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ARGENTINA su LaRepubblica
- Subject: ARGENTINA su LaRepubblica
- From: "martinerrico" <martinerrico at libero.it>
- Date: Wed, 19 Dec 2001 23:31:57 +0200
http://www.repubblica.it/online/mondo/argentinauno/assedio/assedio.html Misura estrema per fermare gli assalti ai negozi e le rivolte Si sarebbe dimesso il ministro dell'Economia, Cavallo Argentina, De la Rua proclama lo stato d'assedio ------------------------------------------------------------------------ BUENOS AIRES - Torna lo stato d'assedio in Argentina: a più di venti anni dall'instaurazione della dittatura nel Paese, il presidente democraticamente eletto Fernado De la Rua ha deciso di ricorrere alla più estrema delle misure per fermare le rivolte e gli assalti ai negozi che si sono moltiplicati in tutto il Paese in seguito alla crisi economica. L'annuncio dello stato d'assedio non è ancora stato dato ufficialmente, ma è confermato da fonti vicine alla presidenza - che preferiscono rimanere anonime - all'agenzia Reuters. La decisione è stata presa al termine di una riunione di emergenza del governo convocata oggi nella Casa Rosada a Buenos Aires: al centro del dibattito la politica economica restrittiva voluta dal ministro dell'Economia Domingo Cavallo per arginare il debito pubblico nazionale, pari a 132 miliardi di dollari. Cavallo, secondo voci non confermate, potrebbe essersi dimesso: al suo posto subentrerebbe un triumvirato di responsabili economici di ispirazione nettamente neoliberale. Ieri il presidente De la Rua aveva negato di avere intenzione di dichiarare lo stato d'assedio: ma gli assalti ai supermercati in tutto il paese, le decine di feriti in seguito agli spintoni e ai proiettili di gomma sparati dalla polizia, e i sassi lanciati contro la sua auto nel pieno centro della capitale nel pomeriggio gli hanno fatto cambiare idea. Fra ieri e oggi la gente è scesa in piazza in tutto il paese dando l'assalto ai negozi e prendendo tutto quello che era possibile: cibo, vestiario, mezzi di trasporto, beni per la casa. Scene simili a quelle viste nel 1989, quando una rivolta cacciò l'allora presidente Raul Alfonsin. De la Rua ha deciso una distribuzione di aiuti per sette milioni di dollari, ma questo non è bastato a fermare la rabbia di un paese che vede ogni giorno le liste di chi vive sotto la soglia della povertà allungarsi di 2000 persone. L'economia argentina è in cattive acque da anni: quella che era una delle maggiori promesse dei mercati emergenti alla negli anni '90, è stata costretta ad ancorare la sua moneta al dollaro per arginare la svalutazione. Ma la misura non ha funzionato. Ultimo a prendersi carico della drammatica situazione è stato Domingo Cavallo, già autore negli anni passati di un piano di ripresa economica che aveva raccolto i consensi degli economisti di mezzo mondo. Questa volta il superministro dell'Economia ha presentato al Parlamento misure che implicavano tagli alla spesa pubblica per il 2002 di quasi il 20 per cento. Ma in un Paese che ha alle spalle quattro anni di recessione e dove la disoccupazione è al 18,3 per cento, questa politica ha provocato una durissima reazione popolare. (19 dicembre 2001) ********************************************************************** Martin E.Iglesias martinerrico at libero.it ********************************************************************** ³Cadauno de nosotros somos el ladrillo de nuestra futura casa....² ³Ciascuno di noi è il mattone della nostra casa futura....² ------------------------------------------------------------ (Dalla Campagna NoNobel - http://www.peacelink.it/tematiche/latina/nobel/)
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