CSE, reduce dalle lotte interne delle ultime elezioni del novembre scorso tra i 3 Magistrati di affiliazione sandinista ed i 4, tra cui il Presidente Roberto Rivas, liberali, si è presentato ancor più diviso a queste elezioni. Pochissima presenza di osservatori nazionali ed internazionali e per la maggior parte, non riconosciuti dal CSE; seggi e materiale elettorale consegnato all¹ultimo momento; registri elettorali scomparsi e non depurati dagli iscritti morti o trasferitosi dal 1998 ad oggi e soprattutto, una Campagna Elettorale quasi inesistente e priva di contenuti che potessero convincere, la gente di queste zone del paese, di partecipare al voto di Assemblee quasi mai ascoltate e prese in considerazione dal Governo centrale. A rendere le cose ancora più confuse hanno contribuito le due risoluzioni emesse dal CSE sul famoso voto APL (Actas de Promesas de Ley): una da parte dei 3 Magistrati sandinisti ed una Da parte dei 4 liberali. Gli APL, in pratica, sono i famosi voti, usati in modo indiscriminato dai liberali durante le elezioni presidenziali, attraverso i quali, un cittadino che non è iscritto nel Registro Elettorale, può votare ugualmente con la presenza di due testimoni iscritti che affermino che, la persona, vive in quella Circoscrizione Elettorale. Nel novembre scorso, il PLC, aveva usato questo modo e molti dicono che ciò ha contribuito a raggiungere l¹inspiegabile percentuale del 92% dei partecipanti al voto, per portare moltissima gente liberale od a pagamento a votare nelle zone d¹influenza sandinista per poter ottenere il maggior numero possibile di seggi in Parlamento. In pratica, questo voto con APL, è garantito dall¹orrenda Legge Elettorale (che ricordiamo è stata partorita dall¹accordo/patto tra FSLN e PLC e che, tra l¹altro, ha permesso anche la presenza di Alemàn in Parlamento come ex Presidente della Repubblica) in base ai suoi articoli 41 e 116. La rottura tra i Magistrati del CSE è avvenuta sull¹applicazione di questi articoli. I sandinisti hanno invitato, i Presidenti di seggio, ad applicarli in modo letterale e restrittivo e cioè permettendo il voto solo a chi dimostrava, attraverso la sua Cedula (Carta d¹Identità), di essere davvero residente in quella Circoscrizione mentre, i liberali, invitavano ad applicarla in modo generalizzato ed ampio facendo leva sul solo fatto dei due testimoni. Fin troppo chiare sono state le esigenze di partito dei due bandi di Magistrati. Il risultato è stato quello di una confusione terribile e di un¹applicazione arbitraria in base al partito di appartenenza del Presidente di seggio. C¹è da segnalare che, anche gli altri partiti che partecipavano al voto, si sono schierati con le posizioni del FSLN. I primi risultati, che però riguardano la zona urbana, vedono il FSLN in testa nella RAAN, seguito da PLC e Yatama. Nella RAAS, il PLC, sta vincendo nettamente sul FSLN. Il problema che si presenta ora è se, i 3 Magistrati sandinisti, accetteranno di formare il quorum necessario per proclamare gli eletti. Il Presidente Rivas, che negli ultimi giorni aveva fatto valere tutto il suo peso (anche non in senso eufemistico dato che peserà almeno 130-140 chili), ha già dichiarato che nessuno può impedirgli di leggere i risultati finali e che, in caso gli altri magistrati non volessero formare il quorum, sta già studiando con degli avvocati la forma per proclamare gli eletti, anche a costo di ricorrere alla CSJ (Corte Suprema de Justicia). In concomitanza con le elezioni della Costa Atlantica, il Presidente del Parlamento, Arnoldo Alemàn, ha organizzato una Marcia in appoggio alla sua persona!!! Anche questo rientra nel piano di scontro interno al PLC e tra Potere Esecutivo e quello Legislativo. Nel suo discorso, accorato e violento, Alemàn, ha raccontato, come nuovo Messia, una favola che, ha detto, gli è stata raccontata da un sacerdote. In questa favola, un uomo, dopo essere morto, giunge da San Pietro e gli chiede di che cosa è pieno l¹inferno. San Pietro gli mostra l¹inferno che è pieno di assassini, ladri, violentatori e prostitute e gli dice che, però, è pieno anche di altri peccatori che sono peggiori di quelli già elencati. L¹uomo, allora, chiede a San Pietro che cosa ci può essere di peggiore di un assassini, di un ladro, di un violentatore e di una prostituta e San Pietro, gli risponde che, i peggiori, sono gli INGRATI perché, di fronte all¹ingratitudine, qualsiasi peccato è virtù!!! Dopo la favola, Alemàn, ha cominciato a sparare ai quattro venti ingiurie contro gli INGRATI ed i TRADITORI del PLC (Partido Liberal) che, in questo momento di riorganizzazione del partito, vogliono fargli danno. Fin troppo chiaro il riferimento ad alcuni membri del Governo, come Pedro Solorzano (Ministro dei Trasporti ed Infrastrutture) e Tuto Navarro (Ministro dell¹Agricoltura) che, nei mesi passati, avevano chiaramente boicottato la sua elezione alla Presidenza del Parlamento. A questi, chiaramente, si aggiungono i 4 deputati liberali che hanno formato la bancata ³Azul y Blanco² ed altri esponenti del Governo che stanno appoggiando l¹operato del Governo Bolaños in tema di lotta alla corruzione e non accettano più le imposizioni di Alemàn. Leggendo tra le righe c¹è chi dice che, il messaggio, è un segnale anche per lo stesso Presidente della Repubblica. La lotta, all¹interno del PLC, è sempre più aperta e domani, ci sarà il voto per la Legge di Destituzione dei Funzionari Pubblici. Come già spiegato, Alemàn, vuole avere il controllo in Parlamento per poter destituire, solo con la maggioranza semplice, qualsiasi funzionario pubblico anche se, per eleggerlo, la Costituzione prevede la maggioranza qualificata del 60% dei deputati. Ci sarà scontro e per la prima volta, verrà seriamente messo a prova il potere di Alemàn. Il voto sandinista (38 deputati), più quello degli Azul y Blanco (5 deputati), più quelli di Camino Cristiano (4 deputati), arriverebbe a 47 deputati e cioè, un numero sufficiente per bloccare questa assurda leggeŠ.e sarebbe la prima vittoria di BolañosŠ.
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