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I peronisti si preparano a contrastare Cavallo

Dopo aver conquistato la maggioranza in entrambe le camere del parlamento
nazionale, il partito peronista si prepara a sfidare il programma di
austerità del governo del presidente De la Rua e soprattutto i poteri
straordinari concessi al superministro dell'economia Domingo Cavallo,
principale artefice della rovina economia del paese e del pacchetto di
misure neoliberiste che avrebbero dovuto traghettare l'Argentina fuori da
una recessione che dura da tre anni, ma che stanno solo facendo salire la
tensione sociale.

Passaggio di consegne al vertice della Conaie

Mercoledi' 17 ottobre, nella sede della Conaie di Quito, c'è stato il
passaggio di consegne tra il Presidente uscente, Antonio Vargas, e il nuovo
presidente eletto, Leonidas Iza. Quindi il Consejo de Gobierno eletto il 13
ottobre al Primo Congresso delle Nazionalità e Popoli Indigeni dell'Ecuador
è subentrato nella direzione della Conaie al precedente Consejo eletto per
il periodo 1999-20001. Fanno parte del nuovo Consejo de Gobierno, che durerà
in carica per il triennio successivo, Leonidas Iza, di nazionalità Kichwa
del Cotopaxi, Tito Poanchir di nazionalità Shuar, vicepresidente; Salvador
Quishpe, di nazionalità Kichwa Saraguro, dirigente del rafforzamento e della
poliitca delle nazionalità e popoli;
Manuel Mazaquiza, nazionalità Kichwa Salasaca, dirigente dei rapporti
internazionali; Margarita Aranda, nazionalità Shiwiar, dirigente per i
problemi della donna e della famiglia: Blas Chimbo, nazionalità Kichwa del
Napo (Amazzonia), dirigente di educazione, scienza e ricerca; Celia Tepa'n,
Kichwa cañnaris dell'Azuay, dirigente della salute e alimentazione. José
Yungan, Kichwa degli emigranti di Guayaquil, dirigente della gioventù e
dello sport. Come Presidente uscente Antonio Vargas ha rivolto il suo saluto
al nuovo Consiglio di governo, augurando che il loro lavoro sia fruttuoso
per tutto il popolo indigeno e sia svolto perseguendo l'unità di tutte le
componenti della Conaie. Ma ha anche avvertito che il lavoro non sarà facile
e il loro compito sarà duro perché il modello neoliberista che persegue
l'Ecuador impoverisce sempre più non solo il popolo indigeno ma anche gli
altri settori popolari del paese.
Leonidas Iza nel suo discorso inaugurale ha detto che assumere la presidenza
della Conaie è una grande responsabilità e che la politica della
Confederazione non riguarderà solo il settore indigeno ma tutta la società
ecuadoriana. Come Presidente si batterà per la costituzione di uno Stato
plurinazionale e lavorerà in modo collettivo con gli altri membri del
Consiglio. Il suo programma avrà due assi centrali: l'asse politico
nazionale e quello dello sviluppo integrale del popolo indigeno, per
dimostrare al paese che la Conaie è capace di fare proposte ma anche di
sollevarsi quando ciò' si renda necessario. Il popolo ecuadoriano deve
lottare unito per affrontare gli aspetti negativi della attuale politica
governativa come le privatizzazioni, in particolare al momento attuale
quella dell'impresa dell'energia elettrica e del sistema sanitario
nazionale. La Conaie chiede al governo di dialogare con sincerità e non solo
per guadagnare tempo, e intende rivolgersi alla società civile perché solo
con questa alleanza si potrà affrontare il progetto neoliberista del
governo. Anche la corruzione rientra nel programma di lotta della Conaie,
perché i banchieri che hanno provocato il fallimento delle principali banche
ecuadoriane continuano a essere liberi e la giustizie viene amministrata a
piacere. Abbiamo resistito 500 anni, ha concluso Iza il suo discorso, e
continueremo a resistere.
Roberto Bugliani, Quito


Nello

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